Roma 10 gennaio; aveva detto che avrebbe investito massicciamente in logistica e sta mantenendo la parola: Amazon apre il nuovo anno aprendo due stabilimenti: uno a Torino ed altro a Bergamo e precisamente a Torrazza Piemonte e a Casirate. Torrazza Piemonte, situata a 25 chilometri a nord-est di Torino, si affianca ai siti già operativi di Vercelli e di Avigliana per servire il Nord-Ovest. Il nuovo impianto, secondo quanto si è appreso, impiegherà 1200 posti di lavoro a tempo indeterminato.
Rassegna Stampa
Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.Gli auguri della Fedit
Abbiamo aspettato quasi dieci anni, dall’inizio della grande crisi economica mondiale, ma ci siamo: l’Italia ha imboccato la strada di una ripresa che sembra essere più stabile e duratura di qualche fuoco di paglia degli ultimi due anni.
Una bella notizia che si aggiunge alla firma del nuovo contratto nazionale di lavoro degli addetti al trasporto che si è chiuso dopo due anni di faticose trattative, ma con un risultato (pensiamo soprattutto alla flessibilità) che soddisfa le aspettative di innovazione sulle quali puntavamo molto. Un grazie particolare e sentito al nostro Segretario Generale Enzo Solaro ed al suo Vice Alfredo D’Ascoli che hanno condotto la trattativa per noi con intelligenza e lungimiranza
Ma come al solito in questo nostro Paese segnato da mille contraddizioni ci stiamo preparando ad un anno che sul piano generale sarà incerto e difficile, perché gli indicatori economici internazionali volgono al meglio, ma il barometro interno cui l’economia non è mai indifferente, segnala tempo incerto: parliamo della politica e della stabilità di Governo che nelle valutazioni internazionali pesa molto sulle attese di sviluppo e sui voti delle principali agenzie internazionali di Rating.
Andremo a votare per il rinnovo del Parlamento e già si parla della possibilità di esiti incerti per la stabilità di governo tanto da prefigurare un Esecutivo di transizione che ci porti ad una ulteriore tornata elettorale in autunno.
Il Paese aveva davvero bisogno di altro in un anno che potrebbe segnare un ulteriore passo in avanti dopo gli anni magri del decennio scorso.
Purtroppo, ancora una volta, nella politica italiana hanno prevalso le ragioni di bottega su quelle più generali, grazie ad una legge elettorale tornata ad essere proporzionale, che ci riporterà al passato quando il ricatto di coalizione affondava i governi ogni due anni.
Non era questo che gli italiani si aspettavano.
Reagiremo come possiamo; la sfida che il commercio on-line ci ha buttato addosso, in un mondo caratterizzato da una organizzazione aziendale pensata ad altro, spingerà tutti noi a modificare rapidamente i modelli di organizzazione . Un fronte non facile nel quale le grandi imprese internazionali (pensiamo ad Amazon, AliBaba ed altri) stanno investendo cifre enormi, sia per quanto riguarda la logistica che per l’impiego di nuovi mezzi.
Sarà l’inizio di una trasformazione epocale che ha già segnato già decessi e nuovi arrivi. Nel Parlamento Europeo si sta discutendo il pacchetto di misure messe a punto dalla Commissione di governo Ue e già si registrano spaccature importanti, per esempio sul versante della liberalizzazione del cabotaggio.
Ce n’è abbastanza per essere preoccupati, ma se abbiamo superato questi anni difficilissimi in attesa di vedere nuovamente i nostri mezzi carichi di merce, vuol dire che abbiamo in corpo energie impensate.
Le metteremo nuovamente in campo.
Lo staff della Fedit augura un Buon Natale e Buon Anno a tutti,
Roma 14 dicembre: ” Fra non molto francesi, austriaci e svizzeri chiuderanno le frontiere agli autotreni. Bisogna fare presto a passare al trasporto su ferro”. E’ quanto ha dichiarato il ministro dei Trasporti Graziano Del Rio che torna così ad insistere sul rafforzamento dei trasporti per ferrovia , una scelta sulla quale aveva chiarito le proprie intenzioni già dal primo momento e per la quale ha aumentato gli stanziamenti gpverrnativi spostando ingenti risorse finanziarie dall’autotrasporto al ferro.
Roma 13 dicembre: Le associazioni dell’autotrasporto e i sindacati confederali hanno chiesto al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, di chiedere che i driver di mezzi pesanti ottengano il pensionamento anticipato perché lavoro usurante.
Il riconoscimento di lavoro usurante, ( se la richiesta venisse recepita dovrebbe essere inserita con emendamento nel corso dell’esame della legge di stabilità all’esame della Camera dei Deputati), permetterebbe ove fosse accolta di accedere a un accesso anticipato al pensionamento, sempreché anzianità contributiva non sia inferiore a 35 anni.
Roma 3 Dicembre: Aumento delle retribuzioni di 108 euro a regime, introduzione di una normativa fortemente innovativa in materia di flessibilità degli orari di lavoro, nuove norme contro l’assenteismo e i conducenti; sono queste le principali novità del nuovo contratto nazionale di lavoro dei lavoratori dell’autotrasporto siglato questo pomeriggio da tutte le associazioni che rappresentano le imprese dell’autotrasporto e dai sindacati confederali del trasporto Cgil, Cisl e Uil.
Quanto in particolare all’innovazione in materia di flessibilità di orari di lavoro, sindacati e imprenditori hanno varato una norma del tutto nuova e rivoluzionaria per la quale gli orari di lavoro verranno modulati in rapporto all’andamento dei volumi di lavoro , ovviamente a retribuzione invariata. Ciò significa che quando il volume lavoro da smaltire è alto, gli orari di lavoro saranno più lunghi e viceversa.
Approvate anche nuove norme per i conducenti e l’assenteismo.
Quanto infine alla parte economica l’aumento di 108 euro riguarda il prossimo biennio: “E’ stato un negoziato lungo ma alla fine fortemente innovativo per quanto riguarda la flessibilità degli orari di lavoro – ha dichiarato il Segretario Generale della Fedit (corrieri) Enzo Solaro – un’innovazione che farà da battistrada a tanti altri contratti di categoria. Quanto a noi siamo particolarmente soddisfatti perché tutto il mondo imprenditoriale dei trasporti si è ritrovato unito”.
Ufficio stampa Fedit
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Roma 1 dicembre: la vertenza sul rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori del trasporto in corso ormai senza pause (le parti sono andate avanti per tutta la notte) si avvia verso una conclusione positiva. Queste almeno le prime indiscrezioni che trapelano dalla sede della Cgil dove la associazioni del trasporto e i sindacati confederali stanno discutendo la parte economica del nuovo contratto.
Roma 1 dicembre: Risorse economiche, concorrenza straniera e dumping sono stati i temi centrali discussi nell’incontro fra il governo e le associazioni dell’autotrasporto svoltosi ieri al ministero dei trasporti. Il Capo di Gabinetto del ministro del Rio, per quanto riguarda le risorse economiche, ha confermato che quelle strutturali saranno confermate nella Legge di Bilancio 2018, compresi i 150 milioni tagliati dalla Commissione Bilancio del Senato. Resta invece nella nebbia l’importo per i rimborsi forfettari delle spese non documentate in attesa di conoscere l’importo effettivo di tale voce di quest’anno; l’obiettivo è mantenere l’importo dei 51 euro.
Quanto alla concorrenza straniera e il dumping sociale il Governo ha espresso la volontà di difendere l’autotrasporto italiano collaborando con altri Paesi contro queste pratiche e nella discussione del Pacchetto Mobilità. A questo proposito il ministro Delrio parteciperà alla riunione del 5 dicembre del Consiglio dei Trasporti pwr contrastare l’ipotesi di una maggiore liberalizzazione del cabotaggio avanzata dalla Commissaria Bulc. Il ministro avvierà anche un Tavolo con le associazioni degli autotrasportatori per discutere della posizione italiana a livello europeo. Il ministero ha anche annunciato che la Legge di Bilancio conterrà provvedimenti sul divieto di riposo in cabina. E’ stato inoltre ritirato un emendamento, battezzato Amazon, che prevedeva la liberalizzazione incontrollata dei trasporti effettuati con veicoli commerciali leggeri.
Novità anche per quanto riguarda l’attività della Motorizzazione Civile, il ministero ha confermato l’impegno all’assunzione di 270 ingegneri oltre ai trenta recentemente assunti. L’autotrasporto ha anche posto le questioni sull’allineamento dell’ATP e sulle autorizzazioni per i trasporti eccezionali.
Roma 29 novembre: La Polstrada comincia a prendere confidenza con le nuove norme riguardanti sia il cabotaggio illegale ( abbiamo dato notizia di recente di controlli e multe salate), sia i tachigrafi. E’ il caso della Polizia Stradale di Potenza che in una sola operazione condotta nei giorni scorsi ha scoperto tre camion con l’apparecchio di rilevazione dei tempi di guida alterato. E non finisce in Basilicata: un altro caso si è verificato infatti nel novarese che in poche ore. Quanto ai controlli in Basilicata la polstrada ha scoperto tre cronotachigrafi manomessi con una calamita o con equipaggiamenti elettronici. Immediate le conseguenze sia per autisti: ritiro della patente per quest’ultimi e settemila euro di multa per i titolari.
Roma 28 novembre: la trattativa ad oltranza che ha visto le parti impegnate ad arrivare alla firma del rinnovo del contratto nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni ha registrato per ora solo qualche piccolo passo in avanti. Nuovo appuntamento domani ore 13 con proseguimento anche fino al due dicembre per giungere , almeno si spera, alla fase conclusiva.
Roma 28 novembre: Si apre su sue tavoli la vertenza sul lavoro nelle cooperative di logistica al ministero dello sviluppo economico. Il primo con i sindacati confederali, che si presenteranno questa settimana al ministero con un protocollo nazionale che regoli i cambi di appalto per le forniture di servizi di facchinaggio e consegna i cui punti salienti sono il divieto di subappalto, l’affidamento dell’appalto a imprese iscritte alla Camera di Commercio e in regola con i versamenti fiscali e contributivi, il recepimento del contratto nazionale Logistica Trasporto Merci e Spedizioni e il passaggio di tutti i lavoratori al nuovo fornitore in caso di trasferimento dell’appalto. Secondo tavolo invece per Fedit e Cobas; quest’ultimi hanno riacceso la vertenza contro il corriere Sda (Poste Italiane) mettendo in atto azioni di protesta nello stabilimento di Bologna .
Roma 23 novembre: la trattativa fra le parti datoriali ed i sindacati confederali per il rinnovo del contratto nazionale, dopo due anni di confronto e lo sciopero dello scorso ottobre, entra nella fase cruciale. Da ieri si tratta ad oltranza per arrivare in tempi brevi a definire la piattaforma definitiva ad oltranza mercoledì 22 novembre 2017 si svolge la prima riunione tra sindacati confederali e associazioni imprenditoriali dopo lo strappo e lo sciopero di ottobre. I sindacati non hanno annunciato la sospensione dello sciopero proclamato per l’11 e il 12 dicembre, segno che permane comunque un’incertezza sull’esito finale delle trattative.
Roma 23 novembre: Brutte notizie per il colosso americano della vendita on line: il 24 novembre 2017 rischia di passare alla storia del colosso americano come il il venerdì nero di Amazon Italia, e non per il businnes, ma per lo sciopero del personale della piattaforma logistica di Castel San Giovanni. Hanno proclamato lo sciopero Ugl Terziario, Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil che protestano perché il contratto degli oltre 1600 dipendenti sono inquadrati nel commercio e non nella logistica.
Roma 22 novembre: gli agenti della polizia belga sono venuti a capo di una complessa operazione di triangolazioni che ha portato alla denuncia di alcuni autisti dell’azienda slovacca con l’accusa di dumping sociale. Secondo i primi accertamenti pare che le condizioni economiche, i tempi di lavoro e tutte le regole comunitarie, siano state totalmente disattese. Da qui la decisione di far scattare le misure cautelative in attesa di costruire più compiutamente la fitta trama di elusioni regolamentari praticate soprattutto nell’est europeo.
Roma 21 novembre: I sindacati dei camionisti francesi scendono in lotta contro il pacchetto di misure che la Commissione Europea ha presentato al Parlamento comunitario. Fra le misure di protesta annunciate anche possibili blocchi alle frontiere, quella del Frejus compresa.
Roma 21 novembre: I taglio di 150 milioni dei fondi destinati nei prossimi tre anni all’autotrasporto (ma non solo questo) deciso dalla commissione bilancio del Senato ha messo in allarme tutto il settore deciso a non accettare una simile prospettiva senza colpo ferire. Ma prima di procedere alla proclamazione di un possibile stato di agitazione, Unatras ed altri hanno chiesto un passaggio ministeriale allo scopo di capire se e come il ministro dei Trasporti intende affrontare questo ed altri nodi rimasti irrisolti. La richiesta di chiarimento è stata subito accolta con la convocazione delle sigle dell’utotrasporto per il 29 novembre 2017.c
Roma 15 novembre: L’avvento del commercio on-line i cui volumi di crescita sono e saranno esponenziali per i prossimi anni, impone alll’Italia la messa a punto di un piano nazionale dei lokers e dei punti per ritirare i pacchi, prima che il problema crei costi e disagi sociali soprattutto nei grandi agglomerati urbani dove le regole per l’accesso sono tuttora problematiche, le piazzole di scarico non protette da divieti di sosta cogenti; mentre da parte dei player del trasporto si dovrebbe puntare decisamente all’uso di veicoli non inquinanti.
Queste alcune delle conclusioni che emergono da Quaderno 26 sulla logistica ai tempi dell’e-commerce, presentato ieri a roma nel corso di un convegno, durante il quale sono state messe a fuoco le criticità di una rivoluzione che crea scenatri totalmente nuovi .
Roma 7 novembre: In dirittura d’arrivo il secondo gruppo di proposte del Pacchetto Mobilità messe a punto dalla Commissione Europea. Il pacchetto che verrà presentato con ogni probabilità domani riguarda l’autotrasporto e conterrà aspetti fondamentali quali le emissioni, i veicoli pesanti, i combustibili alternativi ed il trasporto combinato. Domani sarà possibile qualche particolare in più.
Roma 07.11.2017: Le autorità di pubblica sicurezza stradale cominciano a prendere le misure per reprimere il fenomeno del cosiddetto cabotaggio abusivo. Secondo i dati diffusi dalla Commissione Sicurezza Stradale infatti, nel solo primo semestre di quest’ anno, le sanzioni comminate in Italia per la violazione relativa all’articolo 46 ter della Legge 298/74, quello che stabilisce i documenti da tenere a bordo del camion nel trasporto internazionale, sono state 748 (593 a vettori esteri ma comunitari, 106 a vettori esteri etra-comunitari e 103 a vettori italiani). In tutto il 2016 le sanzioni per la stessa infrazione erano state 887 (632 a vettori esteri comunitari, 160 a vettori extra-comunitari e 95 a vettori italiani). E’ facile dunque prevedere che le sanzioni che saranno irrogate quest’anno saranno quasi il doppio del 2016.
Roma 25 ottobre: Lo sciopero generale dei lavoratori del trasporto indetto dai sindacati confederali per gli ultimi giorni del mese, rischia di colpire indiscriminatamente anche le imprese associate alla Fedit che si era da subito dichiarata disponibile a proseguire le trattative sul tavolo generale e non aveva condiviso la richiesta di altre parti datoriali di rendere variabili istituti contrattuali come la 14° mensilità, i ROL e le ex festività, l’abolizione degli scatti di anzianità e l’adozione di strumenti importanti per limitare il fenomeno dell’assenteismo.
È per queste ragione che la Fedit non comprende e subisce con rammarico la decisione delle organizzazioni sindacali di proclamare anche alle nostre imprese associate lo sciopero previsto, con differenti articolazioni, per i prossimi 27, 30 e 31 ottobre, oltre ad interrompere qualsiasi tipo di trattativa, arrivando a sconvocare le riunioni previste per i giorni 11 e 12 ottobre.
La Fedit tuttavia ribadisce e conferma la propria disponibilità ed il proprio interesse a riaprire da subito un negoziato che consenta di definire, nel più breve tempo possibile, le condizioni per la sottoscrizione di un buon accordo di rinnovo del CCNL.
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Roma 10 ottobre: il CEO del corriere controllato da Poste Italiane, Paolo Rangoni, ha annunciato il ricorso alla cassa integrazione smentendo le illazioni circolate su possibili licenziamenti, mentre per Carpiano, bloccato da più di un mese, si intravvedono schiarite. E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi al Ministero dell’Industria durante il quale sono stati affrontati i punti caldi della vertenza.
Il Prefetto di Milano, durante l’incontro, ha messo sul tavolo l’ipotesi di accordo basata sull’accettazione delle condizioni economiche, contrattuali e normative precedenti, in applicazione dell’accordo nazionale siglato con SDA in sede Fedit nonché dell’apertura di un confronto in sede Fedit sul pregresso dovuto da Ucsa ai lavoratori; l’attuazione di una rotazione della forza-lavoro fino al 20 novembre, senza integrazione da parte dell’azienda; il mantenimento dei livelli occupazionali.