I dettagli relativi alla ripartizione di 20 milioni di euro di contributi per l’anno in corso del bonus carburante, secondo quanto si apprende dal MIT, sono stati definiti. Questi fondi sono destinati a sostenere le imprese di autotrasporto merci per conto terzi, al fine di compensare gli aumenti nel costo del carburante. Il decreto di ripartizione emesso dalla Direzione Generale per la Sicurezza Stradale e l’Autotrasporto specifica i criteri e le modalità di attuazione di questo contributo. Si tratta di un’iniziativa per la quale le richieste sono state raccolte già nel dicembre del 2023 tramite la piattaforma informatica dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e istruite direttamente dalla direzione generale. Con questa misura, si mira a fornire un supporto significativo alle imprese dell’autotrasporto e a garantire una maggiore sicurezza sulla strada per tutti i soggetti coinvolti.
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Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.Il MIT, lo scorso 24 maggio ha diffuso la circolare numero 13921, che fornisce alcuni chiarimenti sul Decreto del 7 agosto 2023 nel quale si stabilivano le esenzioni alla nomina del consulente ADR per le imprese di autotrasporto delle merci pericolose. La circolare stabilisce che anche le stazioni di lavaggio cisterne e le officine di manutenzione possono rientrare nelle attività esenti (che interessano anche la spedizione, il trasporto, l’imballaggio, il carico, il riempimento e lo scarico delle merci). Inoltre, le imprese che svolgono attività di intermediazione, coordinamento e organizzazione dell’autotrasporto, senza avere un impatto diretto sulla sicurezza del trasporto, sono esentate dall’obbligo di nominare un consulente Adr. Queste esenzioni possono essere combinate con altre esenzioni, purché vengano rispettate le condizioni di ciascun articolo della normativa. Tutte le imprese che beneficiano delle esenzioni devono mantenere registri separati per ciascuna esenzione utilizzata. Questi registri devono essere aggiornati e facilmente consultabili, specificando chiaramente il tipo di esenzione applicata in ogni occasione. Un aspetto importante della circolare riguarda la formazione del personale coinvolto nel trasporto di merci pericolose. Essa precisa che il legale rappresentante dell’impresa deve stabilire la durata e la periodicità dei corsi di formazione. Egli deve basare tali decisioni sul livello di rischio delle attività svolte e sulle modifiche normative. La formazione può avvenire anche attraverso modalità di autoapprendimento e-learning, purché erogata da enti con esperienza nel settore. La circolare infine ribadisce le responsabilità dei diversi operatori coinvolti nel trasporto di merci pericolose, come vettori, committenti, caricatori, scaricatori e proprietari della merce. Questi obblighi sono definiti dalla normativa nazionale e dall’accordo Adr, che specifica le responsabilità e gli obblighi di ciascun operatore. Inoltre, il testo sottolinea l’importanza di regolamentare queste responsabilità attraverso contratti adeguati.
Scade il 16 Maggio prossimo il tempo utile per il versamento versamento della seconda rata semestrale
A ricordare la scadenza è una circolare di Sanilog che rammenta come le aziende dovranno versare per ogni dipendente (a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti) in forza al 30 aprile 2024 una quota pari a 75 euro. Il versamento fa riferimento al periodo 1 luglio-31 dicembre 2024 e dovràessere effettuato attraverso il modello F24. Per una verifica dell’elenco della forza lavoro e conoscere l’importo totale del versamento, dal 2 maggio sarà disponibile la distinta di contribuzione del «II semestre 2024», nell’area riservata sul sito del Fondo Sanilog. Il contributo a Sanilog è obbligatoriamente previsto dal contratto collettivo nazionale e il ritardato pagamento comporta la sospensione della copertura sanitaria dal
1 luglio 2024 e l’applicazione dei relativi interessi di mora.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha convocatolunedì 26 febbraio le associazioni dell’autotrasporto al fine di condividere iniziative, istanze e pareri sul delicato tema dell’accessibilità dei valichi alpini, e di redigere una proposta di Piano d’azione che possa coinvolgere anche gli altri Paesi interessati.
La riapertura del Traforo del Monte Bianco, inizialmente prevista per il 18 dicembre, è stata anticipata di tre giorni e cioè a venerdì 15 dicembre 2023 alle ore 16.00.
I cantieri di manutenzione tecnica avviati lo scorso 16 ottobre sono in fase di conclusione, dopo 9 settimane consecutive di coattività intense che hanno visto impiegate complessivamente oltre 200 persone e 50 imprese, per un totale di 20 milioni di euro di investimenti. La circolazione di tutti i veicoli al Traforo del Monte Bianco sarà ripristinata alle ore 16.00 di venerdì 15 dicembre 2023, al termine dei test di verifica di tutti i sistemi di sicurezza. Lunedì 18 dicembre alle ore 17.00, si svolgerà l’esercitazione annuale di sicurezza organizzata sotto l’egida delle autorità di Prefettura italiana e francese, che vedrà coinvolti oltre 130 partecipanti italiani e francesi. Per lo svolgimento di tale esercitazione, verrà fatta un’interruzione del traffico di 5 ore, dalle ore 17.00 alle ore 22.00 di lunedì 18 dicembre 2023.
Precedenza ai treni merci. Il nuovo orario in vigore da domani, 10 dicembre 2023, segnerà una svolta per la galleria di base del San Gottardo (Svizzera) e per i traffici commerciali lungo il corridoio internazionale Reno Alpi, di cui l’Italia rappresenta il tratto Sud. Dal lunedì al giovedì tutte le tracce (i permessi di circolazione) saranno a disposizione del trasporto merci (treni cargo), mentre dal venerdì alla domenica nella galleria di base svizzera circoleranno sia i treni merci sia i treni passeggeri. Questa ripartizione del traffico, spiegano le ferrovie svizzere (Sbb), è il risultato di un’attenta analisi delle esigenze del trasporto passeggeri e merci. Analisi che si è resa necessaria a seguito dei lavori di ripristino della galleria ovest del tunnel di base, chiusa dopo il deragliamento avvenuto lo scorso 10 agosto di un convoglio merci diretto in Germania. La riapertura della galleria ovest è prevista non prima del settembre 2024. Quindi al momento è in funzione solo il binario della galleria est. L’incidente ha fortemente limitato la capacità complessiva del tunnel svizzero e causato gravi danni sia alle imprese ferroviarie sia agli scambi commerciali tra il nord e il sud del Continente. Ora la decisione di privilegiare le merci fino al completo ripristino del tunnel è una buona notizia soprattutto per l’Italia. Il corridoio merci Reno Alpi (Genova-Rotterdam) è un asse strategico sia per le esportazioni italiane destinate ai ricchi mercati del Nord Europa sia per gli approvvigionamenti dell’industria nazionale. Lungo la ferrovia del Gottardo transitano, in import-export, 17,9 milioni di tonnellate di merce l’anno. In un momento in cui non ci sono certezze sulla riapertura del tunnel ferroviario del Frejus tra l’Italia e la Francia, chiuso dallo scorso agosto dopo una maxi-frana in territorio francese e che potrebbe riaprire solo a fine 2024, l’incremento di capacità, seppur parziale, lungo l’asse del Gottardo costituisce una boccata d’ossigeno per le imprese italiane. Una situazione che il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi commenta così: «Sul Frejus abbiamo una frana che in Italia riparerebbero in quattro mesi e in Francia ci vuole più di un anno. Sul Monte Bianco abbiamo l’opposizione francese al raddoppio del traforo che è del tutto irrazionale. Quindi in questo momento facciamo fatica (con il governo francese, ndr), dialoghiamo molto meglio con gli svizzeri. La Svizzera sta diventando per noi il partner principale per il superamento delle Alpi». Dopo il deragliamento di agosto, sulla tratta italo-svizzera del corridoio alpino si era arrivati a una chiusura totale della ferrovia per una quindicina di giorni, poi il transito all’interno del tunnel di base è ripreso ma con notevoli limitazioni in quanto si svolge solo utilizzando una delle due gallerie del traforo, quella non coinvolta dal deragliamento. Prima dell’incidente, all’interno della galleria di base del Gottardo, circolavano in entrambe le direzioni oltre 200 treni merci al giorno. Adesso la capacità di transito giornaliera è di circa 100 treni merci al giorno. Secondo un’analisi di Andrea Giuricin, docente dell’Università di Milano Bicocca, il danno per le imprese italiane del trasporto ferroviario merci si aggira sui 15 milioni di euro. Per questa ragione, fin da subito, Fermerci, l’associazione che riunisce alcuni tra i principali operatori del settore (Mercitalia del Gruppo Fs, Medway del gruppo Msc, Hupac, Gts Rail, Rtc e Inrail del gruppo Autobrennero, Logtainer) aveva sostenuto che aprire la circolazione del Gottardo anche al traffico passeggeri sarebbe stato controproducente.
Fonte: IL SOLE 24 ORE
FILT– CGIL, FIT -CISL e UILTRASPORTI – UIL, il 30 novembre scorso hanno formalmente aperto il tavolo per il rinnovo del i dipendenti dalle imprese della Logistica, trasporto merci e spedizione che scade il 31 marzo 2024. Nel corso dell’incontro, le organizzazioni sindacali hanno illustrato i contenuti della piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro che si applica a oltre 36mila imprese e circa 530mila lavoratori.
La mobilità elettrica continua a farsi strada nel mondo della logistica con soluzioni e servizi sempre più avanzati per una gestione ottimale del lavoro che limita l’impatto ambientale e punta sulla decarbonizzazione dei trasporti. La virtuosa collaborazione tra MENNEKES e BRT ne è un esempio concreto: con l’installazione di oltre 500 stazioni di ricarica AMTRON® e AMEDIO® Professional, la flotta di cui si avvale BRT può viaggiare in elettrico per le consegne dell’ultimo miglio, nei centri cittadini e in tutti quei contesti, sempre più numerosi, in cui i mezzi elettrici sono la soluzione. Immissioni di sostanze nocive ed inquinamento acustico sono così messi al bando grazie ad un modello di mobilità sostenibile realizzato con tecnologie all’avanguardia, una progettazione dedicata ed installazioni ad opera di partner certificati MENNEKES.
Così Roberto Pregno, Research and Development Director di BRT, dichiara: “Attraverso la nostra politica di sostenibilità, abbiamo l’ambizione di diventare il riferimento per il settore, affermando la nostra leadership nel trasporto sostenibile. Il processo di elettrificazione della flotta di primo ed ultimo miglio è una delle azioni più determinanti per raggiungere il nostro obbiettivo di “Zero Emissioni” entro il 2040 (10 anni prima dell’accordo di Parigi) ed il successo dell’intero progetto è strettamente connesso alla pianificazione dell’infrastruttura di ricarica. Per questo motivo abbiamo scelto come partner Mennekes che ci supporta per la ricarica degli oltre 800 veicoli di cui ci avvaliamo per le consegne, un dato che continua a crescere ogni giorno.”
La scelta sostenibile di BRT rientra in un ampio progetto di green strategy che riguarda le oltre 200 filiali presenti in Italia. In ogni sede, sono state previste delle infrastrutture di ricarica multipunto, di facile utilizzo per il personale e progettate per durare in ambiente esterno per lunghi periodi. La gestione intelligente del carico garantisce la ricarica di tutti i mezzi collegati, anche contemporaneamente, ottimizzando la distribuzione della potenza disponibile in loco fra tutte le utenze collegate. In questo modo, i mezzi sono sempre carichi e pronti per adempiere al lavoro di consegne quotidiano.
Il monitoraggio dell’infrastruttura di ricarica è garantita anche dall’utilizzo del nuovo servizio di gestione MENNEKES Cloud. Il servizio, attivabile sulla linea Professional, consente attraverso un facile pannello di controllo, sia la gestione sia il monitoraggio da remoto dell’intera infrastruttura di ricarica, con la possibilità di intervento da remoto da parte del manutentore per risolvere tempestivamente eventuali malfunzionamenti.
“L’adozione di veicoli elettrici è cresciuta in modo esponenziale, esempi come questo sono incoraggianti anche per altre aziende e accrescono l’attenzione dell’opinione pubblica verso la tematica ambientale e la fattibilità di un trasporto ad impatto zero – ha dichiarato Marco Di Carlo, Managing Director di MENNEKES Electric Italia – In questo contesto, le aziende hanno maggiori opportunità per raggiungere i propri obiettivi e MENNEKES ha evidenziato un’esperienza significativa in grado di mettere a disposizione soluzioni all’avanguardia, integrando tutti i servizi necessari per portare avanti la conversione all’elettrico delle sedi aziendali, con uno sguardo attento allo sviluppo delle flotte nel medio e lungo periodo. Qualità, specializzazione e l’esperienza di decine di migliaia di punti ricarica installati sono i nostri punti di forza.”
La collaborazione tra MENNEKES e BRT conferma una tendenza ormai acclarata: le aziende italiane sono sempre più consapevoli dell’importanza della loro progressiva elettrificazione per un impatto sostenibile, responsabile e di lungo periodo, attraverso un’infrastruttura per la mobilità elettrica di qualità realizzata per durare nel tempo.
ROMA – «A pochi giorni dalla seduta decisiva del Parlamento europeo che dovrà decidere sugli standard e i tempi per la transizione green di camion e autobus, in vista del “Trilogo” finale, è determinante per la sostenibilità ambientale, economica e sociale della filiera che prevalgano le opzioni e gli emendamenti più pragmatici in difesa della neutralità tecnologica facendo giungere l’Assemblea plenaria ad un voto più ragionevole». Lo ha dichiarato Massimo Artusi, vicepresidente di Federauto con delega ai Truck&Van e componente del Board dell’associazione dei dealer europei AECDR, in merito ai lavori di preparazione dell’Assemblea plenaria del Parlamento europeo del prossimo 21 novembre. «È vitale per il nostro settore», ha aggiunto Artusi, «che le proposte più equilibrate per una transizione graduale e davvero efficace per gli obiettivi di decarbonizzazione del sistema siano avanzate con convinzione in seduta plenaria – che costituisce l’istituzione che meglio rappresenta la volontà democratica degli elettori europei. Si tratta di formalizzare i pareri già approvati dalle Commissioni parlamentari Trasporti e Industria, che si erano già pronunciate in favore di soluzioni meno ideologiche e più realistiche, superando le pregiudiziali successivamente imposte dalla Commissione parlamentare ambiente».«Proprio di fronte alla contraddittorietà degli orientamenti manifestata dalle diverse Commissioni del Parlamento europeo» – ha proseguito il vicepresidente di Federauto – «riteniamo fondamentale che l’Assemblea venga messa in condizione di rivedere sia i tempi e gli standard irrealistici della proposta messa in discussione, sia l’individuazione delle soluzioni tecnologiche in grado di consentire la decarbonizzazione del settore, anche attraverso l’impiego – con l’introduzione di un adeguato fattore di correzione del carbonio (CCF) – di alimentazioni diverse dalla trazione elettrica, a cominciare dai biocarburanti e dai carburanti rinnovabili, che sono già oggi ad impronta di carbonio pari a zero, e quindi, coniugano le esigenze di abbattimento della CO2 con le dinamiche del mercato». Sarebbe questo un contributo fondamentale e immediato a salvaguardia dell’ambiente» – ha concluso Artusi – «soprattutto in attesa che la transizione verso l’elettrificazione riesca a depurare dal suo ciclo di vita tutti i climalteranti attualmente scaricati nell’atmosfera dall’estrazione delle materie prime e dalla loro lavorazione, dalle produzioni di energia elettrica – a tutt’oggi prevalentemente di fonte fossile – e dallo smaltimento delle pesantissime batterie necessarie ad alimentarne i motori».
Fonte: FEDERAUTO
Eni Sustainable Mobility e Lannutti, gruppo specializzato nel settore del trasporto, delle spedizioni e della logistica integrata, hanno sottoscritto un accordo per alimentare la flotta di Lannutti con HVOlution, il diesel prodotto da Eni con 100% da materie prime rinnovabili. Attraverso questo accordo, un quinto della flotta di Lannutti – 300 unità su un parco mezzi totale a livello Europa di 1.500 unità, composta da varie tipologie di veicoli tutti di proprietà – sarà ora alimentata esclusivamente a HVO. La fornitura del biocarburante al Gruppo Lannutti è resa possibile dalla rete dei punti vendita Eni Sustainable Mobility: il prodotto oggi è disponibile in 550 stazioni di servizio in Italia . L’HVO sta generando un crescente interesse nel settore dei trasporti come alternativa ai combustibili tradizionali, dal momento che svolge un ruolo importante nel percorso verso la decarbonizzazione (può ridurre le emissioni di CO2 fino al 90%).
I lavoratori coperti dal contratto nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni hanno un importante (e gratuito) supporto sanitario, ossia il fondo integrativo Sanilog, che offre numerose prestazioni legate alla salute. Per illustrare i suoi servizi e presentare studi e dati sulla prevenzione e la cura, Sanilog ha organizzato a Roma un convegno, che si svolgerà il 9 novembre 2023 a Palazzo Doria Pamphilj e sarà intitolato “Priorità salute. Il welfare sanitario integrativo della filiera logistica italiana”.
Durante il convegno parleranno quindici relatori in rappresentanza delle categorie a vario titolo coinvolte nella sanità integrativa della filiera logistica: dai vertici Sanilog a esponenti delle organizzazioni sindacali, dai vertici di UniSalute – Compagnia del Gruppo Unipol e prima assicurazione sanitaria in Italia per numero di clienti gestiti che per Sanilog eroga le prestazioni di natura generica (sanitarie e assistenziali) – a rappresentanti del mondo delle istituzioni a vario titolo coinvolte nel settore della sanità integrativa.
Valeria Contu, segretario generale di Sanilog, presenterà i risultati di un’inedita indagine realizzata dal fondo su un campione rappresentativo degli oltre 275mila iscritti, che ha lo scopo di conoscere meglio i loro stili di vita le prestazioni sanitarie più apprezzate e a identificare le aree di miglioramento dell’attuale piano sanitario. L’evento proseguirà con la tavola rotonda intitolata “Prevenzione e corretti stili di vita. Il patto di Sanilog per la salute dei lavoratori”, un momento di confronto dedicato alle migliori pratiche da adottare nell’ambito della prevenzione sanitaria e degli stili di vita e al ruolo che entrambi possono giocare nelle sfide che attendono la filiera logistica italiana.
Dopo una pausa, i lavori riprenderanno con un’intervista ad Antonella Viola, immunologa, docente e autrice di “La via dell’equilibrio, scienza dell’invecchiamento e della longevità”. Seguirà – dopo un monologo umoristico a cura del comedian, cantante e scrittore Alberto Patrucco – la seconda tavola rotonda intitolata “Evoluzione e prospettive del welfare sanitario integrativo in Italia” dedicata al presente e al futuro di quello che viene definito il “secondo pilastro socio-sanitario”.
Il presidente di Sanilog, Piero Lazzeri spiega che “il convegno che organizzeremo a Roma sarà il primo momento di studio, analisi e dibattito sulla sanità integrativa della filiera logistica nella storia di Sanilog e di questo non possiamo che essere orgogliosi. Questo appuntamento riunirà per la prima volta alcune delle figure di riferimento della sanità integrativa in Italia. Un panel di grande livello che si confronterà sul presente e sul futuro del nostro settore e, più in generale, sulle sfide e le opportunità per la sanità integrativa in un Paese, il nostro, dove le risorse pubbliche destinate al Servizio Sanitario Nazionale tendono a ridursi e la spesa sanitaria privata continua a crescere”.
Fino a venerdì 13 ottobre, l’A13 è interessata da interventi di ripristino della pavimentazione in corrispondenza del Ponte austriaco. Il traffico è stato convogliato su una sola corsia, in entrambe le direzioni di marcia, con possibili rallentamenti della circolazione lungo l’asse del Brennero.
È disponibile il software con cui compilare le dichiarazioni relative ai propri consumi di gasolio, necessarie per ottenere il recupero delle accise del terzo trimestre 2023 tramite apposita domanda da presentare entro il 31 ottobre 2023. Lo comunica l’Agenzia delle Entrate con nota n.592285 del 28 settembre 2023 (il software si scarica qui.
Si tratta di una notizia consueta o se si preferisce ciclica. Ma attenzione, perché rispetto al passato adesso è diventata obbligatoria – pena l’esclusione della domanda di rimborso – l’indicazione, nella fattura elettronica, della targa del veicolo che è stato rifornito di gasolio nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 30 settembre 2023.
Rispetto invece alle modalità di presentazione della domanda, ci sono due modi: la trasmissione tramite il Servizio Telematico Doganale – EDI o la presentazione della dichiarazione cartacea insieme alla riproduzione su supporto informatico (CD-rom, DVD, pen drive USB) presso l’ufficio doganale competente in base alla sede dell’azienda.
Come al solito, invece, sono ammessi al rimborso esclusivamente i consumi relativi ai veicoli di peso pari e superiore a 7,5 tonnellate e di classe ecologica Euro 5 e superiori.
Confermata anche l’entità del rimborso che è pari a 214,18 euro per ogni mille litri di gasolio, valore corrispondente alla differenza tra l’aliquota dell’accisa sul gasolio generalizzata (pari a 617,40 euro per mille litri) e l’aliquota dell’accisa agevolata per il gasolio professionale introdotta dall’art. 4 ter del DL n. 193/2016 (pari a 403,22 euro per mille litri).
Altra cosa a cui prestare attenzione è che esiste – a partire dall’approvazione del DL n.124 del 2019 – un limite quantitativo di consumo massimo di gasolio, che è pari a 1 litro per ogni chilometro percorso. E quindi consumi superiori a questo non saranno presi in considerazione.
Il rimborso può essere usufruito in compensazione tramite il modello F24, decorsi 60 giorni di silenzio-assenso dalla presentazione della dichiarazione, utilizzando il codice tributo 6740. In alternativa, è possibile chiedere il rimborso in denaro.
In seguito ad alcune anomalie riscontrate sui dati forniti all’Albo degli autotrasportatori, un gestore di servizi di telepedaggio sta conducendo delle verifiche sui dati dei passaggi autostradali relativi al 2022 e soprattutto sull’accuratezza delle transazioni finanziarie. Tali dati sono fondamentali per consentire alle imprese di autotrasporto che operano con veicoli Euro 5, Euro 6 o superiore, o ad alimentazione alternativa o elettrica, di ottenere il rimborso per i transiti effettuati a partire dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022. Il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori aveva già provveduto, con la delibera n 7 del 6 settembre (qui il nostro precedente articolo) a rideterminare le percentuali di riduzione da applicare ai pedaggi, sulla base delle circa 70 domande acquisite e dei fondi effettivamente disponibili. Il Comitato Centrale aveva anche già avviato le procedure per erogare le somme agli aventi diritto, ma questo disguido, comunicato all’Albo alla fine della scorsa settimana, ha comportato la sospensione dei pagamenti, che saranno riproposti non appena possibile, con un ritardo ovviamente non imputabile all’attività del Comitato Centrale.
Fonte: ALBO AUTOTRASPORTO
Al fianco del MIT e degli operatori del settore per sviluppare innovazione, sostenibilità ed efficacia del Sistema Logistico italiano.
ROMA – Durante la Fiera RemTech (Ferrara, 20 – 22 settembre) il nuovo Amministratore, Davide Bordoni, ha rimarcato il protagonismo che RAM Spa avrà nella digitalizzazione e innovazione di portualità e logistica. “I porti e la logistica in generale – ha specificato Davide Bordoni – hanno un ruolo centrale nelle politiche di sviluppo nazionale che possono contare anche sui fondi PNRR. Il nostro compito, come RAM è quello di affiancare e supportare il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per sviluppare e mettere in atto progetti innovativi che facciano fare un salto di qualità al nostro paese in termini di digitalizzazione e interconnessione con le reti europee”. RAM ha infatti all’attivo oltre 20 convenzioni per l’assistenza tecnica, la gestione degli incentivi e lo sviluppo di progetti europei con il MIT. Grazie al proprio lavoro la società ha erogato finanziamenti pubblici pari a 1,6 miliardi di euro, coinvolgendo oltre 2.000 imprese del settore. Maggiori dettagli sulle proprie attività sono stati rese disponibili al pubblico presso lo stand allestito in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. “Chiederò un confronto con le associazioni di settore – ha aggiunto Davide Bordoni – per fare il punto sulle loro esigenze e priorità. Le realtà istituzionali e imprenditoriali hanno infatti il polso delle questioni più urgenti su cui possiamo fornire il nostro contributo”.
Il Governo italiano rompe gli indugi ed annuncia la decisione di di attivare formalmente la procedura di ricorso davanti alla Corte di giustizia europea contro l’Austria per violazione del diritto europeo. Lo ha annunciato il Ministro Salvini, rispondendo ad un’interrogazione alla Camera
Il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori ha terminato i conti rispetto ai pedaggi 2022 ritoccando alcuni numeri e,tramite la delibera n. 7 del 6 settembre 2023, ha ricalcolato le percentuali di riduzione che aveva indicato nel punto 7 della delibera n. 6 del 4 maggio 2023. Sulla base di quelle riduzioni e tenuto conto pure delle richieste giunte dalle aziende di autotrasporto (quelle relative ai transiti riferiti esclusivamente a veicoli euro 5, euro 6 o superiore), sarebbero necessari poco più di 230 milioni di euro. Questi sono i conti ma il Comitato dispone di una cifra di 141 milioni di euro circa. Di conseguenza per soddisfare tutte le imprese ha dovuto ricalcolare le percentuali.
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L’Assemblea degli azionisti di RAM – Logistica, Infrastrutture e Trasporti spa, società in house del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a capitale interamente detenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha nominato come proprio Amministratore Unico Davide Bordoni che succede nel ruolo a Ivano Russo. Nato a Roma nel 1973, laureato in Sociologia all’Università “La Sapienza”, ha ricoperto diversi ruoli politici e istituzionali nell’Amministrazione pubblica Capitolina. È stato anche Vicepresidente del Distretto Audiovisivo e I.C.T.- Information & Communication Technology di Roma, patrocinato da Roma Capitale, Unione degli Industriali e delle Imprese di Roma e dalla Camera di Commercio di Roma. Attualmente all’interno dell’Assemblea Capitolina è componente della Commissione Trasporti e Mobilità e Vicepresidente della Commissione Giubileo. Da novembre 2022 collabora con il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Sen. Matteo Salvini. “Ringrazio l’Assemblea per la fiducia che ha riposto in me nel conferirmi tale incarico- ha dichiarato Davide Bordoni, neo-Amministratore di RAM – da subito lavoreremo per conferire a RAM un ruolo sempre più centrale come implementing body dell’Amministrazione. Saremo impegnati insieme nella gestione delle politiche di investimento del PNRR per una logistica digitale, nonché nello sviluppo della Piattaforma Logistica Nazionale come un ecosistema digitale di cooperazione: offriremo ai Dipartimenti, al Gabinetto, alle Direzioni Generali, alla Struttura Tecnica di Missione ed alle articolazioni di governance del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tutto il supporto necessario. Ci attendono numerose sfide, tutte fondamentali per il futuro di un settore strategico per la competitività dell’intera economia nazionale.”
l tunnel autostradale del San Gottardo riaprirà alle 20 di questa sera, venerdì 15 set. Lo ha reso noto l’USTRA in un comunicato diffuso in tarda mattinata. La galleria è chiusa dal pomeriggio di domenica scorsa, a causa di una crepa in una lastra della soletta intermedia, su una lunghezza di circa 25 metri, in prossimità del portale nord. Del materiale era caduto sulla carreggiata. Nel tratto in questione, per motivi di sicurezza, in un primo tempo la velocità sarà limitata a 60 km/h. La soletta intermedia è il soffitto che gli automobilisti vedono circolando nel traforo. Sopra passa il sistema di ventilazione. Gli esperti si erano immediatamente messi al lavoro per valutare i danni, procedendo quindi alla demolizione del tratto danneggiato per poterlo ricostruire. Tanto l’USTRA quanto il consigliere federale Albert Rösti, capo del Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, avevano promesso già lunedì che sarebbe stato fatto tutto il possibile per garantire una riapertura entro la fine della settimana. I lavori sono andati avanti in questi giorni 24 ore su 24. Nel frattempo il traffico è stato dirottato sul Passo del San Gottardo e sulla A13 del San Bernardino, dove i mezzi pesanti sono nettamente aumentati ed è stato attivato un sistema di dosaggio. La causa del danno alla soletta è stata identificata in ridistribuzioni di tensioni all’interno della montagna. A cosa fossero dovute, invece, resta da chiarire: fra le ipotesi ci sono gli effetti degli scavi per il secondo tubo della galleria, di cui martedì è stata annunciata la sospensione, ma anche un terremoto. Una scossa è stata registrata dalle apparecchiature del Politecnico di Zurigo proprio alle 16.10 di domenica. L’accaduto non è quindi da ricondurre ai problemi della soletta riscontrati già nel 2010, che sono fra i motivi alla base della decisione di risanare completamente il tunnel, operazione prevista dopo l’apertura della seconda canna nel 2029. L’USTRA ha annunciato giovedì che fino al 4 ottobre il tunnel rimarrà chiuso di notte dal lunedì al venerdì tra le 20 e le 5. Si tratta di un provvedimento che nulla ha a che vedere con quanto accaduto lo scorso fine settimana. Chiusure notturne sono infatti previste ogni anno per una settimana fra marzo e aprile, per due in giugno e per tre o quattro in settembre, per complessive 26 notti. Sono finalizzate all’esecuzione di lavori di manutenzione, come la pulizia delle pareti e interventi sui sistemi di illuminazione, sulle nicchie e in generale sull’impiantistica di esercizio e sicurezza.
Fonte: RSI NEWS
Il biocarburante HVO, sia per quanto riguarda il trattamento fiscale che per il rimborso delle accise, al gasolio, è stato equiparato agli altri carburanti. Questo quanto è stato stabilito nel decreto legge sui rigassificatori