l 1° gennaio 2021 entrerà in vigore il Registro Europeo dell’Autotrasporto, una sorta di sistema a punti per valutare l’affidabilità delle imprese e quindi la loro legittimità a mantenere l’autorizzazione al trasporto in conto terzi. Ma l’Erru (acronimo di European register of road transport costituito dagli Albi di tutte le nazioni Ue)) registrerà le gravi violazioni alle norme sui trasporti attuate da ogni impresa sull’intero territorio comunitario, classificate secondo un punteggio basato sulla gravità dell’infrazione. Di fatto dunque ERRU svolgerà funzioni di controllo, oltre che di classificazione. IL sistema, per capirci meglio, funziona come quello della patente a punti: una dote iniziale di punti, basata sulla sua dimensione, che può essere decurtata se compie gravi violazioni. Quando il punteggio si annulla, l’impresa non può svolgere l’attività. Ogni due anni il punteggio iniziale viene ripristinato. Le infrazioni che causano una decurtazione di punti sono classificate in tre livelli di gravità e comprendono quelle sui tempi di guida e di riposo, la gestione del cronotachigrafo, il rispetto dell’orario di lavoro, i pesi e le dimensioni dei veicoli, le revisioni dei veicoli, i limitatori di velocità, la regolarità delle patenti degli autisti, le norme sulle merci pericolose, l’accesso al mercato e le regole per il trasporto degli animali. In futuro è prevista anche l’introduzione delle norme istituite dal Primo Pacchetto Mobilità. Un portale web mostrerà il punteggio di ogni azienda. Quando raggiungerà una decurtazione della metà dei punti, l’autotrasportatore riceverà una notifica e in caso di azzeramento le Autorità nazionali avvieranno un’indagine che potrà portare alla sospensione dell’autorizzazione.