Roma 26 Maggio: Confetra valuta positivamente il Decreto Rilancio, ma lo ritiene inadeguato per quel che riguarda i porti e la semplificazione. “Il provvedimento- ha dichiarato il Presidente della Confetra Nicolini-contiene certamente misure che riconoscono alle imprese della logistica e del trasporto merci un ruolo centrale, anche perché esse hanno garantito la consegna dei generi di prima necessità in pieno lockdown. Ma è lecito, su taluni ambiti, aspettarsi di più”. Confetra ritiene inoltre positivo che l’intera filiera della logistica sia compresa nell’articolo 61 del Decreto, inserendola così tra le attività maggiormente colpite dalla crisi e quindi fra quelle che beneficiano delle agevolazioni fiscali, tra cui la sospensione del versamento dell’Irap che costa alla logistica 676 milioni di euro l’anno. “A ciò vanno aggiunte- ha precisato Nicolini- le misure per recuperare i fatturati persi, per l’abbattimento degli affitti dei magazzini, e per il credito di imposta aumentato a 80mila euro a causa dei dispositivi di protezione individuale”. Le altre misure citate da Confetra per il trasporto e la logistica sono i contributi al trasporto combinato strada-rotaia ferrobonus e strada-mare marebonus, la riduzione dei canoni portuali, l’incremento del fondo autotrasporto, lo sconto pedaggio alle imprese ferroviarie e il differito doganale, che valgono circa 90 milioni. Il Presidente di Confetra comunque, in sede di conversione del Decreto, chiederà alcune modifiche, soprattutto sugli investimenti nella portualità: “I porti, che producono un gettito Iva annuale di 13 miliardi, hanno perso volumi in media per il 25% ad aprile e siamo a circa -40% a maggio: non è pensabile si possa fronteggiare questa importante flessione con 16 milioni di euro”. La Confederazione ha già chiesto nelle scorse settimane la riduzione del costo del lavoro agendo sul cuneo fiscale: “Le nostre imprese non hanno potuto fruire degli ammortizzatori sociali, essendo rimaste attive durante il lockdown e, tuttavia, abbiamo subìto e stiamo subendo drastiche riduzioni di volumi e fatturato”ha sottolineato Nicolini “Nel nostro settore, ridurre il cuneo da qui a fine anno del 20%, significa recuperare 80 milioni di euro. E ci consentirebbe di mettere in sicurezza i nostri dipendenti, oltre un milione di persone”. Confetra si attiverà anche sul prossimo Decreto Semplificazioni: “Abbiamo già avanzato al ministero dei Trasporti e a Palazzo Chigi le nostre proposte”ha concluso i Presidente della Confederazione” è impossibile applicare un Decreto Legge fatto di 600 rimandi ad altre norme e oltre novanta decreti attuativi”.