Il superamento dei limiti di velocità, rilevate tramite l’analisi dei dati del cronotachigrafo digitale e le irrogazioni di multe comminate di conseguenza, sono state annullate dai giudici italiani dopo i ricorsi, perché l’articolo 41 del Regolamento UE 165/2014 stabilisce che l’apparecchio serve solo per sanzionare le violazioni ai tempi di guida e di riposo. In qualche caso addirittura è stato condannato al pagamento delle spese anche l’ente che ha erogate.