Il trend di calo degli acquisti dei veicoli industriali leggeri continua inesorabile come nei mesi precedenti. In cifre il calo registra un -26,2% e medio-leggeri sotto le 16 t un calo del -4,8%.
Autotrasporto
Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.Il Governo italiano ha approvato un disegno di legge con il quale aderisce al Protocollo addizionale alla Convenzione CMR per l’utilizzo della lettera di vettura elettronica, a tutto beneficio degli operatori e di tutta la filiera del trasporto merci su strada. Il provvedimento, ora all’esame dei due rami del Parlamento per la ratifica, semplifica e velocizza la filiera della logistica; rende più sicuri i documenti di trasporto; rafforza la validità del documento di trasporto anche a fini fiscali; favorisce l’interoperabilità dei dati.
Le principali questioni che le associazioni dell’Autotrasporto, prima fra tutte l’erogazione dei 280 milioni previsti nella legge di bilancio avevano già discusso nella precedente riunione, sono state oggetto di un’ incontro interlocutorio svoltosi al Ministero dei Trasporti coordinato dalla dr.ssa Di Matteo che ha informato le Associazioni sugli sviluppi delle questioni sul tappeto. Vediamoli
- Questione allocazione risorse. 85 milioni + 200 milioni. Sarà presentato un emendamento al DL famiglie-imprese – energia – che destina tali risorse sotto forma di crediti di imposta. Hanno ricevuto il parere favorevole del dipartimento Entrate. Per gli 85 milioni una parte saranno destinati a coprire la questione del conto proprio che in parte ha bloccato il credito sul gasolio del 28% per alcune imprese. La restante parte sarà nuovamente destinata al conto terzi sempre nella misura del 28% con le stesse modalità e piattaforma già utilizzata. Per i 200 milioni della L. di Bilancio 2023, il credito di imposta sarà pari al 12% della spesa del gasolio per autotrazione. Resta da stabilire su quale trimestre destinarli è si è detto sul II trim. 2022 perché ora dal 2023 le accise sono state rispristinate.
- Sul decreto per l’accesso alla professione tra circa tre settimane verrà comunicato un testo che si baserà su quello di qualche anno fa. Se sarà condiviso dalle Associazioni sarà organizzata una nuova riunione. La questione più delicata rimane quella relativa al fatto che il Regolamento UE sull’accesso ha eliminato ogni barriera all’entrata mentre le Associazioni dal canto loro hanno chiesto che sia quantomeno previsto il possesso di veicoli meno inquinanti EuroVIAdBlue: le risorse sono già state ripartite e trasferite, manca la firma al decreto che aumenta il massimale da 500.000 a 2 milioni
- GNL: il decreto è alla firma.
- Contributo all’ART: la scadenza del versamento dei due terzi dell’importo fissata al 28 aprile prossimo si avvicina, ma la nebbia sul come, quando e in quale strumento legislativo inserirlo, perdura e fra l’altro il Mef non ha dato parere favorevole. La Dr.ssa Di Matteo ha comunque assicurato l’impegno del Mit a trovare una soluzione che riguardi anche le annualità pregresse.5
- Bonus patenti. Ci sono circa 300/400 posizioni che hanno chiesto il Voucher, ma poi non lo hanno attivato. Quindi dovranno riprendere tali posizioni e riaprire le domande.
Le imprese di autotrasporto che vogliono accedere al fondo di 5 milioni stanziato dal MIT per la formazione professionale, potranno presentare istanza dal prossimo 17 aprile, utilizzando il modello predisposto e scaricabile dal sito della società RAM S.p.A.. Il contributo massimo concedibile e previsto per singola azienda è di 300mila euro. I corsi, poi, potranno avere inizio dal 15 giugno. Le risorse vanno ad incentivare la formazione e l’aggiornamento professionale degli autotrasportatori su temi della gestione d’impresa, nuove tecnologie, sviluppo della competitività ed innalzamento del livello di sicurezza stradale e di sicurezza sul lavoro.
Da domani ! Aprile e fino al 2 maggio 2023 si potranno presentare le domande di rimborso delle accise sul gasolio relative ai consumi effettuati nel primo trimestre di quest’anno
Trattasi dunque di un ritorno alla normalità poiché dal 1° gennaio ha ripreso efficacia il beneficio fiscale del rimborso delle accise per i veicoli di categorie Euro V ed Euro VI, di massa complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate, secondo le consuete regole. Per ottenere del rimborso è obbligatorio indicare in fattura elettronica la targa del veicolo rifornito da impianti di distribuzione carburanti (nota n. 64837 del 7.6.2018 dell’Agenzia delle Dogane ); presentando il modello F24, deve essere utilizzato il codice tributo 6740.
Sul sito dell’Agenzia delle Dogane sono disponibili il software aggiornato per la compilazione e il modello per la stampa della dichiarazione relativa. L’ammontare del beneficio per i consumi effettuati tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2023 è pari a 214,18 euro per mille litri di gasolio tenuto conto del venir meno delle misure di rideterminazione temporanee applicate nel corso del 2022. L’Agenzia ricorda inoltre che i crediti relativi al 4° trimestre 2022 (limitatamente ai rifornimenti di gasolio nel periodo 1-31 dicembre 2022), potranno essere utilizzati in compensazione entro il 31 dicembre 2024. Da tale data decorre il termine per la presentazione dell’istanza di rimborso in denaro delle eccedenze non utilizzate in compensazione, che dovranno essere presentate entro il 30 giugno 2025. Per le imprese comunitarie non obbligate alla presentazione della dichiarazione dei redditi in Italia, ciascun esercente comunitario identifica l’Ufficio delle dogane cui spedire la dichiarazione di rimborso in base allo Stato di appartenenza.
Per facilitare l’individuazione dell’Ufficio delle Dogane territorialmente competente alla ricezione della dichiarazione .
Il contributo dovuto all’Autority per l’anno in corso, con la dichiarazione dei dati, va effettuato entro il 28 Aprile prossimo nella misura di due terzi del dovuto, il terzo restante invece va saldato il 31 Ottobre di quest’anno. Nella circolare che segue forniamo tutte le informazioni relative alla misura del contributo medesimo, nonché la lista delle imprese assoggettate al pagamento. Circ. 21-2023
Tutte le Associazioni di rappresentanza delle imprese di autotrasporto e logistica sono fermamente
convinte che le imprese iscritte all’Albo nazionale degli autotrasportatori non debbano versare alcun
contributo per il funzionamento dell’Autorità di regolazione dei trasporti.
Questo il tenore della lettera inviata in data odierna al Ministro Salvini e al Vice Ministro Rixi, con
la quale le Associazioni hanno ribadito che il settore di appartenenza e le attività svolte dalle imprese
da loro rappresentate non sono interessate dal concreto esercizio di competenze attribuite all’Autorità
e il contributo assertivamente dovuto è utilizzato per finanziare attività non regolatorie, bensì
competenze amministrative di tipo generico, che debbono essere a carico della fiscalità generale.
Le Associazioni hanno altresì osservato e ricordato che la normativa italiana, nonché numerose
pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, hanno stabilito in maniera inequivocabile che
nel settore dell’autotrasporto e della logistica vige il principio del libero mercato che impedisce
qualsiasi attività di regolazione economica da parte di soggetti terzi.
Sulla base di tali presupposti, le Associazioni ritengono pertanto che le imprese iscritte all’Albo degli
autotrasportatori debbano essere esplicitamente escluse dall’elenco dei soggetti tenuti alla
contribuzione.
I termini per la presentazione delle domande per ottenere gli incentivi per l’acquisto di mezzi ad elevata sostenibilità ecologica e ad alimentazione alternativa , in decorrenza da ieri scadranno alle ore 16 del 28 aprile prossimo . La somma messa a disposizione dal D.M. 18 novembre 2021 n. 461 è di dieci milioni nel quadro di un processo di rinnovo e di adeguamento tecnologico del parco veicolare delle imprese di autotrasporto. Finora in totale sono stati stanziati 50 milioni di euro ripartiti in sei tranche di erogazione tra il 2021 ed il 2026.
Le domande devono essere presentate esclusivamente tramite posta elettronica certificata dell’impresa richiedente e indirizzate a ram.investimentielevatasostenibilita@legalmail.it. I contributi sono destinati alle imprese di autotrasporto merci per conto di terzi che hanno sostenuto investimenti per il rinnovo del parco veicolare con alimentazione alternativa per l’acquisizione dei seguenti veicoli ad elevata sostenibilità: automezzi commerciali nuovi di fabbrica a trazione alternativa a metano CNG, ibrida (diesel/elettrico) ed elettrica (full eletric) di massa pari o superiore a 3,5 Ton e fino a 7 Ton, e di veicoli a trazione elettrica superiori a 7 Ton; automezzi commerciali nuovi di fabbrica a trazione alternativa ibrida (diesel/elettrico), a metano CNG e LNG di massa complessiva superiore a 7 Ton.
Brennero: le Associazioni presentano appello sull’ordinanza del Tribunale europeo
Roma, 7 marzo 2023 – Le Associazioni dell’autotrasporto merci ANITA, FAI e FEDIT, insieme a
Confindustria e ad altre sue componenti associative, presentano appello sul giudizio di irricevibilità
espresso dal Tribunale europeo in merito al ricorso depositato dalle Associazioni sulle limitazioni
unilaterali al transito stradale di mezzi pesanti imposte dal Tirolo lungo l’Asse del Brennero. Le
Associazioni continueranno quindi l’azione legale avviata a livello europeo ritenendo che sussistano i
presupposti giuridici per consentire ai privati di agire. In questo modo, si porrebbe fine alla reiterata
violazione da parte dell’Austria dei principi di libera circolazione delle merci e sarebbe garantita una
concorrenza equa tra i confini dell’Unione. Le Associazioni ritengono che l’operato della Commissione
Europea in questa vicenda sia stato inefficace e, al tempo stesso, carente. Occorre, quindi fare
immediata chiarezza.
La questione del ricorso dei privati, su cui decide il Tribunale europeo, va tenuta distinta da quella del
ricorso di uno Stato membro, che invece è di competenza della Corte di giustizia. Va quindi chiarito
che il pronunciamento è stato espresso dal Tribunale e non dalla Corte. A nostro giudizio, inoltre, la
decisione del Tribunale si basa su criteri di giurisprudenza datati, senza tener conto delle sentenze più
aggiornate da parte della Corte, che invece avrebbero accolto analoghe richieste da parte dei privati.
Senza contare che il Tribunale non si è espresso sulla legittimità delle limitazioni. Per questi motivi le
Associazioni presentano appello contro l’ordinanza del Tribunale che non limita l’azione dello Stato
italiano di rivolgersi alla Corte di giustizia europea per chiedere l’apertura di una procedura di infra-
zione nei confronti dell’Austria.
Le modalità per accedere ai contributi per l’acquisto di AdBlue e di GNL, delle cui modalità diamo conto nella circolare che segue, sono state finalmente definite in due decreti ministeriali pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Sia il contributo per l’acquisto dell’AdBlue che per quello del GNL verranno concessi sotto forma di credito d’imposta. Circ. 19-2023
Le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, iscritte al Registro elettronico nazionale (R.E.N.) e all’Albo degli autotrasportatori di cose per conto terzi con mezzi di trasporto ad elevata sostenibilità ad alimentazione alternativa a metano liquefatto; potranno finalmente accedere al fondo di 25 milioni stanziato dal Governo con decreto e ora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. I 25 milioni saranno assegnati alle imprese sotto forma di credito d’imposta nella misura pari al 20 per cento delle spese sostenute a partire dal 1° febbraio 2022 e per tutto l’anno 2022, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, per l’acquisto del gas naturale liquefatto. Il periodo non comprende l’intero anno solare poiché l’autorizzazione per ottenere l’agevolazione da parte della Commissione europea decorre dal 1° febbraio 2022. In aggiunta, l’Europea ha fissato il limite massimo del credito d’imposta concedibile nel 50% dei costi ammissibili, vale a dire fino ad un massimo di 4 milioni di euro per ciascuna impresa. Precisiamo che per costo ammissibile, la Commissione Europea intende la differenza tra il prezzo medio di acquisto del GNL da parte dell’impresa nel 2022 e quello dell’anno 2021 moltiplicato per 1,5. Come per il recupero del credito di imposta sul gasolio e Adblue, anche in questo caso le domande per ottenere il beneficio dovranno essere presentate dalle imprese tramite una specifica piattaforma dell’Agenzia delle Accise, dogane e monopoli che verrà aperta nelle modalità e tempi definiti da uno specifico decreto dirigenziale attuativo.
Riprende giovedi 16 Marzo prossimo il confronto tra il Governo e le Associazioni dell’autotrasporto sulle principali criticità del settore. Va da se che il focus più importante sarà quello dei 310 milioni milioni di aiuti alle imprese previsto dalla legge di Bilancio approvata alla fine dello scorso anno.
“Siamo l’unico Paese in Europa che nel 2022 ha visto calare le vendite di auto elettriche, mentre in tutti gli altri Paesi aumentavano. E questo è successo per varie ragioni: scarsa propensione alle nuove tecnologie, un clima di incertezza fra pandemia, guerra ed inflazione, una narrativa negativa diffusa sull’elettrico, un sistema di incentivi sbagliato”. E’ quanto ha dichiarato il segretario generale dell’associazione, Francesco Naso, Segretario di Motyus-e intervistato dall’agenzia “Ansa. Sulle polemiche innescate dalla recente approvazione del blocco alla vendita di auto nuove con motore benzina e diesel dal 2035 da parte del Parlamento europeo, il segretario di Motus-E afferma: “Tutto il mondo va verso l’elettrico, andare in quella direzione è l’unico modo per salvare l’occupazione”. Tuttavia, è da rivedere anche il sistema degli incentivi e propone: “Perché non incentivare le flotte elettriche aziendali, che fanno aumentare le vendite e creano mercato dell’usato?”. Naso fa anche il punto su alcune fake news: “Si dice che l’auto elettrica nel suo ciclo vitale produca più Co2 di quella a motore endotermico, e questa affermazione è smentita da decine di studi. Si dice che le batterie pongano problemi di smaltimento, mentre una volta usurate possono essere usate per gli accumuli delle rinnovabili, ed alla fine riciclate”. Nel 2022 in Italia sono state installate 10.748 nuove colonnine per auto elettriche (+41% sul 2021). Tra le città più sensibili alla svolta verde c’è Roma, al primo posto con 2751 stazioni di ricarica presenti sul territorio. È quanto emerge dalla quarta edizione del rapporto “Le infrastrutture di ricarica ad uso pubblico in Italia”, presentato da Motus-E, l’associazione italiana degli stakeholder della mobilità elettrica. La priorità in ordine di tempo “è quella di intervenire a livello politico per non sprecare gli oltre 700 milioni di Euro del Pnrr destinati all’installazione di più di 21.000 stazioni di ricarica ad alta potenza. Allo stato attuale, per come è impostata la normativa, c’è infatti il rischio di non riuscire ad impiegare le ingenti risorse europee, almeno nel primo bando, che senza interventi scadrà a maggio, ma non è ancora stato aperto”, spiega Francesco Naso, segretario generale di Motus-E. La crescita delle colonnine per il rifornimento segue un andamento inversamente proporzionale rispetto al mercato delle vetture a batteria. Infatti, il volume di immatricolazioni di mezzi elettrici in Italia nel 2022 ha sfiorato il minimo storico: ne sono state venduti 49.058 esemplari (-27,1% sul 2021), peggio che nel 2020 quando il Paese era in piena crisi sanitaria, aveva sottolineato a gennaio proprio Motus-E. In sostanza il problema principale con i motori elettrici è la batteria. Questa ha una densità energetica più bassa delle alternative, richiede un processo di ricarica elettrochimico che richiede tempo e costa denaro, è pericolosa se danneggiata e deve essere sostituita, il che è costoso. Per risolvere il problema, è possibile utilizzare una batteria piccola con un motore termico ed un serbatoio, una soluzione ibrida plug-in più costosa ma che soddisfa sia la domanda che l’offerta”, secondo quanto dichiara Bruno Dalla Chiara, professore ordinario in Trasporti al Politecnico di Torino, Dipartimento di ingegneria dell’ambiente, del territorio e delle infrastrutture (Diati) e mobility manager di Ateneo interpellato sul voto del Parlamento europeo che ha stabilito lo stop della vendita delle auto a motore termico dal 2035. n Italia c’è un ambiente che non favorisce lo sviluppo dell’auto a batteria. È quanto sostiene l’associazione delle imprese che operano nel settore della mobilità elettrica, Motus-E. Nonostante l’aumento del +400% delle colonnine di ricarica installate in autostrada nel 2022, infatti, crollano del -27,1% le immatricolazioni rispetto al 2021.
Fonte Ansa Mobilita news
Nella circolare che segue diamo conto della decisione dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti che ha fissato la misura del contributo per il funzionamento per l’anno 2023, pari allo 0,5 per mille del fatturato risultante dall’ultimo bilancio approvato alla data di pubblicazione della delibera. Come è noto noi riteniamo questa contribuzione un vero e proprio “balzello”, contro il quale stiamo portando avanti diverse azioni sulle quali vi terremo informati. Circ. 14-2023
Nella circolare che segue vengono illustrate le disposizioni particolareggiate che regolano i cosiddetto “Bonus patenti”, del quale peraltro si dà conto in modo semplificato anche nella rubrica delle notizie stampa sul lato destro del nostro portale. Circ. 9-2023