Roma, 19 ottobre 2021 – Le Associazioni dell’autotrasporto italiano ANITA, FAI e FEDIT hanno dato mandato ad uno studio legale di intraprendere un’azione di messa in mora della Commissione UE per inazione nei confronti dell’Austria, sulla vexata quaestio dei diversi divieti imposti unilateralmente dal Tirolo sulla circolazione dei mezzi di trasporto.
La decisione è stata presa dopo la diffusione nel maggio scorso di un documento riservato predisposto nel dicembre 2020 dalle Direzioni Generali dei Commissari UE del mercato interno, dei trasporti e dell’ambiente, che invitava la Commissione ad avviare una procedura d’infrazione nei confronti dell’Austria che a tutt’oggi non è stata ancora avviata.
Da qui la decisione delle Associazioni di settore di optare per un’azione decisa verso la Commissione, rafforzata anche dai recenti pareri formulati da esperti di diritto comunitario sui vigenti divieti “settoriale” e “notturno” in Tirolo, che dimostrano la fondatezza della violazione del diritto unionale.
“L’iniziativa intrapresa congiuntamente da ANITA, FAI e FEDIT punta a sollecitare la Commissione UE ad uscire da una situazione che danneggia il comparto dei trasporti e l’economia in generale” ha dichiarato il Presidente dell’associazione confindustriale ANITA Thomas Baumgartner, secondo il quale: “Vista l’inattività politica l’azione legale rimane l’unico strumento utile per poter ricevere risposte concrete alle nostre legittime istanze in merito alla questione del Brennero, che si rende ancora più urgente, in considerazione del fatto che il Tirolo ha annunciato misure ancora più restrittive sul divieto settoriale”.
A Questo proposito si segnala una recente dichiarazione dell vice governatore provinciale responsabile dei trasporti Ingrid Felipe (Verdi) la quale ha confermato che sono in programma modifiche al divieto settoriale in senso ancora più restrittivo. Tale inasprimento riguarderebbe il divieto di transito a tutti i veicoli Euro VI immatricolati prima del 1 gennaio 2021 e quindi anche ai veicoli di ultimissima tecnologia per la riduzione di emissione di sostanze inquinanti. La nuova proposta dovrebbe essere presentata alla Commissione UE per una valutazione e laddove la stessa dovesse considerarla idonea, potrebbe entrare in vigore dopo sei mesi: secondo stime del Tirolo, già dal luglio 2022.
“Sono anni che l’Austria non rispetta le regole ed anni cha la FAI-Conftrasporto combatte affinché sia ripristinato il pieno rispetto del diritto comunitario, promuovendo la libera circolazione delle persone e delle merci.” Ha aggiunto da parte sua il Presidente di FAI- Conftrasporto Paolo Uggè che ha proseguito affermando: “Denunciamo inoltre un lassismo inaccettabile da parte delle Istituzioni Europee a danno del sistema italiano; così facendo la Commissione Europea colpisce la capacità del Paese di esportare le merci fuori dai propri confini”
“Le vicende di questi giorni che vedono la Presidente della Commissione Ue contrapporsi duramente al governo polacco sulla questione del primato delle leggi nazionali su quelle europee fino a minacciare il blocco dei fondi del pnrr, sta a dimostrare che le Istituzioni della Ue, se vogliono, intervengono,”ha dichiarato il Segretario Generale della Fedit Enzo Solaro, che ha aggiunto:” Non vogliamo mettere i due problemi sullo stesso piano, ma non ci è chiaro se la Commissione abbia derubricato il Brennero a questione di minore importanza, oppure ancora se la questione sia politica, visti i rapporti già tesi fra Ue e il Governo di Vienna, ma il fatto è che il Brennero permane sostanzialmente chiuso provocando enormi danni al trasporto merci verso nord, una perdita economica per le imprese e per la ripresa del sistema economica del Paese”.
Il corridoio scandinavo-mediterraneo,rappresenta un asse commerciale di importanza vitale per l’interscambio di merci interno all’Unione europea, nonché uno dei 9 corridoi “core network” della politica TEN-T della Commissione UE volta a rafforzare la connettività dei Paesi membri attraverso collegamenti stradali, ferroviari, marittimi e aeroportuali. Secondo elaborazioni di Uniontrasporti effettuata sui dati ISTAT infatti, nel 2019 lungo tale asse,”ha concluso Solaro”, è avvenuto un interscambio totale pari a 170 miliardi di euro, con un passaggio di merci per circa 50 Mio/ton/anno”.