Roma 4 dicembre: Governo e Associazioni dell’autotrasporto provano ancora a dialogare dopo gli esiti infruttuosi dell’incontro di fine ottobre. Sul tavolo le criticità ancora da risolvere: l’eliminazione del taglio del 15 per cento sul rimborso delle accise sul gasolio, i controlli sulla concorrenza sleale, la cancellazione del contributo all’Autorità dei Trasporti introdotto dal decreto Genova. Il Governo ha invece avviato a soluzione un altro dei punti importanti e cioè la costituzione di un fondo per il rinnovo del parco veicoli. Qualche giorno fa infatti il governo ha annunciato uno stanziamento di 50 milioni da destinare a questo scopo.
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Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.Roma 29 nov.:”L’ondata di digitalizzazione sta cambiando i modelli di business degli operatori delle attività logistiche” E’ la conclusione di un importante studio edito dalla Boston Consulting Research secondo il quale chi non si adeguerà all’evoluzione in corso è destinato nel tempo a soccombere.
Cinque i nuovi modelli di operatore che che Boston Consulting ha individuato per declinare le sue conclusioni: start-up come Freightos e Flexport le cui piattaforme digitali migliorano e velocizzano l’esperienza del cliente; Maersk e Kuehne+Nagel che stanno incubando nuovi progetti per digitalizzare i servizi di trasporto e spedizioni; i grandi vettori che migliorano i sistemi di booking sui propri portali con l’obiettivo di evitare l’intermediazione degli spedizionieri e arrivare direttamente ai caricatori. E infine “integrator” del tipo di Ups e FedEx, che cercano di tenere sotto controllo tutta la catena logistica dei prodotti dall’acquisto fino alla consegna finale, mentre i più grandi clienti dell’industria logistica come Amazon, Alibaba e Jd.com stanno internalizzando le spedizioni marittime e aeree delle merci con proprie società di logistica.
Agli investitori finanziari non sono sfuggite le enormi opportunità di questi innovativi strumenti di lavoro digitali nel mondo delle spedizioni merci e hanno scommesso su alcuni di loro. Negli ultimi cinque anni le start-up che offrono servizi digitali nel mondo dello shipping e della logistica hanno raccolto finanziamenti per 3,3 miliardi di dollari. Su tutti Flexport, portale tramite il quale passano circa 120mila teu ogni anno, che ha ricevuto finanziamenti per 300 milioni di dollari e ha oggi un valore di mercato superiore al miliardo; fra i suoi investitori Dst Global, Founders Fund, Wells Fargo e Sf Express. Sul campo anche Freightos), Freight Hub (23 milioni di funding), Fleet (14 milioni raccolti), Haven (14 milioni) e iContainers (11 milioni).
Secondo Boston Consulting inoltre i pilastri sui quali poggia l’innovazione portata dai nuovi attori digitali sono tre: incontro diretto tra domanda e offerta di spedizioni, piattaforme digitali per servizi di spedizione e una maggiore interconnessione fra le diverse piattaforme. I nuovi spedizionieri digitali si distinguono tra quelli che gestiscono direttamente l’operatività dei trasporti e quelli che usano agenti e partner esterni.
Imperativo dunque, consiglia Boston Consulting, digitalizzare tutti i processi possibili, automatizzare le procedure, costruire e o allearsi con una start-up digitale attiva nel business delle spedizioni merci e ringiovanire lo staff in azienda.
Roma 28 nov.: IL colosso americano del commercio on-line fa un passo in avanti importante nella sua strategia di sviluppo sul mercato italiano: Amazon Italia Logistica e Amazon Italia Transport, le due società operative del gruppo, sono state inserite dal Ministero dello sviluppo economico nell’elenco degli operatori postali aggiornato al 16 novembre 2018. Questo passaggio era necessario per la regolarizzazione formale, dopo che il 2 agosto 2018 l’Autorità per le Comunicazione comminò ad Amazon una multa di 300mila euro ritenendo che le due società di trasporto svolgessero attività postali senza l’autorizzazione.
Ma al di là di ciò questa regolarizzazione potrebbe essere anche il segno chiaro che Amazon ormai intende gestire direttamente l’intera filiera del trasporto intensificando l’uso di piccoli e medi trasportatori al posto, o in aggiunta ai grandi player, come le società postali o le multinazionali del trasporto espresso. Ma lo Status di operatori postali porta con se anche oneri non trascurabili come quello di applicare il contratto nazionale ai dipendenti, un’eventualità che i dirigenti Amazon hanno certamente valutato positivamente poiché il nuovo stato di Amazon Italia Logistica e Amazon Italia Transport apre molte possibilità di manovra sull’intera filiera del trasporto.
Roma 27 nov.: le novità introdotte dal Decreto Genova hanno indotto l’Autorità di Regolazione dei Trasporti a riaprire la consultazione pubblica sulla determinazione del contributo che le imprese devono pagare per il 2019, più precisamente su chi debba pagare il contributo annuale all’Autorità di Regolazione dei Trasporti. Una vecchia questione che si riapre nonostante la Corte Costituzionale, cui avevano adito logistica e trasporti contrari al contributo, avesse dato ragione a questi ultimi. Tuttavia, la formulazione ambigua del Decreto Genova potrebbe ricomprenderle. Da qui il comunicato dell’Autorità in cui annuncia la riapertura della consultazione per la “determinazione del contributo” per l’anno 2019, spiegando che “le modifiche normative contenute nel Decreto Genova introducono nuove specificazioni in merito agli operatori economici tenuti a contribuire al funzionamento dell’Autorità, così come originariamente individuata dall’Autorità con delibera n. 75/2017”. In particolare, aggiunge l’Art, le modifiche avvenute durante la conversione in Legge del Decreto Legge 109/2018 (il decreto Genova) apportano tre innovazioni: individuano meglio gli operatori economici tenuti al versamento del contributo; prevedono espressamente soglie di esenzione in ragione del fatturato; dispongono che che il computo del fatturato deve evitare duplicazioni di contribuzione.
La nota dell’Autorità spiega che “sono stati aggiornati i criteri di individuazione dei soggetti che operano nel settore dei servizi di trasporto di merci su strada connessi con porti, scali ferroviari merci, aeroporti, interporti, tenuti al versamento contributivo, individuandoli in quelli che, al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, abbiano nella propria disponibilità veicoli, dotati di capacità di carico, con massa complessiva oltre i 26.000 chilogrammi, nonché trattori con peso rimorchiabile oltre i 26.000 chilogrammi, utilizzando la classificazione di cui alla delibera 24 ottobre 2018 del presidente del Comitato Centrale per l’Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto di terzi”.
Roma 27 nov.: le imprese di autotrasporto che hanno chiesto i contributo per gli investimenti stanziati per il 2016 e che sono state ammesse al beneficio, avranno presto il contributo pubblico. E’ stata la stessa società controllata dal ministero dei Trasporti a comunicare la notizia ai beneficiari tramite l’invio di posta certificata. L’impresa da parte sua dovrà presentare un atto notorio con cui conferma la sua iscrizione alla Camera di Commercio, dichiarando di non aver ricevuto aiuti incompatibili con la normativa comunitaria, entro il termine perentorio dei cinque giorni successivi dal ricevimento della PEC, oltre che comunicare l’Iban del proprio conto corrente.
Roma 27: E’ stata una sorpresa più che gradita soprattutto perché inaspettata: durante l’esame del bilancio in Parlamento è stato finalmente approvato il finanziamento di uno speciale fondo finalizzato al rinnovo del parco mezzi pesanti più inquinanti. Il dispositivo per la verità era nell’aria da quando, la scorsa estate la tragedia di Bologna aveva richiamato l’attenzione di tutti sull’età del parco veicolare pesante circolante che vede oltre l’80% degli automezzi sotto euro 4 e solo il 13,81% fra i 5 e i 6.
Roma 21 nov.: Amazon tratta con l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato per trasportare le sue spedizioni sui Frecciarossa.Lo ha dichiarato l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato il quale ha precisato che i due gruppi stanno cercando di sviluppare insieme un progetto per il trasporto dei pacchi dell’e-commerce sui treni ad alta velocità limitatamente ai settori merci dei settori dell’abbigliamento, dell’elettronica e dell’alimentazione.
Roma 15 nov.: IL Ministro dei Trasporti italiano Toninelli ha confermato la posizione italiana contraria alla concorrenza sleale da parte delle aziende di trasporto non residenti in Italia. La conferma della posizione italiana in ambito Ue, dopo il voto problematico del Parlamento UE della scorsa estate, è stata ribadita nel corso della riunione dei Paesi della Road Alliance.
Roma 15 novenbre: Il Parlamento Europeo ha approvato ieri la norma che impone entro il 2030 l’immatricolazione di veicoli industriali con emissioni di CO2 inferiori del 35% rispetto a quelle attuali, preceduta da una tappa intermedia del 20% entro il 2020.
La norma approvata dal Parlamento Europeo risulta alfine più severa per i costruttori di quella a suo tempo definita dalla Commissione Europea per la quale un taglio del 30% entro il 2030 sarebbe stato sufficiente.
La risposta dell’associazione dei costruttori automobilistici europei non si è fatta aspettare ” norma molto aggressiva e per l’obiettivo intermedio difficilmente realizzabile perche la progettazione richiede tempo”. Adesso comunque la parola passa ai ministri dei Paesi Ue ai quali l’associazione dei costruttori chiede un approccio meno sbilanciato anche in considerazione di un voto che non ha visto distanti i deputati sostenitori da quelli contrari.
Roma 7 nov.: il Parlamento Europeo ha messo a punto una Direttiva che impone ai Paesi UE di applicarere una tariffa calcolata sulla distanza invece che sul tempo basata sul principio che colui che inquina di più , paga in maniera proporzionale. Attualmente in Europa invece i pedaggi dei veicoli industriali che circolano nel vecchio Continente sono i più vari: alcuni sono correlati alla percorrenza, altri sul tempo. La nuova direttiva invece sarà comune per tutti i veicoli con massa complessiva superiore a 2,4 tonnellate e a gli autobus dal 2023 e a quelli veicoli leggeri dal 2027.
Scopo di questa Direttiva, come è ovvioturalmente, è: “contribuire al conseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 dell’UE nel settore dei trasporti – come si precisda in un comunicato- e a rendere più equi i diritti di utenza stradale”, applicando il principio “chi più inquina più paga”.
Roma 24 ott.: il Ministro dei Trasporti Toninelli annuncia novità per quanto riguarda le deduzioni forfettarie e i finaziamenti per il rinnovo del parco mezzi. In un comunicato diffuso ieri dall’ufficio stampa del dicastero di Porta Pia infatti, il ministro fa sapere che sta lavorando a molti dossier riguardanti l’autotrasporto a partire dallo stanziamento nel Decreto Fiscale di 26,4 milioni di euro per aumentare la quota della deduzione forfettaria delle spese non documentate, che lo scorso luglio era stata diminuita da 51 a 38 euro al giorno per i viaggi fuori dal Comune. Il ministro a questo proposito non ha precisato cifre anche se ha preannunciato che sarà “ben al di sopra della soglia dei 40 euro”. Toninelli infine, ha anncunciato che: “sta mettendo mano delle accise” e che nella Legge di Bilancio si provvederà alla rottamazione e al rinnovamento del parco mezzi: ” Sia in favore del trasporto intermodale che, soprattutto, a beneficio della riduzione compensata dei pedaggi autostradali a vantaggio degli autotrasportatori”.
roma 24 ott.: Cub, Sgb, Si Cobas, Usi-Ait e Slai Cobas hanno indetto uno sciopero nazionale che interesserà i lavoratori della logistica e dei trasporti (oltre ai lavoratori delle ferrovie che hanno già iniziato il fermo da due giorni). Per quanto riguarda la logistica, si prevedono presidi o picchetti in alcune piattaforme di stoccaggio e distribuzione delle merci. Di conseguenza il riflesso potrebbe ripercuotersi nelle consegne. Scopo della protesta, secondo quanto dichiarato dai sindacalisti autonomi è: “rilanciare il conflitto, difendere le cdizioni dei lavoratori contro le crescenti disuguaglianze, contrastare le politiche padronali e governative”. Sotto accusa anche il Decreto Sicurezza, “che colpisce duramente e penalizza i picchetti e le occupazioni di case per necessità, e abolisce la protezione umanitaria per i richiedenti asilo, aumentando in questo modo i clandestini costretti a lavorare in condizioni schiavistiche per padroni e padroncini ai quali il governo promette il taglio delle tasse e il condono dell’evasione fiscale”.
Roma 23 ott.: Sei milioni di euro per offrire alle piccole e medie imprese un contributo tra 2500 e 7000 euro se acquistano un veicolo commerciale nuovo con propulsione elettrica, ibrida diesel-elettrica, a metano o a Gpl. Lo ha deciso la Regione Lombardia fissando anche i paletti per l’ottenimento: che le imprese contestualmente rottamino un veicolo diesel fino a Euro 4 o benzina fino a Euro 1 e che ottengano dal venditore uno sconto di almeno il 12% sul prezzo di listino della versione base. I termini delle domande sono già aperti e lo saranno fino al 10 ottobre del prossimo anno. Il trasporto in conto terzi è escluso dal contributo.
Roma 18 ott.: Una reintroduzione dei costi minimi di riferimento nella situazione attuale, sarebbe impensabile perché faciliterebbero la penetrazione del cabotaggio dei comunitari dell’est che secondo un recente studio commissionato dall’Albo degli autotrasportatori, sarebbe in evidente aumento. E’ quanto ha sostenuto il Presidente della Confetra Nereo Marcucci in un passaggio della sua relazione all’annuale assemblea della confederazione nel corso della quale ha illustrato le condizioni interne e internazionali ( globalizzazione zoppa), nelle quali si trovano ad operare la logistica e gli autotrasporti.
Marcucci ha poi illustrato i risultati di uno studio portato avanti con l’Università Federico II di Napoli che ha portato ad individuare 15 opere infrastrutturali, materiali e immateriali, considerate decisive, e non negoziabili dalla confederazione: Galleria ferroviaria dei Giovi, nodo di Genova, Autostrada A6, ferrovia AV/AC Napoli-Bari, ferrovia porto di Trieste, progetto darsena Europa e collegamenti ferroviari progetto scavalco porto di Livorno, interventi ferroviari ultimo-penultimo miglio del cdp Rfi, terminale ferroviario smistamento, adeguamento linea storica Bologna-Firenze, Malpensa Cargo District, SS 106 Jonica, terminal porto Genova Vado, tunnel ferroviario Brennero e nodo Verona, gronda di ponente di Genova e Sportello unico doganale e dei controlli.
Roma 18 otto.: il trasporto espresso di piccoli colli nel 2018 crescerà dell’8,6% rispetto al 2017, con una leggera prevalenza del trasporto internazionale (+8,7%) rispetto a quello interno (+8,1%). E’ quanto rileva un monitoraggio di Transportintelligence che a questo proposito sottolinea come i tassi di crescita di quest’anno sembrano leggermente minori rispetto al precedente, quando il mercato crebbe complessivamente del 9,7%, spinto dal commercio elettronico.
Secondo Transportintelligence infine, il tasso medio annuo registrato quest’anno potrebbe ripetersi su valori non lontani dal 2018, ma in estrema sintesi il biennio 2017/18 mostra che quando ci sono le giuste condizioni, il mercato del trasporto espresso ha un potenziale esplosivo.
Roma 17 ott.: BRT ha avviato la razionalizzazione del suo assetto organizzativo incorporando cinque imprese che aveva acquisito e che finora erano rimaste autonome da punto di vista societario: Me-vi, Abruzzese Trasporti, Setras, Campania Trasporti e Gecotras. L’operazione è stata condotta con il consenso dei sindacati rassicurati dal fatto che non è prevista alcuna riduzione del personale mantenendo retribuzione, tipologia contrattuale e anzianità. Il trasferimento riguarda 746 dipendenti di Mevi, 557 di Gecotras,, 467 di Campania Trasporti, 267 di Abruzzese Trasporti e 157 di Setras.
Roma 16 ott.: Il traffico merci su strada nel primo semestre di questo anno ha registrato una crescita interessante che, secondo i dati Fedespi, fra valichi alpini e autostrade si attesta in una percentuale che va dal 3% (autostrade) all’8% (valichi alpini).
Buone notizie anche dai porti italiani dove il traffico container aumenta in media del 4,2%.
Roma 4 ottobre: Il nuovo viceministro Rixi cerca di farsi un’idea sul complesso mondo dell’autotrasporto ed alla prima riunione con le associazioni di categoria prende appunti e promette risposte fra due settimane. Questo l’esito dell’incontro un tantino deludente svoltosi ieri al ministero di Porta Pia nel corso della quale sono state chieste risposte concrete sugli impegni presi nelle scorse settimane su deduzioni forfettarie delle spese, le accise, i costi di esercizio.
Riduzione della deduzione forfettaria delle spese non documentate e la minaccia di tagliare nel 2019 lo sconto sulle accise del gasolio: Rixi ha confermato che il ministero intende aumentare già per quest’anno il valore di 38 euro al giorno per i viaggi fuori dal Comune senza però fornire dati concreti che verranno invece esplicitati con emendamento a uno dei Decreti in corso di conversione così da poter recuperare il beneficio con l’acconto delle imposte.
Accise: Rixi ha dichiarato che il ministero dei Trasporti si è attivato verso quello dell’Economia e Finanze per trovare le risorse necessarie a evitare questo taglio, ma anche qui la risposta precisa entro un paio di settimane.
Infine pubblicazione dei costi d’esercizio dell’autotrasporto, questi temi saranno trattati in tre Tavoli che il ministero attiverà in breve tempo su normativa, innovazione e incentivi, sociale e occupazione.
Roma, 4 Ottobre 2018 – Il trasporto in ADR (Accord Dangereuses Route) – così chiamato dall’Accordo europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada – è un settore cruciale p la sicurezza nel trasporto delle merci pericolose non può essere un compito esclusivo delle imprese di autotrasporto, ma serve l’impegno collaborativo e responsabile di tutta la filiera: questo il messaggio che ANITA, FAI e FEDIT, le associazioni che riuniscono le più grandi imprese che trasportano merci pericolose (prodotti petroliferi e chimici), rivolgono ai rappresentanti della Committenza.
Il trasporto in ADR (Accord Dangereuses Route) – così chiamato dall’Accordo europeo relativo ai trasporti di merci pericolose su strada – è un settore cruciale per l’economia del Paese con 10.000 addetti impiegati e 6.500 autobotti movimentate e che, stando agli ultimi dati del MIT Conto Nazionale dei Trasporti 2016, rappresenta il 7,2% (65 milioni di tonnellate l’anno) del traffico merci totale in Italia. Un comparto ad alto rischio che include materie solide e liquide infiammabili (nella misura del 76%), gas (15%), materie corrosive (7%), tossiche (0,8%), prodotti soggetti a esplosione, radioattivi, infettanti, soggetti ad accensione spontanea o a sprigionamento di gas infiammabili (nella percentuale del 1,2%).
La pericolosità dei prodotti richiede alle imprese di autotrasporto di garantire elevati standard di sicurezza e qualità attraverso notevoli investimenti in veicoli tecnologicamente avanzati e dotati di dispositivi innovativi che aumentano la sicurezza passiva e riducono l’impatto ambientale, personale qualificato, adeguate coperture assicurative, nonché una complessa organizzazione aziendale.
Elementi che, nell’insieme, contribuiscono all’aumento dei costi a carico delle imprese che operano in regime ADR, troppo spesso sottovalutati da molti committenti, i quali inseguono ancora unicamente il prezzo più basso: una tendenza che deve essere invertita.
Per ANITA, FAI e FEDIT l’intera filiera deve fornire quelle garanzie che la collettività si attende: un trasporto di qualità e in sicurezza ha origine da una attenta selezione sul mercato di partner che garantiscono i sopra citati standard, ai quali deve necessariamente corrispondere una adeguata valorizzazione del servizio, in un mercato libero e competitivo.
Per questo motivo chiedono ai committenti uno sforzo e un impegno responsabile, se non si vuole correre il rischio di spingere fuori dal mercato proprio le imprese che lavorano in sicurezza, giocando a favore di quelle poco attente a tali valori.