Roma 23 novembre: la trattativa fra le parti datoriali ed i sindacati confederali per il rinnovo del contratto nazionale, dopo due anni di confronto e lo sciopero dello scorso ottobre, entra nella fase cruciale. Da ieri si tratta ad oltranza per arrivare in tempi brevi a definire la piattaforma definitiva ad oltranza mercoledì 22 novembre 2017 si svolge la prima riunione tra sindacati confederali e associazioni imprenditoriali dopo lo strappo e lo sciopero di ottobre. I sindacati non hanno annunciato la sospensione dello sciopero proclamato per l’11 e il 12 dicembre, segno che permane comunque un’incertezza sull’esito finale delle trattative.
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Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.Roma 23 novembre: Brutte notizie per il colosso americano della vendita on line: il 24 novembre 2017 rischia di passare alla storia del colosso americano come il il venerdì nero di Amazon Italia, e non per il businnes, ma per lo sciopero del personale della piattaforma logistica di Castel San Giovanni. Hanno proclamato lo sciopero Ugl Terziario, Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil che protestano perché il contratto degli oltre 1600 dipendenti sono inquadrati nel commercio e non nella logistica.
Roma 22 novembre: gli agenti della polizia belga sono venuti a capo di una complessa operazione di triangolazioni che ha portato alla denuncia di alcuni autisti dell’azienda slovacca con l’accusa di dumping sociale. Secondo i primi accertamenti pare che le condizioni economiche, i tempi di lavoro e tutte le regole comunitarie, siano state totalmente disattese. Da qui la decisione di far scattare le misure cautelative in attesa di costruire più compiutamente la fitta trama di elusioni regolamentari praticate soprattutto nell’est europeo.
Roma 21 novembre: I sindacati dei camionisti francesi scendono in lotta contro il pacchetto di misure che la Commissione Europea ha presentato al Parlamento comunitario. Fra le misure di protesta annunciate anche possibili blocchi alle frontiere, quella del Frejus compresa.
Roma 21 novembre: I taglio di 150 milioni dei fondi destinati nei prossimi tre anni all’autotrasporto (ma non solo questo) deciso dalla commissione bilancio del Senato ha messo in allarme tutto il settore deciso a non accettare una simile prospettiva senza colpo ferire. Ma prima di procedere alla proclamazione di un possibile stato di agitazione, Unatras ed altri hanno chiesto un passaggio ministeriale allo scopo di capire se e come il ministro dei Trasporti intende affrontare questo ed altri nodi rimasti irrisolti. La richiesta di chiarimento è stata subito accolta con la convocazione delle sigle dell’utotrasporto per il 29 novembre 2017.c
Roma 15 novembre: L’avvento del commercio on-line i cui volumi di crescita sono e saranno esponenziali per i prossimi anni, impone alll’Italia la messa a punto di un piano nazionale dei lokers e dei punti per ritirare i pacchi, prima che il problema crei costi e disagi sociali soprattutto nei grandi agglomerati urbani dove le regole per l’accesso sono tuttora problematiche, le piazzole di scarico non protette da divieti di sosta cogenti; mentre da parte dei player del trasporto si dovrebbe puntare decisamente all’uso di veicoli non inquinanti.
Queste alcune delle conclusioni che emergono da Quaderno 26 sulla logistica ai tempi dell’e-commerce, presentato ieri a roma nel corso di un convegno, durante il quale sono state messe a fuoco le criticità di una rivoluzione che crea scenatri totalmente nuovi .
Roma 7 novembre: In dirittura d’arrivo il secondo gruppo di proposte del Pacchetto Mobilità messe a punto dalla Commissione Europea. Il pacchetto che verrà presentato con ogni probabilità domani riguarda l’autotrasporto e conterrà aspetti fondamentali quali le emissioni, i veicoli pesanti, i combustibili alternativi ed il trasporto combinato. Domani sarà possibile qualche particolare in più.
Roma 07.11.2017: Le autorità di pubblica sicurezza stradale cominciano a prendere le misure per reprimere il fenomeno del cosiddetto cabotaggio abusivo. Secondo i dati diffusi dalla Commissione Sicurezza Stradale infatti, nel solo primo semestre di quest’ anno, le sanzioni comminate in Italia per la violazione relativa all’articolo 46 ter della Legge 298/74, quello che stabilisce i documenti da tenere a bordo del camion nel trasporto internazionale, sono state 748 (593 a vettori esteri ma comunitari, 106 a vettori esteri etra-comunitari e 103 a vettori italiani). In tutto il 2016 le sanzioni per la stessa infrazione erano state 887 (632 a vettori esteri comunitari, 160 a vettori extra-comunitari e 95 a vettori italiani). E’ facile dunque prevedere che le sanzioni che saranno irrogate quest’anno saranno quasi il doppio del 2016.
Roma 25 ottobre: Lo sciopero generale dei lavoratori del trasporto indetto dai sindacati confederali per gli ultimi giorni del mese, rischia di colpire indiscriminatamente anche le imprese associate alla Fedit che si era da subito dichiarata disponibile a proseguire le trattative sul tavolo generale e non aveva condiviso la richiesta di altre parti datoriali di rendere variabili istituti contrattuali come la 14° mensilità, i ROL e le ex festività, l’abolizione degli scatti di anzianità e l’adozione di strumenti importanti per limitare il fenomeno dell’assenteismo.
È per queste ragione che la Fedit non comprende e subisce con rammarico la decisione delle organizzazioni sindacali di proclamare anche alle nostre imprese associate lo sciopero previsto, con differenti articolazioni, per i prossimi 27, 30 e 31 ottobre, oltre ad interrompere qualsiasi tipo di trattativa, arrivando a sconvocare le riunioni previste per i giorni 11 e 12 ottobre.
La Fedit tuttavia ribadisce e conferma la propria disponibilità ed il proprio interesse a riaprire da subito un negoziato che consenta di definire, nel più breve tempo possibile, le condizioni per la sottoscrizione di un buon accordo di rinnovo del CCNL.
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Roma 10 ottobre: il CEO del corriere controllato da Poste Italiane, Paolo Rangoni, ha annunciato il ricorso alla cassa integrazione smentendo le illazioni circolate su possibili licenziamenti, mentre per Carpiano, bloccato da più di un mese, si intravvedono schiarite. E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi al Ministero dell’Industria durante il quale sono stati affrontati i punti caldi della vertenza.
Il Prefetto di Milano, durante l’incontro, ha messo sul tavolo l’ipotesi di accordo basata sull’accettazione delle condizioni economiche, contrattuali e normative precedenti, in applicazione dell’accordo nazionale siglato con SDA in sede Fedit nonché dell’apertura di un confronto in sede Fedit sul pregresso dovuto da Ucsa ai lavoratori; l’attuazione di una rotazione della forza-lavoro fino al 20 novembre, senza integrazione da parte dell’azienda; il mantenimento dei livelli occupazionali.
Amazon il 4 ottobre scorso ha avviato le prime consegne dall’impianto di Calenzano che serve la distribuzione dei prodotti acquistati sulla piattaforma online nella Toscana, assicurando la consegna entro 24 ore agli abbonati del servizio Prime. La piattaforma è rifornita dallo hub di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. Quella di Calenzano è l’ottava piattaforma distributiva a livello locale di Amazon in Italia, accanto a quelle di Avigliana (Torino), Rogoredo (Milano), Origgio (Varese), Vigonza (Padova), Crespellano (Bologna), Calenzano (Firenze), Fiano Romano e Pomezia (Roma).
Roma 11 Ottobre: Le trattative sul rinnovo del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni, secondo un copione ormai consolidato, si sono interrotte sulla parte economica. Immediatamente dopo i sindacati confederali hanno proclamato lo sciopero generale per il 27, il 30 e il 31 ottobre. La trattativa, a due anni dal suo inizio, si è interrotta in modo brusco venerdì 6 ottobre 2017, dopo che la parte datoriale ha avanzato richieste sulla ristrutturazione dell’intero contratto che in linea di massima prevedono la rimodulazione del valore delle attuali indennità, compresa quella di trasferta, di rendere variabili e precari alcuni istituti contrattuali, come quattordicesima, scatti d’anzianità, Roi, e festività e due giorni di ferie.
Le associazioni delle imprese hanno risposto lapidariamente in una nota congiunta nella quale si parla di disponibilità a proseguire il confronto ora interrotto a causa di : “un’improvvisa battuta d’arresto su materie strategiche per il settore”.
Dallo sciopero sono escluse le attività strumentali ai servizi essenziali regolamentati dalla Legge 146/90, per le quali la mobilitazione è già stata proclamata per il giorno 27 ottobre 2017. Lo sciopero interesserà tutti i lavoratori del trasporto merci, dell’autotrasporto, della logistica e delle spedizioni interessati dal contratto nazionale.
Roma 10 Ottobre: Negli ultimi quattro anni, secondo quanto si afferma in una ricerca dell’ufficio studi della Confcommercio, il trasporto merci è costantemente aumentato in termini di tonnellate per chilometri, ma ad approfittarne pare che s9iano stati gli stranieri. La ripresa passa omogeneamente in tutti i settori di trasporto: il mare da 232,5 miliardi del 2014 a 257,5 miliardi di quest’anno, l’autotrasporto da 160,1 a 167,5 miliardi, la ferrovia da 20,2 a 21,6 miliardi e l’aereo da 290 a 340 milioni .
Tuttavia non sono i player italiani a trarne vantaggio poiché una parte rilevante di questa crescita sta andando nei camion dei vettori stranieri, che come è noto operano in Italia in dumping o ai limiti dello stesso.
In termini economici, tra il 2005 e il 2015 il mercato dell’autotrasporto internazionale che interessa l’Italia è cresciuto di quattro miliardi di euro, ma gli autotrasportatori italiani hanno perso 1,66 miliardi di euro, mentre quelli dei Paesi emergenti (ossia quelli dell’Est) hanno guadagnato circa sei miliardi di euro.
Roma 5 ottobre: IL gigante dell’e-commerce Amazon continua la sua politica di espansione e della logistica. Da Oltrealpe giunge notizia di trattative con Leclerc per collaborare nella logistica, mentre aumentano le indiscrezioni che parlano di acquisto di Carrefour. Il quotidiano Le Monde riferisce anche di interesse per le società Gdo che hanno in proprio servizi di vendita on-line
Roma 5 otto.: Non si vede ancora luce nella vertenza SDA; la piattaforma di Milano Carpiano è ancora ferma e le trattative mediate anche dal prefetto di Milano, non hanno portato finora ad apprezzabili passi in avanti. La vicenda è intanto sbarcata in Parlamento dove il Ceo di SDA Paolo Rangoni, durante un’audizione avvenuta alla Commissione Lavori Pubblici del Senato, ha detto che dall’inizio dello sciopero l’azienda ha perso la metà dei volumi ed un numero preoccupante di clienti, con un impatto definito “devastante” perché la protesta “mette a rischio il piano di risanamento della SDA”.
Roma 27 settembre: Alibaba, il colosso cinese dell’e-commerce investirà 807 milioni di dollari per raggiungere il controllo della partecipata Cainiao con un programma di investimenti pari a 15 miliardi tutti nella logistica. E’ chiara dunque la volontà dei cinesi di gestire in prima persona la logistica del proprio e-commerce. Alibaba, con questa operazione di natura strategica, punta ad attuare attuare un programma per consegnare gli ordini fatti in Cina in 24 ore e quelli oltremare in 72 ore.
Roma 19 sett.: I prezzi dei carburanti salgono e così, puntualmente, il ministero dei Trasporti pubblica il valore del gasolio il cui prezzo medio alla pompa rilevato dal ministero per lo Sviluppo Economico è risalito ad agosto a 1354,31 euro, due euro sopra il valore di giugno. Il valore di agosto serve per fissare il costo d’esercizio degli autotrasporti svolti a settembre, depurato dalla componente dell’Iva, interamente detratta dalle imprese di autotrasporto, e dello sconto sulle accise per le imprese che ne hanno diritto.
Per i veicoli con massa complessiva fino a 7,5 tonnellate e per quelli oltre tale valore mossi con motore di categoria Euro 2 o inferiore – che non beneficiano dello conto sulle accise – il prezzo del gasolio da considerare per i costi d’esercizio è di 1,110 euro al litro. Per i veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate e con motore Euro 3 (o superiore), bisogna considerare un valore di 0,895 euro al litro.
Roma 19 sett.: da ieri 18 settembre le imprese di autotrasporto possono presentare la domanda per l’acquisto di veicoli industriali a basso impatto ambientale e per i semirimorchi intermodali per i quali sono previsti gli incentivi pubblici che per il 2017 sono pari a 36 milioni. Tale cifra comprende 10,5 milioni di euro per l’acquisto di veicoli nuovi con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate alimentati con gas naturale compresso o liquefatto o con trazione ibrida diesel-elettrica o totalmente elettrica (in questo caso, l’incentivo vale anche per convertire veicoli con motore termico in elettrici). Altri dieci milioni sono stanziati per chi acquista veicoli nuovi con massa complessiva superiore a 11,5 tonnellate con motore Euro VI, ma solo a fronte della rottamazione di un veicolo di pari categoria e con motore di classe ambientale inferiore. Vediamo in particolare come è articolata la procedura:
Rimorchi o semirimorchi 14,4 milioni di euro: possono accedere al contributi le imprese che acquistano nuovi mezzi equipaggiati per il trasporto combinato strada-rotaia (UIC 596-5) o strada-mare (con ganci IMO), oppure dotati con dispositivi innovativi per aumentare la sicurezza e l’efficienza energetica, oppure ancora da agganciare ad autoveicoli con massa complessiva superiore a 7 tonnellate allestiti per trasporti a temperatura controllata (ATP) che hanno caratteristiche per il rispetto ambientale. La cifra rimanente (1,050 milioni) serve per l’acquisto di casse mobili e rimorchi/semirimorchi per trasportarle nell’ambito dell’intermodalità.
Le domande per ottenere il contributo devono essere presentate solamente in via telematico accedendo al Portale dell’Automobilista entro il 15 aprile 2018, per veicoli acquistati dal 2 agosto 2017 al 15 aprile 2018. Il limite massimo di contributo per una singola impresa è di 700mila euro. Il contributo per singolo acquisto dipende dal tipo di veicolo:
- I veicoli con massa complessiva da 3,5 a 7 tonnellate alimentati con metano compresso o a trazione ibrida diesel-elettrica ottengono un contributo di 4000 euro
- I veicoli con trazione completamente elettrica ottengono un contributo di 10mila euro
- I veicoli con massa uguale o superiore a 7 tonnellate alimentati con gas naturale compresso ottengono un contributo di 8000 euro
- I veicoli alimentati con gas naturale liquefatto o con trazione ibrida diesel-elettrica ottengono un contributo di 20mila euro
- I dispositivi per convertire veicoli fino a 3,5 tonnellate da diesel a elettrico ottengono un contributo di 1000 euro
- I veicoli diesel con massa complessiva da 11,5 a 16 tonnellate Euro VI ottengono un contributo di 5000 euro per ogni automezzo rottamato
- I veicoli diesel con massa complessiva pari o superiore a 16 tonnellate Euro VI ottengono 10mila euro per ogni automezzo rottamato
- I rimorchi o semirimorchi per trasporto combinato (UIC 596-5 o IMO) ottengono un contributo pari al 10% del costo di acquisto per le medie imprese e del 20% per le piccole imprese, con un tetto massimo di 5000 euro; le imprese che non appartengono alla categoria delle PMI ottengono un contributo di 1500 euro per unità
- I rimorchi, semirimorchi o equipaggiamenti per veicoli con massa complessiva superiore a 7 tonnellate adibiti a trasporti ATP equipaggiati con motore Stage V o con unità criogeniche autonome non collegate con il motore del veicolo trattore oppure da unità elettriche funzionanti con alternatore collegato al motore del veicolo trainante, ottengono un contributo del 10% del costo di acquisizione per le medie imprese e del 20% per le piccole, con un tetto massimo di 5000 euro. Nel caso dei veicoli ATP l’incentivo vale anche per la semplice sostituzione delle unità frigorifere o calorifere
- I gruppi di otto casse mobili e un rimorchio o semirimorchio portacasse ottengono un contributo di 8500 euro per ciascun gruppo
Roma 13 sett.: Fedespedit e Alsea sono preoccupati per la nuova tariffa per il sistema telematico del porto ligure che si aggiunge a una analoga già in vigore. La nuova tariffa in particolare è entrata in vigore il primo agosto 2017 al porto di Genova il pagamento di 1,23 euro per ogni container o unità di carico in ingresso al porto. E’ stata istituita dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale per contribuire alla migrazione del sistema telematico E-port dall’Autorità alla Piattaforma Logistica Nazionale. Gli spedizionieri si sono però accorti che questo nuovo pagamento non sostituisce quello già in vigore per ogni bolla doganale istituito per mantenere l’E-port. “In questo modo, gli operatori si trovano a pagare due volte per lo stesso servizio”, denuncia l’Alsea.
L’associazione ha chiesto all’ASP, tramite Fedespedi, di eliminare questa doppia imposizione: “Ma l’Autorità -afferma la presidente dell’associazione, Betty Schiavoni ” ha risposto che per sei mesi esisterà un doppio pagamento e che dopo questo periodo di tempo si impegna a rivedere la situazione con un possibile ribasso delle tasse addebitate in bolletta doganale”.
Secondo l’Alsea tuttavia , questa doppia tariffa per l’E-port potrebbe generare costi aggiuntivi per le merci che transitano per il porto di Genova per qualche milione di euro e sarebbe inoltre illegittima nel metodo e nel merito. A tale proposito, l’associazione la contesterà “in ogni sede”. Alsea chiede anche maggiore trasparenza e informazione al mercato per quanto riguarda l’applicazione della Piattaforma Logistica Nazionale, di cui si assiste alla prima applicazione pratica nel Porto di Genova.
“Siamo molto preoccupati – spiega Betty Schiavoni – perché da quello che stiamo vedendo l’operatività della Piattaforma Logistica Nazionale sembra procurare, come temevamo, nuovi costi importanti per gli operatori senza sapere se e quali benefici arrecherà ai traffici italiani. Il rischio è che i grandi players globali scelgano strade diverse per le merci che gestiscono, senza toccare i nostri porti”.
Roma 10 giugno: i ministri dei trasporti di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Norvegia e Svezia hanno definito una posizione unitaria sul Pacchetto Mobilità presentato dalla Commissione Europea e, in particolare, le modifiche che porta ad alcune disposizioni comunitarie sull’autotrasporto, come il cabotaggio stradale, l’orario di riposo e il distacco internazionale degli autisti.
La principale opposizione è quella alle nuove norme sul cabotaggio stradale, che rappresentano un passo in avanti verso la sua liberalizzazione. I nove Paesi ritengono che ciò non possa avvenire se prima non saranno rese omogenee le condizioni sulla remunerazione degli autisti, con la formula del “paga uguale per lo stesso lavoro svolto nello stesso posto”. Lo stesso principio anima l’opposizione alle proposte di modifica sul distacco internazionale degli autisti.
I nove ministri dei Trasporti vogliono anche regole che impongano agli autisti stranieri di tornare a casa in modo regolare, non solo per impedire il dumping sociale, ma anche per assicurare loro un equilibrio tra lavoro e vita privata. Per contrastare il dumping sociale, i ministri chiedono regole che favoriscano i controlli sia sui veicoli, sia nelle sedi delle imprese. Sempre per rendere più efficaci i controlli, i ministri vogliono accelerare l’introduzione della lettera di vettura digitale e aumentare le informazioni sulle imprese inserite nel registro elettronico.
Ora la battaglia sul Pacchetto Mobilità prosegue nel Parlamento Europeo, che deve esaminarne i contenuti, eventualmente proporre delle modifiche e approvarlo con voto degli eurodeputati.