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Circolari

contributo Albo: i particolari del contributo per categorie e numero di veicoli

Di seguito pubblichiamo i particolari delle tariffe dovute all’Albo dei Trasportatori per categorie e numero

Da 2 a 5 veicoli: 5,16 euro
da 6 a 10 veicoli: 10,33 euro
da 11 a 50 euro: 25,82 euro
da 51 a 100 veicoli: 103,29 euro
da 101 a 200 euro: 258,23 euro
oltre 200 veicoli: 516,46 euro

Il terzo elemento si calcola per ogni veicolo con massa complessiva superiore a 6 tonnellate, secondo il seguente schema:

ogni veicolo con massa da 6001 a 11.500 kg: 5,16 euro
ogni veicolo con massa da 11.501 a 26.000 kg: 7,75 euro
ogni veicolo con massa oltre 26.000 kg: 10,33 euro

Il contributo si dovrà pagare entro 31 dicembre 2023 attraverso l’applicativo Pagamento Quote del portale web dell’Albo, accedendovi tramite le proprie credenziali, ma anche usando il portale PagoPA (che si può usare anche per pagare eventuali quote non pagate negli anni precedenti). La delibera è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale numero 245 del 19 ottobre 2023.

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Autotrasporto Circolari

Circ. 55-2023 – Autotrasporto – Albo – Contributi anno 2024

I 30 euro di contributo annuale che le imprese iscritte versano all’Albo dell’Autotrasporto  non aumenterà nel 2024 e dunque resta invariato anche per il prossimo anno. Nella circolare che segue vengono illustrate le modalità del versamento che, comunque dovrà essere pagato entro il 31 dicembre di quest’anno.  Circ. 55-2023

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Sanilog organizza convegno sui servizi il 9 novembre prossimo

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Brennero: IRU favorevole al rinvio Austria alta Corte EU

Il governo italiano ha confermato l’intenzione di citare in tribunale l’Austria per l’impasse del Brennero, che da molti anni paralizza il trasporto merci e gli utenti del trasporto stradale, ferroviario e combinato.L’IRU accoglie con favore la conferma da parte del governo italiano dell’intenzione di portare l’Austria in tribunale in un nuovo tentativo di sbloccare l’impasse del Brennero, dopo l’inerzia della Commissione Europea. La scorsa settimana l’IRU, insieme ad alcune associazioni nazionali, aveva nuovamente invitato la Commissione europea a rilanciare i negoziati bloccati tra Germania, Italia e Austria e, se necessario, ad avviare essa stessa un’azione legale. In qualità di custode del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e dei suoi principi chiave, inclusa la libera circolazione delle merci nel mercato interno, la Commissione europea avrebbe dovuto intraprendere tale azione, non l’Italia. Raluca Marian, direttrice dell’IRU EU Advocacy , ha dichiarato: “È chiaro che il governo italiano ha perso la pazienza sulla questione della rotta del Brennero. L’Italia ora intende intraprendere un’azione legale, cosa che la Commissione Europea avrebbe dovuto intraprendere diversi anni fa. È giunto il momento che la Commissione europea agisca”.

 

Fonte: IRU

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mobilità e logistica: dopo esperimento con Fedit 2015 Torino sperimenta ancora

 

Torino consolida il suo ruolo di laboratorio di sperimentazione di tecnologie di frontiera applicate ai servizi per i cittadini con l’approvazione questa mattina da parte della Giunta Comunale, su proposta dell’assessora all’Innovazione Chiara Foglietta, dell’accordo di collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale per l’attuazione dei bandi di domanda pubblica intelligente, previsti all’interno del programma “Smarter Italy”. Il progetto – finanziato e promosso dal Ministero dello Sviluppo economico (MISE), dal Ministero dell’Università e della ricerca (MUR), dal Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione (MITD) – è partito con l’adesione di 23 Comuni selezionati di cui 11 città definite ‘Smart Cities’, 12 centri definiti “Borghi del futuro”, tra i 3mila e i 60mila abitanti, che diventeranno laboratori di appalti innovativi. A differenza degli appalti tradizionali, lo Stato non acquisterà prodotti o servizi standardizzati già disponibili sul mercato, ma stimolerà gli operatori e le imprese a creare soluzioni nuove per la mobilità, la cultura, il benessere e la cura della persona e la salvaguardia dell’ambiente basate su tecnologie emergenti specifiche. Le aziende vincitrici avranno a disposizione un importo complessivo di 90 milioni di euro. Ai bandi potranno partecipare imprese, start-up, università, centri di ricerca, enti del terzo settore e liberi professionisti che propongano progetti innovativi per rispondere alle esigenze indicate dai Comuni. L’ambito scelto per la collaborazione dalla Città di Torino è quello relativo alla ‘Smart Mobility’, per i quali sono già stati pubblicati due bandi per la mobilità integrata e lo spostamento delle merci, spesso realizzato con logiche non ispirate a una razionalizzazione degli spostamenti e delle risorse e con mezzi inquinanti e inefficienti. Alle consegne necessarie per le attività commerciali, negli ultimi anni si sono aggiunte, sempre più, quelle a domicilio per i privati che acquistano beni materiali on-line, ponendo nuove problematiche per arrivare al domicilio finale del cliente. Allo stesso modo raggiungere la propria destinazione è l’obiettivo di chi si sposta per motivi di lavoro e per esigenze personali, spesso integrando e combinando più mezzi di trasporto – treno, auto, metropolitana, bicicletta, piedi, motorino – organizzandoli al meglio e facendo combaciare gli orari di percorrenza degli stessi per limitare le perdite di tempo e producendo il minor impatto ambientale possibile, principalmente in termini di emissioni di CO2. E’ sicuramente un proposito nobile ma non è sempre facile realizzarlo. “L’obiettivo – spiega l’assessora all’Innovazione Chiara Foglietta – è trovare soluzioni innovative in tema di mobilità e logistica potenzialmente replicabili in altre città italiane. Un supporto in tal senso può arrivare dalle tecnologie emergenti e il miglioramento nella gestione dei flussi di traffico di persone – attraverso mobilità intelligente, autonoma e connessa – e beni – con lo sviluppo di nuove iniziative commerciali, la razionalizzazione degli spostamenti e l’ottimizzazione dei trasporti – avrà ricadute positive sia per la vita quotidiana dei cittadini, in particolare nei centri urbani, sia per il tessuto produttivo, garantendo quantità e tempi di consegna e sostenibilità dal punto di vista economico e ambientale”.

 

Fonte: TORINOCLICK

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Autotrasporto:definitiva l’esclusione dal contributo ART

La battaglia che sta conducendo l’Authority contro l’abolizione del contributo ART  a carico dell’autotrasporto da ieri non ha più alcuna possibilità di prevalere. La conversione in Legge del D.L. 104,  confermato l’esclusione degli operatori economici del settore Autotrasporto merci dalle competenze dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti e, di conseguenza , dall’onere del pagamento del relativo contributo per il funzionamento dell’Autorità medesima. E’ opportuno sottolineare però che agli effetti pratici, l’esclusione è valida dal il 10 agosto scorso quando fu emanato il decreto convertito ieri e quindi si apre la questione di quanto già avvenuto per quel che riguarda i versamenti effettuati dalle imprese alla medesima data.  Lo stesso decreto convertito in legge ieri porta con se anche il recupero dello stanziamento dei 37 milioni di euro destinati al pagamento degli “Investimenti” effettuati dalle imprese di autotrasporto nel biennio 2020-2021.  Questi fondi erano stati decurtati dallo stanziamento complessivo  di 122.225.624 euro  in occasione della spending review avviata dal MEF lo scorso mese di settembre.

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Brennero: Il Governo italiano ricorre alla Corte di Giustizia UE

Il Consiglio dei Ministri, dopo aver più volte  evocato la possibilità di  mettere in moto la procedura prevista dall’art.259 del Trattato UE contro i divieti austriaci al Brennero, ha formalmente deciso di passare ai fatti:”È la prima volta che l’Italia ricorre direttamente alla Corte di Giustizia contro un altro Stato Membro per violazione del diritto europeo. Si tratta – ha precisato il vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini – di una scelta difficile ma obbligata a fronte della posizione attendista assunta dalla Commissione ed all’impossibilità di raggiungere una soluzione negoziata. Spetterà quindi alla Corte di Giustizia chiarire se i divieti austriaci al traffico pesante siano legittimi o se debba prevalere il principio della libera circolazione di merci e persone sancito dai Trattati”.

“La decisione che il Governo ha assunto per la prima volta da quando sono stati firmati i trattati europei- ha commentato  Alfredo D’Ascoli, Segretario Generale della Fedit “arriva dopo che il Ministro Salvini,  insieme con la Germania all’inizio di questa vicenda ma ora più defilata,  avevano tentato in tutti modi di indurre il Governo austriaco a più miti consigli. Ci auguriamo tuttavia  che, di fronte ad una decisione così importante, le autorità comunitarie sappiano mettere in moto le giuste azioni per trovare una soluzione che ripristini il diritto di libera circolazione dei mezzi nel rispetto delle regole di tutela ambientale del Tirolo e delle sue popolazioni”.

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Brennero: Il Governo austriaco vuole aumentare i pedaggi

Il ministro dei Trasporti austriaco Leonore Gewessler ha proposto di aumentare in modo progressivo dal 2024 al 2026 il pedaggio per i veicoli industriali che viaggiano lungo l’asse del Brennero. Vienna inoltre vuole adottare le nuove norme comunitarie sui costi delle infrastrutture, che prevede di considerare anche le emissioni di CO2. E non finisce qui: il Governo austriaco intende applicare in futuro questo pedaggio a tutti i veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate.  Considerato lo stato dei rapporti fra Italia ed Austria, la nuova decisione del Governo austriaco non potrà che aggravare i rapporti fra questi Paesi ed allontanare il momento di un accordo che, già complicato, diverrebbe un vero rimpicapo.

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decarbonizzaione: Parlamento UE chiede modifiche per mezzi pesanti

Il Parlamento Europeo, nell’accettare le proposte euro 7 sui nuovi livelli di emissioni inquinanti per gli autoveicoli, ha chiesto modifiche per i veicoli commerciali e quelli industriali. Per i veicoli commerciali, propone una divisione in tre categorie, ciascuna con i propri limiti, mentre per quelli pesanti chiede valori di emissioni minori rispetto a quelli presentati dalla Commissione. In compenso posticipa l’entrata in vigore dell’Euro 7: 1° luglio 2030 per auto e furgoni, e il 1° luglio 2031 per autobus e veicoli industriali (rispetto rispettivamente al 2025 e 2027 come proposto dalla Commissione).La relazione della Commissione Envi dovrebbe essere discussa e votata durante le sessione plenaria del Parlamento di novembre 2023 e se approvata costituirà la posizione negoziale del Parlamento con i Governi dell’UE sulla forma finale della legislazione.

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Autotrasporto Circolari

Circ. 54-2023 – Autotrasporto – Autostrade – Rideterminazione aliquote riduzione pedaggi autostradali 2022 – Rettifica – Delibera CCAA n.8 dell’11.10.2023.

Circ. 54-2023