Venerdi prossimo si sommeranno, con diverse motivazioni, due scioperi nel comparto dei trasporti: quello nazionale di 24 ore dell’intero settore proclamato dal sindacato di base SiCobas e quello di quattro ore del comparto aereo proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti che inizierà alle 13.00 alle 17.00 per tutte le compagnie aeree che operano negli scali italiani, con un presidio a Fiumicino. In una nota le tre sigle spiegano che lo sciopero è indetto “a difesa dei lavoratori di Alitalia e Air Italy come di Blue Panorama e Air Dolomiti e Neos ma anche Norwegian e di Ernest in liquidazione e delle low cost EasyJet, Ryan Air/Malta Air, Wizz Air, Vueling e Volotea, di tutte le compagnie aeree straniere con base e addetti nel nostro paese, delle società di gestioni aeroportuali, di handling e catering e di tutti gli stagionali e precari del settore”. Nel cargo, i sindacati sottolineano la situazione di Emirates: “Per le compagnie aeree straniere emblematico il caso Emirates che da una parte ricorre agli ammortizzatori sociali ma dall’altra ci comunica le dismissioni delle attività cargo nel nostro Paese”. Lo sciopero riguarda anche i servizi a terra, anche per il trasporto delle merci.
Rassegna Stampa
Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.Il prezzo medio del gasolio alla pompa rilevato alla fine di maggio scorso, ha toccato i 1449,34 euro per mille litri, che è il valore più alto degli ultimi quindici mesi. La crescita è dovuta al progressivo aumento del prezzo del petrolio che ieri ha superato i 71 dollari al barile per il Wti, (il valore massimo da ottobre 2018), ed i 73,5 dollari per il più pregiato Brent (valore massimo da maggio 2019). Come sempre in questi casi il nuovo prezzo in salita comparirà nelle stazioni di rifornimento. Il ministero Mims intanto, ha i valori di riferimento per i costi d’esercizio dell’autotrasporto di maggio, divisi in due sulla base della massa e della classe Euro del veicolo industriale. Per il gasolio consumato da tutti i veicoli industriali con massa complessiva fino a 7,5 tonnellate e con motori fino all’Euro IV, bisogna scorporare dal prezzo alla pompa solo la quota dell’Iva, arrivando così al costo di 1,187 euro al litro; per i veicoli con massa complessiva uguale o superiore a 7,5 tonnellate e con motori Euro V, o superiori, si scorpora anche il rimborso parziale dell’accisa, arrivando a 0,973 euro al litro.
FedEx/TnT sempre nella tempesta: il sindacato di base Si-Cobas non molla la presa in nessuno dei terreni di agitazione dopo lo scontro sulla chiusura della piattaforma di Piacenza. La mobilitazione ora è concentrata davanti all’impianto di San Giuliano Milanese, ma tutte altre strutture italiane sono i n varia misura presidiate dai Cobas che precisano che la sera del 7 giugno 2021 i lavoratori hanno fermato le piattaforme di Lodi, Bologna, Ancona, Fiano Romano, Firenze e Modena. Ma c’è di più: Si-Cobas annuncia una manifestazione a Roma il 19 giugno per chiedere al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti l’apertura di una trattativa nazionale su FedEx già chiesta nelle scorse settimane.
E’ Andrea Ambrogio il nuovo amministratore delegato di GLS Italy. Klaus Schadle, Group Area Managing Director di GLS, ha spiegato che la nomina del manager italiano è dovuta alla sua professionalità caratterizzata da spiccate competenze maturate in ambito internazionale. Andrea Ambrogio ha oltre 20 anni di esperienza nella logistica internazionale, nella gestione di filiali e unità aziendali e nella direzione generale. Ha lavorato in Italia, Francia, Germania, Cina e Slovacchia nel trasporto stradale/ferroviario, nel freight forwarding e nella contract logistic. Negli ultimi 15 anni ha ricoperto posizioni di leadership con piena responsabilità di conto economico a livello nazionale. Il suo ultimo incarico come membro del consiglio di amministrazione di CEVA Logistics Italy a Milano è stato quello di Cluster MD Contract Logistics & Transport.
Il colosso dell’e-commerce statunitense Amazon sembra deciso a scommettere sull’Italia. In un comunicato infatti, annuncia la creazione di 3.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato entro la fine dell’anno, portando la forza lavoro complessiva dell’azienda a oltre 12.500 dipendenti in più di 50 sedi in tutta Italia.
Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano sta eseguendo un sequestro d’urgenza da circa 20 milioni di euro, firmato dal pm Paolo Storari, nei confronti della Dhl Supply Chain Italy spa per una presunta maxi frode sull’Iva. Dall’inchiesta è emerso che, attraverso società di intermediazione e ‘finte’ cooperative, sarebbero stati creati “meri serbatoi di manodopera”, ossia lavoratori della logistica a cui le società intermediarie, tra l’altro, non versavano in gran parte i contributi.
L’entrata in vigore della certificazione che accorpa il libretto di circolazione e il certificato di proprietà dei veicoli, meglio conosciuto come documento unico di circolazione e proprietà, è stata nuovamente prorogta al 30 settembre prossimo..
Per l’ occupazione di ogni livello nei trasporti nella logistica si prevede un trend in crescita fino al 2030. E’ quanto emerge dalla ricerca sui trend occupazionali diffusa da ManpowerGroup, multinazionale esperta in innovative workforce solutions, in sinergia con EY e Pearson. Come è facile intuire, la previsione di una occupazione crescente e duratura deriva dall’avvento della pandemia durante la quale molte aziende hanno deciso di aumentare la presenza online per sostituire i canali tradizionali di vendita. Le cifre parlano chiaro: le spedizioni generate dall’e-commerce sono aumentate del +103% durante il lockdown e del 68,5% nel post lockdown: un trend in ascesa continua. La logistica è tornata così al centro delle strategie aziendali, evidenziando una particolare attenzione verso l’innovazione, con la creazione di nuove soluzioni e l’ingresso sul mercato di nuovi atto. Le figure più richieste saranno i team leader-.responsabili del magazzino, con una crescita del +3%, gli autisti con patenti, con un +2,6%, gli spedizionieri con un +2%, gli addetti alla logistica e al magazzino, con un 1,5%.
Tenuta del traffico container, crollo di quello rifusiero e ridimensionamento del traffico corrieristico b2b a vantaggio di quello b2c: queste le principali novità pubblicate dall’Almanacco della Logistica 2021 pubblicato dalla Confetra. Il traffico container in particolare ha tenuto nel 2020 (-0,9% Teu) e in taluni casi è cresciuto (+14% Teu per i container che arrivano in un porto per essere caricati su altre navi di maggiori dimensioni sulle rotte transoceaniche), mentre è crollato quello rinfusiero (-14,2 per cento Rinfuse liquide, -17,4 per cento Rinfuse solide) e si è azzerato quello crocieristico (-94,6 per cento). Nel segmento corrieristico si registra invece un grave ridimensionamento delle consegne b2b, legate alle conseguenze della crisi pandemica, ma un’ulteriore poderosa crescita dell’e-Commerce e delle consegne b2c (al +31 per cento dei prodotti ha corrisposto il -47 per cento dei servizi).
Il primo quadrimestre di quest’anno fa registrare ancora un cal0, ormai costante dal 2019, di nuove immatricolazioni di rimorchi e semirimorchi patri al 19,02%. Il dato, che registra una difficoltà del settore ormai stabilizzata, è stato diffuso da Unrae ed è riferito a mezzi con massa totale a terra superiore alle 3,5 tonnellate. Per quanto riguarda le cause di questo andamento di mercato che va di pari passo a quello dei veicoli industriali, il Centro di studi statistici Unrae sottolinea che le possibili cause di questo andamento sono da ricercarsi nello stretto legame che esiste tra la domanda e le disponibilità di sostegni agli investimenti delle imprese di autotrasporto indispensabili al rinnovo del parco mezzi. “Auspichiamo che il programma di contributi agli investimenti messo in atto fino al 2021 venga rinnovato anche per gli anni futuri – ha commentato a questo proposito Paolo Starace, presidente della sezione veicoli industriali di UNRAE – con una visione di medio lungo periodo e risorse certe per il rinnovo del parco veicoli trainati, la cui anzianità media è davvero eccessiva e compromette la sicurezza sulle strade. L’accento posto negli ultimi piani incentivanti del Governo sull’intermodalità è certamente una soluzione che porta il sistema trasportistico verso obiettivi di maggiore sostenibilità, ma non può essere l’unica via. Lo shift modale dalla strada alla combinazione strada-ferrovia comporta innanzitutto disponibilità di infrastrutture adeguate e l’elasticità che garantisce il trasporto su gomma è ad oggi l’unico vero strumento per soddisfare le esigenze del tessuto produttivo italiano”.
L’IRU (Unione internazionale trasporti stradali) ha chiesto all’Organizzazione mondiale della sanità, e ai governi nazionali, di introdurre con urgenza e con procedure prioritarie, un certificato di vaccinazione digitale reciprocamente riconosciuto a livello mondiale per i conducenti di camion e pullman commerciali. Secondo l’IRU l’azione non coordinata dei governi sta mettendo in pericolo i conducenti, le reti di mobilità e le catene di approvvigionamento. I conducenti professionisti sono ancora intrappolati in lunghe code nei centri di prova stradali improvvisati, esponendoli a un rischio maggiore di contrarre il COVID-19 rispetto al loro solito ambiente di lavoro protetto nei loro veicoli. I lunghi tempi di attesa alle frontiere continuano a portare a interruzioni inutili delle catene di approvvigionamento e delle reti di mobilità. “I conducenti- ha sottolineato il segretario generale dell’IRU Umberto de Pretto-hanno lavorato instancabilmente durante la pandemia per mantenere in movimento persone e merci, nonostante le restrizioni spesso inutili alle frontiere. Sono lavoratori essenziali e hanno bisogno di un accesso prioritario ai vaccini ”.
Roma 18 Maggio: 104 euro mensili di importo medio a regime ed un‘aggiunta una tantum di 230 euro per il periodo di carenza contrattuale con scadenza 2024; questi i dati salienti dell’accordo solo economico ( la parte normativa rimane quella preesistente) del rinnovo del CCNL della Logistica, Trasporti e Spedizioni, scaduto nel 2019, sottoscritto oggi dalla Fedit (Federazione Italiana dei Trasportatori),dalle altre principali parti datoriali, con i sindacati confederali CGIL, Cisl e UIL.
“Questo accordo- ha dichiarato il Presidente della Fedit Gabriele Di Marzio- arriva nel momento di svolta di un periodo difficilissimo a causa del Covid, durante il quale tutte le parti coinvolte, datoriali e sindacali, hanno svolto un ruolo decisivo di servizio alla comunità nazionale che per modalità e natura, può essere tranquillamente definito quale servizio istituzionale alla famiglie italiane”.
L’aumento stabilito dal nuovo CCNL sarà corrisposto in parte sui minimi (90euro), in parte come elemento distintivo della retribuzione (10 euro), in parte ancora per rafforzare la bilateralità del settore (4 euro).
‘n coda all’intesa odierna gli avvisi comuni sottoscritti il 3 dicembre scorso per sollecitare politiche governative su una serie di temi strategici per il settore (costo del lavoro, infrastrutture e legalità) e l’impegno delle parti, da oggi al prossimo rinnovo, a modernizzare il contratto per allinearlo ai cambiamenti in atto all’interno della filiera.
Parte questa mattina alle ore 10,00 il click day per la prenotazione degli incentivi agli investimenti a favore delle imprese di autotrasporto (2° finestra) a valere sul fondo nazionale per il rinnovo del parco veicolare merci istituito con Decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 12 maggio 2020 dotato di 61 milioni di euro per acquisizione di autoveicoli a trazione alternativa (CNG, LNG, ibridi e full electric); automezzi euro 6; Rimorchi e S/R per intermodale e gruppi di 8 casse mobili. . La prenotazione segue le stesse modalità della prima ovvero col sistema del click day e quindi è necessario per le imprese farsi trovare pronte alle ore 10.00 per l’invio tramite pec all’indirizzo ram.investimenti2020@legalmail.it, del modello di domanda del contratto di acquisizione dei beni ed della copia dei documenti di chi sottoscrive, per riuscire ad entrare in graduatoria utile per essere ammessi ai contributi.
Risultati record per il commercio elettronico B2c in Italia che nel 2020 mette a segno una crescita di pochi punti percentuali (+3,4%) ma spicca il volo grazie all’acquisto dei prodotti fisici in aumento del 45% rispetto al 2019. Il giro d’affari raggiunge così i 32,4 miliardi di cui un quarto esatto, 8 miliardi, sono legati ai prodotti acquistati durante la pandemia. All’opposto si è registrato il tonfo dei servizi, in cui sono compresi i biglietti per aerei e treni, il ticketing dei concenti ed eventi live, in calo del -52%, per un valore degli acquisti online ridotto a 6,5 miliardi di euro. È quanto rivela la XVI edizione del Netcomm Forum con i dati aggiornati sul mercato eCommerce B2c in Italia. Secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2C – Netcomm School of Management del Politecnico di Milano, i comparti di prodotto hanno registrato online lo scorso anno una crescita esplosiva: in valore assoluto vi è stato un incremento di 8 miliardi di euro rispetto al 2019, trainati dalle vendite dei reparti Informatica ed elettronica di consumo (+1,9 miliardi), Food&grocery (+1,3 miliardi) e arredamento e home living (+1,1 miliardi).
Rodolfo Giampieri succede a Daniele Rossi alla guida di Assoporti; lo ha eletto ieri all’unanimità l’assemblea dell’Associazione dei Porti Italiani. Giampieri, già Presidente dell’Autorità Portuale di Ancona e poi dell’AdSP del Mar Adriatico Centrale, prenderà in mano le redini dell’Associazione in un momento di grande intensità del lavoro associativo, sia per l’emergenza sanitaria che per le previsioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
L’aumento dei costi di trasporti causato un forte incremento degli ordini internazionali e dalla formazione di alcuni colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento, avrà un impatto modesto sull’attività economica globale. Queste frizioni , secondo uno studio pubblicato dalla Banca Centrale Europea, si sono manifestate nell’aumento dei tempi di consegna e nei maggiori costi del trasporto merci marittimo internazionale. Secondo i ricercatori della Banca Centrale Europea, con la fine dei lockdown, i consumatori dovrebbero riequilibrare i loro acquisti favorendo i servizi allentando l’attuale pressione su certe categorie di beni.
La Commissione Bilancio e Finanze del Senato, presso la quale è in corso l’esame del Decreto Sostegni ha approvato un emendamento alla disposizione che esonera il pagamento del contributo annuale all”Autorità di Regolazione dei Trasporti relativo al 2021. Il voto dei senatori, che premia la lunga battaglia condotta dalle associazioni dell’autotrasporti, è solo il primo passo in questa direzione in attesa del voto dell’aula senatoriale, ma lascia ben sperare per il buon esito finale. Bisogna tuttavia tener conto che prima di entrare in vigore, questo provvedimento deve essere approvato dal Parlamento e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e che entro il 30 aprile scorso le imprese soggette al pagamento erano tenute a versare un terzo della somma prevista per quest’anno.
«Il PNRR riconosce valore e funzione all’Industry logistica e prospetta finalmente un pacchetto organico di interventi per il settore». Questo in sintesi il giudizio positivo che il Presidente di Confetra Guido Nicolini ha espresso sul PNRR inviato in questi giorni a Bruxelles dal Governo italiano. «Leggere nel PNRR che lo Stato si impegna a rendere finalmente operativo lo Sportello Unico Doganale e dei Controlli, ad adottare la lettera di vettura elettronica, a favorire il convenzionamento esterno dei laboratori di verifica sulla merce e a recepire le istanze di modernizzazione – tra l’altro avanzate anche dal CNEL – della attuale normativa che regola le spedizioni internazionali, rappresenta- sottolinea il Presidente di Confetra- il coronamento di quella Bassanini delle Merci che presentammo un anno fa a Governo e Parlamento». Il giudizio positivo si estende anche alla qualità del sostegno finanziario, visto che: «Nel PNRR ci sono oltre 250 milioni di incentivi agli investimenti tecnologici e digitali per le imprese logistiche. Non più quindi solo misure “verticali” come ferrobonus, marebonus, rinnovo flotte, ma-conclude Nicolini- finalmente strumenti di politica industriale per accompagnare la crescita dimensionale e competitiva delle nostre imprese a prescindere da modalità di trasporto e vettori utilizzati».
La viceministra dell’ex Ministero dei trasporti Teresa Bellanova ha ricevuto con decreto ministeriale la delega a occuparsi dell’autotrasporto diventando quindi l’interlocutrice di riferimento per le associazioni del settore. Bellanova, oltre che di autotrasporto, dovrà occuparsi anche di altri settori quali la navigazione, le attività di sviluppo dell’intermodalità e dell’accessibilità ai porti nonché le attività connesse allo sviluppo delle zone economiche speciali (ZES), ivi compresi i retroporti.
Le retribuzioni degli autisti di veicoli industriali del nostro Paese sarebbero calate del 10 percento dal 2010 oggi, mentre viaggiano a livelli decisamente più alti gli autisti più esperti che operano nell’autotrasporto internazionale. Queste in sintesi le conclusioni di un’indagine realizzata dai responsabili di due centri di ricerca sindacali, l’European Trade Union Institute e la Confédération Européenne des Syndicats. L’andamento negativo non riguarda solo l’Italia, ma anche le buste paga degli autisti di Spagna, Portogallo, Croazia, Cipro e Grecia dove la “corsa” al ribasso degli stipendi per i camionisti ha toccato il 15 per cento. In termini concreti, secondo l’indagine, agli autisti delle rotte internazionali gli annunci offrono stipendi netti fino a 3000 euro al mese, superiore alla media delle offerte che vedono retribuzioni nette che vanno dai 1400 ai 1700 euro.