Offensiva ungherese contro modifiche all’autotrasporto internazionale
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Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.Roma, 14 giugno “Far ripartire il Paese, mettendo al centro il lavoro e la qualità delle condizioni dei lavoratori sui posti di lavoro e nella società, mettendo in sostanza al centro la persona, la sua crescita e la sua valorizzazione”. E’ con questo “mantra” neoumanista, che il Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi, ha aperto ieri il decimo congresso nazionale della Uil Trasporti a Caserta: “momento cardine nel quale- ha sottolineato Tarlazzi- si mettono a confronto le idee di tutti i lavoratori iscritti, punto più alto di sintesi politica e culturale del lavoro svolto, a cui si giunge con il resoconto e l’analisi delle cose fatte, per poi programmare il lavoro futuro, legandolo a progetti di crescita e sviluppo non solo della nostra Organizzazione, ma dell’insieme della società, perché diventi sempre più inclusiva, equa e coesa”.
Roma 5 maggio: le nuove norme sulle condizioni di lavoro dell’autotrasporto riguardanti il cabotaggio e il distacco transnazionale, sono state varate ieri dalla Commissione Trasporti Ue. Ciò non significa che sono immediatamente operative poiché su di esse si dovrà esprimere il parlamento europeo in sessione plenaria. Vediamo i particolari.
Distacco transnazionale degli autisti: il nuovo testo prevede l’applicazione del principio “stessa paga per lo stesso lavoro” nelle attività di cabotaggio stradale, ovvero stesse condizioni di remunerazione degli autisti del Paese ospitante, compreso il salario minimo. Ma la Commissione ha votato contro l’estensione di questo obbligo anche ai trasporti internazionali, che quindi restano completamente soggetti alle retribuzioni del Paese in cui è assunto l’autista.
Tempi di guida e di riposo: il testo concede maggiore flessibilità per quello settimanale, a condizione che venga compensato con un tempo di riposo equivalente preso più avanti. Gli autisti potranno superare di due ore il tempo massimo di guida giornaliero, ma solo per tornare in una sede della società di autotrasporto, purché ci sia poi un recupero di tale tempo supplementare come riposo. Il riposo settimanale dovrà essere svolto in alloggi forniti dalla società di autotrasporto oppure nella cabina del camion, ma solo quando il veicolo è parcheggiato in un’area dedicata equipaggiata con servizi e con adeguati sistemi di sicurezza In caso di viaggio su treno o traghetto, gli autisti dovranno trascorrere il risposo giornaliero in una cuccetta o una cabina.
Roma 29 maggio: la nuova Direttiva che regola il distacco dei lavoratori, imponendo il salario minimo del Paese ospitante, ma escludendo per ora il comparto del trasporto stradale delle merci, è stata approvata ieri dalla maggioranza degli europarlamentari. Le nuove norme non riguardano l’autotrasporto internazionale delle merci, perché l’Europarlamento ha deciso che gli autisti saranno soggetti a regole specifiche che rientrano nel Pacchetto Mobilità. Fino all’entrata in vigore del Pacchetto Mobilità, per l’autotrasporto resteranno in vigore le norme dell’attuale Direttiva del 1996.
Per gli altri lavoratori, le nuove regole sul distacco transnazionale stabiliscono che per i lavoratori distaccati si applicheranno le norme del Paese ospitante in materia di retribuzione. Gli Stati membri dovranno, inoltre, applicare anche i contratti collettivi regionali o settoriali, se di ampia portata e rappresentativi, finora applicati solo nel settore delle costruzioni. La durata del distacco è stata fissata a dodici mesi, con una possibile proroga di sei mesi. Trascorso tale termine, il lavoratore può restare o lavorare nel Paese ospitante, ma dovrà a quel punto essere soggetto all’intera normativa sul lavoro vigente in quello Stat o. In caso di distacco fraudolento, ad esempio operato da una società di comodo, gli Stati membri dovrebbero cooperare per garantire che i lavoratori distaccati siano protetti perlomeno dalle tutele contenute nella direttiva. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire le norme nei propri ordinamenti nazionali.
Roma 30 maggio: “Se il prossimo 4 giugno non verranno accolte le nostre richieste di modifica alla proposta della Commissione europea Trasporti sui temi del trasporto su strada di merci e persone, si va verso una mobilitazione generale in tutta Europa”. Lo affermano i segretari nazionali della Filt Cgil Giulia Guida e Michele De Rose sull’applicazione del distacco dei lavoratori e sulla revisione dei tempi di guida e di riposo degli autisti di autobus a lunga percorrenza e pullman e dei conducenti di camion.
“Mobilitati dall’Etf, la Federazione Europea dei Trasporti – riferiscono i due dirigenti sindacali – oltre 500 lavoratori provenienti da tutta Europa, oltre che dal nostro Paese, dal Belgio, dalla Francia, dalla Germania, dai Paesi Bassi, dal Regno Unito e dalla Spagna, hanno chiesto che, al contrario delle proposte europee, agli autisti di bus a lunga percorrenza e pullman ed ai camionisti vengano diminuite le ore di guida e si garantiscano migliori condizioni di riposo. Richieste che sono connesse alla sicurezza di autisti e camionisti ma anche degli utenti delle strade, in quanto una maggiore produttività non può andare a discapito delle condizioni di lavoro e della sicurezza”.
“In merito al distacco transnazionale – spiegano infine Guida e De Rose – chiediamo al Parlamento Europeo, per contrastare dumping e concorrenza sleale, di applicare, anche per chi guida su strade e autostrade, le norme che valgono per tutti gli altri lavoratori europei, vogliamo sapere dove e come vengono assunti gli autisti e come sono retribuiti”.
Roma 29 maggio: Storico o no, al di là dell’enfasi, Amazon ha accettato di firmare un’intesa sindacale sui turni di lavoro con le sigle Filcams-Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Ugl Terziario sui turni di lavoro del Centro logistico di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, il più grande magazzino Amazon d’Italia con i suoi 1.656 dipendenti.
Dal prossimo 27 giugno, i lavoratori opereranno ogni settimana su due turni: quello del mattino,dalle 7 alle 15, e quello del pomeriggio, dalle 15.30 alle 23.30. Il turno notturno sarà invece su base volontaria, con un premio del 25% in più (rispetto all’attuale 15%), per un aumento stimabile tra i 70 e i 97 euro a seconda del periodo di lavoro.Tra gennaio e agostoil lavoro di notte durerà dalle 20 alle 4, con una chiusura del magazzino di tre ore, mentre nei periodi di picco, da settembre fino a dicembre, sarà esteso dalle 23.30 alle 7.30. In totale le ore di lavoro saranno 40 ore per 5 giorni alla settimana.
Eccezionalmente, nei mesi di aumento degli ordini, l’azienda potrà chiedere un giorno di lavoro straordinario o anticipare l’ingresso in
servizio di un’ora, ma solonei reparti di ricevimento merce dai fornitori e di evasione degli ordini dei clienti e dopo aver informato le Rsa e i dipendenti interessati. Inoltre Amazon introdurrà la programmazione dei turni a otto settimane. I lavoratori presteranno servizio durante un fine settimana lungo un sabato e una domenica e garantiranno 2 weekend di lavoro con prestazione di sabato e 1 weekend di lavoro con prestazione di domenica, a fronte di 4 weekend consecutivi di riposo (oltre a un riposo di 3 giorni consecutivi comprendenti il weekend).
L’accordo è sperimentale, nel senso che avrà durata annuale, con incontro di verifica dopo i primi quattro mesidi applicazione dell’intesa. Un referendum a Castel San Giovanni ha già sancito l’ok all’intesa con circa il 70% dei consensi tra i votanti (500, circa un terzo dei lavoratori).
Roma 21 maggio: è entrato in vigore ieri 21 maggio il decreto ministeriale n.215 del 19 maggio 2017 che fissa i requisiti minimi per i controlli tecnici su strada ai veicoli con ptt oltre le 3,5 ton. Gli ispettori, autorizzati dal MIT, potranno controllare il corretto fissaggio del carico, responsabilità in capo al soggetto che svolge il ruolo di “caricatore”, e cioè l’impresa o la persona giuridica pubblica che consegna la merce al vettore, curando la sistemazione delle merci sul veicolo. Le carenze sul fissaggio del carico sono classificate in lievi, gravi o pericolose. Gli ispettori qualora riscontrino carenze gravi o pericolose, potrebbero richiedere il fermo del veicolo per effettuare il corretto fissaggio del carico prima di consentirgli di proseguire il viaggio. Le sanzioni per le violazioni riscontrate vanno da 85 a 338 euro.
Giovedi 16 maggio: La lobby ferroviaria segna un altro punto a proprio favore contro i sostenitori dei mega-truck internazionali: la Commissione Europea, il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento Europeo nella riunione congiunta dell ’11 maggio scorso hanno sancito la volontà di vietare l’uso di complessi veicolari superiori a 25 metri nell’autotrasporto internazionale. E’ stata così battutra la tesi dei sostenitori deimega-truck secondo i quali l’uso di tali mezzi ridurrebbe il trasporto veicolare nelle strade riducendo inquinamento e congestione a parità di volumi trasportati. Tale tesi però, secondo le autorità comunitarie, contrasta con la scelta ormai consolidata del trasporto cvombinato strada-rotaia.
Roma 16 maggio: La Sda, corriere del Gruppo Poste Italiane, ancora all’attacco sul piano di riorganizzazione del proprio corriere espresso. Dopo l’annuncio delle nuove mansioni affidate ai portalettere per affrontare l’aumento di traffico dei beni acquistati via internet, ieri è stato tagliato il nastro del nuovo impianto laziale di Pomezia, che si estende su 18mila metri quadrati coperti e 17mila scoperti. Il nuovo centro di distribuzione di Pomezia è uno dei più grandi di SDA e vi lavoreranno a regime sessanta persone che potranno gestire oltre 32mila colli al giorno, ossia otto milioni l’anno. In una nota, la società spiega che “contribuisce a potenziare l’offerta di servizi di logistica centralizzando in un unico polo le attività legate alla gestione del magazzino e all’e-commerce dell’Area Centro-Sud. Il magazzino è pensato infatti per offrire efficienti soluzioni di stoccaggio e per sostenere l’aumento delle movimentazioni di merci legato in particolare allo sviluppo dell’e-commerce”.
Roma 16 maggio: la Polizia Stradale di Bergamo ha scoperto due apparati elettronici per manomettere le rilevazioni sui tempi di guida e di riposo su camion per il trasporto di ortofrutta. Sono state rilevate in particolare undici infrazioni alle norme sui tempi di guida e di riposo degli autisti. Le più gravi riguardano due camion che trasportavano prodotti ortofrutticoli, provenienti dalla Campania e dalla Puglia, il cui cronotachigrafo risultava in pausa al momento del fermo. Gli agenti hanno poi portato i veicoli in officina per un controllo più approfondito, scoprendo un apparato elettronico, telecomandato dall’autista, in grado di manomettere le rilevazioni dei tempi di guida e di riposo. La sanzione nei confronti degli autisti è stata pesante: diecimila euro di multa a testa e ritiro della patente. La Polstrada annuncia che la campagna di controlli sui veicoli pesanti proseguirà anche nei prossimi giorni.
Roma 16 maggio. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto una convocazione urgente sui licenziamenti chiesti dalla società statunitense nell’ambito del piano di riorganizzazione della presenza del colosso statunitense in Italia contro il quale è stato indetto uno sciopero previsto per domani 17 maggio.
Roma 16 maggio: Tempi duri per cooperative di trasporto fiorentine; la guardia di finanza che ha effettuato sequestri per un ammontare di 8,6 milioni di euro fra beni e immobili nell’ambito di un’inchiesta per reati tributari nella quale sono indagati sei amministratori di cooperative operanti nel settore del trasporto merci su strada.
Roma 10 maggio: Forte balzo in alto delle immatricolazioni dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5 t che nel mese scorso sono cresciute del 44,6% rispetto allo stesso mese del 2017 (con 2.725 unità immatricolate contro 1.884). 2.725 unità immatricolate contro 1.884). E’ quanto emerge dai dati diramati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che per quanto riguarda l’andamento delle nyuove immatricolazioni dei primi mesi di quest’anno segnalano un incremento del mercato pari al 19,5% rispetto allo stesso periodo del 2017 (9.382 unità contro 7.852). Nel comparto dei veicoli pesanti con massa totale a terra uguale o superiore a 16 t si è verificato l’incremento maggiore. Questo mercato ha, infatti, registrato in aprile +56,1% rispetto all’aprile del 2017 (2.362 unità immatricolate contro 1.513). Nel consolidato dei primi quattro mesi del 2018 l’incremento è stato del 23,1% (7.873 unità contro 6.397).
Roma 10 maggio: Il Consiglio di Stato ha emesso il 2 marzo 2018 un parere che conferma l’equiparazione tra l’interscambio differito delle pedane attuato dagli autotrasportatori d’ora in avanti è equiparato alla vendita di cose usate, con i conseguenti adempimenti; è quanto ha stabilito il Consiglio di Stato nella seduta del 2 marzo 2018 . La gestione dei pallet riutilizzabili è un onere che le imprese di autotrasporto devono spesso accollarsi per mantenere i clienti, anche se per loro rappresenta un costo e una complicazione burocratica. Infatti, recuperare una pedana usata vuota quando si scaricano quelle cariche comporta una perdita di tempo per l’autista, che la deve controllare e caricare sul camion. Inoltre, l’autotrasportatore può essere tenuto a rimborsare pallet danneggiati o falsi. Infine, se l’interscambio è differito (ossia il numero di pallet ritirati è diverso da quelli consegnati) rientra secondo la Legge nell’ambito del commercio di cose usate, che impone anche la tenuta di un registro giornaliero delle operazioni svolte.
Roma 8 maggio: Il riposo settimanale ordinario nella cabina del camion non si può considerare riposo. Il ministero dell’Interno è tornato sulla questione alla luce della sentenza della Corte di Giustizia Ue che aveva confermato tale divieto. Dopo aver preso atto della mancanza, in Italia, di una specifica sanzione amministrativa relativa a tale fattispecie, a differenza di quanto accade in altri Paesi dell’Ue come in Germania, Francia e Belgio, e a seguito di consultazioni intercorse con il MIT, il ministero dell’Interno ha stabilito che il riposo settimanale regolare effettuato a bordo del mezzo, va considerato come non goduto. Di conseguenza, la sanzione da applicare all’autista sorpreso a svolgere questo riposo nella cabina del camion, nell’ipotesi più grave indicata nel terzo periodo (mancato rispetto dei limiti prescritti per oltre il 20%), comporta il pagamento di una somma di denaro da € 425 ad € 1701, somma che è aumentata di un terzo, quando la violazione venga commessa dopo le ore 22 e prima delle ore 7, con il ritiro temporaneo dei documenti di guida e l’intimazione a non riprendere il viaggio fino al completamento del prescritto riposo nella modalità corretta. Il pagamento in misura ridotta va fatto immediatamente nelle mani dell’agente accertatore, a meno che l’interessato non presti cauzione o decida di non pagare con conseguente fermo del mezzo per un periodo non superiore a 60 giorni. In caso di pagamento immediato, si applica la riduzione del 30%. La violazione – precisa il ministero – può essere accertata esclusivamente nel momento in cui è commessa (quindi, in flagranza), per cui non sono ammesse contestazioni a posteriori fondate
Roma 8 maggio: La Commissione Lavoro del Parlamento Europeo ha espresso e trasmesso alla Commissione Eu il parere su distacco, cabotaggio e divieto di riposo in cabina. Trattandosi di pareri è ovvio che la Commissione ne terrà conto senza sentirsi vincolata, ma di solito sono cose che pesano e possono avere grande influenza sui provvedimenti finali che verranno votati fine maggio in modo definitivo. Distacco: la Commissione Lavoro è del parere che debbano essere applicate anche all’autotrasporto le norme comunitarie sul distacco internazionale e cioè che, a parità di lavoro, deve applicarsi il salario previsto nel paese ospitante fin dal primo giorno e non dal terzo come è attualmente. Cabotaggio: viene consigliato un limite consecutivo di due giorni per le operazioni di cabotaggio. Riposo in cabina: gli eurodeputati consigliano di prendere in considerazione una maggiore flessibilità.
Roma 3 maggio: L’8 aprile 2018 è scaduto il mandato del Comitato centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, ma il ministro dei Trasporti non ha ancora firmato il decreto per nominare il nuovo comitato centrale, né allo stato risultano evidenze che facciano pensare che il Ministro uscente Del Rio, sia intenzionato a farlo preferendo magari lasciare al suo successore l’avvio della procedura.
Tuttavia il Comitato in scadenza può restare in carica come supplente al massimo per quaranta giorni, ossia fino al 19 maggio, data dopo la quale l’Albo resterebbe senza conducente . Ad aggravare il problema si aggiunge infine la difficile congiuntura politica legata alle incertezze sulla formazione del nuovo Governo, se non alla possibilità per nulla remota che si vada a nuove elezioni e che l’attuale Governo sia chiamato alla gestione provvisoria fino a nuovo Governo. E’ quindi presumibile pensare che se il quadro politico permanesse in queste nebbie, sia proprio Del Rio ad emanare il decreto di rinnovo.
Roma 6 aprile: Le sigle sindacali FSC-CCOO (Spagna), Filt Cgil (Italia) e CGT Commerce (Francia) hanno formalizzato a marzo 2018 la richiesta di convocazione del gruppo di negoziazione per l’istituzione di un Comitato Aziendale Europeo di Amazon. La possibilità di aprire un Tavolo internazionale è prevista dalla Direttiva comunitaria 2009/38 e la relativa richiesta formale è stata inoltrata da tre sigle sindacali alla direzione di Amazon Europe. I sindacati coinvolti sono lo spagnolo FSC-CCOO, l’italiano Filt Cgil e il francese CGT Commerce.