L’autostrada del Brennero, chiusa a nord del confine di Stato per una frana che si è abbattuta nella notte sull’arteria sul territorio austriaco, è stata riaperta parzialmente. Si circola su una corsia di marcia, ma la coda di mezzi pesanti in direzione Brennero nel frattempo ha raggiunto Chiusa.
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Ci sarà tempo fino al 16 novembre per il versamento della prima rata semestrale (1 gennaio-30 giugno 2024) del Fondo Sanilog (il Fondo di assistenza sanitaria previsto dal CCNL logistica, trasporto e spedizione). A ricordare tale scadenza è una circolare di Sanilog, che rammenta come le aziende dovranno versare per il singolo dipendente(non in prova, a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti) in forza alla data del 31 ottobre 2023 una quota pari a 75 euro, attraverso il modello F24. Per verificare i dettagli in merito alla propria forza lavoro, è possibile consultare l’area riservata sul sito del Fondo Sanilog a partire dal 2 novembre e fino al 16 novembre 2023. È opportuno ricordare a questo proposito che il contributo a Sanilog è obbligatoriamente previsto dal contratto
collettivo e che il ritardato pagamento comporta la sospensione della copertura sanitaria dal
1° gennaio e l’applicazione dei relativi interessi di mora. Per ulteriori chiarimenti, è possibile consultare la sezione FAQdel sito internet di Sanilog o inviare una email all’indirizzo sanilogcard@fondosanilog.it.
Comunicato Sanilog
Con delibera n. 9 dell’11 ottobre 2023, pubblicata in G.U., è stata determinata, per l’anno 2024, la
misura del contributo annuale che le imprese iscritte all’Albo nazionale degli autotrasportatori devono
corrispondere ai sensi e per gli effetti dell’articolo 63 della legge n. 298 del 1974.
Il calcolo della quota 2024 è effettuato in base al parco veicolare delle imprese rilevato alla data
del 24 OTTOBRE 2023 compreso.
Il versamento del contributo va effettuato esclusivamente attraverso l’apposito applicativo
“Pagamento quote” del Portale dell’Albo degli autotrasportatori raggiungibile
all’indirizzo www.alboautotrasporto.it. E’ necessario quindi collegarsi al Portale dell’Albo, accedere con
le proprie credenziali, visualizzare l’importo specifico da versare, procedere al pagamento.
DAL 6 NOVEMBRE 2023 E FINO AL 31 DICEMBRE 2023 SI POSSONO
PAGARE LA QUOTA 2024 E LE QUOTE RELATIVE AGLI ANNI
PRECEDENTI EVENTUALMENTE NON PAGATE TRAMITE LA
PIATTAFORMA PAGOPA SEMPRE PREVIA REGISTRAZIONE ED
ACCESSO AL PORTALE:
Il pagamento su PagoPA basa i pagamenti sul concetto di Posizione Debitoria (PD).
Per le quote dell’Albo, la posizione debitoria viene creata direttamente dall’utente e nasce già abbinata
alla specifica quota annuale che l’Impresa deve pagare. Ciò rende automatica l’associazione del
pagamento con la quota dovuta.
La PD è collegata al c/c dell’Ente creditore e viene identificata univocamente da una sequenza di
numeri detta IUV (Identificativo Univoco di Pagamento).
Si può pagare una PD alla volta. Il pagamento può essere effettuato sia online che con la stampa
dell’avviso di pagamento da utilizzare presso un Prestatore di Servizi di Pagamento (es. tabaccaio).
Da quest’anno anche le imprese iscritte alla provincia autonoma di BOLZANO dovranno effettuare il
pagamento attraverso la piattaforma di PagoPA accedendo all’applicativo “Pagamento quote”
del Portale dell’Albo degli autotrasportatori.
MODALITA’ DI ACCESSO AL PORTALE E RICHIESTA DI ASSISTENZA
Se l’utente ha smarrito la password può procedere cliccando su “Area riservata” e poi
“Recupera password” indicando la matricola e la mail\pec inserita in fase di registrazione al
portale. In caso di difficoltà potrà inviare una e-mail all’indirizzo ass-albo.ccaa@mit.gov.it avendo
cura di indicare numero di iscrizione all’Albo, numero di matricola, un indirizzo e-mail non PEC
ed un recapito telefonico.
PER OGNI ALTRA RICHIESTA DI ASSISTENZA TECNICA ACCEDERE AL
CUSTOMER PORTAL DISPONIBILE NELLA SEZIONE CONTATTI PREVIO
INSERIMENTO DELLE PROPRIE CREDENZIALI IN AREA RISERVATA.
ASSISTENZA PAGAMENTI PAGOPA
Per richiedere assistenza nella fase di pagamento (dal carrello in poi) è disponibile la casella di posta
assistenza@mot-centroservizi-pagopa.it
Non è prevista la possibilità di accedere all'assistenza per i pagamenti PagoPA tramite il canale
telefonico.
Di seguito il manuale con le istruzioni per il pagamento che si può consultare scaricando il pdf qui sotto.
ManualeUtente_PagamentoQuota_ImpreseAlbo.pdf
La campagna delle amministrazioni pubbliche nazionali e regionali (spesso anche provinciali), basata su incentivi corposi destinati ai giovani che vogliano intraprendere la professione di driver di mezzi pesanti, iniziata più di due anni fa senza grandi risultati, continua. E’ di poco tempo fa la notizia che l’Albo ha stanziato per questi contributi un milione di euro. Il ministero dei Trasporti da parte sua ha stanziato 1,3 milioni di euro per rinnovare 520 contributi già emessi ma non erogati per l’esaurimento dei fondi disponibili. Questa somma si aggiunge agli 863mila euro sbloccati nel 2022. I beneficiari riceveranno una comunicazione via mail a avranno 60 giorni per attivare il contributo presso una delle autoscuole accreditate. Alle Istituzioni centrali si sono aggiunte quelle regionali: in Sardegna, la Giunta regionale ha stanziato un milione di euro per coprire le spese per conseguire o rinnovare le patenti C, D ed E e le relative Cqc, con un contributo massimo di 3.500 euro per candidato. Il beneficiario del contributo avrà due modi per usarlo: fideiussione da presentare all’autoscuola abilitata al momento dell’iscrizione oppure rimborso delle spese dei corsi da chiedere all’Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro. Lombardia, Ebrital e Cesvip hanno selezionato 19 candidati per un corso di formazione gratuito per conseguire le patenti C ed E e la Cqc, cui è abbinato un contratto di lavoro a tempo determinato (un anno) presso le imprese di autotrasporto che aderiscono all’iniziativa, che sono associate alla Fai. Gli studenti selezionati hanno un’età tra 23 e 54 anni e inizieranno i corsi il 6 novembre 2023 nella sede della Fai di Orio al Serio, in provincia di Bergamo.
I driver professionisti italiani evidenziano criticità superiori rispetto alla media europea. Se la sicurezza stradale, la congestione del traffico e la mancanza di parcheggi sono considerate sfide significative a livello europeo, in Italia sono vissute come particolarmente difficili. Questa la conclusione di una ricerca di Webfleet sui driver dei furgoni(corrieri in prevalenza) che denunciano,tra i problemi più urgenti, anche il rispetto delle tempistiche di consegna, la gestione a livello burocratico e la soddisfazione delle aspettative dei clienti finali. A questi elementi di criticità si aggiunge anche la comunicazione con i clienti e con l’ufficio è una sfida che in Italia è più sentita rispetto al dato europeo nel suo complesso. I driver intervistati da Webfleet inoltre, quando è stato chiesto loro cosa migliorerebbe il proprio lavoro, hanno forinto all’unisono una sola risposta:“una maggiore sicurezza stradale” è stata la risposta più comune tra i conducenti di furgoni europei. Altrove “tornare a casa sani e salvi” è stata considerata la seconda cosa più importante per i driver per ciò che riguarda il proprio lavoro. La congestione del traffico (i furgoni agisono per lo più in ambiti cittadini) secondo i driver è l’altra grande fonte di disagi. Nonostante tutta questa sfilza di importanti criticità,la buona notizia è tra i driverla soddisfazione lavorativa rimane elevata, con la stragrande maggioranza dei driver che dichiara di essere soddisfatta o estremamente soddisfatta del proprio lavoro. Il 48% degli autisti di furgoni afferma che “fare bene il proprio lavoro” è il fattore più importante per la propria attività, rendendolo quindi l’elemento più importante in generale. Percentuale che, nel caso italiano, raggiunge addirittura il 57% degli intervistati.
La Commissione europea per l’ambiente ha proposto ieri una riduzione delle emissioni inquinanti del 45% per il periodo 2030-2034, del 70% per il periodo 2035-2039 e del 90% a partire dal 2040; riduzione che alza le barriere inizialmente proposte e che mira a rafforzare la transizione forzata verso l’elettrico. In particolare, si parla di un -45% per il periodo 2030-2034, -70% per il periodo 2035-2039 (rispetto al 65% proposto dalla Commissione) e -90% a partire dal 2040. Altre restrizioni sono state proposte per le emissioni di particelle dei freni e il tasso di abrasione degli pneumatici; un passaporto ambientale aggiornato del veicolo contenente informazioni quali consumo di carburante, stato della batteria, limiti di emissioni, risultati delle ispezioni tecniche periodiche; requisiti di durata più severi per veicoli, motori e sistemi di controllo dell’inquinamento; obbligo di installare sistemi di bordo per il monitoraggio di diversi parametri, quali le emissioni di gas di scarico in eccesso, il consumo reale di carburante ed energia e lo stato di salute delle batterie di trazione; norme specifiche per i produttori di piccoli e piccolissimi volumi. Fin qui le proposte della Commissione parlamentare sulle quali dovrà esprimersi il Parlamento Europeo nel quale, come è noto, le Lobbies e i gruppi parlamentari hanno un peso maggiore. Intranto già si registrano le posizioni degli europarlamentari di Fratelli d’Italia Piero Fiocchi e Carlo Fidanza i quali, in una nota stampa, hanno lamentato che «il voto sul regolamento degli standard di emissione di CO2 per i veicoli pesanti rappresenta una nuova mazzata sul settore automotive, imponendo target irrealistici e una transizione impostata sul ‘tutto elettrico’ che viola il principio della neutralità tecnologica». La pronuncia negativa degli esponenti di Fratelli d’Italia come è ovvio anticipa la posizione del Governo Italiano che non sarà favorevole e che darà battaglia. Vedremo come andrà a finire anche se per gli Autotrasportatori e le flotte di autobus cittadini, il fatto che proposte del genere abbiano trovato una posizione maggioritaria nella commissione europarlamentare, non è una gran notizia.
Eni Sustainable Mobility e Lannutti, gruppo specializzato nel settore del trasporto, delle spedizioni e della logistica integrata, hanno sottoscritto un accordo per alimentare la flotta di Lannutti con HVOlution, il diesel prodotto da Eni con 100% da materie prime rinnovabili. Attraverso questo accordo, un quinto della flotta di Lannutti – 300 unità su un parco mezzi totale a livello Europa di 1.500 unità, composta da varie tipologie di veicoli tutti di proprietà – sarà ora alimentata esclusivamente a HVO. La fornitura del biocarburante al Gruppo Lannutti è resa possibile dalla rete dei punti vendita Eni Sustainable Mobility: il prodotto oggi è disponibile in 550 stazioni di servizio in Italia . L’HVO sta generando un crescente interesse nel settore dei trasporti come alternativa ai combustibili tradizionali, dal momento che svolge un ruolo importante nel percorso verso la decarbonizzazione (può ridurre le emissioni di CO2 fino al 90%).
L’Albo nazionale degli autotrasportatori non rinuncia a trovare soluzioni contro la carenza degli autisti nell’autotrasporto ed anzi rilancia con un nuovo provvedimento concordato in tandem con il Ministero della Pubblica Istruzione mirato ad incentivare il conseguimento della patente di guida di categoria C/CE e della patente professionale CQC per il trasporto di merci presso autoscuole o enti di formazione autorizzati. Il provvedimento, la cui pubblicazione è prevista a breve sul Portale dell’Albo, nei casi in cui gli studenti siano già titolari della patente di categoria C/CE, prevede che si possa accedere al solo corso per il conseguimento della CQC.