Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha firmato la direttiva n. 126/2023 con cui si stanziano 148 milioni di euro per la riduzione dei pedaggi autostradali effettuati nel 2023 dalle imprese di autotrasporto. Direttiva che nel frattempo è già stata registrata dalla Corte di Conti e dalla Ragioneria generale dello Stato.
La riduzione dei pedaggi viene differenziata per classi di veicoli e per fatturato globale speso in pedaggi, senza però andare oltre il limite massimo di percentuale fissato al 13%. Per i rimborsi dell’anno in corso saranno ammessi alla riduzione solo i veicoli Euro V e superiori, individuati nelle classi B, 3, 4 e 5 per il sistema di classificazione assi sagoma, oppure alle classi 2, 3 o 4, per il sistema di classificazione volumetrico. Le riduzione vanno calcolate sulla base delle percentuali riportate in tabella, in base al valore delle fatture relative ai pedaggi autostradali nell’anno (fatturato) e alla classe euro del veicolo. Ragion per cui la percentuale di sconto è inferiore per gli euro V e maggiore per gli euro VI diesel, che vengono accomunati agli altri mezzi a trazione alternativa. In termini assoluti la percentuale per gli euro V e inferiore di 2 punti rispetto a quella per gli euro VI, ma ovviamente quando si scende nella classe di fatturato più bassa (fino a 400 mila euro), la distanza tra una percentuale 3 e una 5 finisce per segnare una differenza di poco inferiore al 50%.
La riduzione sale di un ulteriore 10% per le imprese che effettuino i pedaggi, per almeno il 10 per cento dei casi, in ore notturne, con ingresso in autostrada dopo le ore 22.00 ed entro le ore 02.00 ovvero uscita prima delle ore 06.00.