È disponibile il software con cui compilare le dichiarazioni relative ai propri consumi di gasolio, necessarie per ottenere il recupero delle accise del terzo trimestre 2023 tramite apposita domanda da presentare entro il 31 ottobre 2023. Lo comunica l’Agenzia delle Entrate con nota n.592285 del 28 settembre 2023 (il software si scarica qui.
Si tratta di una notizia consueta o se si preferisce ciclica. Ma attenzione, perché rispetto al passato adesso è diventata obbligatoria – pena l’esclusione della domanda di rimborso – l’indicazione, nella fattura elettronica, della targa del veicolo che è stato rifornito di gasolio nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 30 settembre 2023.
Rispetto invece alle modalità di presentazione della domanda, ci sono due modi: la trasmissione tramite il Servizio Telematico Doganale – EDI o la presentazione della dichiarazione cartacea insieme alla riproduzione su supporto informatico (CD-rom, DVD, pen drive USB) presso l’ufficio doganale competente in base alla sede dell’azienda.
Come al solito, invece, sono ammessi al rimborso esclusivamente i consumi relativi ai veicoli di peso pari e superiore a 7,5 tonnellate e di classe ecologica Euro 5 e superiori.
Confermata anche l’entità del rimborso che è pari a 214,18 euro per ogni mille litri di gasolio, valore corrispondente alla differenza tra l’aliquota dell’accisa sul gasolio generalizzata (pari a 617,40 euro per mille litri) e l’aliquota dell’accisa agevolata per il gasolio professionale introdotta dall’art. 4 ter del DL n. 193/2016 (pari a 403,22 euro per mille litri).
Altra cosa a cui prestare attenzione è che esiste – a partire dall’approvazione del DL n.124 del 2019 – un limite quantitativo di consumo massimo di gasolio, che è pari a 1 litro per ogni chilometro percorso. E quindi consumi superiori a questo non saranno presi in considerazione.
Il rimborso può essere usufruito in compensazione tramite il modello F24, decorsi 60 giorni di silenzio-assenso dalla presentazione della dichiarazione, utilizzando il codice tributo 6740. In alternativa, è possibile chiedere il rimborso in denaro.