Roma 22 marzo: rimane fortemente critica la posizione dell’Autorità per la Concorrenza sulla determinazione dei costi minimi dell’autotrasporto, questione annosa sulla quale le autorità europee hanno da sempre mantenuto un forte dissenso. In pratica la posizione dell’Antitrust resta critica verso i costi d’esercizio dell’autotrasporto, perché la loro pubblicazione ha una “natura fortemente restrittiva della concorrenza, a prescindere che ciò faccia seguito ad una determinazione di un’amministrazione nazionale o di un organismo composto da rappresentanti degli operatori economici”.
L’Autorità spiega tale posizione rilevando che “tale pubblicazione rischia infatti di condizionare la libera contrattazione tra le parti con conseguente tendenziale allineamento dei prezzi dei servizi di autotrasporto verso l’alto, peraltro senza che il MIT abbia ancora chiarito il legame tra le esigenze di sicurezza che si intenderebbero tutelare e la pubblicazione dettagliata di valori per ciascuna componente dei costi di esercizio”.
L’Antitrust tuttavia, nel ribadire la sua contrarietà alle modalità fin qui formulate per la determinazione dei costi minimi, fornisce anche indicazioni su come rideterminarli senza che se ne infici l’effetto : “Sarebbe dunque preferibile che codesto Ministero, invece di individuare valori dettagliati per ogni singola componente di costo medio, aggreghi tali voci il più possibile, in modo da tenere conto anche della possibilità di combinare in più modi gli input produttivi realizzando analoghi risultati, sia sotto il profilo dell’efficienza che della sicurezza. Anche tali valori aggregati andrebbero comunque forniti sotto forma di forcelle, il più possibile ampie”.