Non si ferma il boom degli acquisti on line dopo i clamorosi picchi registrati durante il lookdown, ma il timore derivato dall’aumento dei costi di energia e trasporti, raffredda gli entusiasmi e spinge gli operatori alla prudenza per l’immediato futuro. Queste le conclusioni del report dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano-Netcomm, che oggi a Milano ha comunicato dati e andamento del settore dell’anno in corso durante il quale gli acquisti online in Italia raggiungeranno i 48,1 miliardi di euro (+20% rispetto al 2021). Nel dettagio gli acquisti di prodotto continuano a crescere a un ritmo più contenuto segnando un +8% in 12 mesi rispetto a quello dello scorso anno (+18% tra 2020 e 2021) per un valore pari a 33,2 miliardi di euro. Si riprendono invece completamente gli acquisti di servizi (+59% rispetto al 2021) che raggiungono i 14,9 miliardi di euro, grazie anche alla crescita del comparto turismo e trasporti. Nonostante questi brillanti risutati le aspettative degli operatori non sono per così dire brillanti, tanto da indurre un operatore su due a rivedere le stime della chiusura del conto economico. «Dopo il cambiamento generato dalla pandemia – ha detto Dalmazio Manti CEO di BRT, azienda leader in Italia del last mile – si è generato un ‘super stretch e-commerce’, ovvero un servizio che deve soddisfare un’incredibile varietà di acquirenti, dai millennial ai baby boomer, dagli esperti ai principianti. Quindi è diventato sempre più fondamentale rispondere con tempestività e flessibilità. Oggi per il consumatore online, il sabato e la domenica sono considerati al pari degli altri giorni per ricevere il proprio ordine. Il consumatore si aspetta di riceverlo il giorno dopo, di avere un real tracking istantaneo, aggiornato in ogni momento, e di seguire il percorso dell’autista tramite mappa. In questo contesto, diventa necessario effettuare importanti investimenti tecnologici in grado di fornire in real-time visibilità sull’evasione degli ordini, sui vari touch point della supply chain e soprattutto, sulla reverse logistics». «La competizione si gioca su un servizio che sappia bilanciare performance, costi e sostenibilità, ” ha proseguito Manti” la ricerca di marginalità per i rivenditori e l’esperienza per i consumatori si riduce alla fase probabilmente più costosa della consegna, l’ultimo miglio. Negli ultimi anni vediamo come le preferenze di consegna stiano cambiando: decresce sempre più la quota dei consumatori che si fa recapitare la propria spedizione a casa, a favore di soluzioni OOH quali lockers e punti di ritiro. Questo rappresenta una soluzione al problema di capacità dell’ultimo miglio e ha un impatto positivo sull’ambiente, consentendo di ridurre il numero delle corse, coprendole al 100% e abbassando le emissioni di CO2». In questo contesto BRT ha sviluppato una nuova piattaforma tecnologica (myBRT), per gestire la consegna delle spedizioni con un ampio sistema di opzioni tra cui finestra di consegna di 2 ore, notifiche in tempo reale, tracking istantaneo della spedizione, consegna colli al piano, ricezione anche sabato e domenica o ad orari non ordinari presso uno dei punti di ritiro BRT-fermopoint. Questa rete attualmente conta oltre 6.000 punti, fatta di edicole, tabaccherie, cartolerie, bar e altri piccoli esercizi che il cliente può scegliere come luogo di ritiro e consegna. L’azienda bolognese vanta oggi su un sistema di oltre 200 filiali, 35 hub parcel, 13 hub messaggeria, 10 impianti di logistica a cui si unisce la rete sopra indicata. BRT ha consegnato oltre 227 milioni di parcel nel 2021 con un fatturato dichiarato di ca. 1.775 milioni di euro (+14% rispetto al 2020).
Rassegna Stampa
Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.La città metropolitana di Bologna che , già segnalatasi per la produzione di un interessante documento pilota dal titolo “Carta metropolitana per la logistica etica”, mette in cantiere insieme con Helsinki, Salonicco e Valladolid un interessante progetto per la distribuzione urbana delle merci che prevede fra l’altro l’utilizzo di metodi innovativi come cargo bike e veicoli modulari adottati per rendere il trasporto flessibile, veloce e sostenibile. L’obiettivo è quello di ridurre di almeno il 20% le emissioni di CO2 e del 30% il numero dei furgoni circolanti nel centro della città.
Il Governo, con un decreto firmato ieri da l ministro Giovannini, ha deciso di stanziare 25 milioni di aiuti per sostenere le aziende del trasporto merci su strada, duramente colpite dall’aumento del prezzo dei carburanti, che utilizzano mezzi ecologici alimentati a gas liquefatto (GNL). L’agevolazione stabilisce un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute, al netto dell’Iva, dal primo febbraio 2022 e per tutto l’anno in corso, per l’acquisto di gas naturale liquefatto utilizzato per la trazione dei mezzi, comprovato dalle relative fatture d’acquisto. Il contributo non potrà comunque superare il 30% dei costi ammissibili stabiliti dalla Commissione europea, calcolati sulla base dell’aumento dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica collegato all’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia. Secondo il decreto, beneficiarie del credito di imposta sono le imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia, iscritte al Registro Elettronico Nazionale (REN). La richiesta per usufruire dell’agevolazione dovrà essere presentata tramite piattaforma informatica implementata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l’erogazione del contributo avverrà dopo l’autorizzazione della Commissione europea.
Ieri 3 ottobre si è tenuto l’incontro settimanale tra l’Agenzia delle Accise, dogane e monopoli,
le Associazioni di settore e il MIMS per condividere l’invio delle prime 15.200 istanze presentate
dal 12 settembre, data di apertura del portale, al 23 settembre per un importo complessivo di
circa 250 milioni di euro. Queste istanze, non più modificabili (non è presente l’icona del cestino!)
presentano tutte un “credito importo ipotizzato” maggiore di 0.00 (zero) € e il nuovo stato
visualizzabile è “Richiesta inviata a CONSAP”.
CONSAP procederà, quindi, al caricamento degli importi nel Registro Nazionale Aiuti (RNA) il
cui esito sarà inviato all’Agenzia per il tramite di SoGeI. Quest’ultima provvederà a modificare lo
stato dell’istanza e caricare l’importo nel campo corrispondente “Contributo concedibile
(risultante da visura RNA)” attualmente a zero, visualizzabile sempre nella propria area
riservata.
A seguire, saranno inviate giornalmente le istanze ricevute nei giorni successivi al 23 settembre
tenendo sempre in considerazione i 5 giorni lavorativi.
Pertanto, si invitano gli operatori a verificare nella propria area riservata il “credito importo
ipotizzato” per appurare che sia coerente con il valore atteso e, nel caso si debba effettuare una
modifica, di cancellare la pratica e inserirne una nuova allegando il file opportunamente corretto.
Si ribadisce che le istanze con errori potranno essere cancellate e ripresentate fino a quando il
portale rimarrà disponibile (19 ottobre 2022).
Roma, 3 ottobre 2022
Continua la telenovela del portale di Agenzia Dogane e Monopoli dedicato alla presentazione delle domande per il credito d’imposta a favore delle imprese di autotrasporto. Con un breve comunicato stampa, l’Agenzia comunica che «a seguito di aggiornamenti della sezione di visualizzazione dello stato dell’istanza del portale, che si protrarranno fino al 27 settembre 2022, si invitano gli utenti a non richiederne la visualizzazione perché la stessa potrebbe non essere corretta». L’Agenzia prosegue precisando che «le scadenze sono di conseguenza prorogate sino a nuova comunicazione. Il portale è comunque operativo nella sezione d’inserimento di nuove istanze». Come si ricorderà pochi giorni fa era arrivato l’annuncio dello slittamento di una settimana della data di chiusura del portale: non più il 12, ma il 19 ottobre, concedendo quindi alle imprese di autotrasporto tempo utile in più a beneficio di coloro che nonavevano formulato correttamente le domande. Agenzia Dogane infine informa che “le scadenze sono di conseguenza prorogate sino a nuova comunicazione. Il portale è comunque operativo nella sezione d’inserimento di nuove istanze”.
La data di chiusura del portale per le domande di accesso al credito d’imposta con presenza di errori nei file trasmessi, in precedenza fissata al 19 ottobre 2022, è stata aggiornata per dar modo alle imprese di ripresentare le domande. La decisione è stata presa ieri al termine del confronto tra Agenzia delle Dogane e Monopoli e le Associazioni dell’Autotrasporto. Ma non è tutto: è stato concordato di mantenere “non” bloccante il controllo dei dati inseriti nel file targhe e dunque le istanze ed i file caricati che presentano errori unicamente nel file targhe, saranno inviate dopo 5 giorni dall’esito, al MIMS per il prosieguo dell’iter. Disco rosso invece per i controlli bloccanti sul file fatture, laddove dovessero esserci errori di compilazione e/o di conversione del file nel formato csv, quali ad esempio: la presenza di più di due cifre decimali nella scrittura dei valori; il punto come separatore di migliaia; più di un punto e virgola come separatore di campo o la presenza di un separatore di campo diverso dal punto e virgola .
Come precedentemente specificato e indicato nelle FAQ – Domande e Risposte – già disponibili:
- l’indicazione nelle fatture in netting (es.: DKV) del prefisso “ net-… “ (sempre con il trattino) è necessaria e la presenza nel numero della fattura del carattere slash “ / “ è ammesso;
- per i decimali è ammesso l’uso della sola virgola “ , “;
Tenuto conto delle due assunzioni di responsabilità sottoscritte all’atto del caricamento dell’istanza sulla piattaforma, si raccomanda a chi ha prodotto i dati, la verifica del file targhe affinchè contenga esclusivamente veicoli ammessi al beneficio, dalla norma di riferimento. Restano, infatti, fermi i successivi controlli di merito sul contenuto dei dati dichiarati nell’istanza, da parte degli Enti Ispettivi competenti. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che rimane la “fonte ufficiale” delle informazioni, diffonderà, a breve, le indicazioni sopra riportate con una propria comunicazione.
Il portale per la richiesta del credito d’imposta del 28% per l’autotrasporto, messo in campo dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili per mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti, in relazione ai conseguenti maggiori oneri sostenuti dalle imprese di settore dell’autotrasporto di merci per conto di terzi riferito al primo trimestre dell’anno 2022; sarà disponibile al link www.creditoautotrasportatori.adm.gov.it e sarà fruibile per un periodo di 30 giorni dalla data di apertura. La notizia è stata diffusa dalle Dogane e dei Monopoli. I destinatari del beneficio, per ottenere il beneficio del credito d’imposta, dovranno presentare domanda attraverso la piattaforma predisposta dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli che acquisisce i dati secondo specifico modello. La piattaforma è costituita da due aree distinte: area gestione (inserimento/eliminazione) istanza; area riservata per la consultazione dello stato dell’istanza.
In attesa del l’incontro annunciato per fine agosto per l’ulteriore definizione delle domande di accesso ai contributi, Dogane ha pubblicato nei giorni scorsi ha pubblicatop una sorta di semplificazione della Faq dei primi di agosto a beneficio di coloro che debbono presentare domande.
– chi ha acquistato il veicolo per riempire cisterne dovrà compilare il modulo relativo alle targhe inserendo, per ciascuna fattura di acquisto, tutte le targhe dei veicoli riforniti con il gasolio acquistato per il riempimento della cisterna stessa. E che nell’indicazione va inserita sempre – e questo è un’indicazione generalizzabile – la cifra pagata al lordo dell’Iva. Perché sarà poi il sistema a calcolare l’ammontare del credito a cui ha diritto ogni impresa;
– per ora la misura prende in considerazione soltanto il gasolio e non l’adblue, anche se la stessa Agenzia sottolinea che questo additivo con funzione anti-inquinamento sarà interessato da credito di imposta in un secondo momento. E quindi per vederlo concretizzato bisogna ulteriormente attendere.
– per i veicoli acquisti in leasing con contratto ancora attivo, nel file targhe non bisogna rispondere di avere un contratto di noleggio, mentre per quelli effettivamente utilizzati tramite noleggio (cosa possibile anche se il locatore è estero o i veicoli hanno targa estera) il relativo contratto va registrato rispetto al periodo di cui si chiede il ristoro della spesa.
– l’identificativo NO CARB va riportato accanto a tutte le fatture che non contengono l’indicazione della targa del veicolo rifornito, inserendo sulla prima colonna l’importo totale lordo della fattura e sulla seconda quello relativo all’acquisto del carburante utilizzato per i mezzi di categoria non inferiore a Euro V.
– rispetto a fatture estere prive di codice SDI (in quanto non sottoposte a fatturazione elettronica) è possibile inserire anche la spesa effettuata con carte, riportando nel campo fattura il prefisso «net-» seguito dal numero della fattura estera. Ovviamente, non è ammesso il rimborso di rifornimenti effettuati all’estero. E tale puntualizzazione è importante rispetto a tutte le imprese che effettuano rifornimenti in Italia e li pagano con carte carburante (DKV, UTA, AS 24, ecc).
– la domanda di agevolazione non può essere presentata anche da società terza rispetto all’azienda beneficiaria, anche se questa fosse delegata a tale scopo.
– non esiste un limite di spesa relativamente all’acquisto, nel senso che è possibile inserire tutte le fatture di acquisto gasolio riferite al primo trimestre del 2022, perché il riconoscimento del ristoro sarà determinato sulla base dell’autorizzazione da parte della Commissione Europea.
– è possibile accedere al beneficio anche se gli acquisti nel primo trimestre sono stati fatti per un veicolo in seguito venduto e anche se l’attività di impresa è stata sospesa.
– la presentazione dell’istanza può essere fatta dal legale rappresentante della società o da un suo incaricato, vale a dire una specifica figura individuata dal legale rappresentante dell’impresa per operare con Agenzia delle Entrate. Non si possono delegare gli uffici delle associazioni di categoria che si occupano della gestione della contabilità delle imprese. Così come non può essere considerato incaricato e non può presentare domanda al posto dell’imprenditore titolare, il collaboratore (coniuge, parente entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) di una impresa familiare.
– viene considerata spesa ammessa a credito anche quella per il gasolio con cui mantenere attivo il gruppo frigorifero installato sul veicolo.
– le imprese che stanno pagando la rateizzazione relativa a un pregresso verbale ricevuto per irregolarità sulle accise, non possono accedere al beneficio.
– l’autenticazione può avvenire attraverso SPID, CIE e CNS, che sono strumenti di identificazione per accedere ai servizi online della PA. E quindi possono essere utilizzate Smart Card per la lettura della CIE e della CNS. Per lo SPID non è necessaria una Smart Card perché è uno strumento dematerializzato.
– è previsto il cumulo di più crediti il cui totale non superi la spesa effettuata per l’acquisto di gasolio usato per veicoli non inferiori ad Euro 5 e 7,5 ton.
– il contributo sarà riconosciuto entro il 31 dicembre e può essere utilizzato anche successivamente relativamente a debiti fiscali sorti nel 2022.
Questo è quanto. E adesso non resta che attendere l’attivazione della piattaforma che sarà comunicata nell’area dedicata all’autotrasporto merci del sito del MIMS, nonché sul portale di Agenzia delle Dogane.
Il mercato dei nuovi veicoli industriali picchia di nuovo al ribasso che è stato pari al 22,5% rispetto al 2021, in cifre 144mila unità. L’ulteriore calo delle nuove immatricolazioni, già registrato nei mesi precedenti, è dovuto principalmente all’andamento delle vendite di nuovi furgoni (veicoli usati per lo più per le consegne last mile) un segmento che rappresenta l’80% del totale delle immatricolazioni di veicoli commerciali , peraltro non compensato dalla crescita delle immatricolazioni di autocarri. I quattro maggiori mercati dell’UE hanno subito perdite a doppia cifra: Spagna (-26,9%), Germania (-26,1%), Italia (-21,3%) e Francia (-20,9%). Se si considerano i primi sei mesi del 2022, le immatricolazioni di veicoli commerciali nell’Unione Europea sono scese del 20,3% e sono sempre le immatricolazioni di veicoli commerciali leggeri a registrare un ulteriore calo a giugno (-26,8%), con 115.080 unità vendute.
Si è concluso con un generale giudizio positivo da parte della associazioni dell’autotrasporto il tavolo convocato ieri dal MIMS per illustrare le modalità operative per l’assegnazione delle risorse dello stanziamento straordinario dei circa 500 milioni di euro che aveva avuto nei giorni scorsi il via definitivo della Commissione Ue, la quale ha accolto il principio secondo il quale l’aiuto del Governo Italiano va inteso come ristoro per contrastare gli enormi costi dei carburanti subiti dai trasportatori. Al centro dei lavori di oggi comunque è stat0 l’aggiornamento sul credito d’imposta del 28% contro il caro gasolio inerente i consumi delle imprese di autotrasporto con veicoli euro 5 e 6. A breve ci sarà la pubblicazione in Gazzetta del Decreto direttoriale con le modalità operative per l’inserimento delle domande nella piattaforma informatica predisposta sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Definite anche le modalità per fruire del beneficio: sono stati eseguiti tutti i necessari passaggi giuridici e messe a punto le relative procedure informatiche. La Fedit infine, nell’esprimere un giudizio positivo sull’impegno del Governo, si augura cheove in futuro (perdurando la guerra in Ucraina) ricorressero ler difficoltà che hanno portato alla situazione attuale, l’intervento sia più rapido.
Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, con circolare del 1° luglio scorso, ha fornito un chiarimento definitivo sul rilascio del permesso provvisorio di guida in relazione all’art. 126, comma 8-bis del Codice della Strada per il quale : «Al titolare di patente di guida che si sottopone agli accertamenti per la verifica della persistenza dei requisiti di idoneità psicofisica richiesti per il rinnovo di validità della patente di guida, la commissione stessa rilascia, per una sola volta, un permesso provvisorio di guida, valido fino all’esito finale della procedura di rinnovo». La circolare tuttavia chiarisce di seguito che il permesso provvisorio di guida non è rilasciato ai titolari di patente di guida che devono sottoporsi agli accertamenti previsti perché scoperti a guidare sotto l’influenza dell’alcol o di sostanze stupefacenti. Tuttavia molti autisti incorsi nei reati di cui sopra, avevano segnalato al Ministero che le Commissioni mediche locali (CML), le Agenzie e la Motorizzazione si rifiutavano di rilasciare permessi di guida oltre la scadenza della patente sino al tempo limite della visita presso la commissione per il rilascio del nuovo documento, in occasione dei successivi rinnovi di validità. In seguito a tali rilievi il Ministero ha così dovuto chiarire che il permesso provvisorio di guida ex art. 126, comma 8-bis, CdS non può e non deve essere rilasciato quando il conducente si deve sottoporre a visita presso una CML perché tali visite, necessarie per la revisione dei requisiti di idoneità psico-fisica alla guida, non possono definirsi di rinnovo di validità della patente e quindi non rientrano nell’ambito di applicazione dell’art. 126. Viceversa ogni visita successiva presso la CML, alla quale il conducente si sottopone esclusivamente ai fini del rinnovo di validità della patente riconfermata dalla CML dà diritto a chiedere e ottenere, se ricorrono anche gli altri presupposti, il permesso provvisorio di guida.
Il commercio online registra primati impensati in passato a livello nazionale, ma anche verso i Paesi non appartenenti all’Unione Europea come Regno Unito e Svizzera, appesantite da complesse procedure quando si tratta di sdoganamento o di gestione dei resi. «Beyond Borders», ideata dalla piattaforma di consegne dell’ultimo miglio Seven Senders, mira proprio a semplificare i processi di spedizione e sdoganamento in Regno Unito e Svizzera. La piattaforma si propone, in sostanza, di aiutare i rivenditori online attraverso una soluzione doganale e di spedizione cross-border semplice e senza intoppi in paesi non appartenenti all’UE. Il servizio include il raggruppamento delle spedizioni, la rappresentanza legale locale, la tracciabilità, l’etichettatura e la gestione affidabile dei dati.
Il forte carico di lavoro per gli UMC riguardante le patenti di guida CQC, generato dalla pandemia in seguito alla quale tutte le CQC sono state prorogate fino a ieri 29 giugno, non appare realisticamente gestibile entro questa data e quindi la Direzione Generale della Motorizzazione ha previsto un Documento provvisorio di guida, valido solo per la circolazione sul territorio nazionale, che va a sostituire il rinnovo della CQC fino a quando non viene rilasciata. Il documento provvisorio dovrà essere conforme al modello indicato dalla Motorizzazione e viene emesso dall’autoscuola o dallo studio di consulenza professionale che ha presentato l’istanza di rinnovo di validità della CQC in Motorizzazione; deve inoltre riportare le generalità del conducente, il numero della CQC scaduta per la quale è stata presentata istanza di rinnovo, con la data di presentazione ed il numero di marca operativa con cui la stessa è stata acquisita al sistema operativo, nonché la data di rilascio dello stesso documento provvisorio. Il documento provvisorio di guida infine può essere chiesto per istanze di rinnovo CQC presentate sino al 31 agosto 2022.
Alessandro Pitto, socio e amministratore delegato di Casasco & Nardi S.p.A., impresa di spedizioni internazionali di Genova, è il nuovo presidente di Fedespedi (Federazione nazionale delle Imprese di Spedizioni internazionali) per il triennio 2022 – 2025. La nomina è avvenuta oggi,martedì 21 giugno 2022, nell’ambito dell’Assemblea Generale della Federazione.
Unrae segnala il quarto calo consecutivo per il mercato dei veicoli commerciali leggeri (autocarri fino a 3,5 t di peso totale a terra). A maggio registrati 15.835 veicoli immatricolati contro i 17.847 dello stesso mese 2021: la flessione è dell’11,3%, il secondo peggiore risultato da inizio anno. Il cumulato dei primi cinque mesi conta 74.076 immatricolazioni rispetto alle 80.925 del periodo gennaio-maggio 2021, pari a una riduzione dell’8,5%. L’analisi della struttura del mercato del 1° quadrimestre confrontata con lo stesso periodo 2021, conferma il crollo dei privati che, con 1/4 dei volumi persi, scendono al 18,8% di quota (-4,2 p.p.) e delle società che cedono 1/5 delle immatricolazioni e si fermano al 39,5% del totale (-6,1 p.p.). Le autoimmatricolazioni scendono al 4,4% di share, mentre sul fronte del noleggio il breve termine – in progressiva pesante contrazione – si ferma al 4,3%. Il lungo termine segna una crescita vertiginosa, salendo di 12 punti a rappresentare oltre il 33% delle preferenze. “L’apertura della piattaforma per l’accesso agli incentivi governativi -sottolinea Unrae- avvenuta lo scorso 25 maggio, non ha avuto alcun effetto positivo sul mercato dei veicoli commerciali. Il fondo di 10 milioni di euro messo a disposizione dei soli veicoli elettrici puri a fronte di rottamazione, nelle due fasce fino a 3,5 t e superiore a 3,5, è ancora praticamente integro: le prenotazioni hanno impegnato una quota di poco superiore a 400 mila euro”.
Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Enac, e Regione Emilia-Romagna, hanno deciso di collaborare per èrisolvere l’annoso problema della consegna urbana delle merci puntando anche sui droni. L’obiettivo numero uno è distribuire merci con rapidità, ( soprattutto trasporto materiale sanitario di prima emergenza, biomedicale e biologico tra diversi ospedali che appare come la possibiità più concreta di realizzazione di questo tipo di consegna urbana), riduzione dei costi e riduzione delle emissioni e del traffico urbano.
La procedura di erogazione dei fondi governativi destinati all’autotrasporto, dovuto agli aumenti dei costi, ha fatto un passo in avanti, ma non siamo ancora alla partenza effettiva. Questo in sostanza è il succo dell’incontro fra le Associazioni e i dirigenti del MIMS svoltosi ieri nel tardo pemeriggio durante il quale il Gabinetto del ministero ha spiegato che è stata raggiunta l’intesa con MISE, Agenzia delle Dogane, Agenzia delle Entrate e competenti uffici dell’UE per l’utilizzo del credito di imposta destinato alle imprese di autotrasporto conto terzi come ristoro per l’incremento dei costi sostenuti. La parola definitiva è ora nelle mani degli organismi della Ue ai quali già oggi verrà inviata la documentazione necessaria alla conclusione della procedura.
Tag: trasporto merci, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
Le associazioni dell’autotrasporto e i rappresentanti del MIMS sono riuniti in videoconferenza per discutere le problematiche legate al perdurare della crisi dovuta al caro gasolio. La riunione fa seguito alle numerose richieste di chiarimenti che le Associazioni, Fedit compresa, nei giorni scorsi avevano inoltrato al Governo per avere lumi sull’attuazione dei provvedimenti a sostegno dell’autotrasporto contenuti del decreto legge già approvato dal Parlamento che conteneva in particolare il credito d’imposta del 28% relativo all’acquisto di gasolio per i mezzi più sostenibili ambientalmente e i crediti d’imposta previsti nel DL Energia relativamente al costo di acquisto dell’additivo AdBlue e del gas naturale liquefatto
“Il governo deve sbloccare immediatamente i soldi del fondo di 500 milioni varato lo scorso marzo nel cosiddeto decreto Ucraina per aiutare le imprese dell’autotrasporto per far fronte all’aumento del costo dei carburanti”. E’ quanto sostiene la Fedit in una nota nella quale si esprimono serie preoccupazioni per i riflessi della congiuntura internazionale nel bilancio delle imprese che hanno visto evaporare da un giorno all’altro i già scarsi vantaggi della riduzione delle accise sui carburanti. La Fedit a questo proposito chiede al Governo quali siano le ragioni che ancora tengono bloccati i contributi e se risponde al vero che il provvedimento del Governo italiano incontri forti resistenze in sede UE.
Il termine ultimo per l’emanazione delle linee guida per il rilascio delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali è stato prorogato al 31 luglio 2022. A seguito di questa proroga, il Ministero dell’Interno, con nota del 31 maggio, ha aggiornato le scadenze previste per i trasporti in condizioni di eccezionalità con massa fino 108 ton, effettuati con complessi di veicoli a 8 assi fino all’entrata in vigore delle nuove linee guida e, comunque, non oltre il 31 luglio.