Il Consiglio Europeo e il Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sul Regolamento che introdurrà le nuove norme Euro 7 sulle emissioni dei veicoli. Il testo uscito dall’intesa mantiene le emissioni invariate per i motori termici rispetto all’Euro 6 per autovetture e veicoli commerciali leggeri, mentre impone valori più stretti per i veicoli industriali e autobus. Inoltre, introduce limiti per le polveri emesse dagli impianti frenanti e dagli pneumatici. Restando nell’ambito dei veicoli industriali, le nuove emissioni degli Nox saranno di 200 mg/kWh nelle misure in laboratorio e di 260 mg/kWh in quelle in condizioni di guida reali. Dopo l’approvazione definitiva di questo accordo, il Regolamento sarà applicato in tutti i Paesi dell’Unione dopo trenta mesi dalla sua entrata in vigore per le autovetture e i veicoli commerciali e dopo 48 mesi per i veicoli industriali e autobus. I costruttori di veicoli in piccole serie avranno più tempo per adeguarsi, fino al primo luglio del 2030.
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Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.191 stalli, di cui 165 per gli autocarri, 14 dedicati ai furgoni e 12 per le auto: sono questi i numeri dell’Area Sosta che Interporti sta allestendo nell’interporto di Bologna. Oltre a una manutenzione straordinaria del piazzale esistenze, l’interporto prevede una ristrutturazione dei servizi già esistenti, per fornire agli autisti servizi di qualità e spazi più confortevoli dove poter trascorrere le soste.
Il progetto è nato dalla necessità di dotare l’infrastruttura di un parcheggio innovativo ed efficiente che rispetti gli obiettivi di sostenibilità ed efficienza energetica della programmazione europea. I lavori, attraverso il progetto Pass4Core 2 (Parking Areas implementing Safety and Security for (4) Core network corridors in Italy Pass4Core-ITA 2), saranno co-finanziati dal programma di finanziamento europeo CEF, che mira a creare un diffuso sistema di aree di sosta caratterizzate da maggiore sicurezza e qualità dei servizi disponibili.
La conclusione dei lavori è prevista per la fine di maggio 2024.
I benefici sottoforma di bonus previsti nella Nuova Sabatini sono stati estesi ai veicoli commerciali ecologici. E’ quanto si apprende da una circolare del Ministero delle Imprese e made in Italy intervenuto sulla concessione delle agevolazioni integrando le disposizioni del regolamento GBER, in vigore dal 1° luglio 2023, con le modifiche del regolamento UE 2023/1315. Il regolamento ha prorogato di 3 anni, sino al 31 dicembre 2026, il periodo di applicazione dello stesso, al fine di garantire la prevedibilità e la certezza del diritto nell’attuazione delle modifiche, in particolar modo per le misure di aiuto di Stato a sostegno della transizione verde e digitale. Per sostenere l’investimento delle imprese in beni strumentali a basso impatto ambientale, la circolare modifica la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dal fornitore, che l’impresa deve allegare alla richiesta di erogazione del contributo. Il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha precisato che “i veicoli di categoria N2 e N3 sono ammissibili al contributo maggiorato del 3,575% annuo previsto dalla Nuova Sabatini Green a condizione che gli stessi presentino le caratteristiche tecniche di cui al punto 5.III sezione 2/B dell’allegato 6/C alla circolare direttoriale 6 dicembre 20022 n. 410823, aggiornato con circolare direttoriale 3 luglio 2023, n. 28277. A tal fine il fornitore del/dei bene/i deve attestare nella dichiarazione liberatoria resa secondo lo schema di cui all’ allegato 4 alla circolare n. 50031 dell’11 dicembre 2023 che i veicoli possiedono le predette caratteristiche tecniche previste dalla normativa”.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti accelera sui lavori di adeguamento del Traforo del Gran San Bernardo. Il vice ministro Edoardo Rixi ha presieduto una riunione operativa alla presenza dei rappresentanti della società concessionaria, della Regione Valle D’Aosta e del nostro Ambasciatore a Berna, Gian Lorenzo Cornado, in cui è stata raggiunta un’intesa tra Mit e SITGSB per avviare rapidamente i lavori di messa in sicurezza della galleria. L’accordo permetterà di andare incontro alle richieste di tutte le parti interessate, a partire dalla Regione Valle D’Aosta, rispetto all’esigenza primaria di assicurare la connettività dei trasporti tra Italia e Svizzera in un momento particolarmente delicato per la situazione dei valichi alpini. Il Mit ha fornito le rassicurazioni necessarie a garanzia del proseguimento dei lavori di adeguamento della struttura e resta in attesa di conoscere le azioni che la società concessionaria attiverà per assicurare la regolare prosecuzione dei lavori.
L’Unione Europea ha innalzato per tutti settori industriali il tetto del “de minimis” a 300 mila euro per il triennio mobile, compreso il settore dell’autotrasporto, il cui massimale era finora fissato a 100 mila euro. Nel campo di applicazione del nuovo de minimis vengono inoltre incluse anche le agevolazioni per l’acquisto di veicoli, precedentemente escluse. In tal modo gli Stati membri avranno la possibilità di ampliare le forme di aiuti al settore.
novembre scorso ha registrato una crescita record delle vendite di veicoli commerciali che con 19.150 immatricolazioni (nello stesso mede dello scorso anno le immatricolazioni furono 12.623) va in archivio con la crescita più corposa di questo 2023: +51,7%.
Secondo le stime di Unrae, i primi 11 mesi chiudono con un +21,9% e 178.806 unità immatricolate mentre per l’intero 2023 la crescita è prevista intorno al 24,4% con 200.000 veicoli commerciali immatricolati.
Numeri che porterebbero il mercato del trasporto merci leggero nel 2023 “finalmente” a scavalcare i risultati del 2019 (+6,0%) anche se, alzando lo sguardo verso il 2024, l’ottimismo frena sensibilmente; il comparto dovrebbe risentire degli impatti del rallentamento del ciclo economico, incidendo sugli investimenti, attesi in calo. Alcune note positive dovrebbero però arrivare dalle gare per il rinnovo di grandi flotte e da una certa disponibilità di contratti inevasi. Le ipotesi di Unrae vertono quindi per il 2024 verso un cauto ottimismo con una crescita del 2,6% di veicoli immatricolati. Continua, invece a restare fermo, il fondo incentivi per i veicoli elettrici che, a poche settimane dalla fine dell’anno, presenta un avanzo del 92,0%, che fa prevedere un residuo inutilizzato di 13,7 milioni sui 15 milioni complessivi di dotazione. «La transizione energetica si è incagliata anche nel comparto dei veicoli commerciali, e l’accoglienza molto fredda degli incentivi dimostra che il relativo schema non sta funzionando e richiede una opportuna revisione, come chiediamo da tempo» ha commentato il presidente di Unrae Michele Crisci che ha elencato le proposte dell’associazione «1) l’eliminazione dell’obbligo di rottamazione per i veicoli elettrici; 2) l’estensione ad alimentazioni diverse dall’elettrico, compreso il diesel, a fronte di rottamazione, con importi decrescenti in funzione dell’alimentazione e della massa; 3) estensione alle società di noleggio, canale che può contribuire ad accelerare la transizione energetica». Crisci ribadisce inoltre la necessità di una larga diffusione delle infrastrutture di ricarica, accordando un credito d’imposta al 50% per gli investimenti privati in ricariche fast (oltre 70 kW) dal 2023 al 2025. Le motorizzazioni nei primi 11 mesi rispetto allo stesso periodo 2022, vedono il diesel recuperare oltre 4 punti di quota, salendo all’80,3% del totale. Il Gpl resta stabile in quota al 3,0%, i veicoli BEV si portano al 3,3%, i plug-in allo 0,6%. Il motore a benzina scende al 4,3%, in discesa anche i veicoli ibridi all’8,4%, il metano si attesta allo 0,2% di quota.
La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t negli 11 mesi 2023 cresce del 4,0% a 189,1 g/Km (rispetto ai 181,8 g/Km dello stesso periodo 2022).
Fonte UNRAE
La riapertura del Traforo del Monte Bianco, inizialmente prevista per il 18 dicembre, è stata anticipata di tre giorni e cioè a venerdì 15 dicembre 2023 alle ore 16.00.
I cantieri di manutenzione tecnica avviati lo scorso 16 ottobre sono in fase di conclusione, dopo 9 settimane consecutive di coattività intense che hanno visto impiegate complessivamente oltre 200 persone e 50 imprese, per un totale di 20 milioni di euro di investimenti. La circolazione di tutti i veicoli al Traforo del Monte Bianco sarà ripristinata alle ore 16.00 di venerdì 15 dicembre 2023, al termine dei test di verifica di tutti i sistemi di sicurezza. Lunedì 18 dicembre alle ore 17.00, si svolgerà l’esercitazione annuale di sicurezza organizzata sotto l’egida delle autorità di Prefettura italiana e francese, che vedrà coinvolti oltre 130 partecipanti italiani e francesi. Per lo svolgimento di tale esercitazione, verrà fatta un’interruzione del traffico di 5 ore, dalle ore 17.00 alle ore 22.00 di lunedì 18 dicembre 2023.
Sull’autostrada A4, nel tratto Milano-Bergamo, è stato istallato un laser 3D al punto di controllo dedicato ai trasporti eccezionali e ai mezzi pesanti della barriera Milano Est. Per adesso si tratta di un’iniziativa sperimentale realizzata con un laser con scansione 3D e sistema di pesatura statico che identificheranno la massa e il volume dei mezzi. La sperimentazione, spiega una nota, è progettata e guidata da Autostrade per l’Italia e implementata da Movyon, centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione del Gruppo. La Direzione secondo tronco di Milano Autostrade per l’Italia ha scelto, di concerto con la Polizia Stradale, di istallare quest’area di ceck point con un sistema di pesatura statica dei mezzi dotato di laser scanner che ne rilevano la massa complessiva dei singoli assi, oltre ad effettuare una scansione dimensionale sulla sagoma dei mezzi pesanti in transito. Il sistema restituisce immediatamente i dati e permette alla Polizia Statale di intercettare e sanzionare eventuali mezzi non in regola con il codice della strada, ottimizzando le procedure di verifica e di intervento di squadre e pattuglie della Polstrada, riducendo quindi i tempi di attraversamento, implementando ulteriormente i sistemi di sicurezza dei viaggiatori e degli autotrasportatori.
FONTE ANSA
BOLOGNA – BRT fresh sbarca a Bologna. Il nuovo servizio di consegna di prodotti alimentari freschi è da ieri attivo nel capoluogo felsineo. Bologna è la quinta città “fresh”: da ottobre 2023 il servizio è stato attivato a Milano, Roma, Padova e Torino. Entro il 2024 è prevista la copertura nelle principali città italiane. Sono positivi i primi dati di attività di BRT fresh: oltre 6. 000 spedizioni totali effettuate, con una media di 700 spedizioni a settimana nell’ultimo periodo grazie alle aperture delle recenti filiali. Venti mezzi refrigerati impiegati e 200 roll isotermici utilizzati per le trazioni di linea. Il settore food è uno dei segmenti strategici del gruppo Geopost (di cui BRT è parte), che ha l’obiettivo di diventare leader nelle consegne a temperatura controllata: un segmento che crescerà del 9% l’anno nei prossimi 5 anni.
In Italia i prodotti freschi rappresentano il 50% del totale degli acquisti online di food: un mercato dal valore 4,8 miliardi di euro nel 2022, +17% sull’anno precedente (Fonte: Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano). Con il progetto fresh, BRT si candida a diventare il primo operatore nazionale nel settore delle consegne a temperatura controllata. Potendo contare sulla capillarità della propria rete e sull’expertise di Geopost, BRT è in grado di presentarsi al mercato con una proposta innovativa per i produttori che sceglieranno BRT fresh per la consegna dei propri prodotti alimentari freschi.
A Bologna, come nelle altre città, il servizio prevede consegne sei giorni a settimana (in specifiche situazioni nello stesso giorno dell’ordine), la predeterminazione della fascia oraria e la consegna al piano. Il mantenimento della catena del freddo, tra 0 e 4 °C, è garantito dal continuo monitoraggio effettuato da sensori e tecnologie integrate, che registrano ogni eventuale variazione. Per l’avvio del servizio le filiali dell’azienda si sono dotate di innovative celle frigorifere, modulari e mobili. L’ultimo miglio è coperto con van dedicati, refrigerati o con l’utilizzo di contenitori isotermici appositamente realizzati.
www.brt.it comunicato stampa
Il Centro Studi e Statistiche UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di novembre 2023 verso lo stesso mese del 2022. Anche a novembre si conferma la crescita del mercato dei veicoli industriali che registra 2.615 unità immatricolate contro le 2.119 del 2022 (+23,4%). Chiudono il mese con un avanzo in doppia cifra percentuale tutte le fasce di peso: il comparto dei veicoli pesanti di massa uguale o superiore alle 16 t consolida l’incremento con il +22,2%, il segmento dei leggeri sotto le 6 t registra un dato positivo del +23,2% e i veicoli medio-leggeri sotto le 16 t segnano il +32,1%. Ad un mese dalla conclusione dell’anno, il dato aggregato dell’intero mercato fa segnare il +16,7% rispetto allo stesso periodo del 2022, con un incremento di oltre 3.800 unità in volume e il comparto dei veicoli pesanti a +17,5%. Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE, commenta così i dati mensili del mercato: “Seppur il mese di novembre restituisca un risultato di crescita consistente dell’immatricolato, questo non deve rischiare di deviare l’attenzione dalla realtà contingente. La contrazione della domanda, infatti, è in corso ormai da mesi e lascia presagire una partenza del 2024 in forte salita”. “Constatiamo i primi segnali tangibili di un cambio di rotta verso l’adozione di soluzioni a zero emissioni. Di fatto, sebbene i volumi siano ancora molto ridotti, le immatricolazioni di veicoli industriali elettrici sono più di cinque volte superiori a quelle registrate nel 2022, mentre la quota di veicoli a gas naturale si è ridotta del 64%”, sottolinea Starace. “Alla luce di questo orientamento del mercato, che comincia a recepire l’importanza rappresentata da un trasporto sostenibile, è imprescindibile un sostegno fattivo al rinnovo del parco veicolare. Pertanto, rinnoviamo l’invito urgente a rendere concrete le intenzioni dichiarate da parte del Governo, che a più riprese ha ribadito l’importanza strategica per l’economia del nostro Paese del comparto del trasporto e della logistica, attraverso l’istituzione di un Tavolo permanente con gli stakeholders”, aggiunge il Presidente della Sezione Veicoli Industriali. “Mai come in questo momento storico serve concretezza, che può manifestarsi attraverso l’accoglimento della proposta di un Fondo ad hoc pluriennale, a più riprese sollecitata dalle rappresentanze del settore, UNRAE in testa, ma sinora rimasta inascoltata”, conclude Starace.
COMUNICATO UNRAE
La Commissione Trasporti del Parlamento europeo ha ufficialmente preso la sua posizione sulle proposte di riforma delle norme sulla patente di guida nell’Unione europea. Ci sono Paesi in cui è possibile guidare un camion a 18 anni o dove non esiste ancora la tolleranza zero sul limite di alcol rilevato alla guida. Tuttavia, secondo l’ETSC (European Transport Safety Council), questo standard potrebbe avere conseguenze gravi per la sicurezza stradale se non si cambierà la legge. Gli eurodeputati hanno sostenuto la richiesta della Commissione europea di rilasciare la patente di guida ai diciassettenni per guidare veicoli pesanti nell’ambito di un programma di guida accompagnata. Un passo che secondo l’ETSC potrebbe incrementare notevolmente il numero di adolescenti alla guida di camion, con possibili ripercussioni negative sulla sicurezza stradale. Attualmente, solo 5 Paesi europei consentono ai diciottenni di guidare un camion:
- Finlandia
- Germania
- Irlanda
- Polonia
- Spagna
Tuttavia, i dati provenienti da Finlandia, Germania e Polonia evidenziano chiaramente che i camionisti più giovani (18-19 anni) hanno maggiori probabilità di provocare incidenti. La settimana scorsa, i ministri dei trasporti dell’UE hanno definito la loro posizione sulla riforma della patente in Europa, affermando che gli Stati membri non dovrebbero essere obbligati a consentire ai giovani conducenti di mettersi al volante di veicoli pesanti. L’ETSC sostiene che, dal punto di vista della sicurezza stradale, l’età minima per i conducenti di camion dovrebbe essere 21 anni, il minimo “raccomandato” oggi. I difensori della sicurezza stradale non vedono alcuna giustificazione per incoraggiare gli adolescenti di 17 anni a guidare camion. “Questa legislazione è stata introdotta sotto la bandiera di un ‘pacchetto sicurezza stradale’ – ma francamente se finiamo per incoraggiare un gran numero di adolescenti a guidare i camion, le conseguenze saranno devastanti. In vista del voto in plenaria del Parlamento europeo a gennaio, speriamo che i politici facciano un passo indietro e riconsiderino le conseguenze di questi cambiamenti, prima di votare piani che renderanno le nostre strade più pericolose per tutti.”, ha dichiarato Ellen Townsend, Direttore delle politiche presso ETSC.
Fonte: SICURAUTO.IT
Le competenti autorità della Ue, il 6 dicembre scorso, rispondendo ad un ricorso della CNA sulla difficile situazione dei transiti sul Brennero presentato un anno fa, si sono fatte vive con una comunicazione dove si legge che: “La Commissione sta analizzando e seguendo da vicino gli sviluppi in materia, in particolare promuovendo i pertinenti scambi tra gli Stati membri interessati”. In concreto, la Commissione propone “una gestione intelligente e l’introduzione di sistemi di pedaggio moderni” e si dichiara pronta a “sostenere i negoziati tra i Paesi interessati al fine di trovare un compromesso che renda superflue misure quali il divieto notturno per certi veicoli commerciali pesanti”. La Commissione Europa inoltre assicura che continua: “…a seguire da vicino la situazione lungo il corridoio del Brennero e cercheremo di portare gli attori politici dei Paesi e delle regioni lungo il corridoio allo stesso tavolo per trovare soluzioni comuni”. Secondo il firmatario del ricorso, Claudio Corradi, “l’Unione Europea sposa la linea Kompatscher del dialogo. Intanto però l’Austria continua ad imporre alle nostre imprese, ingiustamente, i suoi diktat. Il risultato è quello di pesanti danni, già oltre i 250 milioni di euro, alla nostra economia”.
Dal 15 novembre 2023 al 15 aprile 2024 sarà obbligatorio disporre delle catene a bordo.
Dal 15 novembre prossimo fino al 15 Aprile 2024 sarà obbligatorio disporre delle catene da neve a bordo. E’ quanto si apprende da un comunicato di Viabilità Italia con cui informa che sul sito internet www.poliziadistato.it è disponibile il Piano Neve 2023-2024 che, fra le altre cose, contiene quanto necessario a prevenire e fronteggiare le criticità per la circolazione stradale dovute alle condizioni meteorologiche avverse, individuando le misure che gli organi di polizia stradale e gli Enti concessionari e proprietari delle strade ed autostrade attueranno in caso di neve o ghiaccio. In particolare, sono disponibili:
le linee guida con l’indicazione dei codici colore relativi all’intensità delle precipitazioni nevose; le tratte autostradali dove può essere attuato il fermo temporaneo dei mezzi pesanti e l’indicazione delle aree di accumulo degli stessi con il numero di stalli per la sosta disponibili; l’elenco delle strade extraurbane e delle autostrade ove vige l’obbligo di portare a bordo idonei mezzi antisdrucciolevoli o di circolare con pneumatici invernali montati; il protocollo operativo da adottare in caso di emergenza; le principali arterie stradali in gestione alla società Anas S.p.A. maggiormente esposte al rischio neve; le procedure da osservare in caso di pioggia ghiacciata – freezing rain;
il piano di vigilanza sulla rete ferroviaria.
Si è tenuto oggi il convegno “Digitalizzazione della logistica e attuazione del Regolamento Europeo eFTI“, organizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da RAM in collaborazione con Agenzia delle Dogane e Circle Group. L’evento è stato l’occasione per presentare il progetto eFTI4EU, che vede il MIT coinvolto come beneficiario insieme a Ram come ente attuatore, recentemente finanziato nell’ambito del programma CEF e ideato per attuare le disposizioni del Regolamento Europeo 2020/1056, relativo alle informazioni elettroniche sul trasporto merci. Il progetto, coordinato dall’Estonia, oltre all’Italia coinvolge Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Lituania e Portogallo e si pone l’obiettivo di creare una rete logistica efficiente per agevolare la digitalizzazione del trasporto merci, attraverso la condivisione di informazioni tra operatori privati e amministrazioni pubbliche. Nell’ambito italiano l’iniziativa si colloca nel più ampio contesto della strategia nazionale di digitalizzazione della catena logistica per l’implementazione della nuova Piattaforma Logistica Nazionale. “È stata una giornata importante per discutere con i vari attori coinvolti in questa sfida – ha affermato Davide Bordoni, Amministratore Unico Ram – così da capire insieme in che modo progettare e implementare un’architettura armonizzata per lo scambio dei dati logistici e di trasporto: il progetto della Piattaforma Logistica Nazionale, fortemente voluto dal ministro Salvini, sta procedendo speditamente con la collaborazione attiva di tutte le associazioni di categoria coinvolte”. “La direzione – ha sottolineato Donato Liguori, Direttore Generale per le politiche di Mobilità sostenibili, la logistica e l’interoperabilità del MIT – è impegnata a lavorare per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal PNRR, con una priorità: spendere tutte le risorse a disposizione e spenderle bene. In questi mesi abbiamo lavorato senza sosta investendo su ciò che riteniamo essere uno strumento di grande importanza per il settore, la digitalizzazione della catena logistica. Abbiamo già emanato il bando per far dotare di PCS (port community system) tutte le ADSP (Autorità di Sistema portuale). Stiamo completando – congiuntamente – il percorso per l’emanazione dei bandi destinati agli operatori privati della logistica e quelli destinati agli interporti. Ed inoltre è già in corso e affidato il potenziamento della Piattaforma logistica nazionale (PLN).” Oltre a un focus sulle diverse azioni messe in campo in Europa e un approfondimento sul comparto marittimo, nel corso della giornata si è svolta anche una tavola rotonda – a cui hanno partecipato fra gli altri Federica Montaresi, Segretaria Generale Adsp Mar Ligure Orientale e Maurizio Conciancich, Presidente di Adriafer – in cui sono stati presentati dall’Ingegnere Marco Mattiocco di Agenzia delle Dogane e dei Monopoli i risultati di I-RAIL, riguardanti lo scambio dati, la collaborazione fra gli attori e la digitalizzazione dell’ultimo miglio ferroviario. Il progetto ha rappresentato un’eccellente opportunità di innovazione e digitalizzazione dei processi ferroviari, logistici e doganali in coerenza con un quadro europeo che vede l’integrazione e l’interoperabilità dei sistemi come paradigma fondamentale per lo sviluppo di un trasporto efficiente ed efficace. Al termine, anche una sessione ristretta a cui hanno preso parte MIT, RAM, ADM, Capitanerie e corpi di polizia per discutere in maniera operativa sulle modalità di coinvolgimento e azioni da intraprendere per l’attuazione del Regolamento eFTI – che affronta la necessità, approfondita anche dal progetto eFTI4EU, finanziato nell’ambito del programma Connecting Europe Facility (CEF2), di creare una rete logistica efficiente, agevolando la digitalizzazione del trasporto merci attraverso la condivisione delle informazioni in formato elettronico tra operatori privati e amministrazioni pubbliche – e l’implementazione della nuova Piattaforma Logistica Nazionale.
Dal 1° gennaio 2024 i pedaggi per i mezzi pesanti che vorranno transitare in Austria, costeranno di più; nel pedaggio non verranno considerati solamente i costi infrastrutturali e correlati puramente al traffico, originatisi dall’inquinamento atmosferico e dall’inquinamento acustico, ma anche le emissioni di CO₂ dei veicoli. Il nuovo sistema di prezzi per il pedaggio GO dipendente dalla prestazione su strada si applica a veicoli con una massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate e verrà introdotto gradualmente dal 2024 al 2026. In particolare, per quanto riguarda il pedaggio per la componente CO₂ sono stati stabiliti cinque gruppi tariffari, in base a quanti assi dispongono i veicoli. A ciascun mezzo deve essere assegnata una classe tariffaria, in assenza della quale viene attribuita la tariffa più alta (classe emissione 1). Colui che ha la disponibilità del veicolo, prima del 1° gennaio 2024, può dichiarare elettronicamente la classe di emissione Euro e la classe di emissione CO₂, prima di utilizzare le strade a pedaggio, attraverso l’apposito calcolatore della Asfinag AG.
La trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro CCNL trasporti e logistica che, secondo le organizzazioni datoriali deve caratterizzarsi per la grande attenzione al tema della sicurezza e della tutela della salute sul lavoro in risposta alla piattaforma dei sindacati, ha preso ufficialmente il via.
Quello che segue è il testo approvato nella riunione della parte datoriale del 30 Ottobre scorso:
La logistica integrata è cruciale nei nuovi assetti globali, focalizzandosi su 5G, intelligenza artificiale e blockchain. Il trasporto merci e la logistica necessitano di sostegno legislativo, coinvolgendo lo Stato, per lo sviluppo digitale ed infrastrutturale. La politica dovrebbe giocare un ruolo centrale gestendo le sfide e incentivando la creazione di player nazionali.
Il conflitto Russo-Ucraino ha impatti economici e sulla distribuzione delle merci. La pandemia sta rivoluzionando la logistica, avvicinando i magazzini alle aree industriali. I Piani Urbani della Mobilità Sostenibile possono contribuire a mitigare l’impatto ambientale.
Richiesta Economica – rinnovo contratto di lavoro CCNL trasporto e logistica
Per il triennio dovrà essere superato il riferimento all’IPCA depurato dei beni energetici importati al fine di giungere ad un aumento del Trattamento Economico Complessivo del 18% che tenga conto anche della redditività del settore sviluppata in questi anni, e che recuperi pienamente il potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori in questi anni di inflazione crescente, attraverso l’aumento del tabellare, l’introduzione dell’Indennità Professionale d’Area, in misura predominante ma non esclusiva.
Struttura contrattuale – rinnovo contratto di lavoro CCNL trasporto e logistica
Il CCNL avrà durata triennale sia per la parte normativa che per quella economica, a partire dalla scadenza del vigente (30 marzo 2024).
Il rinnovo contrattuale dovrebbe affrontare il recupero dell’inflazione, la manutenzione della struttura contrattuale, e nuovi equilibri nella contrattazione di filiera. Temi chiave includono l’orario di lavoro, la qualificazione delle figure professionali e la formazione continua.
Diritti, Sicurezza e Sostenibilità – rinnovo contratto di lavoro CCNL trasporto e logistica
Il testo sottolinea l’importanza di attribuire maggiore rilevanza al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare nei settori influenzati dalla tecnologia.
Si richiedono interventi mirati per proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori, specialmente quelli esposti ai rischi connessi all’adozione di tecnologie avanzate.
Viene evidenziato l’utilizzo di “esoscheletri” o parti di essi per supportare il lavoro dei facchini nei magazzini, con riferimento a studi che indicano una riduzione del 40% dello sforzo con tali dispositivi. Si sottolinea la necessità di considerare attentamente non solo la sostituzione uomo/macchina, ma anche il tema del controllo a distanza, nel promuovere l’adozione di tecnologie finalizzate a migliorare il benessere dei lavoratori.
Il CCNL deve contribuire all’innalzamento dei diritti e delle tutele, includendo il diritto alla disconnessione, il miglioramento delle condizioni di lavoro e la tutela dei dati personali. La sostenibilità è fondamentale, con attenzione ai carburanti alternativi.
Clausola Sociale e Internalizzazione – rinnovo contratto di lavoro CCNL trasporto e logistica
Richiesta estensione delle tutele normative in caso di cambio di azienda fornitrice. Advocacy per la revisione della L.142/2001 e l’internalizzazione delle attività “core” per contrastare infiltrazioni illegali.
Mercato del Lavoro e Cooperazione – rinnovo contratto di lavoro CCNL trasporto e logistica
Promozione del contratto a tempo indeterminato come forma prevalente. Riduzione della precarietà, riconduzione delle percentuali contrattuali al singolo sito e incentivazione della cooperazione.
Welfare e Sicurezza sul Lavoro – rinnovo contratto di lavoro CCNL trasporto e logistica
Incremento della contribuzione aziendale per la previdenza complementare. Applicazione completa delle previsioni contrattuali sulla salute e sicurezza, inclusa la gestione dei dati personali. Interventi mirati per la tutela della salute nei settori investiti dalla tecnologia.
Si chiede piena applicazione alle funzioni di formazione per riqualificazione professionale o ricollocazione, anche attraverso la formazione finanziata e i fondi interprofessionali, e ampliare gli attuali interventi di sostegno al reddito per crisi aziendale, anche in ottica di trasformazioni legate all’innovazione tecnologica, o in caso di perdita di idoneità alla mansione o di titolo abilitativo. Questa piattaforma per il rinnovo del CCNL trasporti e logistica mira a migliorare le condizioni nel settore logistico e del trasporto merci, affrontando sfide attuali e future attraverso una prospettiva integrata e sostenibile.
L’entrata in vigore delle linee guida per i trasporti eccezionali è stata posticipata al 30 marzo 2025. E’ quanto dispone un decreto governativo pubblicato il 28 novembre scorso sulla GU che prevede l’istituzione di un tavolo tecnico presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, con la partecipazione delle amministrazioni interessate, degli enti proprietari delle strade e delle associazioni di categoria, avrà il compito di definire un Piano nazionale per i trasporti in condizioni di eccezionalità, che dovrà essere adottato entro il 30 ottobre 2024.
All’interno del Piano dovranno essere individuati i corridoi dedicati ai trasporti in condizioni di eccezionalità che garantiscono il collegamento tra le aree industrializzate del Paese e i principali poli logistici e industriali, le modalità di monitoraggio dei manufatti e le azioni necessarie per risolvere le criticità anche di natura infrastrutturale, nel limite delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigente ovvero con oneri a carico degli utilizzatori dei predetti corridoi.
A fine ottobre le FFS hanno iniziato gli impegnativi lavori di costruzione all’interno della galleria di base del San Gottardo. Da allora, è stato rimosso il binario in corrispondenza della stazione multifunzionale di Faido. I lavori sono partiti bene, ma c’è ancora molto da fare. Le FFS sono fiduciose che gli interventi possano essere eseguiti secondo le previsioni.
Dopo aver completato gli intensi lavori di recupero e di sgombero, a fine ottobre le FFS hanno potuto iniziare gli interventi per il ripristino della canna ovest della galleria di base del San Gottardo. Nelle prime tre settimane sono stati rimossi tutti i binari nel settore dei due scambi ad alta velocità e nelle aree per il cambio di binario nei pressi della stazione multifunzionale di Faido. Inoltre, sono stati trasportati in galleria e scaricati 200 metri di campate di binario provvisorie per la posa degli scambi ad alta velocità, circa 5000 metri di nuove rotaie e circa 1500 blocchi delle traversine. Ora sono iniziati i lavori di riparazione delle banchine (le estremità laterali del binario) nei pressi della stazione multifunzionale di Faido. Ogni giorno, fino a 80 collaboratrici e collaboratori delle FFS e di aziende terze lavorano all’interno del tunnel con grande impegno e in condizioni climatiche difficili per riparare i danni. Gli interventi vengono eseguiti procedendo da nord verso sud. Nel complesso, devono essere completamente rinnovati 7 chilometri di binari e occorre sostituire le rotaie, più di 20 000 blocchi delle traversine, il portone di cambio binario, due scambi ad alta velocità e numerose altre componenti di impianto rilevanti per la sicurezza e l’esercizio.
Fonte: SBB CFF FFS
La Confetra ha incontrato, assieme alle altre maggiori organizzazioni del mondo imprenditoriale, la Presidente del Consiglio Meloni coadiuvata da diversi Ministri tra cui quelli dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini, delle Imprese e del Made in Italy Urso, della Pubblica Amministrazione Zangrillo e degli Affari europei e PNRR Fitto. Da parte del Governo è stato sottolineato come la delega fiscale, il decreto anticipi, la legge di bilancio e la revisione del PNRR costituiscano quattro tasselli che si completano e si integrano a vicenda. In particolare per quanto concerne la manovra di bilancio i possibili correttivi riguarderanno solo aspetti di carattere finanziario non essendoci risorse per modifiche di altra natura. Nel corso dell’incontro la Confetra, rappresentata dal Direttore generale Mele, ha illustrato le proposte emendative già presentate nei giorni scorsi alla Commissione Bilancio del Senato che riguardano alcuni temi cruciali per il settore della logistica, del trasporto e della spedizione, tra cui: l’esclusione dalle competenze regolatorie dell’ART e dal relativo contributo in aggiunta al settore dell’autotrasporto anche delle altre attività principali, accessorie e connesse del trasporto, della movimentazione logistica e delle spedizioni delle merci; la defiscalizzazione degli aumenti previsti dalla contrattazione collettiva nazionale; l’aggiornamento delle disposizioni del codice civile in materia di attività di spedizione merci; le misure di incentivazione per il trasporto ferroviario merci e per l’intermodalità. Da parte della Confetra è stata altresì sottolineata la necessità di stabilizzare il quadro fiscale e contributivo anche al fine di facilitare i rinnovi dei CCNL ed è stata espressa preoccupazione per i possibili rischi derivanti dalla soppressione dell’ACE senza una agevolazione fiscale alternativa che favorisca la patrimonializzazione delle imprese.
Fonte: CONFETRA
Sono stati comunicati i nuovi codici per i contributi autotrasporto per bonus carburanti validi per bio diesel e gasolio HVO. Per il bonus carburante, nell’ambito dei bonus trasporti, i carburanti bio diesel e gasolio HVO usufruiscono delle stesse agevolazioni. Sono perfettamente equiparabili, ai fini dei contributi e dei bonus trasporti previsti dalle attuali norme sull’autotrasporto italiano i carburanti di sintesi e biologici come il gasolio HVO e il bio diesel. L’Agenzia delle dogane ha istituito nuovi codici per identificare e distinguere contabilmente i prodotti energetici alternativi dal carburante tradizionale.
Gli esercenti depositi o impianti, che detengono e movimentano gasoli paraffinici da sintesi o da idrotrattamento, sono tenuti a richiedere l’aggiornamento della licenza d’esercizio all’ufficio delle dogane competente e a utilizzare i nuovi Cadd, già attivi in ambiente di esercizio, anche nella compilazione dei relativi documenti di accompagnamento, adeguandosi alle nuove disposizioni entro il 1° dicembre 2023. Ciascuna tipologia di gasolio paraffinico, precisa l’Agenzia delle dogane, ai fini fiscali, forma oggetto di separata contabilizzazione, secondo le ordinarie regole di tenuta dei registri di carico e scarico applicabili al deposito dove lo stesso è stoccato. L’Agenzia ricorda che il trattamento specifico sul gasolio commerciale nonché delle altre agevolazioni per il gasolio, si applicano anche ai gasoli paraffinici ottenuti da sintesi o da idrotrattamento utilizzati in sostituzione del gasolio commerciale “tradizionale”. L’Agenzia delle Dogane, in relazione ai quesiti applicativi nel frattempo intervenuti, ha fornito poi alcuni chiarimenti operativi. L’Agenzia fornisce alcune istruzioni operative, in particolare per l’unica tipologia di gasolio HVO relative a: modalità di tenuta dei registri di c/s in forma cartacea una volta presentata la documentazione per l’aggiornamento della licenza fiscale di esercizio;l’aggiornamento della licenza per gli impianti di distribuzione stradale non presidiati (cd. ghost station) che erogano HVO; le modalità di separata contabilizzazione dell’HVO; l’obbligo dell’esercente impianto di distribuzione stradale di trasmissione del prospetto riepilogativo di cui all’art.25, comma 4-bis del TUA; le modalità di trasmissione per i depositi fiscali o commerciali in cui erano separatamente detenuti entrambi i prodotti energetici separando la giacenza contabile di tale prodotto energetico da quella del predetto gasolio.