Il ministero dell’Interno ha firmato alla fine del mese scorso gli accordi multilaterali che riconoscono, tra i Paesi firmatari, il riconoscimento reciproco della proroga della scadenza del patentino Adr per gli autisti di veicoli industriali e del certificato per i consulenti della sicurezza, anch’esso imposto dall’Adr. Si è creata tuttavia una differenza di date tra le proroghe concesse dallo Stato italiano e quelle concesse da gli altri Paesi dell’Unione Europea costringendo il nostro ministero a chiarire la situazione con una circolare del 14 aprile nella quale si PRECISA che alla disposizione si applica la norma più favorevole all’autista o al consulente della sicurezza. Conseguentemente per l’autotrasporto nazionale, e solo per questo, i certificati che scadono tra il 31 gennaio 2020 e il 29 febbraio 2020 sono prorogati fino al 29 luglio 2021, mentre in tutti i Paesi che hanno firmato gli accordi internazionali i certificati che scadono dal 1° marzo 2020 al 1° settembre 2021 sono prorogati fino al 30 settembre 2021.
Senza categoria
Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.
“
La recente “OPERAZIONE PETROL MAFIE SPA” mette un sigillo sul fenomeno del
contrabbando di carburanti per autotrazione le cui stime da anni indicano che dal 10 al
20% del prodotto movimentato in Italia ( 3 mld litri) corra ormai sul mercato illegale e
parallelo, sottraendo all’Erario 6 miliardi, in buona parte attraverso frodi all’IVA.
Il giro d’affari è vorticoso e le organizzazioni che si sono inserite come testimoniato dalla
operazione in questione mettono in grave difficoltà gli operatori onesti, anche con minacce
dirette, e spesso riescono a rilevare l’intera filiera, dal deposito alla stazione di servizio.
ANITA, ASSOTIR, Confartigianato Trasporti, FAI-Conftrasporto,
FEDIT, FIAP, FITA-CNA, SNA-CASA Artigiani, UNITAI rappresentano
quelle imprese di autotrasporto di carburanti e combustibili che da sempre operando nel
pieno della legalità – sono tra i soggetti della filiera duramente colpiti da tale fenomeno
che ha sottratto loro ingenti volumi da trasportare, nonché alimentato una concorrenza
sleale di vettori totalmente disinteressati ai costi di esercizio e alle più elementari norme di legalità e sicurezza”.
E’ quanto affermano congiuntamente tutte le associazioni dell’autotrasporto in un comunicato stampa nel quale si sottolinea che:”Nell’esprimere soddisfazione per l’impegno ed il successo delle Autorità in tale operazione ANITA ASSOTIR, Confartigianato Trasporti, FAI-Conftrasporto,
FEDIT, FIAP, FITA-CNA, SNA-CASA Artigiani, UNITAI rinnovano la loro
collaborazione a tutti gli attori della filiera affinché tale operazione costituisca il nuovo
punto di partenza per bonificare definitivamente tale mercato e ripristinare quelle garanzie
che la collettività si attende da un trasporto di qualità e in sicurezza che ha origine da una
attenta selezione sul mercato di partner che garantiscono elevati standard, ai quali deve
necessariamente corrispondere una adeguata valorizzazione del servizio, in un mercato
libero e competitivo.Serve quindi:” conclude il comunicato dell’associazione” un rinnovato sforzo e un impegno responsabile, se non si vuole correre il
rischio di spingere definitivamente fuori dal mercato proprio le imprese che lavorano in
sicurezza, e nella legalità giocando a favore di quelle indifferenti a tali valori”.
La mobilità come servizio con le persone al centro, è il tema della nuova manifestazione sulla mobilità organizzata dallo studio Comelli in programma a Torino il 18,19 e 20 maggio prossimo.
Di particolare interesse l’approfondimento del concetto di mobilità come servizio, questa volta rivolta alla merci, viste come un servizio ai cittadini e inseriti nel concetto di Urban Logistics. L’intento è quello di andare oltre la questione della consegna dei pacchi nelle ZTL, pur non abbandonandola, per affrontare la gestione e il governo dello spazio urbano legato alla mobilità: non solo le strade, ma anche, per esempio, le aree di sosta, quelle di ricarica elettrica, in modo polifunzionale e poliutente. A livello internazionale se ne parla da un paio d’anni, sotto il cappello del curbside management, per l’Italia si tratta di una prima volta. Chiude per il palinsesto della manifestazione un evento organizzato in collaborazione con il Comune di Torino, il convegno di presentazione dei risultati della nuova fase del PROGETTO LIFE – PREPAIR, dedicato alla valutazione della qualità dell’aria e della circolazione su gomma dell’intero bacino padano e alla definizione di azioni in grado di migliorarla, un’iniziativa che gli eventi predecessori di Next Generation Mobility seguono dal suo inizio nel 2017 e che NGM si propone di accompagnare fino al suo termine nel 2024. Anche garantire il benessere fisico e mentale dei cittadini senza andare a discapito delle possibilità di mobilità è un servizio di un Paese civile.
Le imprese e le aziende che svolgono attività di food delivery e le Onlus impegnate nel sociale nel centro storico di Roma e nel rione Trastevere, potranno usufruire di un permesso di circolazione temporanea rilasciato dal Comune di Roma che, in questo modo, cerca di rendere meno pesante la situazione del comparto della ristorazione e dell’assistenza. Le nuove discipline di accesso riguardano i veicoli immatricolati come autocarri destinati alla Ztl Centro Storico, Ztl Trastevere e Ztl Merci. Questa categoria di veicoli potranno accedere e circolare nelle Zone a Traffico Limitato Centro Storico e del rione Trastevere dalle ore 12.00 alle ore 15.00, nelle sole giornate o nei periodi in cui siano in vigore le misure corrispondenti alla sola fascia arancione, così come disciplinate in contrasto al Covid-19. I permessi avranno decorrenza immediata e potranno essere richiesti fino al 30 giugno 2021, con scadenza fissata al 31 dicembre 2021.
Il Prefetto di Piacenza, Daniela Lupo, ha chiesto l’istituzione di un Tavolo interministeriale sulla vicenda di FedEx che aveva annunciato la chiusura della piattaforma logistica piacentina provocando la reazione, spesso scomposta, del sindacato di base SiCobas. Il Prefetto ha motivato tale richiesta, peraltro appoggiata dagli enti locali, per: “l’importanza della vertenza, per i suoi effetti sia su questo territorio, snodo strategico della logistica nazionale e internazionale, che su altri siti FedEx Tnt nazionali”. Le agitazioni contro il piano di ristrutturazione e la chiusura di Piacenza, continuano nel frattempo in tutta la penisola: la piattaforma di Teverola (Napoli) secondo Si Cobas “è rimasta bloccata per ore”, mentre a Orbassano (Torino) “i lavoratori in sciopero si sono spostati al magazzino di Settimo Torinese per incontrare i colleghi e spiegare la situazione chiedendo di prendere posizione dando solidarietà attiva alla lotta”. A Roma si è svolta un’assemblea e a Peschiera Borromeo (Milano) prosegue lo sciopero.
Sanilog (il Fondo di assistenza sanitaria previsto dal CCNL per gli operatori del settore logistica, trasporto merci e spedizione) renderà strutturali dal prossimo 1 maggio le prestazioni Covid-19 già previste in precedenza. Fa eccezione l’erogazione della diaria giornaliera da isolamento domiciliare che si concluderà, invece il 30 aprile 2021 in considerazione del fatto che i casi riscontrati erano rappresentati da asintomatici che non necessitavano di terapie riabilitative. Per contro il Fondo va a incrementare le prestazioni a supporto dei contagiati più gravi ricoverati o sottoposti a terapia intensiva prevedendo in particolare:
• aumento da 1.000 a 3.000 euro dell’indennità forfettaria a seguito di ricovero in terapia intensiva, in caso di positività al virus;
• mantenimento a 40 euro l’importo dell’indennità giornaliera per ricovero per ogni notte di ricovero, per un periodo non superiore a 50 giorni l’anno, a cui si aggiungerà un’indennità forfettaria nuova pari a 1.500 euro, sempre in caso di positività al virus;
• mantenimento degli strumenti di diagnostica Covid-19 fino al 31 dicembre 2021: 1 test sierologico quantitativo e l’eventuale successivo tampone molecolare;
• inclusione delle prestazioni “Long Covid” e cioè quelle legate alle eventuali conseguenze della malattia che normalmente sarebbero escluse perché derivanti da pandemia.
Le modalità per l’accesso alle prestazioni restano invariate.
L’almanacco della Logistica, edito da Confetra, approda alla seconda edizione dopo la prima dello scorso anno che ha raccolto significativi consensi. L’obiettivo di questa seconda edizione resta quello di offrire la prima ed unica raccolta completa di tutti i dati che – su scala annuale – riguardano l’intero Settore della logistica e del trasporto merci: porti, aeroporti, interporti, cargo ferroviario, trasporto su gomma, movimentazioni di magazzino, aree interne, valichi alpini, e-Commerce, ultimo miglio, import, export, spedizioni internazionali, immobiliare logistico. Numeri e campi di indagine consolidati, ma anche informazioni e riflessioni nuove come quelle sul profilo quali-quantitativo del vasto tessuto imprenditoriale che popola la nostra industry. Non manca ovviamente il monitoraggio day by day gli accadimenti “logistici” di questo indimenticabile 2020: il Covid-19, anzitutto, e gli impatti della conseguente crisi economica sul nostro Settore; ed infine l’entrata in vigore della Brexit ed il cambio di leadership nell’Amministrazione USA.
Il Mims (ex Trasporti) ha prolungato la sospensione per l’intero mese di aprile 2021 dei divieti di circolazione festivi per i veicoli industriali con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate dall’inizio del 2021 fino a Pasqua. In concreto, ciò significa che le domeniche 11, 18 e 25 aprile tutti i veicoli industriali potranno viaggiare liberamente (ovviamente sempre rispettando i tempi di guida e di riposo degli autisti). Il Ministero a questo proposito ha precisato che:” E’ una disposizione ancora una volta resa necessaria dall’emergenza Coronavirus e dalla necessità di agevolare il sistema dei trasporti e i flussi di traffico”.
Le associazioni dell’autotrasporto hanno inviato una lettera all’Autorità di regolazione dei trasporti per chiedere una proroga degli adempimenti in scadenza il 30 aprile prossimo. In sostanza, con la lettera indirizzata al presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti Nicola Zaccheo, tutte le associazioni dell’autotrasporto regolarmente accreditate presso il comitato centrale dell’albo degli autotrasportatori, hanno chiesto una proroga fino al 29 ottobre prossimo per quanto riguarda gli adempimenti dichiarativi e contributivi, fissati dalla stessa Art, per il 30 aprile prossimo. La richiesta di proroga si è resa necessaria in virtù del fatto che – scrivono le associazioni – “l’autorità ha dichiarato la fine della sospensione degli adempimenti con provvedimenti recenti che non tengono conto dello sforzo operativo cui si dovrebbero sottoporre le imprese in un periodo di forti disagi come quelli attuali. Inoltre, l’insistenza con cui l’Art – proseguono le associazioni – si ostina a chiedere versamenti, mal si concilia con quanto dichiarato dal presidente del consiglio Mario Draghi circa la necessità, nell’attuale momento di crisi, di erogare sussidi e non di esigere pagamenti”. Non solo, le associazioni ribadiscono anche che “si tenga presente che a tutt’oggi è ancora pendente avanti al Consiglio di Stato il contezioso aperto dalle scriventi associazioni per l’annualità 2019 e che le imprese erano fiduciose di non dover adempiere nell’immediato. Fermo restando – concludono le associazioni – il forte convincimento delle scriventi associazioni circa l’esclusione delle imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi dall’obbligo di contribuire al funzionamento dell’Art, si chiede almeno che le imprese siano messe in condizione di poter eseguire gli adempimenti con tempistiche idonee, garantite dalla proroga richiesta”.
Niente proroga per lo stato di territorio a mutazione del virus Covid-19 stabilito due mesi fa per il Tirolo austriaco, eliminando quindi l’obbligo di esibire un certificato di negatività al virus Sars-Cov-2 e dell’iscrizione nel registro elettronico per tutte le persone che entrano da quella frontiera, compresi gli autisti di veicoli industriali. la decisione è stata presa dal Governo tedesco; di conseguenza decade anche l’obbligo imposto dalle Autorità austriache per chi entra nel suo territorio dal Brennero. Anche la Repubblica Ceca e la Slovacchia sono state tolte dalla lista delle zone di mutazione del virus (diventando aree ad alta incidenza, comunque escluse dal certificato pur restando quello dell’iscrizione al registro elettronico). Dal 28 marzo anche la Francia è nell’elenco delle aree ad alta incidenza e anche in questo caso gli autotrasportatori che entrano in Germania devono registrarsi al sito web dedicato.
Lo sc0ntro fra il sindacato di base SiCobas e la multinazionale del delivery Fedex, contrassegnata da blocchi illegali, disordini e denunce culminate da provvedimenti giudiziari restrittivi per i manifestanti più facinorosi (revocati solo 4 giorni fa), si riapre dopo l’annuncio che l’azienda procederà alla riorganizzazione del gruppo in Italia partendo proprio dalla chiusura dell’Hub di Piacenza (teatro degli scontri) contro la quale il sindacato attuò un lungo sciopero con picchetti a gennaio e febbraio 2021 e la successiva comunicazione di procedere a nuove assunzioni . SiCobas contesta l’affermazione di FedEx secondo cui stanno avvenendo assunzioni in altre piattaforme.
Lo sciopero dei trasporti indetto e confermato dalle confederazioni sindacali per lunedì prossimo, non trova giustificazioni nell’andamento della trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro e, data la delicatezza del ruolo che i trasportatori hanno nell’approvvigionamento dei beni di prima necessita e, ancor di più nei “servizi essenziali da garantire” (trasporto e distribuzione di prodotti medicali legati alla lotta alla pandemia) l’agitazione, senza opportune cautele, rischierebbe di aumentare i disagi.
Lo comunica la Fedit in un comunicato stampa nel quale si sottolinea che la federazione dei trasportatori e Confetra, confermano la disponibilità ad un aumento di retribuzione di importo pari a 100 euro mensili a regime ed una tantum pari a 200 euro, somme che verranno erogate alle scadenze già ipotizzate. Fedit conferma inoltre che, come convenuto fra le parti, non sono presenti sul tavolo richieste normative e che il rinnovo sarà esclusivamente economico.
Il comunicato della Fedit infine, nell’ipotesi che i sindacati non ritengano possibile procedere alla sospensione delle agitazioni in essere, invita i responsabili dei sindacati a prendere contatto con le imprese interessate per definire modalità di sciopero rispettose della necessità di proteggere interessi costituzionalmente garantiti.
Il sindacato ha confermato lo sciopero di 24 ore (48 ore per le imprese di autotra-sporto tranne quelle le cui attività comprendono le merci considerate essenziali dal CCNL) per lunedì 29. Il volantino sindacale con cui è stata confermata l’agitazione indica come cause scatenanti della stessa “le inique richieste datoriali proposte nella prima fase di trattativa” nonché la richiesta non accolta di “adeguati riconoscimenti salariali”. Entrambe le suddette motivazioni, si legge in un comunicato diffuso questo pomeriggio da Confetra, costituiscono una forzatura della realtà dei fatti. La prima in quanto superata ormai da tempo atteso che il tavolo di trattativa è stato sgombrato da qualsiasi richiesta, datoriale e sindacale, di natura normativa per con-centrarsi esclusivamente sulla partita economica. La seconda in quanto anch’essa non più attuale atteso che non solo la generalità delle parti datoriali si è avvicinata alle rivendicazioni economiche del sindacato, ma il mondo Confetra è andato anche oltre dichiarandosi disponibile a negoziare un aumento sostanzialmente in linea con quello richiesto
L’autista di un veicolo industriale o di un autobus che non mostri durante un controllo su strada i fogli di registrazione del cronotachigrafo del giorno in cui è stato fermato e dei 28 giorni precedenti (che deve tenere in cabina) deve essere sanzionato. Lo hanno stabilito i giudici della Corte di Giustizia europea che hanno pubblicato ieri la sentenza, punto di arrivo di una vicenda cominciata in Italia nel 2013, quando durante due controlli gli agenti avevano rilevato che mancavano diversi fogli di registrazione relativi ai 28 giorni precedenti. I due autisti avevano successivamente fatto di ricorso che, di grado in grado, era arrivato alla Corte UE. Secondo i giudici europei, in questo caso le Autorità di controllo devono erogare una sola sanzione, indipendentemente dal numero dei fogli mancanti, e non una per ogni foglio mancante. Nella sentenza, la Corte ricorda che gli Stati membri devono prevedere sanzioni sufficientemente elevate, proporzionate alla gravità delle infrazioni, per produrre un reale effetto dissuasivo, precisando che un’infrazione del genere è tanto più grave quanto più elevato è il numero di fogli di registrazione che non possono essere presentati dal conducente.
Il comparto dei trasporti e della logistica, nel 2019 anno pre-covid, mette a segno un aumento degli addetti del 7,7%, un incremento dei ricavi del 6,7% e del valore della produzione del 6,5%, che tradotti mostrano complessivamente un aumento del valore aggiunto del 9,8%. Queste le conclusioni che si ricavano dal nuovo focus settoriale dell’Osservatorio sui bilanci delle Srl nel 2019 curato dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti. Il campione esaminato è composto da quasi 19 mila Srl con poco più di 276 mila addetti e quasi 49 miliardi di fatturato. Il 33,5% di queste sono microimprese (società con fatturato pari o inferiore a 350 mila euro), mentre il 41,8% sono piccole imprese (società con fatturato compreso tra 350 mila e 2 milioni di euro), il 20,5% sono medie imprese (società con fatturato compreso tra 2 e 10 milioni di euro) e il 4,2% sono grandi imprese (società con fatturato superiore a 10 milioni di euro). Complessivamente, il 75,3% del campione è rappresentato da micro e piccole imprese, ovvero le Srl per le quali il fatturato non supera i 2 milioni di euro. Il comparto di proporzioni maggiori è costituito dal Trasporto terrestre di merci, che rappresenta il 56,4% delle società di tutto il settore (quasi 11 mila società), impiega il 55,7% degli addetti e realizza il 52,3% dei ricavi, da cui un fatturato per addetto pari a 166 mila euro. Il Magazzinaggio e le attività di supporto ai trasporti è Il secondo comparto più significativo, che è composto da quasi 6.500 imprese e rappresenta il 34% delle società del settore, il 30,2% degli addetti e il 38,6% dei ricavi. Con un fatturato per addetto di 226 mila euro è il comparto più significativo del settore. Per quanto riguarda infine la ripartizione territoriale, le performance migliori si registrano nel Nord-ovest (+7,9%), rispetto al Nord-est, in cui invece si registra la crescita più bassa del fatturato (+5,3%). Dal confronto con il 2018, risulta che nel Sud si registra un incremento del fatturato del 7,1%, comunque più basso se confrontato con l’anno precedente (+8,2%), mentre al Centro si registra un incremento del 5,5% rispetto al +6,4% dell’anno prima.
L’Unione europea, è in procinto di attuare una revisione completa del quadro di riferimento per il rilascio delle patenti di guida, anche sulla scorta di uno studio pubblicato dall‘ETSC (Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti) che evidenzia le criticità normative nell’ordinamento dell’UE e dei suoi Paesi membri. Al centro dell’analisi, prima fra tutti, viene ravvisata la necessità di valutare l’idoneità dei soggetti, non solo in base all’età, ma soprattutto in base alle loro specifiche condizioni di salute. Mancano a questo proposito dati scientifici sufficientemente attendibili a livello comunitario, ma in Finlandia è stato dimostrato che il 16% degli incidenti mortali sono imputabili a malattie del conducente, spesso di origine cardio-vascolare. Va da se dunque che occorre un maggiore quantitativo dei dati ed a questo proposito si pensa di coinvolgere i medici di famiglia che sono le figure cardine nell’individuazione dei soggetti a rischio; su di loro andrebbero centrati nuovi e più specifici programmi formativi, coordinati a livello europeo. Il loro ruolo infine potrebbe essere determinante nell’assistere i pazienti e le loro famiglie nelle scelte di riduzione o interruzione della guida di un veicolo. Il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti infine propone anche la revisione del divieto imposto dall’UE al rilascio della patente a soggetti con dipendenze dall’alcol. A questo proposito (ma il dato è da verificare meglio) un incidente su quattro è imputabile all’alcol, ma l’ETSC ritiene opportuno aprirsi alla possibilità di reintegrare i conducenti sospesi attraverso programmi di riabilitazione, in abbinamento ai sistemi di valutazione del tasso alcolemico del conducente di cui possono essere oggi dotate le automobili, con conseguente immobilizzazione del veicolo in caso di irregolarità di chi è al volante.
La Regione Friuli ha deciso di far fronte alla carenza di conducenti di mezzi pesanti stanziando 151.235 euro per contribuire alle spese occorrenti a conseguire la Carta di qualificazione del conducente. Vi possono accedere “cittadini disoccupati, inoccupati, lavoratori occasionali ovvero titolari di partita Iva a basso reddito, che siano residenti da almeno cinque anni nella Regione autonoma Friuli Venezia Giulia”, con un’età compresa tra18 e 55 anni. Il corso per la Cqc può avvenire anche congiuntamente a quelli per conseguire la patente delle categorie C, CE, D, DE, E. Il contributo copre fino all’ottanta percento del costo del corso, con un massimo di 5000 euro nel caso di corsi congiunti patente e Cqc, di 3500 euro nel caso della sola Cqc e di 1500 euro per l’estensione a merci o passeggeri di una Carta di qualificazione già ottenuta. Le domande per ottenere il contributo regionale debbono essere presentate entro il 17 maggio 2021.
Inizia questa mattina lunedi 22 marzo il primo sciopero nazionale della filiera Amazon in Italia. Lo sciopero è stato deciso dopo l’interruzione nella trattativa per la contrattazione di secondo livello della filiera Amazon. Sul tavolo ci sono la verifica dei carichi e dei ritmi di lavoro imposti, la verifica e la contrattazione dei turni di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro dei driver, gli aumenti retributivi, la clausola sociale e la continuità occupazionale per tutti in caso di cambio appalto o cambio fornitore, la stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori somministrati ed il rispetto delle normative sulla salute e la sicurezza, l’indennità Covid.
“La Logistica rappresenta il sistema circolatorio dell’economia reale sul piano interno, e le braccia e le gambe degli interessi economici e industriali del Paese sul piano internazionale nel complesso scacchiere del mercato globale”. Questo è quanto ha dichiarato il Presidente di Confetra Guido Nicolini al termine dell’incontro con il nuovo ministro del Mims Enrico Giovannini durante il quale sono stati illustrate tutte le problematiche della logistica e dell’autotrasporto. Nicolini ha poi precisato che:” Il dialogo con il nuovo responsabile del dicastero ex-dei Trasporti, proseguirà nelle prossime settimane per affrontare le tante questioni aperte che riguardano i diversi specifici segmenti della nostra supply-chain: porti, interporti, aeroporti, spedizioni internazionali, cargo ferroviario, autotrasporto, hub logistici, infrastrutture materiali ed immateriali”. Quanto alle questioni rimaste aperte da anni, Nicolini ha sottolineato che: “È da due anni che proponiamo un pacchetto di semplificazioni per il nostro settore a costo zero ed altissimo impatto. Ora siamo noi che chiediamo allo Stato di compiere lo stesso salto di qualità che il Governo ha auspicato compiano le imprese e la cultura industriale del Paese”. Nicolini ha poi concluso ricordando che il gap delle competitività logistica italiana costa tra 70 e 90 miliardi di euro l’anno. Confetra ha infine proposto al Governo un patto per il Pnrr: “Lo Stato faccia le riforme che il settore attende da oltre un decennio e ogni euro risparmiato dalle imprese logistiche sugli assurdi oneri burocratici tutti e soli italiani sarà investito per accelerare la transizione green”.
Il generale Francesco Paolo Figliuolo, dopo aver ribaltato l’impostazione del piano vaccini ponendo al primo piano la Logistica, ha però mantenuto due elementi fondamentali: il ruolo di hub nazionale svolto dall’aeroporto militare di Pratica di Mare e la posizione dominante di Sda Express (controllata da Poste Italiane) nella distribuzione ai punti d’inoculazione, affiancata da risorse dell’Esercito.