La Pandemia prima e soprattutto gli eventi bellici ora, mettono a dura prova il mondo dell’autotrasporto europeo messo a dura prova dagli aumenti dei carburanti e dalle incertezze generate dal conflitto Russo- Ucraino. Gli autotrasportatori spagnoli hanno proclamato lo sciopero generale a tempo indeterminato. Sul Tavolo la ridefinizione delle regole. In Ungheria, che non è nuova ad interventi poco ortodossi verso le regole della Ue, di cui parrebbe fanno parte, la situazione legata al caro carburanti registra una pesante discriminazione contro gli autotrasportatori UE. Il Governo magiaro infatti ha deciso di limitare l’ammissibilità al carburante sovvenzionato per gli autocarri con targa straniera. Pronta la reazione della Commissione europea che ha espresso un parere negativo rispetto al provvedimento. Secondo l’Ue, infatti, Budapest non può far pagare ai camion immatricolati all’estero un prezzo più alto per il carburante poiché violerebbe le norme del mercato unico. Si spera che, almeno in questo caso, le reprimende della Commissi0ne EU non facciano la fine di quelle sulle libertà di espressione di qualche tempo fa. Questa sera intanto le associazioni italiane dell’autotrasporto saranno di nuovo faccia a faccia con la Viceministra Bellanova nel tentativo di scongiurare il fermo dell’autotrasporto messo di fatto con le spalle al muro dagli aumenti dei carburanti.