Il Ministro dei Trasporti ha dichiarato che il problema della logistica in Italia è colpa della politica.
Roma 16/10/2015
“Per colpa della politica l’Italia è rimasta indietro nelle infrastrutture perché è mancata programmazione strategica e perché la logistica non è mai stata al centro dell’attenzione, oltre all’esistenza di un sistema di regole sbagliate – ha detto Delrio – Occorre un mix di investimenti accompagnato a una grande semplificazione burocratica in un quadro di scelte strategiche concrete nel piano generale e in quelli di settore. Le risorse verranno convogliate sui collegamenti sull’ intermodalità, sui grandi corridoi europei – ha precisato il ministro – L’Italia è l’unico Paese del Vecchio Continente che ha 4 corridoi europei quindi deve puntare su questo perché l’Italia è davvero la porta d’ingresso delle merci per l’Europa. Non lo è stata in questi anni, ma lo può diventare anche grazie alla sua posizione geografica. Il problema delle risorse non esiste, dobbiamo però usarle meglio. Per esempio solo per l’aeroporto di Fiumicino ci sono investimenti per oltre un miliardo, nei porti italiani gli investimenti sono per oltre 4,5 miliardi. Il sistema delle autostrade dei collegamenti ha investimenti annuali per oltre un miliardo”.
Delrio ha poi espresso apprezzamento per il piano della logistica approvato nel 2012 dall’ex Consulta generale per l’autotrasporto e per la logistica: “L’Italia deve imparare a cooperare e a ragionare in termini di rete, questo manca al nostro sistema di trasporti, mentre logistica significa un pensiero coordinato se si vuole essere competitivi. Nel 2012 abbiamo approvato un piano di logistica, ma dobbiamo continuare sulla strada avviata, rendere il Sud più competitivo per gli aeroporti, potenziare i nodi di collegamento, anche quelli portuali con i ferroviari e recuperare il gap infrastrutturale con l’Europa”.