Roma 27 maggio: Il ministero dell’Interno ha diffuso una circolare nella quale puntualizza le misure imposte nel comparto dei trasporti per contrastare il contagio da Covid-19 peraltro già emanate e quindi note alle imprese di autotrasporto e quindi: prescrizioni a carico dell’impresa, protezione degli operatori con i dispositivi individuali, sanificazione dei veicoli e degli equipaggiamenti,trasporto. Fin qui disposizioni già molto note. Viene poi puntualizzata la parte meno conosciuta riguardante i casi nei quali le imprese di trasporto o gli autisti non osservino le regole. La circolare ministeriale a questo proposito chiarisce che la Polizia Stradale può controllare le violazioni delle norme antivirus, ed irrogare le conseguenti sanzioni previste dall’articolo 4 del Decreto Legge 19/2020, ma anche eventuali norme più restrittive emesse a livello locale. Tali sanzioni, secondo i casi, vanno applicate all’imprenditore o ad altri soggetti tenuti al rispetto degli obblighi. L’imprenditore comunque è responsabile di tutti gli obblighi derivanti dall’organizzazione dell’attività ( sanificazioni, equipaggiamenti ecc.). Qualora invece le disposizioni si rivolgano direttamente ai dipendenti dell’impresa di trasporto, loro stessi sono responsabili delle violazioni, eventualmente in concorso con i gestori dell’impresa (per omessa vigilanza). L’impresa che viola le prescrizioni antivirus, oltre alla sanzione amministrativa, rischia anche la con possibilità di chiuderla anche la sospensione dell’attività da 5 a trenta giorni.
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Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.Roma 27 Maggio: FedEx e Microsoft si alleano: “per unire la rete globale digitale e logistica di FedEx con la potenza del cloud intelligente di Microsoft”. L’annuncio, diramato ieri con nota stampa, prevede che nella fase iniziale, il colosso del software metterà sul piatto Azure e Dynamics 365, il gigante del trasporto da parte sua le infrastrutture, con l’obiettivo di raggiungere un livello di controllo e di conoscenza del movimento globale delle merci finora sconosciuto.
Roma 26 Maggio: Confetra valuta positivamente il Decreto Rilancio, ma lo ritiene inadeguato per quel che riguarda i porti e la semplificazione. “Il provvedimento- ha dichiarato il Presidente della Confetra Nicolini-contiene certamente misure che riconoscono alle imprese della logistica e del trasporto merci un ruolo centrale, anche perché esse hanno garantito la consegna dei generi di prima necessità in pieno lockdown. Ma è lecito, su taluni ambiti, aspettarsi di più”. Confetra ritiene inoltre positivo che l’intera filiera della logistica sia compresa nell’articolo 61 del Decreto, inserendola così tra le attività maggiormente colpite dalla crisi e quindi fra quelle che beneficiano delle agevolazioni fiscali, tra cui la sospensione del versamento dell’Irap che costa alla logistica 676 milioni di euro l’anno. “A ciò vanno aggiunte- ha precisato Nicolini- le misure per recuperare i fatturati persi, per l’abbattimento degli affitti dei magazzini, e per il credito di imposta aumentato a 80mila euro a causa dei dispositivi di protezione individuale”. Le altre misure citate da Confetra per il trasporto e la logistica sono i contributi al trasporto combinato strada-rotaia ferrobonus e strada-mare marebonus, la riduzione dei canoni portuali, l’incremento del fondo autotrasporto, lo sconto pedaggio alle imprese ferroviarie e il differito doganale, che valgono circa 90 milioni. Il Presidente di Confetra comunque, in sede di conversione del Decreto, chiederà alcune modifiche, soprattutto sugli investimenti nella portualità: “I porti, che producono un gettito Iva annuale di 13 miliardi, hanno perso volumi in media per il 25% ad aprile e siamo a circa -40% a maggio: non è pensabile si possa fronteggiare questa importante flessione con 16 milioni di euro”. La Confederazione ha già chiesto nelle scorse settimane la riduzione del costo del lavoro agendo sul cuneo fiscale: “Le nostre imprese non hanno potuto fruire degli ammortizzatori sociali, essendo rimaste attive durante il lockdown e, tuttavia, abbiamo subìto e stiamo subendo drastiche riduzioni di volumi e fatturato”ha sottolineato Nicolini “Nel nostro settore, ridurre il cuneo da qui a fine anno del 20%, significa recuperare 80 milioni di euro. E ci consentirebbe di mettere in sicurezza i nostri dipendenti, oltre un milione di persone”. Confetra si attiverà anche sul prossimo Decreto Semplificazioni: “Abbiamo già avanzato al ministero dei Trasporti e a Palazzo Chigi le nostre proposte”ha concluso i Presidente della Confederazione” è impossibile applicare un Decreto Legge fatto di 600 rimandi ad altre norme e oltre novanta decreti attuativi”.
Roma 21 Maggio: Sbloccare i porti attivando fondi europei per rendere più competitivi i porti del sud; avviare i processi di digitalizzazione delle procedure portuali puntando sull’ integrazione infrastrutturale. Queste le principali indicazioni che emergono dal primo rapporto dell’Osservatorio Covid–19 sui trasporti marittimi e la logistica, realizzato da Srm – Studi e ricerche per il Mezzogiorno con la collaborazione di Assoporti, Confetra, Confitarma, Federagenti, Fedespedi. In primo piano anche l’enorme crisi di liquidità finanziaria: “Confetra- sottolinea il rapporto- ha stimato che vi sarebbero oltre 2,5 miliardi di euro di crediti insoluti per i soli comparti del trasporto su gomma, delle consegne e delle spedizioni. Le imprese stanno altresì soffrendo pagamenti prorogati e ritardati di lavori effettuati; molti clienti annunciano almeno dodici mesi di dilazione”. Altra criticità è l’oggettiva riduzione dei carichi movimentati che comporterà una diminuzione del fatturato delle imprese su base annuale valutabile tra il 25 e il 30%. Qualora si dovesse trasferire questo numero sul fatturato della logistica, il danno quantificabile sarebbe di circa 25 miliardi di euro.
Roma 19 Maggio: L’inizio della Fase 2 per la riapertura del Paese, conferma, con alcune importanti integrazioni di cui diamo conto più oltre, il Protocollo sulla prevenzione firmato il 14 marzo 2020 tra il ministero dei Trasporti e le associazioni di categoria. L’allegato in particolare, indipendentemente dalle modalità di trasporto, sottolinea alcuni adempimenti comuni che riguardano: l’obbligo da parte dei responsabili dell’informazione relativamente al corretto uso dei dispositivi di protezione individuale(mascherine, guanti, tute, etc.); la sanificazione dei locali, dei mezzi di trasporto e dei mezzi di lavoro che deve essere appropriata e frequente; laddove non sia possibile mantenere le distanze tra lavoratori vanno utilizzati i dispositivi di protezione individuale ed in subordine i separatori di posizione. I luoghi strategici per la funzionalità del sistema (sale operative, sale ACC, sale di controllo ecc) devono preferibilmente essere dotati di rilevatori di temperatura attraverso dispositivi automatizzati. Per l’autotrasporto vengono confermate quattro disposizioni del protocollo:gli autisti a bordo dei propri mezzi se sprovvisti di guanti e mascherine. Nel caso di consegne a domicilio, lavoro dei riders compreso, le merci possono essere consegnate senza contatto con il destinatario e senza la firma di avvenuta consegna; quando non è possibile, sarà necessario l’utilizzo di mascherine e guanti.
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Roma 19 Maggio:Riprendono i corsi organizzati dall’Albo nazionale dei Trasportatori per gli autisti di veicoli industriali che saranno organizzati rispettando le prescrizioni contro il coronavirus. Le aziende hanno già iscritto 1900 autisti, ma l’Albo precisa che il bando per l’iscrizione è ancora aperto e vi si può accedere tramite i siti web dell’Albo stesso e di Ram. Quanto alla ripartizione geografica degli iscritti, il 40% lavora per aziende di autotrasporto del Nord e il restante 60% per quelle del centro e del Sud.
Roma 14 Maggio; L’e-Commerce è esploso durante il lockdown, ma il settore dei corrieri è in affanno e si prepara a un anno difficile. Per alcune aziende, specializzate nel B2B (business to business), ovvero nelle consegne a imprese e negozi, la perdita di fatturato è arrivata al 50% solo nel primo mese di lockdown, secondo le stime di Confetra. La consegna a domicilio al consumatore finale, l’e-commerce B2C (business to consumer), il vero ‘vincitore’ nella pandemia di covid, ha corretto in minima parte un mercato che le associazioni di categoria come la Fedit definiscono “in grande crisi” e che in Italia vale circa 6,6 miliardi con poco più di 700 imprese attive, secondo i dati dell’ultimo censimento (2017) del’Osservatorio Contract logistics del Politecnico di Milano. Il balzo dell’e-Commerce è stato importante – e inevitabile – nei due mesi di picco dell’emergenza sanitaria. L’Istat ne ha ha rilevato una crescita del 20,7% nel mese di marzo; secondo Nielsen, per la gdo e i prodotti di largo consumo il trend è +144% da inizio emergenza. L’e-Commerce Netcomm Forum parla di 2 milioni di nuovi consumatori online in Italia da inizio anno. I volumi, spiega all’Adnkronos Ivano Russo, dg di Confetra, sono stati “prenatalizi”, ma il grosso di questo business è in mano alle principali imprese del settore, prevalentemente multinazionali, che consegnano a domicilio. I piccoli corrieri italiani, che lavorano per lo più per il commercio al dettaglio, sono rimasti a secco.Il boom degli acquisti online, in realtà, ha portato un incremento di ordini a poche realtà iper-specializzate. “Oggi aziende che facciano esclusivamente B2B o B2C non esistono, almeno per quanto riguarda le grandi. Fanno entrambe le cose. E il comparto dei corrieri, complessivamente, ha perso valore”, spiega Enzo Solaro, segretario generale di Fedit. “C’è stato un aumento dei pacchi da consegnare, certo, ma questo non sempre ha corrisposto a un andamento positivo del conto economico”. Le consegne business, argomenta, “sono un mercato pregiato, più profittevole, perché la merce ha un volume e un peso diverso, e da questo dipende la tariffa di spedizione”.Il problema del distanziamento, poi, ha comportato che l’organizzazione del lavoro diventasse “più complessa e decisamente meno performante, con meno persone nei magazzini”. Le caratteristiche dell’e-commerce di consumo, “piccoli pacchi da consegnare in luoghi diversi con valore aggiunto molto basso, non sempre fanno corrispondere a molto lavoro una marginalità elevata, anzi è stato esattamente il contrario”. Senza contare che in molte regioni i prodotti ritenuti non essenziali sono rimasti in magazzino. Per la filiera, quindi, “sono stati due mesi complicati da gestire perché alla quantità di lavoro cresciuta ha fatto da contraltare un fatturato proporzionalmente non corrispondente”. I corrieri che lavorano prevalentemente con le aziende “hanno perso parecchio, chi consegna principalmente ai privati forse è riuscito a galleggiare”. L’aspetto più positivo della faccenda è che con la Fase 2 e pochi riaperture graduali, l’e-Commerce potrebbe fare nel 2020 i passi avanti attesi da almeno un decennio. La sua quota di mercato rispetto al volume delle vendite totali in Italia è ancora molto bassa. Secondo l’ultimo report dell’Eurostat sull’argomento, nel 2019 si attesta al 12%, in aumento rispetto agli anni passati ma ancora tra le più basse dell’Unione europea. Peggio di noi fanno solo Bulgaria, Cipro, Grecia e Romania.”Per capire la quota di mercato aumenterà significativamente – sottolinea Solaro – bisognerà aspettare i prossimi mesi, con la riapertura dei negozi, vedere quanto si tornerà nei luoghi fisici o meno. Se dovessi fare una previsione sull’anno, penso che nel 2020 quel 12% sarà superato”. Lo scorso anno, c’erano già stati dei passi avanti: gli acquisti di prodotti, secondo i dati del Politecnico, erano aumentati del 21% nell’e-Commerce di consumo rispetto al 2018, l’acquisto di servizi, invece, era cresciuto del 9%.
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Roma 14 Maggio: Sono stati molto pesanti le perdite registrate nella logistica a causa della pandemia. Nel solo Marzo scorso, secondo quanto si apprende da una ricerca di Randstad Research, il 70% degli operatori logistici nei comparti trasporti e magazzinaggio, ha bloccato le attività. In aprile soltanto l’intermodale del cargo ferroviario ha mantenuto i volumi di merci movimentate invariati. Per quanto riguarda più in particolare, la corrieristica e il delivery, le attività sono calate fino al 70%.
Roma 14 Maggio: Una delle cause della mancanza di dispositivi di protezione contro il coronavirus è che siamo costretti a importarli da Paesi extra-europei, soprattutto la Cina, in un contesto dove sono diffuse le frodi sulla loro certificazione. Così si allungano i tempi dello sdoganamento per svolgere i controlli, per non parlare dei numerosi sequestri di prodotti non ritenuti idonei. Per semplificare l’importazione dai Paesi extra-europei l’Agenzia delle Dogane ha firmato un accordo con Confetra per stabilire una via preferenziale per le spedizioni che hanno determinate caratteristiche. L’intesa, secondo quanto si apprende da un comunicato stampa della Confederazione prevede che le Dogane garantiscano, attraverso direttive interne, che gli ordini evasi secondo le norme del protocollo siano sdoganati con le procedure più celeri possibile e in esenzione d’Iva e dazi. Gli operatori aderenti a Confetra ordineranno questi prodotti con la dicitura “per conto e nell’interesse del Comune, della Regione o di altro Ente Territoriale”, utilizzando, per ogni ordine, un unico modulo di svincolo diretto nel quale indicare, ricorrendo le condizioni previste dalla Determinazione Direttoriale numero 107042 del 3 aprile 2020, il diritto a beneficiare del regime di esenzione fiscale.“L’intesa sottoscritta con l’Amministrazione delle Dogane viene incontro a una delle principali richieste avanzate dal mondo delle imprese per avere a disposizione, nel più celere tempo possibile, i dispositivi protettivi sia per dipendenti e clienti, sia per assicurarne la disponibilità ai cittadini”, spiega il presidente di Confetra, Guido Nicolini.
Roma 11 Maggio: Le spese sostenute dalle imprese italiane, di qualsiasi dimensione, per acquistare dispositivi di protezione individuale per i dipendenti contro il rischio di contagio della Covid-19, saranno rimborsate fino ad un massimo di 500 euro per dipendente. E’ quanto previsto nel decreto Cura Italia che a questo proposito ha stanziato 50 milioni. L’erogazione delle risorse è stata delegata a Invitalia, che sul suo sito web ha pubblicato il bando per presentare le prenotazioni da l’11 maggio 2020. Questa è la prima delle tre fasi della procedura, che dura fino al 18 maggio. La prenotazione deve avvenire solamente in modalità telematica dalle 9.00 alle 18.00 dal lunedì al venerdì, attraverso il sito web d’Invitalia. Il 18 maggio, il sito di Invitalia pubblicherà di rimborso, stilato in ordine cronologico di presentazione. Tali imprese potranno compilare la domanda di rimborso dalle 10.00 del 26 maggio alle 17.00 dell’11 giugno 2020 e trasmetterla in modo telematico. La terza fase consiste nella erogazione dei rimborsi, che avverrà entro il mese di giugno. Ogni imprese potrà ottenere al massimo 150mila euro, con un limite di 500 euro per addetto. Il rimborso copre spese relative all’acquisto di mascherine filtranti, chirurgiche, Ffp1, Ffp2 e Ffp3; guanti in lattice, in vinile e in nitrile; dispositivi per protezione oculare; indumenti di protezione quali tute e/o camici; calzari e/o sovrascarpe; cuffie e/o copricapi; dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea; detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.
Roma 7 Maggio:Le previsioni sull’andamento del commercio on-line, decisamente più lento in Italia rispetto gli altri partners europei, sono saltati in un solo mese; da l’inizio della crisi sanitaria infatti , si è registrato un salto evolutivo verso il digitale di 10 anni cambiando radicalmente le abitudini ed i comportamenti dei consumatori italiani che si sono spostati a favore dell’e-Commerce,. In cifre ciò significa che da l’inizio del 2020 a oggi sono ci sono 2 milioni consumatori online in più in Italia (in tutto 29 milioni), 1,3 milioni dei quali, secondo le stime di Netcom, che ha presentato oggi queste rilevazioni, sono da attribuire a l’impatto dell’emergenza sanitaria del covid-19. Sarà dunque l’e-Commerce il settore che crescerà di più (fino a +55%) a livello mondiale con l’impatto del coronavirus, seguito da modern food retail (fino a +23%) e vendita a l’ingrosso di prodotti farmaceutici (fino a +15%). Altri settori, come quello del fashion&lifestyle, sono stati colpiti più duramente di altri anche online, ma il 77% dei merchant online ha dichiarato di aver acquisito nuovi clienti durante questa fase di emergenza sanitaria. Nella spesa quotidiana, dal punto di vista delle vendite online, si è registrata una vera e propria impennata nei settori che fino a poche settimane fa erano considerati emergenti: a registrare l’incremento maggiore, da fine febbraio a metà aprile, è infatti il pet care ( animali domestici +154%); seguito da cibi freschi e confezionati (+130%); prodotti per la cura della casa (+126%) e della persona (+93).
Roma 6 Maggio: Il consiglio Direttivo di EBILOG, l’ente bilaterale della logistica e dei trasporti, ha nei approvato nei giorni scorsi il piano di attività per l’anno 2020 nel quale, oltre a confermare gli interventi ordinari, ha varato le prime iniziative a sostegno dei lavoratori colpiti dall’emergenza COVID19.In particolare, è stata definita una nuova procedura per sostenere le famiglie delle lavoratrici e dei lavoratori iscritti all’Ente Bilaterale che abbiano dovuto subire un lutto a causa del Covid-19.Si tratta di un primo intervento in materia di solidarietà al quale, comunica l’Ente, seguiranno altri con l’obiettivo di sostenere i lavoratori in questo momento di pandemia. In caso di decesso dell’iscritto/a, di un/a figlio/a, del marito, della moglie o del/la convivente more uxorio, derivante dall’epidemia virale, è stato deciso un contributo di solidarietà pari a 10.000 euro. Per quanto riguarda l’attività ordinaria dell’Ente, il C.D. di EBILOG ha confermato, in continuità con le scelte già compiute negli anni precedenti, le seguenti iniziative:
– borse di studio per l’anno accademico 2018/2019;
– interventi in materia di sospensione della patente per i conducenti professionali;
– interventi in materia di solidarietà;
– contributi per l’acquisto di libri scolastici per l’Anno scolastico 2020/2021;
– contributi per servizio mensa per asili nido, scuola di infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado per l’Anno scolastico 2019/2020. In questo caso, considerata la chiusura forzata delle scuole, derivante dall’epidemia, gli importi rimborsabili sono stati opportunamente rimodulati;
– contributi in caso di malattie particolarmente gravi;
– contributi per rette di frequenza all’Università nell’ Anno accademico 2019/2020;
– contributi per l’attivazione di tirocini da parte delle imprese;
– Contributi alle imprese per l’assunzione di giovani conducenti a seguito di accordi bilaterali.
Roma 5 Maggio: Per la logistica e il trasporto merci sono in arrivo nuovi interventi finalizzati a stimolarne la ripresa post-Covid19. E’ stata la ministra dei Trasporti De Micheli a rivelarlo rispondendo ieri a un’interrogazione presentata alla Camera dei Deputati dagli onorevoli Raffaella Paita e Luciano Nobili di Italia Viva che hanno chiesto quali iniziative siano previste dal Governo per l’intero comparto. De Micheli ha dichiarato che sabato prossimo è prevista una riunione per definire il quadro complessivo dell’intervento governativo del settore. In cifre, ha precisato la Ministra, si prevedono circa 200 miliardi di investimenti da declinare nei singoli comparti e, soprattutto, che: «Si tratta di risorse subito erogabili, specie per la parte relativa alla sostituzione dei mezzi di trasporto. Ci sono poi altri 11 miliardi che abbiamo reso utilizzabili, di cui 4,5 miliardi relativi alle opere e 6,5 miliardi per programmi settoriali di intervento sui trasporti». Il fondo per l’autotrasporto in particolare, verrà incrmentato di 58 Milioni.
Roma 5 Maggio: Con l’inizio della cosiddetta Fase 2 dell’emergenza coronavirus, aprono anche alcuni servizi forniti dalla Motorizzazione Civile che erano stati posti in “quarantena”. Ecco quali sono:
Visita e prova ed immatricolazione di veicoli,da rendersi,anche in regime di L. 870/86, nell’ambito del territorio provinciale (dal 25 maggio 2020);
Rilascio del certificato di approvazione a seguito di visita e prova (dal 25 maggio 2020);
Rilascio del certificato di approvazione Adr “barrato rosa”(dal 25 maggio 2020)
Immatricolazione,re-immatricolazione e trasferimento della proprietà per tutti i veicoli;
Duplicato della carta di circolazione per smarrimento,sottrazione o distruzione (c.c.non duplicabile dall’U.C.O.) (dal 25 maggio 2020);
Visite periodiche ATP;
Revisione veicoli destinati alla circolazione in ambito UE o extra UE,da rendersi anche in regime di L.870/86, nell’ambito del territorio provinciale (dal 25 maggio 2020);
Autorizzazione all’esercizio della professione di autotrasportatore (iscrizione al REN);
Trasporto di merci nell’ambito dell’UE/SEE/Svizzera:rilascio delle copie conformi delle licenze comunitarie per il trasporto di merci;
Trasporto di merci in ambito extra -UE:compilazione dei certificati che dichiarano l’avvenuta revisione periodica del veicolo pesante (veicolo a motore/veicolo rimorchiato) – Modello CEMT, Annex 6 ove si annota la proroga della scadenza delle revisioni in Italia;
Rilascio delle copie conformi delle licenze comunitarie per trasporto di passeggeri;
Autorizzazioni per i servizi di linea -rilascio della documentazione da tenere a bordo;
Rilascio duplicato patente di guida per riclassificazione o riduzione periodo di validità,deterioramento,distruzione, smarrimento, furto (patente non duplicabile dall’UCO) (dall’11 maggio 2020);
Rilascio patente di guida a seguito di conversione di patente militare (dall’11 maggio 2020);
Rilascio patente di guida a seguito di conversione di patente estera (dall’11 maggio 2020);
Rilascio patente di guida internazionale (dall’11 maggio 2020).
Per quanto riguarda le verifiche e prove nei centri privati, la circolare spiega che “devono essere limitate alle strutture poste nella provincia sede dell’UMC, soltanto qualora il richiedente avrà garantito di aver adottato le misure di prevenzione sanitaria previste nelle direttive emanate dalla Protezione Civile e recepite negli accordi fra il Governo e le parti sociali, ivi compreso l’utilizzo dei Dpi messi a disposizione a cura del richiedente”.
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Roma 29 Aprile: SiCobas e AdlCobas hanno proclamato due giorni di sciopero nazionale, compreso l’intero comparto della logistica e del trasporto merci, per giovedì 30 aprile e venerdì 1° maggio 2020. I sindacati , come già le organizzazioni sindacali francesi, chiedono che l’attività sia ristretta solamente alle merci essenziali, misure di protezione contro il contagio e l’erogazione immediata degli ammortizzatori sociali per chi non lavora.
Roma 29 Aprile:I giudici della Corte d’appello francese hanno trovato un via di uscita alla vertenza che ha opposto Amazon ai Sindacati d’Oltralpe sulle tipologie di prodotti che il colosso dell’e-commerce può distribuire in tempi di Covid-19. I sindacati in particolare avevano chiesto che venissero distribuiti solo prodotti alimentari, igienici o medici almeno fino a quando Amazon non avesse messo gli impianti in sicurezza. La richiesta dei sindacati era stata avallata del Tribunale ed Amazon di contro aveva disposto la chiusura di ben piattaforme logistiche. Successivamente I giudici d’Appello, nel confermare la sentenza di primo grado, hanno però concesso ad Amazon una lista di prodotti che può vendere più ampia di quella richiesta dai sindacati, che comprende prodotti digitali, articoli per ufficio, prodotti per animali domestici, generi alimentari, bevande e prodotti per l’igiene personale, oltre che i prodotti essenziali per la salute e gli alimenti consentiti dalla precedente sentenza.
Roma 29 Aprile: “La logistica è in sofferenza e rischia di fare passi indietro, perdendo competitività, nella fase 2 che si aprirà dal prossimo 4 maggio. Confusione metodologica, difficoltà di interpretazione delle norme, incertezza sulle regole, mancanza di coordinamento a livello territoriale, ma soprattutto una ripartenza asimmetrica a livello economico e territoriale rischiano di affossare definitivamente il settore”. E’ quanto sostiene Massimo Marciani Presidente del Freight Leaders Council :” I problemi principali-sostiene Marciani- sono il crollo dei flussi che varia dal 30% al 90% in base alla filiera e la crisi di liquidità delle imprese. Una situazione che potrebbe peggiorare per i tempi diversi attuati dai diversi Stati europei per affrontare la ripartenza. Secondo il Presidente del Freight Council sarebbe ora di adottare i primi provvedimenti specifici: “Basterebbe indicare con chiarezza protocolli comportamentali nei diversi contesti prevedendo controlli ad hoc, per rimettere in moto del tutto il settore e dare la possibilità al Made in Italy di avere servizi completi a disposizione per raggiungere il resto del mondo, oltre che l’intero territorio italiano. È indispensabile- ha sostenuto Marciani- che il Governo condivida con il settore una metrica e un metodo di valutazione dell’efficacia degli interventi che ha programmato. Il rischio è che la logistica italiana faccia un passo indietro incidendo sulla competitività dell’intero sistema economico nazionale”.
Roma 28 aprile: Non ci sono molte novità che riguardano il settore trasporti nel decreto anti Covid che il Governo ha varato lo scorso 26 aprile e pubblicato ieri in vista della fase 2 che prenderà il via il 4 Maggio; le linee guida per la prevenzione del contagio del Covid-19 infatti, introducono qualche novità incamerando anche quelle già stabilite dal ministero dei Trasporti per il trasporto merci e la logistica. Il Decreto in particolare stabilisce che le aziende che resteranno comunque chiuse hanno la possibilità di completare le attività necessarie alla sospensione, inclusa la spedizione della merce in giacenza, entro il termine di tre giorni dall’adozione del Decreto di modifica o comunque dal provvedimento che determina la sospensione. Per le attività soggette alla sospensione è permessa la spedizione di merci in magazzino e la ricezione di beni e forniture. Quanto alle precauzioni generali da prendere nelle aziende si stabilisce che: “se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l’accesso negli uffici per nessun motivo. E’ ribadito infine l’obbligo d’individuare o installare servizi igienici per fornitori e trasportatori, che devono avere una “adeguata pulizia giornaliera”.
Roma 22 Aprile:
Il 21 aprile 2020:Con una nota breve, ma dura nei contenuti , la Confederazione dei Trasporti guidata da Guidi Nicolini ha preso le distanze dalle paventate azioni di protesta contro il Governo annunciate da Trasportounito:“Confetra non condivide toni e contenuti della comunicazione di Trasportounito che nei giorni scorsi aveva paventato la possibilità di un fermo dell’autotrasporto. Siamo impegnati a rappresentare con vigore, in queste drammatiche settimane, le istanze dell’industria logistica- si precisa in Confetra alla cui confederazione aderisce anche Trasportounito- ma non servono né minacce né strepitii per svolgere al meglio questo lavoro”.
Roma 22 Aprile: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha dato parere favorevole al nuovo schema di definizione dei costi messo a punto lo scorso gennaio dal MIT che, sulla materia, aveva chiesto all’Autority una valutazione sulla metodologia seguita basata su quattro classi di veicoli distinte in base alla diversa massa complessiva (fino a 3,5 ton; tra 3,5 e 12 ton; tra 12 e 26 ton; oltre 26 ton) e con quattro voci di costo cui associare altrettante forcelle di valori minimi e massimi. L’Antitrust ha ritenuto corretto lo schema elaborato dal MIT, perché mantiene sufficienti spazi “per il confronto competitivo tra le imprese di autotrasporto nella definizione dei rispettivi prezzi, infatti-argomenta l’AGCM- la previsione di quattro grandi categorie di costi non appare suscettibile di fornire alle imprese elementi di costo prestabiliti con eccessivo dettaglio, consentendo alle stesse di muoversi in uno spazio di offerta esteso, come tale rispettoso dell’autonomia negoziale».