Roma 2 Luglio: E’ diventato impressionante peso dei vettori nazionali a vantaggio di imprese di trasporto di paesi a più basso costo del lavoro. I dati Eurostat riferiti al traffico merci internazionale nell’UE da e per l’Italia, rilevati in 20 Paesi, evidenziano che in dieci anni il traffico imputabile ai vettori dei Paesi a basso costo del lavoro (Bulgaria, Romania, Polonia, Lituania, Ungheria, Slovacchia e Slovenia), ha raggiunto l’86,0% (+27,2 miliardi di tonnellate-km tra il 2007 e il 2017) a fronte di simmetrico calo per tutti gli altri vettori.