Roma 7 agosto:La Fedit, associazione italiana dei trasportatori, esprime il più vivo cordoglio per le vittime del terribile incidente di Bologna, ringraziando a questo proposito le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e tutti i soccorritori che si sono spesi per evitare danni peggiori.
La tremenda disgrazia di ieri mette sul tappeto due questioni straordinariamente importanti per la rilevanza che esse hanno finito per avere nel vorticoso (ed inevitabile) aumento del traffico delle merci: le politiche dell’autotrasporto ed il potenziamento delle reti autostradali.
L’autotrasporto deve essere messo in condizione di lavorare in sicurezza e nelle condizioni migliori possibili.
Le aziende sono impegnate da anni a dotarsi di mezzi sempre più efficiente e sicuri, investendo nel contempo in una formazione specifica che, nel comparto dei conducenti di mezzi con trasporto pericoloso, è accuratissima e continua.
Le nostre imprese hanno fatto della battaglia della legalità un baluardo. Ma resta fondamentale l’efficacia e l’accuratezza dei controlli sul rispetto delle norme sulla sicurezza, che noi auspichiamo sempre più. Anche l’intervento pubblico tuttavia deve cominciare a fare la sua parte riprendendo con un volume di mezzi finanziari adeguati, gli investimenti per lo sviluppo e l’ammodernamento della rete stradale e autostradale che risulta non più all’altezza.
Vorremmo infine precisare che definire gli automezzi con carichi speciali, bombe potenziali, non giova a nessuno, anzi serve solo a diffondere panico fra gli altri mezzi circolanti. Quei mezzi riforniscono l’industria, gli usi domestici e le reti e, come dimostrano le statistiche (nel 2015 31 incidenti di questo tipo in Europa, Italia zero), in Italia sono sempre stati oggetto di cura massima, sia da parte delle imprese che di coloro che ci lavorano.
Fedit