Roma 2 ottobre: sono pronti per entrare nel mercato del lavoro i 67 giovani formati nell’ambito del progetto “giovani conducenti”, voluto dall’Albo per iniziare a colmare la lacuna di nuovi conducenti che in Europa è stata stimata esser pari ad almeno 20 mila addetti. Su 67 nuove patenti , 12 hanno conseguito anche la patente E che abilita alla guida dei complessi veicolari.
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Soltanto gli utenti registrati possono visualizzare questo contenuto.Roma 2 ottobre: il Comitato Centrale dell’Albo ha cancellato dal registro delle imprese altre 101 aziende che erano state precedentemente sospese per motivi vari. Complessivamente dal registro medesimo, a partire dall’inizio di questo anno, sono state cancellate più di 20mila imprese.
Roma 25 settembre: E’ suonata la sveglia per i trasporti di merci pericolose, dopo il tragico incidente dell’agosto scorso. Fra il 10 e il 14 settembre scorso la polstrada ha effettuato il controllo di 4 mila veicoli su tutto il territorio nazionale riscontrando 3.500 violazioni. Le sanzioni riguardano per lo più irregolarità dei tachigrafi e i documenti.
Roma: Edoardo Rixi, appena nominato viceministro con delega alla logistica, ha convocato le associazioni dell’autotrasporto il 2 ottobre prossimo. Il viceministro (una carica certamente più autorevole di quella di sottosegretario cui di solito si affidava in passato la delega per la logistica e gli autotrasporti) di provenienza Lega, è stato assessore regionale allo sviluppo economico e all’imprenditoria in Liguria, regione notoriamente vocata ai porti, la logistica e l’edilizia speciale.
Roma 7 agosto:La Fedit, associazione italiana dei trasportatori, esprime il più vivo cordoglio per le vittime del terribile incidente di Bologna, ringraziando a questo proposito le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e tutti i soccorritori che si sono spesi per evitare danni peggiori.
La tremenda disgrazia di ieri mette sul tappeto due questioni straordinariamente importanti per la rilevanza che esse hanno finito per avere nel vorticoso (ed inevitabile) aumento del traffico delle merci: le politiche dell’autotrasporto ed il potenziamento delle reti autostradali.
L’autotrasporto deve essere messo in condizione di lavorare in sicurezza e nelle condizioni migliori possibili.
Le aziende sono impegnate da anni a dotarsi di mezzi sempre più efficiente e sicuri, investendo nel contempo in una formazione specifica che, nel comparto dei conducenti di mezzi con trasporto pericoloso, è accuratissima e continua.
Le nostre imprese hanno fatto della battaglia della legalità un baluardo. Ma resta fondamentale l’efficacia e l’accuratezza dei controlli sul rispetto delle norme sulla sicurezza, che noi auspichiamo sempre più. Anche l’intervento pubblico tuttavia deve cominciare a fare la sua parte riprendendo con un volume di mezzi finanziari adeguati, gli investimenti per lo sviluppo e l’ammodernamento della rete stradale e autostradale che risulta non più all’altezza.
Vorremmo infine precisare che definire gli automezzi con carichi speciali, bombe potenziali, non giova a nessuno, anzi serve solo a diffondere panico fra gli altri mezzi circolanti. Quei mezzi riforniscono l’industria, gli usi domestici e le reti e, come dimostrano le statistiche (nel 2015 31 incidenti di questo tipo in Europa, Italia zero), in Italia sono sempre stati oggetto di cura massima, sia da parte delle imprese che di coloro che ci lavorano.
Fedit
Roma 25 luglio: il mercato real estate rallenta nel primo semestre di questo anno, ma non nel comparto della logistica avvantaggiato dallo sviluppo sostenuto dell’e-commerce. Lo sostengono gli analisti di Cushman& Wakefield sulla base del volume di investimenti che nei primi sei mesi di questo anno ha raggiunto i 3,3 miliardi, inferiori del 40% rispetto l’ultimo anno, ma complessivamente superiore ai volumi dell’ultimo decennio.
Il settore dello stoccaggio e movimentazione merci, sostengono gli analisti è l’unico a segnare forte crescita perché investito dal forte interesse generato dallo sviluppo sostenuto dell’e-commerce e dalla grande distribuzione.
Roma 25 luglio: Il nuovo Ministro dei trasporti Toninelli ha deciso di prestar orecchio alla malcontento degli autotrasportatori sulla riduzione delle deduzioni forfettarie, contro cui la categoria aveva minacciato il fermo dei servizi dal 6 a 9 agosto prossimi. Domani 26 luglio le associazioni di categoria verranno ascoltate dopo l’arrivo della convocazione da parte del capo di gabinetto del responsabile del dicastero di Porta Pia.
Roma 19 luglio: da ieri anche i rider sono nel contratto nazionale dei lavoratori del trasporto e della logistica con un loro specifico articolato che ne regola le tutele, salariali, assicurative, previdenziali tipiche del rapporto subordinato e quelle contrattuali come l’assistenza sanitaria, integrativa e bilateralità. I rider in particolare sono inquadrati con parametri retributivi creati appositamente. L’orario di lavoro è flessibile e può essere sia full time che part time, con 39 ore settimanali distribuibili in massimo 6 giorni la settimana e con un minimo giornaliero di 2 ore e fino a un massimo di 8, con la possibilità di coniugare la distribuzione urbana delle merci con il lavoro in magazzino.
A carico delle aziende sono previsti i dispositivi di protezione individuali (caschi e pettorine catarifrangenti). Infine è istituita la contrattazione di secondo livello.
Roma 17 luglio: tornano i Tutor sulle autostrade italiane, ma non tutti e subito. Dal 25 luglio prossimo rientrano in funzione da Modena sud direzione Milano e Bologna. A1 direttissima galleria di base Firenze e Bologna. A1 Valmontone direzione Roma. Pontecorvo-Cassino-San Vittore verso Napoli e Caianiello-San Vittore direzione Roma. E ancora Celle ligure Albisola verso Savona e Albisola -Celle ligure verso Genova. San Lazzaro-Castel San Pietro e Castel San . Pietro-Imola verso Ancona. Forlì-Faenza-All.D14 direzione Bologna. Infine Baiano-Avellino Ovest Canosa e Avellino Ovest-Baiano verso Napoli.
Roma 17 luglio: la nuova edizione del Conto nazionale delle infrastrutture dei trasporti, che il dicastero ha messo a disposizione in questi giorni, fornisce un quadro tutt’altro che pessimista sull’andamento della congiuntura economica: i dati di consuntivo, elaborati sulla base dei principali centri di rilevazione statistica del Paese, mostrano infatti un consolidamento della ripresa economica che ha, come è ovvio, interessato il mondo del trasporto.
L’industria della fabbricazione dei mezzi di trasporto in particolare è cresciuta del 2,6 per cento e la stessa Unrae certifica che i dati di immatricolazioni di nuovi mezzi da trasporto industriale è quasi raddoppiata negli ultimi due anni. Il volume di merci trasportato, che in Italia è sempre intorno al 50% su gomma, ha visto un incremento pari a quasi il 3%. Il report del ministero dei Trasporti si spinge a definire questa ripresa come non più congiunturale, ma ciclica. Speriamo sia vero
Roma 5 luglio: le modifiche delle regole sui tempi di guida, del cabotaggio stradale e del distacco internazionale messe a punto dalla Commissione Trasporti del Parlamento Ue e presentate ieri in aula per la votazione, sono state respinte con voto a maggioranza e rinviate alla Commissione medesima che dovrà riformulare le proposte, sempreché ci sia tempo prima dello scioglimento del Parlamento Europeo per fine mandato.
L’opposizione dei sindacati alle nuove disposizioni sui tempi di guida e di riposo; delle imprese dell’est sul distacco transazionale degli autisti e delle imprese sui cambiamenti al cabotaggio stradale, si sono saldate provocando la caduta del provvedimento.
Roma 4 luglio: Il travagliatissimo pacchetto mobilità che modifica i tempi di guida e di riposo degli autisti, il cabotaggio stradale e il distacco trans-nazionale, verrà votato oggi dall’Europarlamento in un clima di contrapposizioni che poco hanno a che vedere con gli schieramenti politici, di più con gli interessi in campo.
Nell’Aula di Strasburgo si fronteggeranno almeno tre schieramenti. Il primo è quello degli autisti che si oppongono a tutte le modifiche sui tempi di guida e di riposo. La loro è una lobby piuttosto potente che preme orizzontalmente su tutti i deputati.
Il secondo schieramento riunisce tutti coloro che sono completamente d’accordo con le modifiche proposte dalla commissione trasporti dell’EU che mira a soluzioni migliorative per i lavoratori, nell’intento anche e soprattutto di eliminare il dumping sociale dei drivers.
IL terzo raggruppa il fronte, però diviso, degli imprenditori discretamente uniti sui tempi di guida ( con qualche vistosa eccezione),e decisamente spaccati fra Paesi dell’est Ue e gli altri, sul distacco transnazionale degli autisti.
Roma 27 giugno: La concorrenza agguerrita di Amazon Germania mette nei guai DHL, il corriere di proprietà della Deutsche Post che qualche giorno fa ha annunciato che gli introiti di quest’anno potrebbero essere inferiori di un miliardo di euro rispetto alle previsioni, a causa soprattutto del calo nel settore parcel della controllata DHL, proprio quello che dovrebbe crescere grazie allo sviluppo del commercio elettronico. La fonte di questa informazione è il prestigioso quotidiano tedesco Handelsblatt che si basa su fonti documetali interne al gruppo secondo le quali tale mancato introito deriverebbe dalla concorrenza di Amazon. Tale situazione, sostiene il quotidiano tedesco, sarebbe destinata ad aggravarsi perché il colosso americano sta trasferendo traffico a società che praticano prezzi inferiori del 15%.
Offensiva ungherese contro modifiche all’autotrasporto internazionale
Roma, 14 giugno “Far ripartire il Paese, mettendo al centro il lavoro e la qualità delle condizioni dei lavoratori sui posti di lavoro e nella società, mettendo in sostanza al centro la persona, la sua crescita e la sua valorizzazione”. E’ con questo “mantra” neoumanista, che il Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi, ha aperto ieri il decimo congresso nazionale della Uil Trasporti a Caserta: “momento cardine nel quale- ha sottolineato Tarlazzi- si mettono a confronto le idee di tutti i lavoratori iscritti, punto più alto di sintesi politica e culturale del lavoro svolto, a cui si giunge con il resoconto e l’analisi delle cose fatte, per poi programmare il lavoro futuro, legandolo a progetti di crescita e sviluppo non solo della nostra Organizzazione, ma dell’insieme della società, perché diventi sempre più inclusiva, equa e coesa”.
Roma 5 maggio: le nuove norme sulle condizioni di lavoro dell’autotrasporto riguardanti il cabotaggio e il distacco transnazionale, sono state varate ieri dalla Commissione Trasporti Ue. Ciò non significa che sono immediatamente operative poiché su di esse si dovrà esprimere il parlamento europeo in sessione plenaria. Vediamo i particolari.
Distacco transnazionale degli autisti: il nuovo testo prevede l’applicazione del principio “stessa paga per lo stesso lavoro” nelle attività di cabotaggio stradale, ovvero stesse condizioni di remunerazione degli autisti del Paese ospitante, compreso il salario minimo. Ma la Commissione ha votato contro l’estensione di questo obbligo anche ai trasporti internazionali, che quindi restano completamente soggetti alle retribuzioni del Paese in cui è assunto l’autista.
Tempi di guida e di riposo: il testo concede maggiore flessibilità per quello settimanale, a condizione che venga compensato con un tempo di riposo equivalente preso più avanti. Gli autisti potranno superare di due ore il tempo massimo di guida giornaliero, ma solo per tornare in una sede della società di autotrasporto, purché ci sia poi un recupero di tale tempo supplementare come riposo. Il riposo settimanale dovrà essere svolto in alloggi forniti dalla società di autotrasporto oppure nella cabina del camion, ma solo quando il veicolo è parcheggiato in un’area dedicata equipaggiata con servizi e con adeguati sistemi di sicurezza In caso di viaggio su treno o traghetto, gli autisti dovranno trascorrere il risposo giornaliero in una cuccetta o una cabina.
Roma 29 maggio: la nuova Direttiva che regola il distacco dei lavoratori, imponendo il salario minimo del Paese ospitante, ma escludendo per ora il comparto del trasporto stradale delle merci, è stata approvata ieri dalla maggioranza degli europarlamentari. Le nuove norme non riguardano l’autotrasporto internazionale delle merci, perché l’Europarlamento ha deciso che gli autisti saranno soggetti a regole specifiche che rientrano nel Pacchetto Mobilità. Fino all’entrata in vigore del Pacchetto Mobilità, per l’autotrasporto resteranno in vigore le norme dell’attuale Direttiva del 1996.
Per gli altri lavoratori, le nuove regole sul distacco transnazionale stabiliscono che per i lavoratori distaccati si applicheranno le norme del Paese ospitante in materia di retribuzione. Gli Stati membri dovranno, inoltre, applicare anche i contratti collettivi regionali o settoriali, se di ampia portata e rappresentativi, finora applicati solo nel settore delle costruzioni. La durata del distacco è stata fissata a dodici mesi, con una possibile proroga di sei mesi. Trascorso tale termine, il lavoratore può restare o lavorare nel Paese ospitante, ma dovrà a quel punto essere soggetto all’intera normativa sul lavoro vigente in quello Stat o. In caso di distacco fraudolento, ad esempio operato da una società di comodo, gli Stati membri dovrebbero cooperare per garantire che i lavoratori distaccati siano protetti perlomeno dalle tutele contenute nella direttiva. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire le norme nei propri ordinamenti nazionali.
Roma 30 maggio: “Se il prossimo 4 giugno non verranno accolte le nostre richieste di modifica alla proposta della Commissione europea Trasporti sui temi del trasporto su strada di merci e persone, si va verso una mobilitazione generale in tutta Europa”. Lo affermano i segretari nazionali della Filt Cgil Giulia Guida e Michele De Rose sull’applicazione del distacco dei lavoratori e sulla revisione dei tempi di guida e di riposo degli autisti di autobus a lunga percorrenza e pullman e dei conducenti di camion.
“Mobilitati dall’Etf, la Federazione Europea dei Trasporti – riferiscono i due dirigenti sindacali – oltre 500 lavoratori provenienti da tutta Europa, oltre che dal nostro Paese, dal Belgio, dalla Francia, dalla Germania, dai Paesi Bassi, dal Regno Unito e dalla Spagna, hanno chiesto che, al contrario delle proposte europee, agli autisti di bus a lunga percorrenza e pullman ed ai camionisti vengano diminuite le ore di guida e si garantiscano migliori condizioni di riposo. Richieste che sono connesse alla sicurezza di autisti e camionisti ma anche degli utenti delle strade, in quanto una maggiore produttività non può andare a discapito delle condizioni di lavoro e della sicurezza”.
“In merito al distacco transnazionale – spiegano infine Guida e De Rose – chiediamo al Parlamento Europeo, per contrastare dumping e concorrenza sleale, di applicare, anche per chi guida su strade e autostrade, le norme che valgono per tutti gli altri lavoratori europei, vogliamo sapere dove e come vengono assunti gli autisti e come sono retribuiti”.
Roma 29 maggio: Storico o no, al di là dell’enfasi, Amazon ha accettato di firmare un’intesa sindacale sui turni di lavoro con le sigle Filcams-Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Ugl Terziario sui turni di lavoro del Centro logistico di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, il più grande magazzino Amazon d’Italia con i suoi 1.656 dipendenti.
Dal prossimo 27 giugno, i lavoratori opereranno ogni settimana su due turni: quello del mattino,dalle 7 alle 15, e quello del pomeriggio, dalle 15.30 alle 23.30. Il turno notturno sarà invece su base volontaria, con un premio del 25% in più (rispetto all’attuale 15%), per un aumento stimabile tra i 70 e i 97 euro a seconda del periodo di lavoro.Tra gennaio e agostoil lavoro di notte durerà dalle 20 alle 4, con una chiusura del magazzino di tre ore, mentre nei periodi di picco, da settembre fino a dicembre, sarà esteso dalle 23.30 alle 7.30. In totale le ore di lavoro saranno 40 ore per 5 giorni alla settimana.
Eccezionalmente, nei mesi di aumento degli ordini, l’azienda potrà chiedere un giorno di lavoro straordinario o anticipare l’ingresso in
servizio di un’ora, ma solonei reparti di ricevimento merce dai fornitori e di evasione degli ordini dei clienti e dopo aver informato le Rsa e i dipendenti interessati. Inoltre Amazon introdurrà la programmazione dei turni a otto settimane. I lavoratori presteranno servizio durante un fine settimana lungo un sabato e una domenica e garantiranno 2 weekend di lavoro con prestazione di sabato e 1 weekend di lavoro con prestazione di domenica, a fronte di 4 weekend consecutivi di riposo (oltre a un riposo di 3 giorni consecutivi comprendenti il weekend).
L’accordo è sperimentale, nel senso che avrà durata annuale, con incontro di verifica dopo i primi quattro mesidi applicazione dell’intesa. Un referendum a Castel San Giovanni ha già sancito l’ok all’intesa con circa il 70% dei consensi tra i votanti (500, circa un terzo dei lavoratori).