Roma 27 maggio: sono pochi, ma selettivi gli emendamenti che Confetra propone alle commissioni parlamentari che stanno lavorando per convertire in legge DL Rilancio: “Poche e mirate proposte per rendere il DL Rilancio più aderente alle necessità del mercato” ha commentato il Direttore di Confetra Ivano Russo, presentando le proposte di modifica messe a punto dai gruppi dirigenti della Confederazione. “Vi è un grande tema politico trasportistico, e riguarda il ruolo che alla portualità tale Provvedimento vorrà riconoscere- ha proseguito Russo- Non abbiamo contestato i miliardi o le centinaia di milioni messi a disposizione di Alitalia e Ferrovie, ma non possiamo tollerare che le oltre 200 imprese terminalistiche portuali vengano indennizzate con appena 16 milioni di riduzione dei canoni concessori, a fronte di una riduzione media dei volumi del 40% o, come nel caso dei terminal crociere, con i fatturati praticamente azzerati. Non vogliamo incidere sui saldi del Provvedimento- ha sottolineato Russo- ma almeno si lascino libere le AdSP che hanno avanzi di bilancio di poter ristorare i propri concessionari seppur entro un limite massimo di 10 milioni per ogni Autorità”. Torniamo poi al tema di una maggiore tutela operativa per i corrieri che consegnano beni di prima necessità; sui necessari congelamenti dei versamenti dovuti dal settore ad ART e AgCom; su un più realistico criterio di accesso ai benefici del Ferrobonus coerente con la devastazione di volumi e fatturati imposta dalla pandemia. Per parlare tuttavia di vero” rilancio” occorrerà puntare a coraggiose semplificazioni e a una riduzione strutturale e importante del cuneo fiscale. Soprattutto per questo secondo aspetto, parliamo di svariati miliardi di euro. Speriamo che la partita sul Recovery Found vada a buon fine, e che entro l’estate si possa riprendere il tema in vista della Manovra di Settembre”.