Roma 9 Luglio:“Il Primo Pacchetto sulla mobilità, che il Parlamento Europeo ha finalmente approvato mettendo fine ad un lungo e travagliato percorso nelle Istituzioni della Comunità Europea, e che ha visto una lunga contesa fra i Paesi di lunga appartenenza alla Ue ed i nuovi arrivati dell’Est europeo, rappresenta un punto di arrivo che ha il pregio di porre la parola fine al disordine normativo e (speriamo) al dumping che ha creato non pochi problemi a imprese e addetti al trasporto internazionale:” lo ha dichiarato il Segretario Generale della Fedit Enzo Solaro dopo l’approvazione del Primo Pacchetto Mobilità da parte del Parlamento Europeo”, affermare tuttavia che il disagio era solo una questione dei Paesi Ue dell’Europa orientale, è riduttivo,”ha proseguito Solaro”, perché se da un lato ci sono gli strumenti normativi per ridurre il dumping sociale, dall’altro gli obblighi per le imprese di rispettare il resto delle altre norme riguardante i tempi di riposo ecc, hanno trovato non poche perplessità anche negli operatori tradizionalmente occidentali. Si tratterà ora di vedere se l’ottimo, o presunto tale, sia nemico del bene o il bene non sia meglio dell’ottimo; ovvero se gli operatori si adegueranno alla nuova disciplina o se gli passeranno accanto. Esempi tutt’altro che edificanti li abbiamo già visti nel nostro Paese, dove aziende rispettose delle regole subiscono una concorrenza sleale da parte di imprese, anche italiane, che operano all’interno di una zona “grigia”; comportamenti che riteniamo richiederebbero,” ha concluso il Segretario Generale della Fedit”, maggiore attenzione ed interventi mirati da parte delle Autorità competenti”.
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Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.Roma 9 luglio: il Primo Pacchetto Mobilità che riforma le regole sull’autotrasporto, è stato finalmente e definitivamente votato ieri a maggioranza dal Parlamento Europeo; sostanzialmente il testo è quello dell’accordo con il Consiglio Europeo del dicembre 2019. Nel merito delle questioni, per quanto riguarda gli autisti, cambieranno le regole per il distacco trans-nazionale e quelle sui tempi di guida e di riposo. Le aziende di autotrasporto dovranno pianificare i viaggi in modo che gli autisti nel trasporto internazionale di merci possano tornare a casa ogni tre o quattro settimane. Il riposo settimanale regolare dovrà svolgersi nella cabina del camion in tutti i Paesi UE e l’azienda, a seconda delle condizioni, sarà tenuta pagare le spese di alloggio dell’autista. I cronotachigrafi dovranno registrare i passaggi di frontiera per agevolare i controlli su strada nel trasporto internazionale. Il cronotachigrafo sarà obbligatorio anche per i veicoli commerciali con massa complessiva da 2,5 a 3,5 tonnellate sempreché svolgano autotrasporto internazionale. Le modalità di applicazione del distacco trans-nazionale degli autisti prescrivono anche la parità di retribuzione su tutto il territorio UE. Regole nuove anche per svolgere il cabotaggio stradale, allo scopo di evitare quello sistematico e contrastare più efficacemente gli abusi. Non cambia invece la regola per la quale i tre viaggi nazionali nei sette giorni successivi all’entrata di un veicolo in un Paese comunitario per svolgere un autotrasporto internazionale. Cambiamento anche per le norme di apertura di una società di autotrasporto all’estero, per evitare quelle di comodo. Le filiale estere dovranno essere realmente operative nel Paese, dimostrando di avere sul posto una sede operativa con addetti, veicoli e autisti. Ogni otto settimane di viaggio consecutive, i veicoli dovranno rientrare nella sede dell’impresa, evitando così fenomeni di “nomadismo”, in cui gli autisti restano in viaggio per mesi..
Roma 8 Luglio: La crescita dell’e-commerce prosegue a ritmi elevatissimi anche dopo il lockdown. Le rilevazioni Istat riferito al periodo successivo al il “tutti a casa” indicano una crescita in valore del 41,7% del commercio online rispetto al 2019. Il fatto che l’avanzare senza sosta del commercio elettronico continui dopo il lockdown, periodo durante il quale si è registrato il primo boom, potrebbe significare che i consumer sbarcati della rete con il covid , sono ormai fidelizzati a questo tipo di procedure di acquisto. Siamo di fronte in definitiva a una nuova era delle abitudini dei consumatori di cui fanno le spese purtroppo i commercianti la cui crisi è più che consolidata.
Roma 30 Giugno: La logistica e le spedizioni rientrano nell’area delle imprese che la Simon-Kuchher &Partners, prestigioso istituto di ricerche economiche indica come le più soggette ad una crisi più pesante degli altri settori produttivi. I risultati di tale ricerca, pubblicati oggi sul “Corriere della Sera”, evidenziano una stagione di lunga”sofferenza” diversamente spalmata sui vari settori produttivi. Preoccupante anche la premessa nella quale si evidenzia che il 58% dell’economia mondiale è in pericolo, il 17%delle imprese sopraffatte ed il 15% in forte calo. I settori più in pericolo sono i viaggi, i trasporti e l’ospitalità, ma in una condizione molto simile si trovano anche, oltre all’auto, il manufatturiero, i beni di consumo non essenziali, anche la logistica, le spedizioni, l’edilizia e il settore pubblicitario.
Roma 24 giugno: Dopo mesi di pesante calo di nuove immatricolazioni conseguenti alla vendita di nuovi veicoli industriali, in maggio è apparso qualche segno di lieve recupero, possibile segnale di un’inversione di tendenza. E’ quanto si evince dalla periodica rilevazione mensile condotta dall’UNRAE (Centro Studi e Statistiche di UNRAE, l’Associazione delle Case estere) sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La stima del mercato dei Rimorchi e Semirimorchi con massa totale a terra superiore a 3,5t che indica una perdita dell’1% rispetto al maggio 2019. Rimane invece pesante la stima dei primi cinque mesi del 2020 che evidenzia un calo del 43,1% rispetto allo stesso periodo del 2019 .
Roma 18 giugno:”“Costi minimi, sovvenzioni, sconti o altre proposte novecentesche consentirebbero al massimo la stentata sopravvivenza delle nostre imprese, ma non servono per affrontare l’attuale fase, in cui il mondo si riorganizza attorno alla Logistica quale pilastro dei nuovi rapporti di forza geoeconomici”. LO ha detto il Presidente della Confetra Guido Nicolini intervenendo ieri agli Stati Generali dell’Economia in corso a Villa Pamphili, sede della Presidenza del Consiglio. L’intervento di Nicolini, dopo la presa di posizioni di molte associazioni dell’autotrasporto favorevoli alla riproposizione dei costi minimi, prefigurano nell’immediato la riapertura di uno scontro con l’autotrasporto che tuttavia ha collocato i problemi del settore in un ambito più ampio con la presentazione contestuale di un ampio pacchetto di proposte declinate su tre piani d’azione. “C’è anzitutto un’emergenza infrastrutturale non più tollerabile: opere al rallentatore, cantieri bloccati, Genova e la Liguria paralizzate e isolate, il Mezzogiorno disconnesso, troppi porti ed aeroporti con gravi problemi di accessibilità stradale e ferroviaria”,ha sottolineato il Presidente della Confetra, “C’è poi un’emergenza semplificazioni: abbiamo avanzato venti proposte normative specifiche per rendere più fluido il flusso delle merci e più facile la vita ai vettori. Basti pensare che in tema di spedizioni, il cuore pulsante della logistica moderna, si fa ancora riferimento al Regio Decreto del 1942”. Il terzo elemento è l’avvio di una politica industriale per la logistica. Nicolini a questo proposito ha posto l’attenzione sulla dimensione delle imprese italiane: “Abbiamo 95 mila imprese, il 90% delle quali ha meno di 5 milioni di fatturato e meno di 9 addetti. La prevalenza dei contratti di trasporto è franco destino, non abbiamo né campioni nazionali di dimensioni globali né un tessuto vasto e solido di piccole e medie imprese capaci di essere leader continentali. Si investe poco in trasferimento tecnologico ed innovazione, anche perché il costo fiscale del lavoro divora i nostri bilanci. Il semplice trasporto fisico della merce, a basso valore aggiunto di know how, è vittima di ribassi di tariffe insostenibili e tra l’altro esportiamo ed importiamo il 70% dei volumi complessivi in un raggio di 3 mila chilometri: praticamente due volte la distanza tra Milano e Catania”. Le sfide globali da affrontare sono diverse e comprendono la Via della Seta alla guerra dei dazi, la Brexit, la Rotta Artica, il dibattito sulle reti 5G. Più che i costi minimi”, ha concluso,” il Presidente di Confetra, bisogna pensare a un Pacchetto Servizi 4.0 “che abbatta il cuneo fiscale, sostenga gli investimenti innovativi e digitali, incentivi i contratti franco destino, spinga verso le integrazioni tra imprese, supporti la capitalizzazione delle stesse, agevoli la formazione permanente ed il passaggio generazionale”.
Roma 16 giugno: giugno difficile per i corrieri. Lo sciopero alla Tnt- FedEx alla filiale di Peschiera Borromeo , proclamato da SiCobas e Filt Cgil che nei giorni scorso è stata al centro di uno scontro fra manifestanti e forze dell’ordine, continua. Il Si Cobas ha in corso anche vertenze contro la Gls e Zust Ambrosetti, mentre pare risolta con un accordo fra le parti quella contro la Sda, dopo tre giorni di sciopero. Nel piacentino, la Filt Cgil ha proclamato uno sciopero dei lavoratori che operano per Città Fashion Ovs nella piattaforma Xpo Logistics di Pontenure, perché Car e la cooperativa Giove non starebbero pagando il trattamento di fine rapporto derivato dal cambio di appalto dell’ottobre 2019 e per il mancato rispetto dell’accordo dell’8 maggio 2020 per i dipendenti diretti di Xpo. Lo sciopero è avvenuto il 4 giugno 2020. Il 26 maggio, Filt Cgil, Fit Cisl e Si Cobas avevano firmato l’accordo quadro per i lavoratori della piattaforma occupati per Ovs.
Roma 16 giugno: Domani pomeriggio il Presidente della Confetra Guido Nicolini porterà la voce del trasporto e della logistica agli Stati Generali dell’Economia in corso a Roma nella prestigiosa sede della Presidenza del Consiglio di Villa Pamphili. “Sarà un’importantissima occasione per discutere del futuro logistico del Paese, ”ha dichiarato Nicolini in una nota diffusa ieri” in una fase di grande incertezza determinata da diversi elementi alcuni dei quali in atto prima della pandemia di Covid-19, come la guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina, la Brexit e lo sviluppo della rotta artica. Uniti alla pandemia, questi elementi potrebbero ridurre del venti percento l’interscambio commerciale tra l’Italia e il resto del mondo, pari a circa 90 milioni di tonnellate di merce tolta alle esportazioni e importazioni. Confetra porterà all’incontro con il Governo temi legati alle infrastrutture, partendo dal documento di programmazione voluto dalla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, e intitolato Italia Veloce. Inoltre, la Confederazione,” ha proseguito Nicolini”, vuole avviare col Governo una riflessione sul potenziamento dell’industria logistica nazionale attraverso la capitalizzazione delle imprese, il supporto agli investimenti innovativi, l’aumento delle dimensioni, l’agevolazione delle aggregazioni e l’incentivo ai contratti Franco destino”. “Solo facendo crescere il comparto tutto, attraverso campioni nazionali ed un tessuto più forte di piccole e medie imprese l’Italia potrà giocare un ruolo davvero forte e autonomo sui mercati globali” spiega Nicolini “si pensi alla Germania: DB Schenker nel cargo ferroviario, Dhl su gomma corriere e spedizioniere internazionale, Eurokai nel terminalismo portuale, Hapag Lloyd come grande Shipping Line contenitori globale, Lufthansa Cargo, leader nel trasporto aereo merci. Il primato logistico europeo e globale, di quel Paese, non è casuale. E non è fatto solo di ottime infrastrutture, vedi i porti di Amburgo e Brema, ma anche di grandi imprese tedesche multinazionali che sostengono legittimamente gli interessi dell’economia tedesca nel mondo e che sono a loro volta considerate da quel Governo come patrimonio ed asset strategico nazionale. Discorso simile potrei fare per Francia o Svizzera, per non parlare della Cina. Attorno a questi due temi, infrastrutture e profilo industriale del settore,” ha concluso Nicolini”, avvieremo il confronto con il Governo”.
Roma 11 giugno: Il coronavirus ha ridotto significativamente le attività criminali in tutti i Paesi dove è stato adottato il lockdown, un fenomeno che ha interessato anche la filiera logistica. Il dato è stato rilevato e diffuso dall’associazione internazionale Transported Asset Protection Association (Tapa), secondo il numero dei crimini sono calati nella regione Emea, che comprende Europa, Medio Oriente e Africa. Se si tiene conto che i dati della Tapa sono parziali, perché basati sulle dichiarazioni delle Autorità, l’associazione ha rilevato nel primo trimestre dell’anno una riduzione dell’85% dei crimini. Nello stesso tempo, però, la pandemia ha creato nuovi obiettivi per ladri e rapinatori. In Spagna, la polizia ha arrestato un uomo accusato di far parte di un’organizzazione che ha sottratto da una piattaforma logistica specializzata in forniture mediche due milioni di maschere facciali. Sempre in Spagna è avvenuto il furto di ben cinquanta veicoli industriali in un’impresa di autotrasporto, che poi sono stati recuperati dalla Polizia. La Tapa segnala altri casi a sei cifre, tra cui un furto di materiale sportivo nel regno Unito e il sequestro di un autoarticolato carico di telefoni cellulari in Kenya. Sempre nell’autotrasporto si segnalano una rapina in Francia per un valore di 140mila euro, una da 120mila euro nel Regno Unito e una da 116mila euro in Germania. Nella logistica, una banda ha assalito una piattaforma in Romania. La Tapa mette in guardia per la fase successiva all’emergenza, quando i criminali potranno intensificare furti e rapine per recuperare gli introiti persi nei mesi precedenti. Inoltre, i mutamenti delle rotte causate dall’emergenza o l’uso di nuovi hub o piattaforme logistiche potrebbero favorire i reati. “Gli intasamenti che creano lunghe attese-concludono le ricerche della Tapa- l’allungamento della supply-chain e problemi di tracciamento aumentano i rischi per le imprese”.
Roma 11 giugno: Amazon ha annunciato l’apertura di una piattaforma a Milano, e precisamente a Mezzate, operativa dal prossimo autunno che distribuirà le spedizioni online nella parte sud-orientale della provincia di Milano, nella provincia di Lodi e in parte di quella di Cremona. L’impianto avrà una dimensione di 11mila metri quadrati e occuperà trenta persone a tempo indeterminato entro tre anni dall’apertura, cui si aggiungeranno una settantina di autisti di autotrasportatori esterni.
Roma 11 giugno: gli interporti potranno beneficiare di finanziamenti pari a 45 milioni ( erogabili partecipando al bando di prossima pubblicazione) provenienti dal Fondo per gli investimenti e sviluppo infrastrutturale del Paese (2018-2022) destinati al completamento della rete nazionale degli interporti, con speciale attenzione per il Sud. Le risorse saranno erogate come cofinanziamento a fondo perduto oppure con finanza di progetto, con un contributo pubblico non superiore al 60%. Le indicazioni per partecipare al bando saranno pubblicate dal Ministero dei Trasporti
Roma 10 giugno: . La commissione Trasporti del Parlamento Ue ha approvato in seconda lettura l’accordo sul “Pacchetto mobilità” raggiunto a dicembre fra l’Eurocamera e il Consiglio Ue dopo un lungo e difficile negoziato. Si tratta dunque di un nuovo ed importante passo in avanti della lunga e travagliata storia del pacchetto mobilità. Le nuove regole puntano a evitare il ‘dumping’ sociale fra Paesi e garantire adeguati periodi di riposo agli autotrasportatori. I cronotachigrafi saranno usati anche per registrare gli attraversamenti delle frontiere in modo da rafforzare la lotta alle frodi. La palla passa ora all’esame dell’aula, che dovrebbe votare nuove norme durante la sessione di luglio. La riforma, secondo il Regolamento del Parlamento Ue, sarà considerata adottata se nessun emendamento verrà approvato dalla maggioranza assoluta dell’aula.
Roma 9 giugno: La Ministra De Micheli alza la voce e chiede maggiori risorse per le imprese dell’autotrasporto sui futuri stanziamenti del Recovery Fund: «Alle imprese dei trasporti e dei porti dovremo dedicare un’attenzione particolare quando arriveremo alla definizione delle risorse del Recovery fund nel nostro Paese» ha sottolineato ieri la Ministra delle Infrastrutture e Trasporti durante la cerimonia della firma del “Patto per l’Export”, la strategia per il rilancio dell’esportazione del Made in Italy,”Chiediamo due attenzioni – ha proseguito la Ministra rivolta agli altri colleghi della compagine governativa presenti alla cerimonia, «sul Recovery fund una destinazione calibrata sul mondo dei trasporti e la cessazione di alcune limitazioni che ci stanno danneggiando soprattutto sulla gomma”. “Credo che questo sia il segnale di gratitudine al settore che ha corso dei rischi e che non si è mai fermato, perchè grazie al settore della logistica nessuno è rimasto senza cibo e senza medicine”.
ROMA – “Abbiamo inviato al Presidente Conte e alla Ministra De Micheli, il documento programmatico di Confetra verso il DL Semplificazioni” ha annunciato il presidente di Confetra Guido Nicolini. “Un contributo importante anche in vista degli Stati Generali dell’economia. Bene l”impegno del MIT per rendere più agevole l’attuazione del Codice Appalti e, quindi, per velocizzare la realizzazione delle infrastrutture programmate. Ma non va dimenticata l’altra faccia della medaglia: occorre rendere più fluido il ciclo operativo della logistica, agendo sulla semplificazione dei procedimenti amministrativi e sull’esternalizzazione di molti servizi. Oltre 300 procedimenti di controllo su merci e vettori, più di 25 uffici amministrativi pubblici coinvolti, 30 miliardi di oneri burocratici insopportabili per le imprese e per la competitività del Sistema Paese” ha concluso Nicolini “su questi temi abbiamo lavorato oltre un anno in ambito CNEL e mettiamo con grande soddisfazione i frutti di questo lavoro a disposizione del Governo”.
Roma 9 Giugno: Nei prossimi quattro anni i settori alimentare, farmaceutico, beni di largo consumo e commercio elettronico, che sono proprio quelli che hanno lavorato più intensamente durante l’emergenza Coronavirus, genereranno una forte domanda di investimento immobiliare. Queste le conclusioni di una ricerca diffusa dallo sviluppatore Prologis sulle conseguenze del Covid-19 nella logistica. Alla base di questa tendenza c’è la riorganizzazione della supply-chain causata dalla pandemia per l’incremento del commercio elettronico e dell’e-fulfillment, che cercheranno spazi soprattutto per il trasporto nell’ultimo miglio con lo scopo di reagire più prontamente durante le fasi di crisi. Aumenteranno anche le scorte delle industrie almeno del 5-10% e solo questo fatture aumenterà la domanda incrementale aggregata tra 26 e 53 milioni di metri quadrati.
Roma 5 maggio: Lannutti Trasporti diventa più grande. L’amministratore delegato Valter Lannutti infatti ha comunicato di aver acquistato nel territorio di Fossano (CN) l’area e gli edifici dove fino al 2015 operava una fabbrica di pneumatici della Michelin. L’area si estende su 27 ettari con edifici per 60mila metri quadrati, non richiede bonifica ed è già raccordata con la rete ferroviaria nazionale. Lannutti ha dichiarato che intende realizzare una piattaforma logistica dedicata alle imprese del Piemonte meridionale, che potrebbe diventare operativo entro sei mesi.
Roma 4 Giugno: novecento milioni di chilometri in meno, 1,8 miliardi di fatturato persi; queste le cifre degli effetti che Covid-19 ha prodotto nell’autotrasporto secondo una ricerca condotta dall’Ufficio Studi Confcommercio che ha messo a confronto i dati dello stesso periodo dello scorso con quelli ultimi della pandemia che dipingono il quadro di un comparto produttivo che non ha mai smesso di operare, anche quando, fra il 9 marzo e il 13 maggio, tutto il Paese era in lockdown, e che sta continuando a lavorare spesso anche in perdita, non riuscendo a controbilanciare il viaggio di andata (carico) con quello di ritorno (vuoto).
Roma 4 Giugno: Karen Reddington dal primo giugno è il nuovo Presidente regionale per l’Europa e Ceo di TnT in sostituzione di Bert Nappier che resta nella multinazionale del trasporto espresso come Executive Vice President, Treasurer, Tax and Corporate Development di FedEx nel quartier generale di Memphis. Karen Reddington opera in FedEx Express da 23 anni e arriva in Europa dall’Asia Pacifico. Ha iniziato la sua carriera nel 1997 come Operations Research Adviser a Hong Kong. Dopo aver ricoperto una serie di incarichi di sempre maggiore responsabilità nella regione Asia Pacifico, nel 2015 è stata nominata Regional President. In tale periodo, ha guidato l’integrazione regionale di Tnt e il lancio di una più vasta gamma di servizi per le piccole e medie imprese; inoltre, ha coordinato la risposta di FedEx alla pandemia di Covid-19 nell’area. Dalla sua nuova posizione dirigerà circa 50mila persone in cinquanta Paesi, con l’obiettivo di espandere le attività connesse al commercio elettronico e gli investimenti nel trasporto stradale e aereo.
Roma 28 maggio: Covid-19 ha letteralmente fatto a pezzi le vendite dei veicoli industriali con una progressione che va -71% di Marzo al -90% di Aprile rendendo del tutto insignificante il raffronto con le vendite 2019 dello stesso periodo. E’ quanto si evince dalla periodica analisi del mercato condotta dall’ufficio studi di UNRAE secondo il quale le immatricolazioni di autocarri con ptt fino a 3,5t sono 1.606, con una perdita di quasi 14.000 unità a fronte delle 15.555 di Aprile 2019. Il primo quadrimestre del 2020 chiude con una perdita del 44% con 34.478 immatricolazioni rispetto alle 61.645 dello stesso periodo dello scorso anno.
Roma 27 maggio: sono pochi, ma selettivi gli emendamenti che Confetra propone alle commissioni parlamentari che stanno lavorando per convertire in legge DL Rilancio: “Poche e mirate proposte per rendere il DL Rilancio più aderente alle necessità del mercato” ha commentato il Direttore di Confetra Ivano Russo, presentando le proposte di modifica messe a punto dai gruppi dirigenti della Confederazione. “Vi è un grande tema politico trasportistico, e riguarda il ruolo che alla portualità tale Provvedimento vorrà riconoscere- ha proseguito Russo- Non abbiamo contestato i miliardi o le centinaia di milioni messi a disposizione di Alitalia e Ferrovie, ma non possiamo tollerare che le oltre 200 imprese terminalistiche portuali vengano indennizzate con appena 16 milioni di riduzione dei canoni concessori, a fronte di una riduzione media dei volumi del 40% o, come nel caso dei terminal crociere, con i fatturati praticamente azzerati. Non vogliamo incidere sui saldi del Provvedimento- ha sottolineato Russo- ma almeno si lascino libere le AdSP che hanno avanzi di bilancio di poter ristorare i propri concessionari seppur entro un limite massimo di 10 milioni per ogni Autorità”. Torniamo poi al tema di una maggiore tutela operativa per i corrieri che consegnano beni di prima necessità; sui necessari congelamenti dei versamenti dovuti dal settore ad ART e AgCom; su un più realistico criterio di accesso ai benefici del Ferrobonus coerente con la devastazione di volumi e fatturati imposta dalla pandemia. Per parlare tuttavia di vero” rilancio” occorrerà puntare a coraggiose semplificazioni e a una riduzione strutturale e importante del cuneo fiscale. Soprattutto per questo secondo aspetto, parliamo di svariati miliardi di euro. Speriamo che la partita sul Recovery Found vada a buon fine, e che entro l’estate si possa riprendere il tema in vista della Manovra di Settembre”.