Roma 22 Marzo: Fra il 2009 al 2016 hanno chiuso 21mila imprese di autotrasporto italiane, con una perdita occupazionale pari ad almeno settantamila persone. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre nella quale fra l’altro di rileva che il settore del trasporto merci su strada viene subito dietro all’edilizia per quanto riguarda le conseguenze della crisi economica. Le cause di questo crollo sembrano essere quattro: la forte riduzione della domanda di trasporto, l’aumento dei costi d’esercizio, la concorrenza sleale dei vettori stranieri e i lunghi tempi di pagamento.
Per quanto riguarda gli alti costi d’esercizio dei veicoli industriali, la causa dei forti gap derivano da un’alta imposizione fiscale e carenze infrastrutturali, cui si sommano i continui aumenti dei pedaggi autostradali e quelli per il gasolio e per l’assicurazione. Ad aggravare la situazione In tale contesto è arrivata la concorrenza sleale delle imprese dell’Est, con costi d’esercizio molto più bassi delle italiane.
La ricerca evidenzia infine che gli autotrasportatori dell’Est offrono tariffe di 80-90 centesimi al chilometro, contro 1,10-1,20 euro degli italiani.