Roma 9 luglio: il Primo Pacchetto Mobilità che riforma le regole sull’autotrasporto, è stato finalmente e definitivamente votato ieri a maggioranza dal Parlamento Europeo; sostanzialmente il testo è quello dell’accordo con il Consiglio Europeo del dicembre 2019. Nel merito delle questioni, per quanto riguarda gli autisti, cambieranno le regole per il distacco trans-nazionale e quelle sui tempi di guida e di riposo. Le aziende di autotrasporto dovranno pianificare i viaggi in modo che gli autisti nel trasporto internazionale di merci possano tornare a casa ogni tre o quattro settimane. Il riposo settimanale regolare dovrà svolgersi nella cabina del camion in tutti i Paesi UE e l’azienda, a seconda delle condizioni, sarà tenuta pagare le spese di alloggio dell’autista. I cronotachigrafi dovranno registrare i passaggi di frontiera per agevolare i controlli su strada nel trasporto internazionale. Il cronotachigrafo sarà obbligatorio anche per i veicoli commerciali con massa complessiva da 2,5 a 3,5 tonnellate sempreché svolgano autotrasporto internazionale. Le modalità di applicazione del distacco trans-nazionale degli autisti prescrivono anche la parità di retribuzione su tutto il territorio UE. Regole nuove anche per svolgere il cabotaggio stradale, allo scopo di evitare quello sistematico e contrastare più efficacemente gli abusi. Non cambia invece la regola per la quale i tre viaggi nazionali nei sette giorni successivi all’entrata di un veicolo in un Paese comunitario per svolgere un autotrasporto internazionale. Cambiamento anche per le norme di apertura di una società di autotrasporto all’estero, per evitare quelle di comodo. Le filiale estere dovranno essere realmente operative nel Paese, dimostrando di avere sul posto una sede operativa con addetti, veicoli e autisti. Ogni otto settimane di viaggio consecutive, i veicoli dovranno rientrare nella sede dell’impresa, evitando così fenomeni di “nomadismo”, in cui gli autisti restano in viaggio per mesi..