La Commissione Ue ha dato via libera al pacchetto di riforma delle dogane che entrerà in vigore gradualmente dal 2028 al 2038. La riforma, che prenderà il via nel 2028, ruota intorno alla creazione del “Data Hub”, portale unico europeo on-line che nel 2038 sostituirà gli attuali 111 sistemi informatici nazionali ed all’interno del quale verranno caricati e raccolti tutti i dati delle imprese attive nel commercio all’interno del mercato unico. Il portale sarà gestito da una nuova autorità doganale dell’Ue, istituita col compito di supervisionare l’hub di dati presenti. La Commissione stima che la sostituzione dell’attuale infrastruttura informatica doganale esistente negli Stati membri dell’Unione con il nuovo Data Hub, farà risparmiare agli Stati fino a 2 miliardi di euro all’anno di costi operativi. Le imprese che vogliono trasportare merci all’interno dell’Ue potranno farlo registrando tutte le informazioni sui propri prodotti e sulle filiere nel nuovo Hub di dati doganali europeo. Se i processi aziendali e le catene di approvvigionamento saranno riconosciuti come completamente trasparenti, gli operatori commerciali più affidabili (“Trust and Check”) potranno mettere in circolazione le loro merci nell’Ue senza alcun intervento doganale attivo. La categoria Trust & Check punta a rafforzare il programma già operativo di Operatori economici autorizzati (AEO) esistente per gli operatori di fiducia. I commercianti di fiducia Trust & Check potranno inoltre sdoganare tutte le loro importazioni presso le autorità doganali dello Stato membro in cui hanno sede, indipendentemente dal luogo dove le merci hanno fatto ingresso. Il Data Hub aprirà per le spedizioni di e-commerce nel 2028, seguito (su base volontaria) da altri importatori nel 2032. Una revisione in 2035 valuterà se questa possibilità potrà essere estesa a tutti i trader quando l’Hub diventerà obbligatorio a partire dal 2038. La riforma abolisce inoltre l’attuale soglia in base alla quale le merci di valore inferiore a 150 euro sono esenti da dazio doganale, eccezione spesso sfruttata per eludere il fisco. Va da se che le proposte legislative saranno ora trasmesse al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Unione europea per approvazione e al Comitato economico e sociale europeo per consultazione.