Dal 22 maggio prossimo non si potrà più modificare la prenotazione di un’operazione di revisione o di collaudo presso la motorizzazione o in una sede esterna. E’ quanto stabilisce una Circolare del MIT datata 18 Aprile nella quale si comunica che a partire da questa data, causa carenza del personale, cambierà il servizio informatizzato di prenotazione delle attività di revisione dei veicoli e delle operazioni tecniche di collaudo. Sarà di conseguenza proibita su tutto il territorio nazionale, la possibilità di prenotare un’operazione tecnica già prenotata, riferita a uno stesso veicolo.
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Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.I dieci milioni di euro della seconda tranche dei 50 messi a disposizione dal Governo due anni fa per l’acquisto di mezzi ad elevata sostenibilità ecologica e ad alimentazione alternativa nel quadro di un processo di rinnovo e di adeguamento tecnologico del parco veicolare delle imprese di autotrasporto. L’istanza per ottenere gli incentivi potrà essere presentata dalle ore 10,00 del 15 marzo fino alle ore 16 del 28 aprile 2023. Le domande andranno presentate esclusivamente tramite posta elettronica certificata dell’impresa richiedente e indirizzate a ram.
Le tariffe di trasporto merci su strada europee Upply x Ti x IRU per l’Europa evidenzia una diminuzione di 2,4 punti indice nel quarto trimestre del 2022 rispetto al terzo trimestre. Il calo dei tassi spot europei, secondio l’IRU, è il risultato della scarsa domanda durante l’alta stagione dovuta all’inflazione, che ha spinto la fiducia dei consumatori a livelli record mentre i livelli delle scorte europee rimangono elevati. L’inflazione dell’area dell’euro ha raggiunto il picco del 10,6% in ottobre e la fiducia dei consumatori dell’area dell’euro ha raggiunto un minimo storico di 95,1 punti a settembre con un miglioramento trascurabile per tutto il quarto trimestre del 2022. I tassi spot spesso guidano lo sviluppo dei tassi contrattuali, quindi il calo dell’indice, insieme a chiari indicatori di una minore domanda di servizi di trasporto merci su strada a breve termine, suggeriscono che anche i prezzi contrattuali inizieranno a diminuire. Tuttavia, qualsiasi calo delle tariffe di trasporto nei prossimi mesi sarà probabilmente moderato dalla pressione sul lato dell’offerta, che farà sì che i costi operativi del trasporto merci su strada rimangano elevati, anche se questa pressione sul lato dell’offerta inizia a diminuire.Come sempre, i costi sono un fattore importante nella determinazione delle tariffe di trasporto. In media, i prezzi del diesel nel quarto trimestre del 2022 sono stati del 21,5% più costosi rispetto ai livelli di gennaio 2022, ciò ha mantenuto alti i costi e, a sua volta, i tassi nel quarto trimestre del 2022. I dati iniziali di gennaio 2023 mostrano che questo è sceso a circa il 14,5%, suggerendo risparmi iniziali per i caricatori al inizio Q1 2023. Thomas Larrieu, amministratore delegato di Upply , commenta: “Vediamo chiaramente che le tariffe di trasporto spot stanno diminuendo e le tariffe contrattuali tenderanno a seguire l’inizio del 2023. Ma fino a che punto? I costi degli operatori del trasporto merci su strada sono ancora ai massimi e la carenza di autisti non sarà risolto in un anno.La mia previsione per il 2023: i tassi contrattuali diminuiranno del 3-5% mentre i tassi spot diventeranno sempre più volatili a causa dell’incertezza della domanda dei consumatori.”
Fonte IRU
Anche la pressione al rialzo sui salari degli autisti, in un contesto di penuria, contribuisce all’aumento dei noli. Nuovi dati dell’IRU mostrano che la domanda di autisti di camion è cresciuta per tutto il 2022 fino a novembre, con il numero di posizioni aperte di autisti di camion per i principali paesi europei di trasporto a dicembre del 39% in più rispetto a gennaio 2022. Tuttavia, la domanda di autisti è leggermente diminuita nell’ultimo trimestre , con posizioni aperte in calo del 4% rispetto al terzo trimestre, probabilmente a causa del calo della domanda di trasporto su strada osservato durante il trimestre.
Il trasporto su strada, i caricatori e i gruppi energetici in Europa hanno chiesto che i “combustibili a zero emissioni di carbonio” siano riconosciuti come una soluzione di decarbonizzazione a lungo termine, insieme all’elettrificazione e all’idrogeno, per un settore logistico dell’UE ben funzionante e stabile.
Il Poertale del MIT pubblica oggi i valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio
dell’impresa italiana di autotrasporto di merci per conto di terzi.
GENNAIO 2023
Costo Km unitario min max min max min max min max
ACQUISTO
Acquisto veicolo 0.0291 0.1898 0.0536 0.2643 0.1048 0.5763 0.2177 0.6962
Acquisto rimorchio 0.0035 0.0268 0.0081 0.0675 0.0128 0.1187 0.0396 0.1187
Acquisto semirimorchio 0.0070 0.0093 0.0140 0.0442 0.0163 0.1024 0.0198 0.1024
MANUTENZIONE
Manutenzione veicolo 0.0175 0.0990 0.0303 0.0990 0.0407 0.0990 0.0489 0.1222
Manutenzione rimorchio 0.0012 0.0035 0.0047 0.0058 0.0070 0.0116 0.0116 0.0233
Manutenzione
semirimorchio 0.0035 0.0035 0.0047 0.0058 0.0070 0.0116 0.0116 0.0233
REVISIONI 0.0000 0.0000 0.0000 0.0010 0.0000 0.0010 0.0000 0.0000
PNEUMATICI
Pneumatici veicolo 0.0058 0.0314 0.0163 0.0803 0.0838 0.1537 0.0931 0.1537
Pneumatici rimorchio 0.0047 0.0070 0.0303 0.0920 0.0566 0.1502 0.0605 0.1059
Pneumatici semirimorchio 0.0198 0.0605 0.0303 0.1118 0.0396 0.1572 0.0605 0.1630
Bollo
Bollo veicolo 0.0000 0.0151 0.0000 0.0070 0.0012 0.0081 0.0000 0.0116
Bollo massa rimorchiabile 0.0000 0.0116 0.0000 0.0105 0.0012 0.0116 0.0000 0.0116
Assicurazioni 0.0006 0.0291 0.0058 0.0314 0.0116 0.0407 0.0163 0.0466
Ammortamento
Ammortamento veicolo 0.0116 0.0792 0.0221 0.1094 0.0431 0.2387 0.0896 0.2875
Ammortamento rimorchio 0.0012 0.0093 0.0023 0.0233 0.0047 0.0407 0.0140 0.0407
Ammortamento
semirimorchio 0.0000 0.0035 0.0047 0.0151 0.0058 0.0349 0.0070 0.0349
Altro
Stipendio 0.4075 0.4494 0.4214 0.4622 0.4331 0.4773 0.4331 0.4773
Trasferte 0.0009 0.0815 0.0093 0.0815 0.0093 0.0815 0.0093 0.0815
Straordinari 0.0000 0.0326 0.0000 0.0338 0.0000 0.0349 0.0000 0.0349
Energia 0.1533 0.2245 0.2492 0.3094 0.4025 0.4381 0.4559 0.5613
Pedaggiamento 0.1967
Totale 0.864 1.563 1.104 2.052 1.478 2.985 1.785 3.294
L’entrata in vigore delle Linee Guida per i trasporti eccezionali, è stata prorogata al 31 dicembre 2023. Precedentemente, l’efficacia delle Linee Guida era stata prorogata al 31 dicembre 2022 con l’articolo 9-bis della Legge 142/2022 di conversione del Decreto Legge Aiuti, per i trasporti eccezionali per massa complessiva fino a 108 tonnellate effettuato con veicoli a 8 o più assi. Per questi servizi si applicavano le disposizioni dell’articolo 10 del Codice della Strada vigente alla data del 9 novembre 2021. Il Decreto in oggetto, che dovrà essere convertito in Legge, stabilisce un ulteriore slittamento dell’entrata in vigore e fino alla data sopra indicata. Ciò significa che viene meno la limitazione a 86 tonnellate nel rilascio delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali che, verificate le condizioni, possono essere autorizzati fino a 108 tonnellate.
Agenzia delle accise, dogane e monopoli ha pubblicato sul proprio portale i documenti e il software necessari alle aziende di autotrasporto per chiedere il rimborso accise al quarto trimestre del 2022, relativo alle spese per carburante sostenute dal 1° dicembre 2022 al 31 dicembre 2022 ed imputabili a tale mese di consumo. Destinatari i veicoli aventi massa complessiva pari o superiore alle 7,5 tonnellate, adibiti al trasporto merci e di categoria ecologica Euro V o superiore. Il portale per inviare le domande è già aperto dal primo gennaio scorso, la scadenza è stata fissata al 31 gennaio prossimo sempre per via telematica oppure in alternativa all’Ufficio delle Dogane competente rispetto alla sede della società. Va da se che i rimborsi potranno essere chiesti solamente dai veicoli appartenenti alle classi ecologiche Euro V o superiore, così come previsto dal Decreto-legge n.157 del 19 dicembre 2019 (cosiddetto Decreto Fiscale), ciò significa che il IV trimestre 2020 rappresenta l’ultimo valido per il recupero accise degli Euro IV. Va inoltre ricordato che per effetto del D.L 21 marzo 2022, n.21 recante “misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”, l’aliquota di accisa, dal 22 marzo scorso, è stata ridotta da 617,40 a 367,40 euro per mille litri di prodotto fino al prossimo 21 aprile; di conseguenza i litri di gasolio consumati agevolabili, riferiti al quarto trimestre 2022, sono quelli ricompresi fra il 1° dicembre e il 31 dicembre 2022 risultanti: dalla descrizione dell’operazione nella fattura emessa dall’esercente impianto di distribuzione stradale di carburante; dalle informazioni di dettaglio sui prelievi di carburante effettuati riportate nella fattura ad emissione differita di cui all’art. 21, comma 4, lett. a), del D.P.R. n. 633/72, anche in forma di allegato riepilogativo che ne costituisce parte integrante o di altro documento equipollente a comprova; nel caso di impianto di distribuzione automatica di carburanti per uso privato, dalla data di ricezione del gasolio comprovata dal Documento di Accompagnamento Semplificato dei prodotti assoggettati ad accisa (e-DAS) emesso dall’esercente deposito speditore, a prescindere dalla data successiva di ripartizione del prodotto tra i mezzi di cui ha la disponibilità. Assotir informa che in virtù di quanto sopra descritto, nel “Frontespizio” della dichiarazione di rimborso del quarto trimestre 2022 il periodo di riferimento viene confermato nella sua interezza (1° dicembre– 31 dicembre 2022) mentre il campo dei “Litri consumati agevolabili” è ristretto all’intervallo temporale che va dal 1° dicembre 2022 al 31 dicembre 2022. Restano esclusi dall’agevolazione e non vanno computati nella dichiarazione di rimborso i litri di gasolio consumati imputabili a prelievi da distributore stradale od a partite del predetto carburante consegnate a distributori privati tra il 1° ottobre 2022 e la fine della giornata del 30 novembre 2022. Sono confermati i 64,18 euro per mille litri di gasolio commerciale e che all’indirizzo internet Benefici per il gasolio da autotrazione – Benefici gasolio autotrazione 4° trimestre 2022 – Agenzia delle dogane e dei Monopoli (adm.gov.it) è disponibile il software per la compilazione e l’invio telematico della dichiarazione tramite il Servizio Telematico Doganale – E.D.I, da parte degli utenti abilitati. In alternativa, la dichiarazione può essere presentata anche in formato cartaceo ma, in questo caso, il contenuto deve essere riprodotto su supporto informatico (CD – rom, DVD, pen drive USB) da consegnare all’Ufficio delle Dogane territorialmente competente insieme allo stampato.Il recupero delle accise può, come sempre, essere richiesto tramite rimborso oppure mediante la compensazione del credito d’imposta; in questo caso il codice tributo da riportare nel mod. F24 è sempre il “6740”. Anche in questo trimestre è prevista la nuova soglia minima di 1 litro di gasolio consumato per ogni Km percorso, per il cui riscontro le dogane hanno introdotto delle novità nel quadro A-1 del modello, ed in particolare:
– Nelle colonne “DATA INIZIO POSSESSO” e DATA FINE POSSESSO” è previsto l’inserimento, rispettivamente, delle date “1° dicembre” e 31 dicembre” dell’anno 2022;
– Nel campo “TARGA” non vanno più indicati i dati (targa, titolo di possesso, ecc..) riferiti a semirimorchi e rimorchi, eccettuati i mezzi speciali più avanti descritti;
– Nella colonna “KM PERCORSI”, vanno indicati i Km effettivamente percorsi dal mezzo nel periodo di riferimento, e quindi la differenza tra il valore numerico registrato dal contachilometri alla chiusura del periodo in oggetto della domanda di recupero delle accise. Non occorre più riportare il totale dei chilometri registrato dal contachilometri alla fine del periodo, fermo restando che l’esercente deve tenerne contabilizzazione da esibire su richiesta dell’Ufficio delle dogane. Qualora l’inizio e/o la fine del possesso non coincidano con la durata del periodo, nella colonna in questione andranno riportati i Km effettivamente percorsi nel periodo di riferimento;
– È stata introdotta la colonna denominata “Mezzi Speciali”, riservata ai semirimorchi o rimorchi per trasporti specifici, muniti di attrezzature permanentemente installate alimentate da motori e serbatoi autonomi risultanti dalla carta di circolazione o da idonea documentazione. In questo caso, il possessore del rimorchio/semirimorchio ed intestatario delle fatture di acquisto del gasolio utilizzato per azionare queste attrezzature, è chiamato a compilare il Quadro A -1, riportando nella citata colonna uno dei seguenti valori:
1, per i Gruppi refrigeranti;
2, per i sistemi pneumatici di scarico. Inoltre, per questi mezzi, nella colonna “Km percorsi” andranno specificate le ore di funzionamento dell’attrezzatura permanentemente installata nel periodo solare di riferimento, registrate dal contatore di cui è fornito l’impianto speciale; anche in questo caso occorrerà riportare la differenza tra la fine del periodo attuale e la fine di quello precedente oppure, in caso inizio/fine possesso nel corso del mese di dicembre, le ore di funzionamento nel periodo di effettivo possesso. Per i mezzi speciali privi del contatore, l’esercente dovrà darne notizia all’Ufficio delle dogane competente a ricevere la domanda di rimborso, al fine di adottare un sistema di rilevazione anche indiretta dei consumi fino al termine accordato dallo stesso Ufficio.
Se non già presentate, alla dichiarazione occorre allegare le carte di circolazione dei mezzi speciali, insieme agli eventuali attestati (es.certificati ATP) che ne sono parte integrante.
Da ultimo, l’Agenzia ricorda che “qualora l’ammissione al beneficio avvenga in base ad informazioni rivelatesi poi non veritiere si rende applicabile la disposizione di cui all’art. 75 del predetto D.P.R. n. 445/2000, con decadenza dai benefici eventualmente conseguenti. Viceversa, qualora i dati integrino irregolarità non costituenti falsità, l’esercente è tenuto a regolarizzare a pena di improcedibilità dell’iter di riconoscimento del credito ai sensi dell’art.71, comma 3, del D.P.R. n. 445/2000.”
Fonte Assotir
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini ha firmato il decreto interministeriale nel quale vengono definiti i criteri e le modalità di attuazione relativi al contributo straordinario per l’acquisto di gas naturale liquefatto da parte delle imprese di autotrasporto con mezzi alimentati con questa tipologia di carburante. Il decreto ministeriale è stato disposto in attuazione del decreto legge che stanzia un contributo in forma di credito d’imposta da 25 milioni di euro per il 2022. Per quanto riguarda i soggetti beneficiari, il provvedimento stabilisce che beneficieranno del contributo le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, iscritte al Registro Elettronico Nazionale (R.E.N.) e all’Albo Nazionale degli Autotrasportatori, che abbiano mezzi di trasporto ad elevata sostenibilità ad alimentazione alternativa a metano liquefatto. Le risorse saranno assegnate sotto forma di credito d’imposta, nella misura del 20% delle spese sostenute a partire dal 1° febbraio 2022 e per tutto l’anno 2022, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, per l’acquisto del gas naturale liquefatto necessario per la trazione veicoli, comprovato dalle relative fatture d’acquisto. Verrà in ogni caso emanato un nuovo decreto direttoriale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che definirà termini e modalità per la presentazione delle istanze da parte delle imprese di autotrasporto e le modalità per procedere alle verifiche dei dati forniti. L’istanza dovrà essere presentata attraverso l’apposita piattaforma informatica disponibile sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
L’Agenzia delle Entrate ha diramato i codici tributo per l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, dei crediti d’imposta a favore delle imprese a parziale compensazione dei maggiori oneri per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale nel mese di dicembre 2022. I crediti d’imposta potranno essere utilizzati entro il 30 giugno 2023 mediante compensazione in F24, oppure ceduti solo per intero a terzi. Pubblichiamo di seguito i codici tributo da utilizzare per l’utilizzo in compensazione dei suddetti crediti, per il mese dicembre:
1-“6993” credito d’imp osta a favore delle imprese energivore (dicembre 2022) – art. 1, del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176”;
2-“6994” “credito d’imposta a favore delle imprese a forte consumo gas naturale (dicembre 2022) – art. 1, del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176”;
3-“6995” “credito d’imposta a favore delle imprese non energivore (dicembre 2022) – art. 1, del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176”;
4-“6996” “credito d’imposta a favore delle imprese diverse da quelle a forte consumo gas naturale (dicembre 2022) – art. 1, del decreto legge 18 novembre 2022, n. 176”.
Le aree di servizio sulle autostrade, salvo novità, potrebbero rimanere chiuse per 72 ore consecutive, dalle ore 22 di domani (13 dicembre) alla stessa ora di venerdì 16 dicembre a causa dello sciopero delle organizzazioni di categoria secondo le quali: “Tutto lascia intendere che la bozza di decreto interministeriale che viene fatta circolare dagli ultimi giorni della scorsa legislatura abbia l’obiettivo di preservare un sistema ormai incancrenito che ha consentito, consente e, a queste condizioni, continuerà a consentire prima di tutto alle società concessionarie di godere di ingenti rendite di posizione, lucrate sul bene pubblico”.”Si tratta della ‘denuncia’ – prosegue la nota sindacale – già formalmente presentata per competenza ai ministri del precedente e dell’attuale Governo Giovannini, Cingolani, Salvini e Pichetto Fratin, senza tuttavia che sia stata fornita alcuna risposta, né accordato l’incontro urgentemente richiesto”. La proclamazione formale dello sciopero è già stata inviata alla Commissione per lo sciopero nei pubblici servizi, cui è stata richiesta l’attivazione delle procedure di raffreddamento e conciliazione delle vertenze collettive di interesse nazionale, così come da normativa vigente.
L’Agenzia delle Entrate, in una nota pubblicata ieri, ha confermato che tra i beneficiari del credito d’imposta per l’acquisto di gas naturale per le imprese non gasivore, tra cui le imprese di autotrasporto, possono rientrare le imprese di autotrasporto per il gas naturale (CNG e LNG) acquistato ed utilizzato come carburante a partire dal secondo trimestre di quest’anno (da aprile a dicembre 2022). La misura si aggiunge al bonus già previsto specificatamente per il settore. Per il periodo di spesa del secondo trimestre 2022 la percentuale di credito è del 25% e la scadenza per la fruizione in F24 è il 31 dicembre 2022 (codice tributo: 6964). Per il terzo trimestre 2022 è del 25% con scadenza per la fruizione al 30 giugno 2023 (codice tributo: 6971). Per ottobre-novembre 2022 è del 40% con scadenza al 30 giugno 2023 (codice tributo: 6986) e per dicembre 2022 è sempre del 40% con scadenza per la fruizione in F24 al 30 giugno 2023 (codice tributo: in fase di definizione). .PRECISAZIONE Il Decreto Aiuto-quater ha previsto che entro il 16 marzo 2023, i beneficiari dei crediti di imposta, a pena di decadenza dal diritto alla fruizione del credito non ancora fruito, devono inviare all’Agenzia delle Entrate comunicazione sull’importo del credito maturato nell’esercizio 2022.
Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo per la compensazione, tramite modello F24 del credito d’imposta per l’acquisto di gasolio per l’esercizio delle attività di trasporto merci. In pratica la misura adottata prevede per le imprese che esercitano attività di trasporto merci, un contributo sotto forma di credito d’imposta nella misura del 28% della spesa sostenuta nel primo trimestre del 2022, per l’acquisto del gasolio impiegato in veicoli, di categoria euro V o superiore, al netto dell’IVA, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto. Il beneficio è utilizzabile esclusivamente in compensazione utilizzando il modello F24 tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Sarà compito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate, l’elenco delle imprese ammesse al beneficio e l’importo del credito concesso, comprese le eventuali variazioni e revoche anche parziali. L’Agenzia delle Entrate da parte sua, in fase di elaborazione dei modelli F24 da parte dei contribuenti, verificherà che gli stessi siano presenti nell’elenco dei beneficiari e che l’ammontare del credito utilizzato in compensazione non ecceda l’importo indicato dal Ministero; in caso contrario l’Agenzia potrà scartare il modello F24, tenendo anche conto delle eventuali variazioni e revoche successivamente trasmesse dallo stesso Ministero. L’ammontare del beneficio da utilizzare in compensazione può essere visualizzato accedendo dall’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Il codice tributo da utilizzare nel modello F24 in compensazione del credito d’imposta è “6989” denominato “credito d’imposta per l’acquisto di gasolio per l’esercizio delle attività di trasporto”. In sede di compilazione del modello F24, il codice dovrà essere utilizzato nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”. Il campo “anno di riferimento” è valorizzato con l’anno di sostenimento della spesa, nel formato “AAAA”.
Nel primo decreto aiuti del governo Meloni, “in corso di perfezionamento (c.d. ‘Aiutiquater’)”, saranno riproposti i crediti di imposta a favore delle imprese e il taglio delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre. La notizia, pubblicata dall’Agenzia di Stampa Ansa informa che: “Il Governo ha deciso di confermare l’obiettivo di deficit per il 2022 del DEF e di utilizzare il risultante spazio di bilancio, quantificabile in poco più di nove miliardi, in larga parte a copertura di nuove misure di mitigazione del costo dell’energia”. Il governo, prosegue il dispaccio dell’Ansa” disporrà la copertura degli effetti finanziari degli acquisti di gas naturale effettuati nei mesi scorsi dal Gestore dei servizi energetici, pari a 4 miliardi, rimuovendo la previsione di legge che il gas acquistato dal Gse venga rivenduto entro la fine del 2022. La misura sarà prevista in “un apposito decreto-legge in corso di perfezionamento (c.d. ‘Aiutiquater’)”, come si legge nella Nadef, approvata ieri dal Consiglio dei ministri e pubblicata dal Mef. La misura “consentirà di rivendere in seguito il gas a prezzi meno penalizzanti per la finanza pubblica”. “Poiché la recente caduta del prezzo nazionale del gas potrebbe essere temporanea – si spiega nella Nadef -, ciò consentirà di rivendere in seguito il gas a prezzi meno penalizzanti per la finanza pubblica anziché cristallizzare immediatamente le relative perdite. I proventi attesi in base ai prezzi a termine del gas saranno percepiti e contabilizzati nel 2023”.
Pubblichiamo di seguito la composizione ministeriale del nuovo Governo. Non appena verrà composta daremo notizia anche della nomina dei nuovi sottosegretari di Governo
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: on. Giorgia Meloni (FDI)
Roma, 1977 – Presidente Fratelli d’Italia –
Già Ministro per la Gioventù nel Governo
Berlusconi IV.
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO: avv. Alfredo Mantovano
Lecce, 1958 – Magistrato.
MINISTRO INFRASTRUTTURE
E MOBILITA’ SOSTENIBILI: sen. Matteo Salvini (Lega)
Milano, 1973 – Segretario federale Lega –
Già Ministro dell’Interno e Vice Presidente
del Consiglio dei Ministri nel Governo
Conte I.
MINISTRO SVILUPPO ECONOMICO: sen. Adolfo Urso (FDI)
Padova, 1957 – Giornalista – Già Presi-
dente COPASIR nel Governo Draghi e Vice
Ministro Sviluppo Economico nel Governo
Berlusconi IV.
MINISTRO ECONOMIA
E FINANZE: on. Giancarlo Giorgetti (Lega)
Cazzago Brabbia (VA), 1966 – Già Ministro
dello Sviluppo economico nel Governo
Draghi e Sottosegretario di Stato alla Pre-
sidenza del Consiglio dei Ministri nel Go-
verno Conte I.
MINISTRO LAVORO E
POLITICHE SOCIALI: dr.ssa. Marina Elvira Calderone
Bonorva (SS), 1965 – Presidente del Con-
siglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti
del Lavoro.
MINISTRO SALUTE: prof. Orazio Schillaci
Roma, 1966 – Rettore dell’Università di
Roma Tor Vergata – Membro del Comitato
scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità.
MINISTRO INTERNO: avv. Matteo Piantedosi
Napoli, 1963 – Prefetto di Roma ed ex Capo
di Gabinetto al Ministero dell’Interno nel Go-
verno Conte I.
MINISTRO TRANSIZIONE
ECOLOGICA: on. Gilberto Pichetto Fratin (FI)
Veglio (BI), 1954 – Già Vice Ministro dello
Sviluppo economico nel Governo Draghi.
MINISTRO AFFARI ESTERI: on. Antonio Tajani (FI)
Roma, 1953 – Coordinatore Forza Italia –
Già Presidente del Parlamento europeo tra
il 2017 e il 2019.
MINISTRO GIUSTIZIA: on. Carlo Nordio (FDI)
Treviso, 1947 – Magistrato.
MINISTRO POLITICHE AGRICOLE,
ALIMENTARI E FORESTALI: on. Francesco Lollobrigida (FDI)
Tivoli (RM), 1972 – Già Capogruppo Fratelli
d’Italia alla Camera dei Deputati
MINISTRO ISTRUZIONE: prof. avv. Giuseppe Valditara (Lega)
Milano, 1961 – Professore ordinario di Isti-
tuzioni di Diritto romano all’Università sta-
tale di Torino.
MINISTRO UNIVERSITA’
E RICERCA: sen. Annamaria Bernini (FI)
Bologna, 1965 – Avvocato e professore as-
sociato di Istituzioni di Diritto pubblico com-
parato all’Università di Bologna – Già Capo-
gruppo Forza Italia al Senato e Ministro
delle Politiche UE nel Governo Berlusconi IV.
MINISTRO DIFESA: dr. Guido Crosetto (FDI)
Cuneo, 1963 – Imprenditore – Già deputato
Fratelli d’Italia nella XVIII Legislatura e Sot-
tosegretario al Ministero della Difesa nel Go-
verno Berlusconi IV.
MINISTRO DELLA CULTURA: dr. Gennaro Sangiuliano
Napoli, 1962 – Giornalista e saggista – Di-
rettore del Tg2 RAI.
MINISTRO DEL TURISMO: sen. Daniela Garnero Santanchè (FDI)
Cuneo, 1961 – Imprenditrice – Già Sottose-
gretario di Stato con delega all’attuazione
del programma di governo nel Governo Ber-
lusconi IV.
MINISTRO AFFARI EUROPEI,
POLITICHE DI COESIONE E
PNRR: on. Raffaele Fitto (FDI)
Maglie (LE), 1969 – Già membro del Parla-
mento UE e Ministro per i rapporti con le Re-
gioni e per la coesione territoriale nel Go-
verno Berlusconi IV.
MINISTRO RIFORME
ISTITUZIONALI: sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati (FI)
Rovigo, 1946 – Già Presidente del Senato
nella XVIII Legislatura.
MINISTRO PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE: sen. Paolo Zangrillo (FI)
Genova, 1961 – Manager – Già Deputato
Forza Italia.
MINISTRO RAPPORTI CON IL
PARLAMENTO: sen. Luca Ciriani (FDI)
Pordenone, 1967 – Già Vice Presidente della
Regione Friuli Venezia Giulia.
MINISTRO SPORT E
GIOVANI: dr. Andrea Abodi
Roma, 1960 – Manager.
MINISTRO AFFARI REGIONALI
E AUTONOMIE: sen. Roberto Calderoli (Lega)
Bergamo, 1956 – Già Vice Presidente del
Senato nella XVII e XVIII Legislatura.
MINISTRO POLITICHE
DEL MARE E SUD: sen. Sebastiano Musumeci (FDI)
Militello in Val di Catania (CT), 1955 – Già
Presidente della Regione Sicilia e Sottose-
gretario al Ministero del Lavoro nel Governo
Berlusconi IV.
MINISTRO DISABILITA’: dr.ssa Alessandra Locatelli (Lega)
Como, 1976 – Assessore alla Famiglia, So-
lidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportu-
nità alla Regione Lombardia – Già Ministro
per la famiglia e la disabilità nel Governo
Conte I e Vice Sindaco del Comune di Como.
MINISTRO FAMIGLIA, NATALITA’
E PARI OPPORTUNITA’: on. Eugenia Roccella (FDI)
Bologna, 1953 – Già Deputato
Non si ferma il boom degli acquisti on line dopo i clamorosi picchi registrati durante il lookdown, ma il timore derivato dall’aumento dei costi di energia e trasporti, raffredda gli entusiasmi e spinge gli operatori alla prudenza per l’immediato futuro. Queste le conclusioni del report dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano-Netcomm, che oggi a Milano ha comunicato dati e andamento del settore dell’anno in corso durante il quale gli acquisti online in Italia raggiungeranno i 48,1 miliardi di euro (+20% rispetto al 2021). Nel dettagio gli acquisti di prodotto continuano a crescere a un ritmo più contenuto segnando un +8% in 12 mesi rispetto a quello dello scorso anno (+18% tra 2020 e 2021) per un valore pari a 33,2 miliardi di euro. Si riprendono invece completamente gli acquisti di servizi (+59% rispetto al 2021) che raggiungono i 14,9 miliardi di euro, grazie anche alla crescita del comparto turismo e trasporti. Nonostante questi brillanti risutati le aspettative degli operatori non sono per così dire brillanti, tanto da indurre un operatore su due a rivedere le stime della chiusura del conto economico. «Dopo il cambiamento generato dalla pandemia – ha detto Dalmazio Manti CEO di BRT, azienda leader in Italia del last mile – si è generato un ‘super stretch e-commerce’, ovvero un servizio che deve soddisfare un’incredibile varietà di acquirenti, dai millennial ai baby boomer, dagli esperti ai principianti. Quindi è diventato sempre più fondamentale rispondere con tempestività e flessibilità. Oggi per il consumatore online, il sabato e la domenica sono considerati al pari degli altri giorni per ricevere il proprio ordine. Il consumatore si aspetta di riceverlo il giorno dopo, di avere un real tracking istantaneo, aggiornato in ogni momento, e di seguire il percorso dell’autista tramite mappa. In questo contesto, diventa necessario effettuare importanti investimenti tecnologici in grado di fornire in real-time visibilità sull’evasione degli ordini, sui vari touch point della supply chain e soprattutto, sulla reverse logistics». «La competizione si gioca su un servizio che sappia bilanciare performance, costi e sostenibilità, ” ha proseguito Manti” la ricerca di marginalità per i rivenditori e l’esperienza per i consumatori si riduce alla fase probabilmente più costosa della consegna, l’ultimo miglio. Negli ultimi anni vediamo come le preferenze di consegna stiano cambiando: decresce sempre più la quota dei consumatori che si fa recapitare la propria spedizione a casa, a favore di soluzioni OOH quali lockers e punti di ritiro. Questo rappresenta una soluzione al problema di capacità dell’ultimo miglio e ha un impatto positivo sull’ambiente, consentendo di ridurre il numero delle corse, coprendole al 100% e abbassando le emissioni di CO2». In questo contesto BRT ha sviluppato una nuova piattaforma tecnologica (myBRT), per gestire la consegna delle spedizioni con un ampio sistema di opzioni tra cui finestra di consegna di 2 ore, notifiche in tempo reale, tracking istantaneo della spedizione, consegna colli al piano, ricezione anche sabato e domenica o ad orari non ordinari presso uno dei punti di ritiro BRT-fermopoint. Questa rete attualmente conta oltre 6.000 punti, fatta di edicole, tabaccherie, cartolerie, bar e altri piccoli esercizi che il cliente può scegliere come luogo di ritiro e consegna. L’azienda bolognese vanta oggi su un sistema di oltre 200 filiali, 35 hub parcel, 13 hub messaggeria, 10 impianti di logistica a cui si unisce la rete sopra indicata. BRT ha consegnato oltre 227 milioni di parcel nel 2021 con un fatturato dichiarato di ca. 1.775 milioni di euro (+14% rispetto al 2020).
Il Governo, con un decreto firmato ieri da l ministro Giovannini, ha deciso di stanziare 25 milioni di aiuti per sostenere le aziende del trasporto merci su strada, duramente colpite dall’aumento del prezzo dei carburanti, che utilizzano mezzi ecologici alimentati a gas liquefatto (GNL). L’agevolazione stabilisce un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute, al netto dell’Iva, dal primo febbraio 2022 e per tutto l’anno in corso, per l’acquisto di gas naturale liquefatto utilizzato per la trazione dei mezzi, comprovato dalle relative fatture d’acquisto. Il contributo non potrà comunque superare il 30% dei costi ammissibili stabiliti dalla Commissione europea, calcolati sulla base dell’aumento dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica collegato all’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia. Secondo il decreto, beneficiarie del credito di imposta sono le imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia, iscritte al Registro Elettronico Nazionale (REN). La richiesta per usufruire dell’agevolazione dovrà essere presentata tramite piattaforma informatica implementata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l’erogazione del contributo avverrà dopo l’autorizzazione della Commissione europea.
Continua la telenovela del portale di Agenzia Dogane e Monopoli dedicato alla presentazione delle domande per il credito d’imposta a favore delle imprese di autotrasporto. Con un breve comunicato stampa, l’Agenzia comunica che «a seguito di aggiornamenti della sezione di visualizzazione dello stato dell’istanza del portale, che si protrarranno fino al 27 settembre 2022, si invitano gli utenti a non richiederne la visualizzazione perché la stessa potrebbe non essere corretta». L’Agenzia prosegue precisando che «le scadenze sono di conseguenza prorogate sino a nuova comunicazione. Il portale è comunque operativo nella sezione d’inserimento di nuove istanze». Come si ricorderà pochi giorni fa era arrivato l’annuncio dello slittamento di una settimana della data di chiusura del portale: non più il 12, ma il 19 ottobre, concedendo quindi alle imprese di autotrasporto tempo utile in più a beneficio di coloro che nonavevano formulato correttamente le domande. Agenzia Dogane infine informa che “le scadenze sono di conseguenza prorogate sino a nuova comunicazione. Il portale è comunque operativo nella sezione d’inserimento di nuove istanze”.
La data di chiusura del portale per le domande di accesso al credito d’imposta con presenza di errori nei file trasmessi, in precedenza fissata al 19 ottobre 2022, è stata aggiornata per dar modo alle imprese di ripresentare le domande. La decisione è stata presa ieri al termine del confronto tra Agenzia delle Dogane e Monopoli e le Associazioni dell’Autotrasporto. Ma non è tutto: è stato concordato di mantenere “non” bloccante il controllo dei dati inseriti nel file targhe e dunque le istanze ed i file caricati che presentano errori unicamente nel file targhe, saranno inviate dopo 5 giorni dall’esito, al MIMS per il prosieguo dell’iter. Disco rosso invece per i controlli bloccanti sul file fatture, laddove dovessero esserci errori di compilazione e/o di conversione del file nel formato csv, quali ad esempio: la presenza di più di due cifre decimali nella scrittura dei valori; il punto come separatore di migliaia; più di un punto e virgola come separatore di campo o la presenza di un separatore di campo diverso dal punto e virgola .
Come precedentemente specificato e indicato nelle FAQ – Domande e Risposte – già disponibili:
- l’indicazione nelle fatture in netting (es.: DKV) del prefisso “ net-… “ (sempre con il trattino) è necessaria e la presenza nel numero della fattura del carattere slash “ / “ è ammesso;
- per i decimali è ammesso l’uso della sola virgola “ , “;
Tenuto conto delle due assunzioni di responsabilità sottoscritte all’atto del caricamento dell’istanza sulla piattaforma, si raccomanda a chi ha prodotto i dati, la verifica del file targhe affinchè contenga esclusivamente veicoli ammessi al beneficio, dalla norma di riferimento. Restano, infatti, fermi i successivi controlli di merito sul contenuto dei dati dichiarati nell’istanza, da parte degli Enti Ispettivi competenti. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che rimane la “fonte ufficiale” delle informazioni, diffonderà, a breve, le indicazioni sopra riportate con una propria comunicazione.
Considerato il susseguirsi di norme emergenziali in materia di ammortizzatori sociali (cassa integrazione guadagni ordinaria/in … Circ. 158-2020