Roma 16 giugno: Domani pomeriggio il Presidente della Confetra Guido Nicolini porterà la voce del trasporto e della logistica agli Stati Generali dell’Economia in corso a Roma nella prestigiosa sede della Presidenza del Consiglio di Villa Pamphili. “Sarà un’importantissima occasione per discutere del futuro logistico del Paese, ”ha dichiarato Nicolini in una nota diffusa ieri” in una fase di grande incertezza determinata da diversi elementi alcuni dei quali in atto prima della pandemia di Covid-19, come la guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina, la Brexit e lo sviluppo della rotta artica. Uniti alla pandemia, questi elementi potrebbero ridurre del venti percento l’interscambio commerciale tra l’Italia e il resto del mondo, pari a circa 90 milioni di tonnellate di merce tolta alle esportazioni e importazioni. Confetra porterà all’incontro con il Governo temi legati alle infrastrutture, partendo dal documento di programmazione voluto dalla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, e intitolato Italia Veloce. Inoltre, la Confederazione,” ha proseguito Nicolini”, vuole avviare col Governo una riflessione sul potenziamento dell’industria logistica nazionale attraverso la capitalizzazione delle imprese, il supporto agli investimenti innovativi, l’aumento delle dimensioni, l’agevolazione delle aggregazioni e l’incentivo ai contratti Franco destino”. “Solo facendo crescere il comparto tutto, attraverso campioni nazionali ed un tessuto più forte di piccole e medie imprese l’Italia potrà giocare un ruolo davvero forte e autonomo sui mercati globali” spiega Nicolini “si pensi alla Germania: DB Schenker nel cargo ferroviario, Dhl su gomma corriere e spedizioniere internazionale, Eurokai nel terminalismo portuale, Hapag Lloyd come grande Shipping Line contenitori globale, Lufthansa Cargo, leader nel trasporto aereo merci. Il primato logistico europeo e globale, di quel Paese, non è casuale. E non è fatto solo di ottime infrastrutture, vedi i porti di Amburgo e Brema, ma anche di grandi imprese tedesche multinazionali che sostengono legittimamente gli interessi dell’economia tedesca nel mondo e che sono a loro volta considerate da quel Governo come patrimonio ed asset strategico nazionale. Discorso simile potrei fare per Francia o Svizzera, per non parlare della Cina. Attorno a questi due temi, infrastrutture e profilo industriale del settore,” ha concluso Nicolini”, avvieremo il confronto con il Governo”.
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Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.Roma 11 giugno: Il coronavirus ha ridotto significativamente le attività criminali in tutti i Paesi dove è stato adottato il lockdown, un fenomeno che ha interessato anche la filiera logistica. Il dato è stato rilevato e diffuso dall’associazione internazionale Transported Asset Protection Association (Tapa), secondo il numero dei crimini sono calati nella regione Emea, che comprende Europa, Medio Oriente e Africa. Se si tiene conto che i dati della Tapa sono parziali, perché basati sulle dichiarazioni delle Autorità, l’associazione ha rilevato nel primo trimestre dell’anno una riduzione dell’85% dei crimini. Nello stesso tempo, però, la pandemia ha creato nuovi obiettivi per ladri e rapinatori. In Spagna, la polizia ha arrestato un uomo accusato di far parte di un’organizzazione che ha sottratto da una piattaforma logistica specializzata in forniture mediche due milioni di maschere facciali. Sempre in Spagna è avvenuto il furto di ben cinquanta veicoli industriali in un’impresa di autotrasporto, che poi sono stati recuperati dalla Polizia. La Tapa segnala altri casi a sei cifre, tra cui un furto di materiale sportivo nel regno Unito e il sequestro di un autoarticolato carico di telefoni cellulari in Kenya. Sempre nell’autotrasporto si segnalano una rapina in Francia per un valore di 140mila euro, una da 120mila euro nel Regno Unito e una da 116mila euro in Germania. Nella logistica, una banda ha assalito una piattaforma in Romania. La Tapa mette in guardia per la fase successiva all’emergenza, quando i criminali potranno intensificare furti e rapine per recuperare gli introiti persi nei mesi precedenti. Inoltre, i mutamenti delle rotte causate dall’emergenza o l’uso di nuovi hub o piattaforme logistiche potrebbero favorire i reati. “Gli intasamenti che creano lunghe attese-concludono le ricerche della Tapa- l’allungamento della supply-chain e problemi di tracciamento aumentano i rischi per le imprese”.
Roma 11 giugno: Amazon ha annunciato l’apertura di una piattaforma a Milano, e precisamente a Mezzate, operativa dal prossimo autunno che distribuirà le spedizioni online nella parte sud-orientale della provincia di Milano, nella provincia di Lodi e in parte di quella di Cremona. L’impianto avrà una dimensione di 11mila metri quadrati e occuperà trenta persone a tempo indeterminato entro tre anni dall’apertura, cui si aggiungeranno una settantina di autisti di autotrasportatori esterni.
Roma 11 giugno: gli interporti potranno beneficiare di finanziamenti pari a 45 milioni ( erogabili partecipando al bando di prossima pubblicazione) provenienti dal Fondo per gli investimenti e sviluppo infrastrutturale del Paese (2018-2022) destinati al completamento della rete nazionale degli interporti, con speciale attenzione per il Sud. Le risorse saranno erogate come cofinanziamento a fondo perduto oppure con finanza di progetto, con un contributo pubblico non superiore al 60%. Le indicazioni per partecipare al bando saranno pubblicate dal Ministero dei Trasporti
Roma 10 giugno: . La commissione Trasporti del Parlamento Ue ha approvato in seconda lettura l’accordo sul “Pacchetto mobilità” raggiunto a dicembre fra l’Eurocamera e il Consiglio Ue dopo un lungo e difficile negoziato. Si tratta dunque di un nuovo ed importante passo in avanti della lunga e travagliata storia del pacchetto mobilità. Le nuove regole puntano a evitare il ‘dumping’ sociale fra Paesi e garantire adeguati periodi di riposo agli autotrasportatori. I cronotachigrafi saranno usati anche per registrare gli attraversamenti delle frontiere in modo da rafforzare la lotta alle frodi. La palla passa ora all’esame dell’aula, che dovrebbe votare nuove norme durante la sessione di luglio. La riforma, secondo il Regolamento del Parlamento Ue, sarà considerata adottata se nessun emendamento verrà approvato dalla maggioranza assoluta dell’aula.
Roma 9 giugno: La Ministra De Micheli alza la voce e chiede maggiori risorse per le imprese dell’autotrasporto sui futuri stanziamenti del Recovery Fund: «Alle imprese dei trasporti e dei porti dovremo dedicare un’attenzione particolare quando arriveremo alla definizione delle risorse del Recovery fund nel nostro Paese» ha sottolineato ieri la Ministra delle Infrastrutture e Trasporti durante la cerimonia della firma del “Patto per l’Export”, la strategia per il rilancio dell’esportazione del Made in Italy,”Chiediamo due attenzioni – ha proseguito la Ministra rivolta agli altri colleghi della compagine governativa presenti alla cerimonia, «sul Recovery fund una destinazione calibrata sul mondo dei trasporti e la cessazione di alcune limitazioni che ci stanno danneggiando soprattutto sulla gomma”. “Credo che questo sia il segnale di gratitudine al settore che ha corso dei rischi e che non si è mai fermato, perchè grazie al settore della logistica nessuno è rimasto senza cibo e senza medicine”.
ROMA – “Abbiamo inviato al Presidente Conte e alla Ministra De Micheli, il documento programmatico di Confetra verso il DL Semplificazioni” ha annunciato il presidente di Confetra Guido Nicolini. “Un contributo importante anche in vista degli Stati Generali dell’economia. Bene l”impegno del MIT per rendere più agevole l’attuazione del Codice Appalti e, quindi, per velocizzare la realizzazione delle infrastrutture programmate. Ma non va dimenticata l’altra faccia della medaglia: occorre rendere più fluido il ciclo operativo della logistica, agendo sulla semplificazione dei procedimenti amministrativi e sull’esternalizzazione di molti servizi. Oltre 300 procedimenti di controllo su merci e vettori, più di 25 uffici amministrativi pubblici coinvolti, 30 miliardi di oneri burocratici insopportabili per le imprese e per la competitività del Sistema Paese” ha concluso Nicolini “su questi temi abbiamo lavorato oltre un anno in ambito CNEL e mettiamo con grande soddisfazione i frutti di questo lavoro a disposizione del Governo”.
Roma 9 Giugno: Nei prossimi quattro anni i settori alimentare, farmaceutico, beni di largo consumo e commercio elettronico, che sono proprio quelli che hanno lavorato più intensamente durante l’emergenza Coronavirus, genereranno una forte domanda di investimento immobiliare. Queste le conclusioni di una ricerca diffusa dallo sviluppatore Prologis sulle conseguenze del Covid-19 nella logistica. Alla base di questa tendenza c’è la riorganizzazione della supply-chain causata dalla pandemia per l’incremento del commercio elettronico e dell’e-fulfillment, che cercheranno spazi soprattutto per il trasporto nell’ultimo miglio con lo scopo di reagire più prontamente durante le fasi di crisi. Aumenteranno anche le scorte delle industrie almeno del 5-10% e solo questo fatture aumenterà la domanda incrementale aggregata tra 26 e 53 milioni di metri quadrati.
Roma 5 maggio: Lannutti Trasporti diventa più grande. L’amministratore delegato Valter Lannutti infatti ha comunicato di aver acquistato nel territorio di Fossano (CN) l’area e gli edifici dove fino al 2015 operava una fabbrica di pneumatici della Michelin. L’area si estende su 27 ettari con edifici per 60mila metri quadrati, non richiede bonifica ed è già raccordata con la rete ferroviaria nazionale. Lannutti ha dichiarato che intende realizzare una piattaforma logistica dedicata alle imprese del Piemonte meridionale, che potrebbe diventare operativo entro sei mesi.
Roma 4 Giugno: novecento milioni di chilometri in meno, 1,8 miliardi di fatturato persi; queste le cifre degli effetti che Covid-19 ha prodotto nell’autotrasporto secondo una ricerca condotta dall’Ufficio Studi Confcommercio che ha messo a confronto i dati dello stesso periodo dello scorso con quelli ultimi della pandemia che dipingono il quadro di un comparto produttivo che non ha mai smesso di operare, anche quando, fra il 9 marzo e il 13 maggio, tutto il Paese era in lockdown, e che sta continuando a lavorare spesso anche in perdita, non riuscendo a controbilanciare il viaggio di andata (carico) con quello di ritorno (vuoto).
Roma 4 Giugno: Karen Reddington dal primo giugno è il nuovo Presidente regionale per l’Europa e Ceo di TnT in sostituzione di Bert Nappier che resta nella multinazionale del trasporto espresso come Executive Vice President, Treasurer, Tax and Corporate Development di FedEx nel quartier generale di Memphis. Karen Reddington opera in FedEx Express da 23 anni e arriva in Europa dall’Asia Pacifico. Ha iniziato la sua carriera nel 1997 come Operations Research Adviser a Hong Kong. Dopo aver ricoperto una serie di incarichi di sempre maggiore responsabilità nella regione Asia Pacifico, nel 2015 è stata nominata Regional President. In tale periodo, ha guidato l’integrazione regionale di Tnt e il lancio di una più vasta gamma di servizi per le piccole e medie imprese; inoltre, ha coordinato la risposta di FedEx alla pandemia di Covid-19 nell’area. Dalla sua nuova posizione dirigerà circa 50mila persone in cinquanta Paesi, con l’obiettivo di espandere le attività connesse al commercio elettronico e gli investimenti nel trasporto stradale e aereo.
Roma 28 maggio: Covid-19 ha letteralmente fatto a pezzi le vendite dei veicoli industriali con una progressione che va -71% di Marzo al -90% di Aprile rendendo del tutto insignificante il raffronto con le vendite 2019 dello stesso periodo. E’ quanto si evince dalla periodica analisi del mercato condotta dall’ufficio studi di UNRAE secondo il quale le immatricolazioni di autocarri con ptt fino a 3,5t sono 1.606, con una perdita di quasi 14.000 unità a fronte delle 15.555 di Aprile 2019. Il primo quadrimestre del 2020 chiude con una perdita del 44% con 34.478 immatricolazioni rispetto alle 61.645 dello stesso periodo dello scorso anno.
Roma 27 maggio: sono pochi, ma selettivi gli emendamenti che Confetra propone alle commissioni parlamentari che stanno lavorando per convertire in legge DL Rilancio: “Poche e mirate proposte per rendere il DL Rilancio più aderente alle necessità del mercato” ha commentato il Direttore di Confetra Ivano Russo, presentando le proposte di modifica messe a punto dai gruppi dirigenti della Confederazione. “Vi è un grande tema politico trasportistico, e riguarda il ruolo che alla portualità tale Provvedimento vorrà riconoscere- ha proseguito Russo- Non abbiamo contestato i miliardi o le centinaia di milioni messi a disposizione di Alitalia e Ferrovie, ma non possiamo tollerare che le oltre 200 imprese terminalistiche portuali vengano indennizzate con appena 16 milioni di riduzione dei canoni concessori, a fronte di una riduzione media dei volumi del 40% o, come nel caso dei terminal crociere, con i fatturati praticamente azzerati. Non vogliamo incidere sui saldi del Provvedimento- ha sottolineato Russo- ma almeno si lascino libere le AdSP che hanno avanzi di bilancio di poter ristorare i propri concessionari seppur entro un limite massimo di 10 milioni per ogni Autorità”. Torniamo poi al tema di una maggiore tutela operativa per i corrieri che consegnano beni di prima necessità; sui necessari congelamenti dei versamenti dovuti dal settore ad ART e AgCom; su un più realistico criterio di accesso ai benefici del Ferrobonus coerente con la devastazione di volumi e fatturati imposta dalla pandemia. Per parlare tuttavia di vero” rilancio” occorrerà puntare a coraggiose semplificazioni e a una riduzione strutturale e importante del cuneo fiscale. Soprattutto per questo secondo aspetto, parliamo di svariati miliardi di euro. Speriamo che la partita sul Recovery Found vada a buon fine, e che entro l’estate si possa riprendere il tema in vista della Manovra di Settembre”.
Roma 27 maggio: Il ministero dell’Interno ha diffuso una circolare nella quale puntualizza le misure imposte nel comparto dei trasporti per contrastare il contagio da Covid-19 peraltro già emanate e quindi note alle imprese di autotrasporto e quindi: prescrizioni a carico dell’impresa, protezione degli operatori con i dispositivi individuali, sanificazione dei veicoli e degli equipaggiamenti,trasporto. Fin qui disposizioni già molto note. Viene poi puntualizzata la parte meno conosciuta riguardante i casi nei quali le imprese di trasporto o gli autisti non osservino le regole. La circolare ministeriale a questo proposito chiarisce che la Polizia Stradale può controllare le violazioni delle norme antivirus, ed irrogare le conseguenti sanzioni previste dall’articolo 4 del Decreto Legge 19/2020, ma anche eventuali norme più restrittive emesse a livello locale. Tali sanzioni, secondo i casi, vanno applicate all’imprenditore o ad altri soggetti tenuti al rispetto degli obblighi. L’imprenditore comunque è responsabile di tutti gli obblighi derivanti dall’organizzazione dell’attività ( sanificazioni, equipaggiamenti ecc.). Qualora invece le disposizioni si rivolgano direttamente ai dipendenti dell’impresa di trasporto, loro stessi sono responsabili delle violazioni, eventualmente in concorso con i gestori dell’impresa (per omessa vigilanza). L’impresa che viola le prescrizioni antivirus, oltre alla sanzione amministrativa, rischia anche la con possibilità di chiuderla anche la sospensione dell’attività da 5 a trenta giorni.
Roma 27 Maggio: FedEx e Microsoft si alleano: “per unire la rete globale digitale e logistica di FedEx con la potenza del cloud intelligente di Microsoft”. L’annuncio, diramato ieri con nota stampa, prevede che nella fase iniziale, il colosso del software metterà sul piatto Azure e Dynamics 365, il gigante del trasporto da parte sua le infrastrutture, con l’obiettivo di raggiungere un livello di controllo e di conoscenza del movimento globale delle merci finora sconosciuto.
Roma 26 Maggio: Confetra valuta positivamente il Decreto Rilancio, ma lo ritiene inadeguato per quel che riguarda i porti e la semplificazione. “Il provvedimento- ha dichiarato il Presidente della Confetra Nicolini-contiene certamente misure che riconoscono alle imprese della logistica e del trasporto merci un ruolo centrale, anche perché esse hanno garantito la consegna dei generi di prima necessità in pieno lockdown. Ma è lecito, su taluni ambiti, aspettarsi di più”. Confetra ritiene inoltre positivo che l’intera filiera della logistica sia compresa nell’articolo 61 del Decreto, inserendola così tra le attività maggiormente colpite dalla crisi e quindi fra quelle che beneficiano delle agevolazioni fiscali, tra cui la sospensione del versamento dell’Irap che costa alla logistica 676 milioni di euro l’anno. “A ciò vanno aggiunte- ha precisato Nicolini- le misure per recuperare i fatturati persi, per l’abbattimento degli affitti dei magazzini, e per il credito di imposta aumentato a 80mila euro a causa dei dispositivi di protezione individuale”. Le altre misure citate da Confetra per il trasporto e la logistica sono i contributi al trasporto combinato strada-rotaia ferrobonus e strada-mare marebonus, la riduzione dei canoni portuali, l’incremento del fondo autotrasporto, lo sconto pedaggio alle imprese ferroviarie e il differito doganale, che valgono circa 90 milioni. Il Presidente di Confetra comunque, in sede di conversione del Decreto, chiederà alcune modifiche, soprattutto sugli investimenti nella portualità: “I porti, che producono un gettito Iva annuale di 13 miliardi, hanno perso volumi in media per il 25% ad aprile e siamo a circa -40% a maggio: non è pensabile si possa fronteggiare questa importante flessione con 16 milioni di euro”. La Confederazione ha già chiesto nelle scorse settimane la riduzione del costo del lavoro agendo sul cuneo fiscale: “Le nostre imprese non hanno potuto fruire degli ammortizzatori sociali, essendo rimaste attive durante il lockdown e, tuttavia, abbiamo subìto e stiamo subendo drastiche riduzioni di volumi e fatturato”ha sottolineato Nicolini “Nel nostro settore, ridurre il cuneo da qui a fine anno del 20%, significa recuperare 80 milioni di euro. E ci consentirebbe di mettere in sicurezza i nostri dipendenti, oltre un milione di persone”. Confetra si attiverà anche sul prossimo Decreto Semplificazioni: “Abbiamo già avanzato al ministero dei Trasporti e a Palazzo Chigi le nostre proposte”ha concluso i Presidente della Confederazione” è impossibile applicare un Decreto Legge fatto di 600 rimandi ad altre norme e oltre novanta decreti attuativi”.
Roma 21 Maggio: Sbloccare i porti attivando fondi europei per rendere più competitivi i porti del sud; avviare i processi di digitalizzazione delle procedure portuali puntando sull’ integrazione infrastrutturale. Queste le principali indicazioni che emergono dal primo rapporto dell’Osservatorio Covid–19 sui trasporti marittimi e la logistica, realizzato da Srm – Studi e ricerche per il Mezzogiorno con la collaborazione di Assoporti, Confetra, Confitarma, Federagenti, Fedespedi. In primo piano anche l’enorme crisi di liquidità finanziaria: “Confetra- sottolinea il rapporto- ha stimato che vi sarebbero oltre 2,5 miliardi di euro di crediti insoluti per i soli comparti del trasporto su gomma, delle consegne e delle spedizioni. Le imprese stanno altresì soffrendo pagamenti prorogati e ritardati di lavori effettuati; molti clienti annunciano almeno dodici mesi di dilazione”. Altra criticità è l’oggettiva riduzione dei carichi movimentati che comporterà una diminuzione del fatturato delle imprese su base annuale valutabile tra il 25 e il 30%. Qualora si dovesse trasferire questo numero sul fatturato della logistica, il danno quantificabile sarebbe di circa 25 miliardi di euro.
Roma 19 Maggio: L’inizio della Fase 2 per la riapertura del Paese, conferma, con alcune importanti integrazioni di cui diamo conto più oltre, il Protocollo sulla prevenzione firmato il 14 marzo 2020 tra il ministero dei Trasporti e le associazioni di categoria. L’allegato in particolare, indipendentemente dalle modalità di trasporto, sottolinea alcuni adempimenti comuni che riguardano: l’obbligo da parte dei responsabili dell’informazione relativamente al corretto uso dei dispositivi di protezione individuale(mascherine, guanti, tute, etc.); la sanificazione dei locali, dei mezzi di trasporto e dei mezzi di lavoro che deve essere appropriata e frequente; laddove non sia possibile mantenere le distanze tra lavoratori vanno utilizzati i dispositivi di protezione individuale ed in subordine i separatori di posizione. I luoghi strategici per la funzionalità del sistema (sale operative, sale ACC, sale di controllo ecc) devono preferibilmente essere dotati di rilevatori di temperatura attraverso dispositivi automatizzati. Per l’autotrasporto vengono confermate quattro disposizioni del protocollo:gli autisti a bordo dei propri mezzi se sprovvisti di guanti e mascherine. Nel caso di consegne a domicilio, lavoro dei riders compreso, le merci possono essere consegnate senza contatto con il destinatario e senza la firma di avvenuta consegna; quando non è possibile, sarà necessario l’utilizzo di mascherine e guanti.
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Roma 19 Maggio:Riprendono i corsi organizzati dall’Albo nazionale dei Trasportatori per gli autisti di veicoli industriali che saranno organizzati rispettando le prescrizioni contro il coronavirus. Le aziende hanno già iscritto 1900 autisti, ma l’Albo precisa che il bando per l’iscrizione è ancora aperto e vi si può accedere tramite i siti web dell’Albo stesso e di Ram. Quanto alla ripartizione geografica degli iscritti, il 40% lavora per aziende di autotrasporto del Nord e il restante 60% per quelle del centro e del Sud.
Roma 14 Maggio; L’e-Commerce è esploso durante il lockdown, ma il settore dei corrieri è in affanno e si prepara a un anno difficile. Per alcune aziende, specializzate nel B2B (business to business), ovvero nelle consegne a imprese e negozi, la perdita di fatturato è arrivata al 50% solo nel primo mese di lockdown, secondo le stime di Confetra. La consegna a domicilio al consumatore finale, l’e-commerce B2C (business to consumer), il vero ‘vincitore’ nella pandemia di covid, ha corretto in minima parte un mercato che le associazioni di categoria come la Fedit definiscono “in grande crisi” e che in Italia vale circa 6,6 miliardi con poco più di 700 imprese attive, secondo i dati dell’ultimo censimento (2017) del’Osservatorio Contract logistics del Politecnico di Milano. Il balzo dell’e-Commerce è stato importante – e inevitabile – nei due mesi di picco dell’emergenza sanitaria. L’Istat ne ha ha rilevato una crescita del 20,7% nel mese di marzo; secondo Nielsen, per la gdo e i prodotti di largo consumo il trend è +144% da inizio emergenza. L’e-Commerce Netcomm Forum parla di 2 milioni di nuovi consumatori online in Italia da inizio anno. I volumi, spiega all’Adnkronos Ivano Russo, dg di Confetra, sono stati “prenatalizi”, ma il grosso di questo business è in mano alle principali imprese del settore, prevalentemente multinazionali, che consegnano a domicilio. I piccoli corrieri italiani, che lavorano per lo più per il commercio al dettaglio, sono rimasti a secco.Il boom degli acquisti online, in realtà, ha portato un incremento di ordini a poche realtà iper-specializzate. “Oggi aziende che facciano esclusivamente B2B o B2C non esistono, almeno per quanto riguarda le grandi. Fanno entrambe le cose. E il comparto dei corrieri, complessivamente, ha perso valore”, spiega Enzo Solaro, segretario generale di Fedit. “C’è stato un aumento dei pacchi da consegnare, certo, ma questo non sempre ha corrisposto a un andamento positivo del conto economico”. Le consegne business, argomenta, “sono un mercato pregiato, più profittevole, perché la merce ha un volume e un peso diverso, e da questo dipende la tariffa di spedizione”.Il problema del distanziamento, poi, ha comportato che l’organizzazione del lavoro diventasse “più complessa e decisamente meno performante, con meno persone nei magazzini”. Le caratteristiche dell’e-commerce di consumo, “piccoli pacchi da consegnare in luoghi diversi con valore aggiunto molto basso, non sempre fanno corrispondere a molto lavoro una marginalità elevata, anzi è stato esattamente il contrario”. Senza contare che in molte regioni i prodotti ritenuti non essenziali sono rimasti in magazzino. Per la filiera, quindi, “sono stati due mesi complicati da gestire perché alla quantità di lavoro cresciuta ha fatto da contraltare un fatturato proporzionalmente non corrispondente”. I corrieri che lavorano prevalentemente con le aziende “hanno perso parecchio, chi consegna principalmente ai privati forse è riuscito a galleggiare”. L’aspetto più positivo della faccenda è che con la Fase 2 e pochi riaperture graduali, l’e-Commerce potrebbe fare nel 2020 i passi avanti attesi da almeno un decennio. La sua quota di mercato rispetto al volume delle vendite totali in Italia è ancora molto bassa. Secondo l’ultimo report dell’Eurostat sull’argomento, nel 2019 si attesta al 12%, in aumento rispetto agli anni passati ma ancora tra le più basse dell’Unione europea. Peggio di noi fanno solo Bulgaria, Cipro, Grecia e Romania.”Per capire la quota di mercato aumenterà significativamente – sottolinea Solaro – bisognerà aspettare i prossimi mesi, con la riapertura dei negozi, vedere quanto si tornerà nei luoghi fisici o meno. Se dovessi fare una previsione sull’anno, penso che nel 2020 quel 12% sarà superato”. Lo scorso anno, c’erano già stati dei passi avanti: gli acquisti di prodotti, secondo i dati del Politecnico, erano aumentati del 21% nell’e-Commerce di consumo rispetto al 2018, l’acquisto di servizi, invece, era cresciuto del 9%.
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