L’incontro del 27 ottobre tra le associazioni degli autotrasportatori e i rappresentanti del ministero si è chiuso senza decisioni concrete.
Roma 29/10/2015: Dopo avere ascoltato le associazioni, Bonaretti ha suggerito di riconvocare le associazioni per un ulteriore incontro, così da dare modo al Ministero di elaborare una serie di proposte per definire ed affrontare i problemi emersi.
Il primo punto trattato nella riunione è quello delle risorse per l’autotrasporto relative al 2016, attualmente confermate in 250 milioni di euro. Si è parlato anche del rimborso delle accise sul carburante e delle deduzioni forfettarie, gli autotrasportatori hanno inoltre chiesto che venga ristabilito il tracciamento dei pagamenti nell’autotrasporto, eliminato dalla Legge di Stabilità.
Le richieste avanzate dagli autotrasportatori sono state numerose. Per quanto riguarda il mercato, il settore chiede: di assicurare all’Albo degli Autotrasportatori maggiori poteri e competenze per escludere dal mercato i soggetti irregolari ed estendere il requisito di regolarità anche all’ambito fiscale; d’introdurre la indeducibilità delle fatture se non pagate entro sessanta giorni dall’emissione; di organizzare controlli su strada specifici e mirati al rispetto delle comuni regole; di garantire la circolazione stradale nonostante le condizioni meteo avverse; di modificare il calendario annuale dei divieti di circolazione dei veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate riducendo le giornate vietate e modificando il regolamento di esecuzione del Codice della Strada; di attivare contributi per il rinnovo del parco veicolare e lo sviluppo dell’intermodalità, mettendo sullo stesso piano quella marittima e quella ferroviaria tramite un bonus che lasci la scelta all’autotrasportatore.
Inoltre è stato dedicato un capitolo a parte per il contrasto al dumping sociale, per il quale è stata chiesta una decontribuzione del costo del lavoro per gli autisti nei trasporti internazionali anche per porre un freno alla delocalizzazione.
Le associazioni hanno presentato anche alcune specifiche richieste per modificare la normativa dell’autotrasporto. Tra cui: l’introduzione di tutte le deroghe previste dal Regolamento(CE) n.561/2006; l’esclusione delle imprese di autotrasporto e logistica dal contributo al funzionamento dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti; la cancellazione dell’assetto giuridico di Sinistri; una nuova sperimentazione del progetto P18, estendendo la durata a dieci anni.
Il ministero prenderà in questione tali richieste e preparerà le proposte che verranno discusse il 5 novembre 2015.
Notizie
Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.Tnt espande il servizio ecologico in bicicletta per consegne a impatto zero.
Roma 28/10/2015: Oggi, mercoledì 28 ottobre, alle 11.15 a Piazza Palazzo di Città, Torino, Tnt presenterà la flotta di cargobike che assicurerà la consegna nella città a totale impatto zero.
Al posto dei furgoni, nel centro Torinese, ci saranno cinque cargobike con box carico anteriore progettate e costruite ad hoc da Pony Zero ma rigorosamente firmate Tnt.
Dimensioni e materiali utilizzati assicurano rapidità nel traffico e, per la prima volta al mondo, un sistema di sicurezza antiscasso per la ciclologistica che assicura la protezione delle merci trasportate. L’utilizzo dei biker porterà a una diminuzione giornaliera di emissioni di CO2 calcolata tra i 40 e gli 50 Kg e ad un aumento della produttività giornaliera.
Gli algoritmi di nuova generazione per ottimizzare la logistica della distribuzione carburanti.
Roma 27/10/2015: Res Data e AntOptima hanno stretto un accordo pluriennale di partenariato in R&S per l’applicazione di algoritmi di ricerca finalizzati alla risoluzione delle molteplici questioni della distribuzione dei carburanti tradizionali e Gpl. Il processo di ricerca unisce idee e metodologie proveniente da diversi settore come la biologia, l’informatica teorica, la ricerca operativa e l’intelligenza artificiale.
Scopo di tale iniziativa è un’azione concreta di rafforzamento degli attuali livelli di ottimizzazione dei costi nel contesto della pianificazione viaggi delle autobotti e l’aumento dell’efficienza di spesa logistica primaria e secondaria grazie a uno strumento di gestione integrata delle due attività. In ultimo la ricerca sarà finalizzata al risoluzione di una gestione strutturata dei mutamenti e dei nuovi vincoli intervenuti nel corso degli ultimi anni sulla filiera distributiva.
Tali innovazioni saranno applicate entro aprile 2016 sulla piattaforma Res Data (RS4 web based) nei moduli Oil & Gas Downstream & Logistics presenti presso primarie compagnie ed operatori petroliferi nonché Logistics Provider.
Per maggiori informazioni: Res Data S.r.l. – Tel. + 39 0524/517611 – mail info@resdata.it, AntOptima s.a. – Tel. + 41 916108663 Mail info@antoptima.ch
Le associazioni di rappresentanza sono chiamate a fare il punto sulle problematiche riguardanti il settore.
Roma 23/10/2015
Nella riunione di martedì 27 ottobre il Ministro dei Trasporti e le associazioni affronteranno i problemi della competitività delle imprese italiane, della lotta contro il cabotaggio abusivo, dei tempi di pagamento, della regolarità del mercato e dell’efficienza dei servizi di pubblica amministrazione. Scopo dell’incontro è appunto quello di trovare soluzioni concrete e in tempi brevi ai problemi segnalati dalle imprese di autotrasporto e di evitare norme che non aiutino le imprese.
Tema nuovo all’ordine del giorno sarà il provvedimento, ritenuto negativo da alcuni, previsto dalla Legge di Stabilità che elimina il divieto dell’uso del contante nei pagamenti all’interno della filiera dell’autotrasporto. Si discuterà anche dei possibili tagli ai contributi per l’autotrasporto e del problematico passaggio delle competenze del Pubblico Registro Automobilistico alla Motorizzazione Civile e la conseguente creazione di una nuova Agenzia. Le associazioni continuano anche a segnalare il caos nel passaggio degli Albi provinciali da Province a Motorizzazione.
TrasportoUnito afferma che un’azienda di autotrasporto si tre ha spostato l’attività nei Paesi dell’Est Europa.
Roma 23/10/2015
Secondo uno studio pubblicato da TrasportoUnito, negli ultimi anni 25mila autotrasportatori hanno delocalizzato la loro attività all’estero, nei Paesi dell’Est Europa, trasferendo completamente l’impresa o aprendo nuove filiali.
L’esodo, che non riguarda solo le grandi imprese ma anche quelle di medie dimensioni, ha sottratto all’erario risorse economiche quantificabili oltre 8 miliardi di euro fra oneri, imposte dirette, accise sui carburanti e tasse; e ciò senza considerare l’impatto sociale negativo sull’intero comparto dell’autotrasporto che ha subito la perdita di circa 120 mila posti di lavoro e la riduzione delle attività delle officine.
Secondo Maurizio Longo, segretario generale di TrasportoUnito, queste 25mile imprese dimostrano che l’Italia è ormai fuori dal mercato, poiché per gli imprenditori del settore che fanno e cercano di fare impresa, è impossibile lavorare in un paese fiscalmente letale, ed è per questo che, allo stato attuale, non esiste neppure la più lontana speranza di riportare le attività delle azienda a casa.
Martedì 20 ottobre 2015
Introduzione del reato di omicidio stradale e del reato di lesioni personali stradali, a seguire disposizioni di coordinamento al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e al decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274 (seguito esame C. 3169 , approvata dal Senato, C. 361 La Russa, C. 562 Bianconi, C. 959 Vezzali, C. 1430 Giancarlo Giorgetti, C. 1475 Carrescia, C. 1643 Nastri, C. 1646 Cristian Iannuzzi, C. 1677 Catanoso Genoese, C. 2068 Palmizio, C. 2192 Crivellari e C. 2263 Greco – Rel. per la II Commissione: Morani; Rel. per la IX Commissione: Gandolfi).
Mercoledì 21 ottobre 2015
Introduzione del reato di omicidio stradale e del reato di lesioni personali stradali e disposizioni di coordinamento al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e al decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274 (seguito esame C. 3169 , approvata dal Senato, C. 361 La Russa, C. 562 Bianconi, C. 959 Vezzali, C. 1430 Giancarlo Giorgetti, C. 1475 Carrescia, C. 1643 Nastri, C. 1646 Cristian Iannuzzi, C. 1677 Catanoso Genoese, C. 2068 Palmizio, C. 2192 Crivellari e C. 2263 Greco – Rel. per la II Commissione: Morani; Rel. per la IX Commissione: Gandolfi)
Giovedì 22 ottobre 2015
Introduzione del reato di omicidio stradale e del reato di lesioni personali stradali e disposizioni di coordinamento al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e al decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274 (seguito esame C. 3169 , approvata dal Senato, C. 361 La Russa, C. 562 Bianconi, C. 959 Vezzali, C. 1430 Giancarlo Giorgetti, C. 1475 Carrescia, C. 1643 Nastri, C. 1646 Cristian Iannuzzi, C. 1677 Catanoso Genoese, C. 2068 Palmizio, C. 2192 Crivellari e C. 2263 Greco – Rel. per la II Commissione: Morani; Rel. per la IX Commissione: Gandolfi).
I gestori delle aree di servizio autostradali Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio proseguono nella vertenza indicendo due giorni di sciopero.
Roma 16/10/2015
La protesta inizierà il 19 ottobre alle 22.00 e terminerà il 21 ottobre alla stessa ora.
I gestori manifestano in merito al decreto interministeriale Trasporti e Sviluppo Economico dello scorso 15 agosto, che proteggerebbe concessionari, marchi di ristorazione e petroliferi a danno di gestori e utenti. Dal decreto mancano provvedimenti ritenuti importanti dai gestori, come la razionalizzazione della rete, la riduzione delle royalty imposte dai concessionari autostradali e l’aumento degli standard di servizio. Contro il decreto, le associazioni dei gestori hanno avviato ricorsi al Tar del Lazio.
Il Ministro dei Trasporti ha dichiarato che il problema della logistica in Italia è colpa della politica.
Roma 16/10/2015
“Per colpa della politica l’Italia è rimasta indietro nelle infrastrutture perché è mancata programmazione strategica e perché la logistica non è mai stata al centro dell’attenzione, oltre all’esistenza di un sistema di regole sbagliate – ha detto Delrio – Occorre un mix di investimenti accompagnato a una grande semplificazione burocratica in un quadro di scelte strategiche concrete nel piano generale e in quelli di settore. Le risorse verranno convogliate sui collegamenti sull’ intermodalità, sui grandi corridoi europei – ha precisato il ministro – L’Italia è l’unico Paese del Vecchio Continente che ha 4 corridoi europei quindi deve puntare su questo perché l’Italia è davvero la porta d’ingresso delle merci per l’Europa. Non lo è stata in questi anni, ma lo può diventare anche grazie alla sua posizione geografica. Il problema delle risorse non esiste, dobbiamo però usarle meglio. Per esempio solo per l’aeroporto di Fiumicino ci sono investimenti per oltre un miliardo, nei porti italiani gli investimenti sono per oltre 4,5 miliardi. Il sistema delle autostrade dei collegamenti ha investimenti annuali per oltre un miliardo”.
Delrio ha poi espresso apprezzamento per il piano della logistica approvato nel 2012 dall’ex Consulta generale per l’autotrasporto e per la logistica: “L’Italia deve imparare a cooperare e a ragionare in termini di rete, questo manca al nostro sistema di trasporti, mentre logistica significa un pensiero coordinato se si vuole essere competitivi. Nel 2012 abbiamo approvato un piano di logistica, ma dobbiamo continuare sulla strada avviata, rendere il Sud più competitivo per gli aeroporti, potenziare i nodi di collegamento, anche quelli portuali con i ferroviari e recuperare il gap infrastrutturale con l’Europa”.
Dopo le proteste delle associazioni dell’autotrasporto il ministro dei trasporti dichiara che il Fondo di garanzia per piccole e medie imprese verrà ripristinato.
Roma 16/10/2015
Durante la question time alla camera Delrio ha dichiarato di aver già attivato i canali presso il ministero dello Sviluppo Economico per il ripristino del Fondo di garanzia, descrivendolo come uno strumento efficace di ausilio per l’autotrasporto e che la decisione della sua sospensione del 21 settembre scorso va modificata.
Le disponibilità economiche per rifinanziare il Fondo faranno parte di altre risorse all’interno di quelle del ministero dei trasporti nel 2016. Questi interventi di sostegno al credito sono sempre concepiti per l’incentivazione al rinnovo dei mezzi in dotazione.
Gli autotrasportatori del porto di Civitavecchia protesteranno per affrontare la sospensione dei rimborsi dei pedaggi tra Santa Marinella e Civitavecchia Nord.
Roma 15/10/2015
Gli autotrasportatori che lavorano al porto di Civitavecchia chiedono il ripristino di un provvedimento previsto dalla Legge regionale 59/89 il cui ultimo finanziamento risale a quattro anni fa. Tale provvedimento prevede il rimborso del pedaggio per il tratto dell’autostrada A12 tra Santa Marinella e Civitavecchia Nord. La Regione Lazio non ha più finanziato il provvedimento e il pedaggio è interamente a carico degli autotrasportatori.
Il totale delle spese autostradali ammonterebbe a circa 200mila euro l’anno, che in questo periodo di crisi potrebbe essere una cifra importante per le imprese.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica, gli autotrasportatori manifesteranno il 31 ottobre.
Gli autotrasportatori che durante il periodo estivo hanno dovuto utilizzare l’autostrada per i divieti alla circolazione potranno richiedere un contributo pari al 50% dei costi sostenuti.
Roma 15/10/2015
La richiesta di contributo avverrà tramite un bando destinato alla piccole medie imprese e alle loro cooperative o consorzi. I requisiti per accedere sono: rientrare nella definizione di piccola e media impresa di cui alla Raccomandazione 2003/361/CE del 6 Maggio 2003; essere regolarmente iscritti nel Registro delle Imprese o nel Rea di Livorno con codice ATECO 49.41; avere sede legale nella provincia di Livorno; essere in regola con il pagamento del diritto annuale degli ultimi cinque anni; essere attive e non essere assoggettate a procedure di liquidazione o fallimento o altra procedura concorsuale, comunque denominata; non aver ottenuto altri contributi di fonte pubblica riguardanti il medesimo intervento.
Il Prefetto di Livorno aveva imposto il divieto di transito temporaneo ai veicoli pesanti lungo la Statale 1 tra Stagno e Rosignano Marittimo e lungo la Statale 206 tra Vicarelli e Malandrone, dal 13 luglio al 31 agosto, durante il periodo di maggiore afflusso, costringendo i camion a utilizzare l’autostrada A12 per gli spostamenti.
I contributi saranno calcolati a fronte delle spese di pedaggio autostradale sostenute a causa del dirottamento. La domanda dovrà riferirsi alle spese di pedaggio autostradale certificate con fattura emessa da Autostrade per l’Italia Spa esclusivamente per le tratte con entrata in A12 Collesalvetti – uscita Rosignano (Barriera e Svincolo) e viceversa. Le domande potranno essere presentate dalla data di pubblicazione del bando al 15 dicembre 2015.
Si è disputata la nona edizione del “Drive Me Challenge” che premia i migliori tra i 45.000 driver Tnt.
Roma 14/10/2015
Si è svolta presso il Proving Ground FCA di Balocco la nona edizione del “Drive Me Challenge”, la competizione internazionale tra i 45.000 driver TNT.
Hanno preso parte alla competizione tutte le categorie del network road di Tnt, dai furgoni per le consegne in giornata, ai camion per i collegamenti notturni ai “muletti” per la merce in transito.
I vincitori non sono stati i più veloci, ma è stata premiata l’attenzione alla guida unita alla capacità di moderare i consumi grazie a una guida sicura e attenta. A sfidarsi sono stati 31 campioni nazionali delle Country Tnt, selezionati attraverso Drive Me Challenge locali, che hanno portato a sfidarsi a Balocco una selezione dei top driver di Tnt provenienti da 12 nazioni diverse.
Oltre al miglior driver di veicoli leggeri, quest’anno al Drive Me Challenge, sono stati assegnati per la prima volta il titolo di miglior driver dei mezzi pesanti e di miglior carrellista. Nelle tre ore di gara sono state riprodotte, in maniera accentuata, tutte le possibili situazioni in cui i driver si trovano a operare e ad affrontare nel lavoro quotidiano.
I tre campioni sono risultati: per la categoria Van il moldavo Serghei Constantinov, per i mezzi pesanti il belgo Rudi Smet e infine per la gara dei carrelli elevatori lo svedese Jonathan Annas.
Il ministero dei Trasporti ha chiarito che gli uffici della Motorizzazione Civile devono iscrivere al Registro Elettronico Nazionale delle imprese di autotrasporto anche consorzi e cooperative iscritti alla Sezione Speciale dell’Albo che usano solo veicoli dei soci.
Roma 14/10/2015
Con la circolare 5/2015 del 7 ottobre 2015, è stata confermata l’iscrizione al REN dei consorzi e delle cooperative da parte delle Motorizzazioni Civili.
A causa di approcci diversi fra gli Uffici Motorizzazione Civile riguardo alla successiva iscrizione al REN dei Consorzi iscritti nella predetta Sezione speciale dell’Albo, si sono creati problemi per quelle strutture che non avendo veicolo propri utilizzano quelle soci. Alcuni UMC hanno provveduto a tale iscrizione e altri invece no avanzando questione relativamente al requisito dello stabilimento, stante l’immatricolazione dei veicoli a nome delle imprese socie e non del Consorzio.
La circolare richiama l’articolo 2, comma 4, ultimo periodo, del D.D. 25 gennaio 2012, secondo cui “nel caso di consorzi o cooperative iscritti alla sezione speciale dell’Albo degli autotrasportatori, privi di autoveicoli in disponibilità, la condizione di cui all’articolo 1, lettera b) (che testualmente indica che ‘una volta concessa l’autorizzazione all’esercizio della professione di autotrasportatore su strada per conto di terzi, dispongono a idoneo titolo, in base alle disposizioni vigenti, di almeno un autoveicolo rientrante nel campo di applicazione del regolamento (CE) 1071/2009’), è dimostrata attraverso gli autoveicoli immessi in circolazione dalle imprese consorziate o associate”.
Da metà novembre il Portale dell’Automobilista sarà aperto ai committenti, che vi potranno verificare, tra gli altri dati, anche l’iscrizione al REN.
Una ricerca effettuata a settembre rivela che per oltre il 50% degli imprenditori intervistati la crisi non è alle spalle.
Roma 14/10/2015
La ricerca è stata realizzata da Format Research su commissione di Confcommercio e Conftrasporto ed i risultati sono stati resi pubblichi il 12 ottobre 2015 durante il primo Forum Internazionale di Conftrasporto.
Il sondaggio è stato effettuato intervistando 400 imprenditori e dirigenti, e la metà degli imprenditori del trasporto stradale e della logistica ritiene che la crisi non sia terminata e che l’andamento della propria attività sia peggiorato nell’ultimi semestre. Però, nonostante il 50% di loro si dichiari ancora pessimista in merito alla crisi, si è riscontrato un leggero miglioramento rispetto allo scorso aprile che mostrava un dato del 60,9%.
L’unico dato stabile è quello dei prezzi praticati ai clienti.
La ricerca effettuata da Conftrasporto, prevedeva prevalentemente 3 domande. La prima domanda riguardava il clima economico generale e solo il 7,8% degli intervistati ritiene che sia migliorato nell’ultimo semestre, a fronte del 52,4% che lo ritiene peggiorato. La seconda domanda entrava nello specifico della propria attività. Il 9,4% degli imprenditori intervistati ha dichiarato che sia migliorata negli ultimi sei mesi, mentre il 52,6% la ritiene peggiorata. Limitando l’analisi alle sole imprese di autotrasporto, è emerso che il 10,6% considera un andamento migliore, mentre il 42,7% ha dichiarato un peggioramento. L’ultima domanda riguardava gli occupati, il 55,6% degli intervistati ha dichiarato che sono diminuiti nella propria impresa. Coloro che hanno ridotto il numero dei veicoli nell’ultimo anno è invece nettamente minore: il 27%.
La Piattaforma Logistica Nazionale (Pln) entra nella seconda fase, ossia la messa in produzione supportata nell’operatività da una Sala di Controllo Centrale in fase di sviluppo presso il Ministero dei trasporti.
Roma 7/10/2015
La Piattaforma Logistica Nazionale (Pln) entra nella seconda fase, ossia la messa in produzione supportata nell’operatività da una Sala di Controllo Centrale in fase di sviluppo presso il Ministero dei trasporti.
La prima fase, si era conclusa positivamente con il collaudo di sei macroservizi principali, attestando la capacità della piattaforma telematica di soddisfare i requisiti prestazionali e di sicurezza richiesti. In questa fase erano stati gestiti simultaneamente 10’000 veicoli e 10’000 utenti. A rafforzare il risultato tecnico si è aggiunto anche il successo sul campo, con la sperimentazione operativa che ha visto il coinvolgimento di più di 800 aziende di trasporto, per un totale di circa 10’000 mezzi pesanti, tracciati sia direttamente sia attraverso le soluzioni tecnologiche di primari provider di servizi di fleet management già interfacciati con la piattaforma.
L’Intelligent Transport System (ITS) è concepito per concentrare ed erogare servizi di Sistema a tutti gli operatori, facilitando la modulazione dei flussi di merci sulla e dei servizi logistici nei centri di scambio modale, permettendo un’interazione continua e intelligente tra chi gestisce le infrastrutture viarie e logistiche, chi trasporta la merce, chi la carica/scarica e chi la controlla.
A ottobre la piattaforma è passata definitivamente dal Data Center di Selex Es al Ced (Centro elaborazione dati) del Ministero.
Da quanto emerso dal Piano nazionale strategico della logistica e dei trasporti, la Piattaforma ha il compito istituzionale coordinare e mettere in relazione le piattaforme dei vari attori pubblici del sistema della logistica ed il Ministero, offrendo servizi a ogni singolo settore, da quello dell’autotrasporto ai nodi logistici, al fine di migliorare l’efficienza e la sicurezza dell’intero processo delle filiere.
Uirnet, soggetto attuatore unico per la realizzazione del sistema di gestione della logistica nazionale, ha spiegato che, ad oggi, si ritiene concluso il trasferimento della Piattaforma sul Cloud del Ministero, grazie al lavoro della società HP Enterprise Service Italia che si occuperà dellla gestione temporanea della Piattaforma, fino all’arrivo del gestore della concessione ventennale previsto per il 2016 che avrà il compito di estendere la Piattaforma e commercializzare i servizi. Si concluderà così la separazione tra l’infrastruttura pubblica e la gestione, soggetta invece a regime a logiche di mercato.
Buone notizie dal mercato dei trasporti europeo. Il 3° trimestre 2015 è iniziato, infatti, con un rapporto carichi/mezzi equilibrato e in linea con la chiusura del trimestre precedente, percentuali quali ottimali.
Roma 7/10/2015
Buone notizie dal mercato dei trasporti europeo. Il 3° trimestre 2015 è iniziato, infatti, con un rapporto carichi/mezzi equilibrato e in linea con la chiusura del trimestre precedente, percentuali quali ottimali.
La ripresa economica, anche se non sostenuta, sta producendo i primi effetti nel mondo dei trasporti. Nel 3° trimestre del 2015 il Barometro dei trasporti TimoCom ha rilevato un rapporto carichi/mezzi con una percentuale di carichi pari al 50,2% e al 49,8% dei mezzi disponibili sul mercato dei trasporti europeo. Nel mese di luglio il Barometro ha fatto registrare un rapporto carichi/mezzi di 51:49, facendo notare che vi erano più carichi che mezzi disponibili in un mese di vacanze e che una fatto di questo tipo non si verificava dal 2011.
In agosto però l’andamento del Barometro non è stato così florido, infatti a fine mese il rapporto carichi/mezzi era sceso al 45:55. Pur essedo diminuita, a percentuale di carichi era comunque superiore allo stesso mese dell’anno precedente (47% rispetto al 44% del 2014).
Le offerte di carico sono risalite di 4 punti percentuali nella prima settimana di settembre, e il rapporto carichi/mezzi si è affermato su 55:45
Il 3° trimestre ha quindi registrato una nuova eccedenza di carichi. L’ultima volta che due trimestri consecutivi si erano conclusi in questo modo era stato due anni fa, e anche le previsioni per il 4° trimestre rimangono positive.
Complessivamente, nonostante le oscillazioni, il Barometro dei trasporti TimoCom quest’anno, sta rivelando una buona crescita delle offerte di carichi e mezzi, almeno nei primi tre trimestri di quest’anno, confermata anche da un incremento del 18% delle offerte sulla borsa di carichi e mezzi.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli rende note le regole relative allo sdoganamento in mare delle merci.
Roma, 1/10/2015
Le nuove funzionalità relative al progetto Cargo, riguardante le procedure relative allo sdoganamento in mare delle merci saranno verificate a partire dal 5 ottobre 2015.
A comunicarlo è l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la quale ha anche specificato che le operazioni serviranno per portare a termine il processo di interoperabilità con le Capitanerie di porto, la gestione dei corridoi controllati e l’indicazione di dati statistici destinati all’Istat.
Gli interventi evolutivi riguarderanno la modifica di alcuni tracciati del Manifesto Merci in Partenza e del colloquio gestori TC. Gli aggiornamenti delle funzionalità del Progetto Cargo sono di supporto ai Fast Corridor e al processo dei Trasferimenti di magazzino e alla revisione dei tracciati dei manifesti e dei messaggi dei Gestori TC.
Le varie fasi dell’operazione sono consultabili sul sito internet delle Dogane, dove sarà comunicata la data dell’effettiva disponibilità delle nuove funzionalità in ambiente di esercizio, con i rispettivi dettagli operativi.
progetto cargo
Supera di 4 punti percentuali l’aumento italiano delle immatricolazione autocarri pesanti rispetto al resto dell’Unione Europea.
Roma,1/10/2015
In Italia le immatricolazioni di autocarri pesanti – con portata di 16 tonnellate e oltre – sono aumentate del 24% nei primi otto mesi del 2015. L’aumento medio delle immatricolazioni di autocarri pesanti registrato nello stesso periodo nei paesi dell’Unione Europea è stato del 20,7%, visibilmente minore rispetto a quello italiano, tanto che la crescita registrata in Italia supera quella della Francia (10%) e della Germania (3,6%).
Un altro aumento positivo è stato registrato dal mercato degli autobus, che, sempre nei primi otto mesi del 2015, ha visto aumentare le immatricolazioni di autobus del 15,1%.
Tale crescita è dimostrazione della ripresa del settore dei veicoli pesanti in Italia, confermata anche dall’aumento della percorrenza di tali mezzi sulle autostrade.
Tnt diventa fornitore esclusivo dell’operatore mondiale di equipaggiamenti sulla sicurezza nautica.
Roma, 1/10/2015
Per i prossimi 5 anni TNT sarà l’unico fornitore per tutte le spedizioni della ricambistica di Harding Safety su scala mondiale.
TNT garantirà una fornitura completa di servizi di consegna, come Express, Economy, Palletised Freight e Special Services, impiegando il suo network integrato air e road. Inoltre, Harding Safety ha riorganizzato la sua supply chain: i magazzini più piccoli di cui disponeva diventeranno, adeguatamente accorpati, sette magazzini centrali globali. Questi magazzini si trovano a Seimsfoss (Norvegia), Rotterdam (Olanda), Dubai (UAE), Shanghai (Cina), Singapore, New Iberia (USA) e a Macaé (Brasile). TNT eseguirà i trasporti dei ricambi per l’equipaggiamento di sicurezza di Harding Safety in entrata ed in uscita da e per i commercianti, le compagnie di navigazione e i naviganti di tutto il mondo.
“Il network mondiale e l’expertise sono tra le principali ragioni che ci hanno portato a scegliere Tnt – ha commentato Wijnand Koningstein (Global Spares Director) di Harding Safety – In Tnt vediamo un partner ambizioso e professionale che aiuta la nostra crescita offrendo il miglior servizio possibile ai nostri clienti”.
Prima riunione delle parti datoriali.
Roma 30/09/2015
Le associazioni datoriali del mondo dei traporti e della logistica, in particolare le segreterie nazionali, hanno disegnato una prima piattaforma contrattuale, inviata alla controparte lo scorso 30 giugno.
La volontà unanime è quella di avviare una discussione aperta e finalizzata ad un rinnovo che coniughi buone condizioni di lavoro ed efficienza dell’impresa. E’ stata anche manifestata la necessità di individuare una specifica sezione per il trasporto artigiano.
Le associazioni datoriali hanno rinnovato la necessità di trovare soluzioni autonome in relazione alle necessità dei settori di rappresentanza, accettando però di definire le parti comuni. E’ stato ribadito, dalle segreterie nazionali, l’unicità del contratto collettivo di settore e, quest’ultime, si sono dichiarate disponibili nella discussione per ricomporre le varie articolazioni industriali in un unico CCNL di filiera.