Il Governo italiano rompe gli indugi ed annuncia la decisione di di attivare formalmente la procedura di ricorso davanti alla Corte di giustizia europea contro l’Austria per violazione del diritto europeo. Lo ha annunciato il Ministro Salvini, rispondendo ad un’interrogazione alla Camera
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A Bruxelles si fanno passi n avanti verso un migliore e più tollerabile cammino verso la transizione no-carb per i mezzi di trasporto pesanti. La Commissione Trasporti del Parlamento Europeo ha infatti votato questa mattina una relazione nella quale, nella definizione di Carburanti CO2 neutri (CO2 neutral fuels), vengono inclusi anche i biocarburanti come gli e-fuel, posizione sulla quale si erano attestati soprattutto i tedeschi. Da sottolineare anche che l’immediata applicazione del cosiddetto ‘Fattore di correzione del carbonio’ (Carbon Correction Factor) corregge il calcolo delle emissioni previsto dalla Commissione europea, riflettendo la quota percentuale di carburante alternativo utilizzato dal mezzo pesante da immatricolare”.
Il Viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi ha annunciato che il MIT ha recuperato le risorse necessarie a pagare il credito d’imposta sui costi sostenuti per l’acquisto del gasolio nel secondo trimestre del 2022. Si tratta in particolare dei 37 milioni di euro decurtati dal MEF e destinati agli incentivi per la sostituzione e il rinnovo del parco veicolare relativo all’annualità 2021. “Quest’anno – ha spiegato il viceministro in una dicharazione rilasciata oggi- ci siamo trovati con un problema di cassa particolarmente rilevante: nel momento in cui abbiamo iniziato ad erogare le risorse mancavano, infatti, nelle casse dello Stato 160 milioni di euro per i contributi destinati alle aziende di autotrasporto. Una cosa inaccettabile; per questo ci siamo rivolti subito al MEF e in questi giorni uscirà un decreto ministeriale che ci consentirà di risolvere il problema della cassa”. Quanto ai 37 milioni destinati al rinnovo dei mezzi pesanti, il Viceministro ha spiegato che sarà presentato un emendamento, già concordato con il MEF, con il quale sarà tecnicamente possibile recuperare i fondi.
Usare il mobile in coda è un illecito, è quanto stabilisce una sentenza della Corte di Cassazione per la quale, seppure apparentemente, l’articolo 173 del Codice della strada è chiaro: si può essere puniti per l’uso del cellulare con le mani solo «durante la marcia, nel traffico ci sono situazioni in cui non è facile stabilire se un veicolo si trovi in marcia o fermo. Il caso più frequente è quello delle code, che non sono tutte uguali. La Cassazione di conseguenza, con la sentenza 23331/2020, ha ritenuto lecito usare il dispositivo solo se la congestione è tale da costringere i veicoli a restare fermi abbastanza a lungo; viceversa, se si procede “a singhiozzo”, il conducente deve mantenersi sempre pronto a riprendere la marcia, altrimenti creerebbe ulteriore intralcio al traffico. Di qui il divieto di tenere le mani impegnate su cellulari e simili.
Il Consiglio dei Ministri, nella riunione di oggi, ha approvato le modifiche proposte dalla Conferenza unificata al testo del DDL e della legge delega per le modifiche al Codice della strada e nuove norme sulla sicurezza stradale. Il pacchetto, già presentato a giugno dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, come d’obbligo, è stato discusso in sede di Conferenza unificata, che ha licenziato il testo con parere favorevole e ha proposto una serie di modifiche. Le principali novità presenti nel documento riguardano gli autovelox e il loro posizionamento al fine di regolamentarne al meglio l’utilizzo, oltre alla proposta di aumentarne la sanzione pecuniaria nei confronti di chi viola i limiti di velocità. Una ulteriore stretta riguarda l’uso dei cellulari alla guida, per il quale si propone l’inasprimento della sanzione pecuniaria, con sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi fin dalla prima violazione e ulteriori sanzioni stringenti in caso di recidiva.La Conferenza ha chiesto, poi, di incrementare le sanzioni pecuniarie in caso di sosta negli stalli dedicati ai disabili oltre ad aumentare le multe per chi parcheggia nelle corsie riservati allo stazionamento e alla fermata degli autobus e di tutti i mezzi TPL.Infine, tra le diverse proposte, la Conferenza unificata ha chiesto di intervenire con regolamento per ampliare il novero delle strade adatte alla realizzazione di piste ciclabili. L’impianto normativo con le modifiche approvate oggi inizierà l’iter parlamentare da ottobre.
Il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori ha terminato i conti rispetto ai pedaggi 2022 ritoccando alcuni numeri e,tramite la delibera n. 7 del 6 settembre 2023, ha ricalcolato le percentuali di riduzione che aveva indicato nel punto 7 della delibera n. 6 del 4 maggio 2023. Sulla base di quelle riduzioni e tenuto conto pure delle richieste giunte dalle aziende di autotrasporto (quelle relative ai transiti riferiti esclusivamente a veicoli euro 5, euro 6 o superiore), sarebbero necessari poco più di 230 milioni di euro. Questi sono i conti ma il Comitato dispone di una cifra di 141 milioni di euro circa. Di conseguenza per soddisfare tutte le imprese ha dovuto ricalcolare le percentuali.
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L’Assemblea degli azionisti di RAM – Logistica, Infrastrutture e Trasporti spa, società in house del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a capitale interamente detenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha nominato come proprio Amministratore Unico Davide Bordoni che succede nel ruolo a Ivano Russo. Nato a Roma nel 1973, laureato in Sociologia all’Università “La Sapienza”, ha ricoperto diversi ruoli politici e istituzionali nell’Amministrazione pubblica Capitolina. È stato anche Vicepresidente del Distretto Audiovisivo e I.C.T.- Information & Communication Technology di Roma, patrocinato da Roma Capitale, Unione degli Industriali e delle Imprese di Roma e dalla Camera di Commercio di Roma. Attualmente all’interno dell’Assemblea Capitolina è componente della Commissione Trasporti e Mobilità e Vicepresidente della Commissione Giubileo. Da novembre 2022 collabora con il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Sen. Matteo Salvini. “Ringrazio l’Assemblea per la fiducia che ha riposto in me nel conferirmi tale incarico- ha dichiarato Davide Bordoni, neo-Amministratore di RAM – da subito lavoreremo per conferire a RAM un ruolo sempre più centrale come implementing body dell’Amministrazione. Saremo impegnati insieme nella gestione delle politiche di investimento del PNRR per una logistica digitale, nonché nello sviluppo della Piattaforma Logistica Nazionale come un ecosistema digitale di cooperazione: offriremo ai Dipartimenti, al Gabinetto, alle Direzioni Generali, alla Struttura Tecnica di Missione ed alle articolazioni di governance del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tutto il supporto necessario. Ci attendono numerose sfide, tutte fondamentali per il futuro di un settore strategico per la competitività dell’intera economia nazionale.”
Il Mit ha puubblicato le istruzioni per accedere ai 300 milioni di euro, sotto forma di credito d’imposta, destinati all’autotrasporto. La piattaforma per accedere ai ristori è on line da ieri ed in conseguenza le istanze per il riconoscimento del contributo possono essere presentate fino alle ore 23:59 del giorno 6 ottobre 2023 .“L’importante misura –sottolinea in una nota i MIT – ripartisce l’ammontare tra gli autotrasportatori in conto terzi (200 milioni), quelli in conto proprio (85 milioni) e il trasporto viaggiatori (15 milioni)”.
Le piattaforme sono state predisposte dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli (ADM).
Metra e i Sindacati Confederali Nazionali del settore del Traporto Merci e Logistica hanno sottoscritto lo scorso 25 luglio presso la Federazione Italiana Trasportatori un importante accordo sindacale triennale in materia di appalti e di servizi esternalizzati, per l’accorciamento della filiera e l’ulteriore elevazione degli standard di qualità dei servizi forniti da parte dell’azienda appaltatrice. Metra, che è un consorzio di aziende operante nel settore della corrieristica espressa e della logistica da oltre un decennio e fornitore primario, mediante contratti di appalto o di trasporto, delle più importanti multinazionali su tutto il territorio nazionale, ha deciso infatti di superare l’attuale modello consortile ed organizzativo per assicurare al settore un modello alternativo di qualità e di garanzia di legalità, che tenga fermo e centrale lo strumento del contratto d’appalto. Per questa ragione, l’accordo firmato si pone come obiettivo primario la garanzia di qualità, diritti, integrazione e specializzazione nel mondo della logistica e dei trasporti anche per il lavoro in appalto, troppo spesso considerato erroneamente uno strumento per l’abbattimento di costi e riduzioni di tutela. Metra, offre con questo Accordo, un percorso innovativo e capace di recepire i molteplici fabbisogni emergenti del settore della logistica, che valorizza al contempo la flessibilità e la capacità di generare costantemente dinamiche di efficienza e di miglioramento continuo, nel pieno rispetto del quadro normativo.
In sintesi, l’accordo stipulato prevede:
- La riduzione e la semplificazione della filiera produttiva, abbandonando l’attuale modello consortile. Metra svolgerà direttamente le attività previste dai contratti d’appalto/trasporto senza assegnarle ad altra società consorziata;
- Un’informazione e una comunicazione trasparente nella gestione dei rapporti di lavoro, che permetta anche l’integrazione all’interno della realtà aziendale di una comunità lavorativa multiculturale, multietnica e multireligiosa;
- L’iscrizione dell’azienda appaltatrice in white list, albi fornitori e rating di legalità;
- L’accrescimento della cultura della sicurezza e della tutela della salute dei lavoratori;
- La formazione continua dei dipendenti, attraverso l’attivazione di percorsi formativi che permettano ai lavoratori la possibilità di accrescere le proprie professionalità e competenze;
- La riduzione del gender gap, attraverso la costituzione di un comitato paritetico con funzioni di monitoraggio e di programmazione di azioni utili ad esso;
- La responsabilità di impresa e welfare aziendale, attuando importanti misure di sostegno alla familiarità e di supporto all’occupazione giovanile e alle categorie svantaggiate;
- La garanzia dell’esercizio dei diritti sindacali, con la costituzione di un dialogo essenziale per la risoluzione delle problematiche.L’accordo ha una durata triennale e prevede l’impegno tra le parti dell’attuazione delle misure di qualificazione previste entro 18 mesi, con un costante monitoraggio mediante incontri con cadenza bimestrale tra le parti. Metra, con questa scelta punta ad accrescere e consolidare la qualificata compliance già riconosciuta dal mercato, ponendosi come interlocutore certificato e strutturato su scala nazionale nel sistema dell’outsourcing logistico.
“C’è una necessità, che credo emerga sempre più, di poter aver delle leve a livello nazionale per coordinare alcuni tipi di attività lasciando ai singoli scali un legame autonomo molto forte di condivisione della programmazione con regioni e comunità locali, perché noi abbiamo porti inseriti in contesti particolarmente complessi”. Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi. “Fortuna vuole che Trieste si trovi nella parte orientale dell’arco alpino, quella che in questo momento ha meno disagi dal punto di vista infrastrutturale; i problemi più grossi li abbiamo sull’arco tirrenico e su buona parte dei porti del centro e sud Italia. È evidente però – ha sottolineato – che dobbiamo pensare a una situazione logistica nazionale complessa, che riesca a mettere in servizio le buone pratiche, che non si fermino in una singola autorità portuale ma riescano a contaminare il territorio nazionale”.Rixi ha annunciato poi che è in atto “una prima trasformazione del ministero. A ottobre saranno attive due direzioni che si occuperanno della parte portuale, una per tutta la parte trasporti, e una per porti e logistica: ci dobbiamo dotare di strumenti che siano operativi in tempi rapidi”.
Fonte: ANSA
l tunnel autostradale del San Gottardo riaprirà alle 20 di questa sera, venerdì 15 set. Lo ha reso noto l’USTRA in un comunicato diffuso in tarda mattinata. La galleria è chiusa dal pomeriggio di domenica scorsa, a causa di una crepa in una lastra della soletta intermedia, su una lunghezza di circa 25 metri, in prossimità del portale nord. Del materiale era caduto sulla carreggiata. Nel tratto in questione, per motivi di sicurezza, in un primo tempo la velocità sarà limitata a 60 km/h. La soletta intermedia è il soffitto che gli automobilisti vedono circolando nel traforo. Sopra passa il sistema di ventilazione. Gli esperti si erano immediatamente messi al lavoro per valutare i danni, procedendo quindi alla demolizione del tratto danneggiato per poterlo ricostruire. Tanto l’USTRA quanto il consigliere federale Albert Rösti, capo del Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, avevano promesso già lunedì che sarebbe stato fatto tutto il possibile per garantire una riapertura entro la fine della settimana. I lavori sono andati avanti in questi giorni 24 ore su 24. Nel frattempo il traffico è stato dirottato sul Passo del San Gottardo e sulla A13 del San Bernardino, dove i mezzi pesanti sono nettamente aumentati ed è stato attivato un sistema di dosaggio. La causa del danno alla soletta è stata identificata in ridistribuzioni di tensioni all’interno della montagna. A cosa fossero dovute, invece, resta da chiarire: fra le ipotesi ci sono gli effetti degli scavi per il secondo tubo della galleria, di cui martedì è stata annunciata la sospensione, ma anche un terremoto. Una scossa è stata registrata dalle apparecchiature del Politecnico di Zurigo proprio alle 16.10 di domenica. L’accaduto non è quindi da ricondurre ai problemi della soletta riscontrati già nel 2010, che sono fra i motivi alla base della decisione di risanare completamente il tunnel, operazione prevista dopo l’apertura della seconda canna nel 2029. L’USTRA ha annunciato giovedì che fino al 4 ottobre il tunnel rimarrà chiuso di notte dal lunedì al venerdì tra le 20 e le 5. Si tratta di un provvedimento che nulla ha a che vedere con quanto accaduto lo scorso fine settimana. Chiusure notturne sono infatti previste ogni anno per una settimana fra marzo e aprile, per due in giugno e per tre o quattro in settembre, per complessive 26 notti. Sono finalizzate all’esecuzione di lavori di manutenzione, come la pulizia delle pareti e interventi sui sistemi di illuminazione, sulle nicchie e in generale sull’impiantistica di esercizio e sicurezza.
Fonte: RSI NEWS
GLS apre a Milano un nuovo centro servizi denominato “City Depot” Hub polifunzionale per le spedizioni, ampliando l’offerta di servizi personalizzati, tra cui l’acquisto di imballaggi adatti alla merce da spedire e la possibilità di effettuare resi e la gestione di pacchi in fermo deposito. Inoltre, il City Depot di Milano si impegna per la sostenibilità ambientale, effettuando le consegne dell’ultimo miglio utilizzando delle cargo bike, riducendo così l’impatto ambientale delle operazioni di consegna. Il City Depot di Milano rappresenta l’inizio di un ambizioso progetto di GLS Italy. La strategia a medio-lungo termine dell’azienda prevede l’apertura di ulteriori City Depot su tutto il territorio nazionale. Il piano mira a migliorare la capillarità dei servizi di GLS, garantendo una sempre maggiore vicinanza ai clienti e destinatari, offrendo loro prodotti e servizi personalizzati che rispondono a tutte le necessità.
Il decreto ministeriale sul credito d’imposta del 23 luglio scorso, pubblicato il 9 settembre scorso sulla Gazzetta Uffiale, precisa due punti importanti: il credito d’imposta va concesso, in base alla relativa autorizzazione comunitaria, entro il 31 dicembre 2023 e può essere sommato a quello sul gasolio al 28% del primo trimestre 2022, fino al limite massimo di 2 milioni di euro previsto dall’autorizzazione comunitaria del 28 ottobre 202 Il MIT, dunque, potrà pagare anche quelle imprese che, lo scorso anno, hanno chiesto un credito d’imposta superiore a 500mila euro e che ancora devono ottenere la parte eccedente. Le precisazioni c0ntenute nella GU riguardano anche il credito d’imposta del 15% sugli acquisti di AdBlue del 2022 su due punti importanti: il credito d’imposta va concesso, in base alla relativa autorizzazione comunitaria, entro il 31 dicembre 2023 e può essere sommato a quello sul gasolio al 28% del primo trimestre 2022, fino al limite massimo di 2 milioni di euro previsto dall’autorizzazione comunitaria del 28 ottobre 2022 Il MIT, dunque, potrà pagare anche quelle imprese che, lo scorso anno, hanno chiesto un credito d’imposta superiore a 500mila euro e che ancora devono ottenere la parte eccedente.
La galleria del San Gottardo è chiusa al traffico. La principale infrastruttura stradale che collega l’Italia al resto d’Europa attraverso la Svizzera, è stata interrotta a tempo indeterminato poiché è stata individuata una crepa di 25 metri di lunghezza che si trova, secondo quanto si apprende da un comunicato dell’Ufficio federale delle strade «in prossimità del portale nord della galleria», dove «alcune parti superficiali di calcestruzzo si sono staccate dalla soletta e sono cadute sulla carreggiata». Senza comunque causare conseguenze. Per ora non è possibile sapere quanto durerà lo stop, lo sapremo quando saranno compleate le ispezioni. In alternativa resta l’imbocco della A13 del San Bernardino e quindi verso il Passo del Gottardo. Da notare infine che dallo scorso agosto anche l’alternativa ferroviaria è in parte compromessa in quanto la galleria di base del San Gottardo è aperta ai soli treni merci a senso unico alternato.
Il MIT ha parzialmente modificato la circolare dell’aprile scorso che aveva imposto il limite orario delle 23:59 del giorno precedente la seduta di revisione prenotata per modificare la targa del veicolo in revisione o collaudo e per spostare la prenotazione in altra data e/o sede. E’ stato concesso una maggiore flessibilità, anche a seguito delle richieste delle associazioni di categoria del settore, relativamente alla possibilità di modificare la targa del mezzo. Cambio targa: per le sedute tecniche mattutine, il limite per la modifica della prenotazione è entro le ore 10:00 del giorno della seduta; sedute tecniche pomeridiane, il limite per la modifica della prenotazione è entro le ore 15:00 del giorno della seduta.
Chi deve presentare la domanda per il rinnovo delle autorizzazioni per trasporti in Paesi non comunitari per il 2024, ha tempo fino al 30 settembre. Mentre il 31 ottobre scade il termine per presentare le domande di rinnovo e di graduatoria CEMT sempre per l’anno 2024. . Per ciò che riguarda la partecipazione alla graduatoria CEMT, le imprese che non hanno mai avuto accesso alla graduatoria CEMT, unitamente a quelle che non hanno mai chiesto autorizzazioni bilaterali a viaggio, possono accedere con il solo punteggio dato dai veicoli in disponibilità in relazione alle CEMT da attribuire. Le imprese che non dispongono di autorizzazioni per il 2023 e non le hanno utilizzate , non possono ottenere il rinnovo per il 2024, ma possono partecipare alla graduatoria presentando domanda entro il 31 ottobre prossimo. Per quanto invece riguarda il rinnovo CEMT, bisogna verificare di aver effettuato almeno 11 viaggi nei primi 11 mesi dell’anno (uno al mese di media) con il permesso multilaterale CEMT. Unica condizione richiesta è che i veicoli dell’impresa abbiano una classe ambientale almeno EuroV e che siano in numero almeno pari alle autorizzazioni CEMT di cui chiede il rinnovo. Quanto alla restituzione dei fogli CEMT contenuti nei Libretti di viaggio utilizzati, bisogna effettuarli entro i 15 giorni del mese successivo. Per quanto riguarda il rinnovo dell’assegnazione fissa per le autorizzazioni a viaggio, bisogna effettuare 24 percorsi per relazione di traffico (in media due viaggi al mese), calcolando quelli coperti da ottobre dell’anno precedente a settembre dell’anno in corso. Attenzione, perché le autorizzazioni bilaterali in assegnazioni fisse verranno rilasciate in due quote (in un’unica soluzione, soltanto fino a un massimo di 30 autorizzazioni). La seconda quota verrà consegnata una volta restituita utilizzata almeno il 40% della prima e comunque entro il 31 ottobre dell’anno driferimento. Le autorizzazioni a viaggio a titolo precario si possono ottenere durante tutto l’anno, presentando un’apposita domanda: Il numero di autorizzazioni ottenibili su singola domanda è rapportata al parco veicolare di proprietà dell’impresa. Le imprese che hanno ottenuto e utilizzato autorizzazioni a titolo precario possono chiederne la conversione in fissa per l’anno successivo. Infine, la restituzione dei permessi bilaterali per il 2023 saranno considerate utilmente ai fini del rinnovo/conversione solamente se la restituzione al ministero avviene entro e non oltre il 15 ottobre prossimo, mentre le autorizzazioni utilizzate nell’ultimo trimestre dell’anno precedente la domanda di rinnovo/conversione vanno restituite entro il 15 marzo dell’anno successivo al loro rilascio. In ogni caso vige l’obbligo di restituire le autorizzazioni ottenute una volta scadute (entro il 15 marzo 2023 per i viaggi tra ottobre e dicembre 2022, entro il 15 ottobre per quelli da gennaio a settembre 2023). Vige anche l’obbligo di restituire le autorizzazioni ottenute dalle imprese, utilizzate o meno, una volta scadute. In caso contrario si va incontro a una sospensione della domanda di rilascio di ulteriori titoli, per l’anno successivo.
I Governi italiano e francese hanno trovato l’accordo per lo slittamento della chiusura del traforo del Monte Bianco, prevista da lunedì 4 settembre. Il traforo resterà accessibile almeno fino alla riapertura di quello del Frejus, bloccato da una frana sul versante francese. I lavori di ripristino dovrebbero durare una settimana. L’apertura del Frejus risolverà in parte il problema del traffico dirottato dal Monte Bianco.
Nel primo semestre del 2023, il mercato europeo dei trasporti si è attestato a un livello inferiore rispetto all’anno scorso e agli anni pre-pandemia. Dopo due anni post-pandemia a dir poco anomali, in cui le ripercussioni della pandemia l’hanno fatta da padrone, nel complesso il settore del trasporto merci su strada si è ripreso. Nel secondo trimestre del 2023, sul mercato spot europeo erano disponibili in media il 46,3% di offerte di carichi in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. In Germania è stato registrato addirittura un calo del 59%. Nella media europea, il prezzo del trasporto al chilometro era del 14,1% più basso nel secondo trimestre del 2023 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Dopo un inizio dell’anno rallentato, nel secondo trimestre si è registrato un aumento della domanda di trasporti. Contrariamente al calo del clima di fiducia delle imprese secondo l’indice tedesco ifo, nel mese di aprile, rispetto al mese precedente, è stato registrato un aumento del 40% delle offerte di carichi sul mercato spot in Europa e del 61% in Germania. Rispetto al mese di aprile, a maggio questo valore è aumentato ulteriormente del 18% in Germania e dell’8% in tutta Europa. Complessivamente, a seguito dell’incremento all’inizio del 2° trimestre, nel Marketplace di TIMOCOM si è registrato un aumento del 57% delle offerte di carichi rispetto al trimestre precedente. L’aumento significativo delle offerte di carichi nel secondo trimestre è giustificato, tra le altre cose, dall’attività stagionale. “Aprile e maggio finora sono stati i mesi più ricchi di offerte di carichi date le particolari sfide derivanti dalle settimane più brevi a causa delle festività”, spiega Gunnar Gburek, Head of Business Affairs di TIMOCOM. Complessivamente le importazioni e le esportazioni nell’Eurozona sono in calo. Lo stesso vale per la Germania, come rilevato dall’Ufficio federale di statistica. Ralenta la congiuntura in Europa, come si può evincere chiaramente dal Barometro dei trasporti di TIMOCOM. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente sono state nuovamente registrate importanti contrazioni nelle relazioni Germania-Francia (DE-FR -53%) e Francia-Germania (FR-DE -64%). Anche per le relazioni Belgio-Germania, le offerte sono diminuite del 56%. Dai Paesi Bassi alla Germania è stato registrato un calo delle offerte di carichi pari al 40% (NL-DE -40%). Inoltre, è stato registrato un calo nei trasporti tedeschi con destinazione Belgio, Paesi Bassi, Italia e Repubblica Ceca. Sebbene l’Istituto di Economia Mondiale (IfW) con sede a Kiel, in Germania, preveda un calo dello 0,3% rispetto all’anno precedente, contro l”aumento dello 0,5% previsto in primavera, dopo un semestre invernale piuttosto carente, per i prossimi mesi dell’anno è prevista comunque una crescita moderata dell’economia tedesca. Nel secondo trimestre del 2023, infatti, è stato registrato un aumento significativo delle offerte di carichi in molte relazioni nazionali, tra cui da e verso il Belgio, da e verso i Paesi Bassi e verso l’Italia. Se in Gran Bretagna e in Polonia si è assistito a un notevole incremento della domanda di trasporti interni, in Germania, Francia, Austria e Ungheria è stato registrato un calo rispetto al secondo trimestre del 2022. Tuttavia, rispetto al primo trimestre del 2023 sono stati registrati aumenti significativi nelle offerte di carichi. Questo è giustificato dal fatto che, mentre in Francia e Germania nel secondo trimestre del 2022 è stato registrato un aumento insolito delle offerte di carichi a seguito della ripresa post-pandemica, in Gran Bretagna e in Polonia l’incremento non è stato così accentuato. Per questo motivo ora sono stati registrati questi aumenti del 66% e del 25% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Nonostante gli aumenti nel secondo trimestre rispetto al primo trimestre del 2023, sui trasporti nazionali in Austria (AT-AT -54%) e Germania (DE-DE -49%), nonché in Francia (FR-FR -35%) e Ungheria (HU-HU -35%), non è stato possibile raggiungere di nuovo i valori straordinari dell’anno precedente. Da giugno in Europa si è registrata una tendenza al ribasso per quanto riguarda il numero di offerte di carichi a causa dei mesi estivi tradizionalmente poveri di carichi, che si uniscono a un rallentamento congiunturale. In Europa, nel mese di giugno le offerte di carichi sono diminuite del 15% rispetto al mese precedente. Stupisce il fatto che in questo periodo le offerte di veicoli non siano aumentate; al contrario, sono diminuite del 10% rispetto all’anno precedente e del 29% rispetto al trimestre precedente. Sul mercato spot, la flessione congiunturale ha ripercussioni sia sulle offerte di carichi che di veicoli. “I vettori hanno ricominciato ha offrire i propri servizi tramite i canali di distribuzione più tradizionali, oppure hanno ridotto il numero di veicoli disponibili sul mercato date le scarse probabilità di successo”, commenta Gunnar Gburek dopo aver parlato con diversi spedizionieri. Inoltre, rispetto al primo trimestre, nel secondo trimestre del 2023 è diminuita la partecipazione dei fornitori di servizi di trasporto alle gare d’appalto. Il calo del 45% delle offerte per un nummero pressoché costante di gare d’appalto per trasporti regolari potrebbe essere riconducibile all’aumento della domanda di veicoli sul mercato spot. Resta la speranza che la congiuntura si riprenda nella seconda metà dell’anno. Il settore dei trasporti ha dimostrato di saper affrontare al meglio anche le situazioni più avverse. «Negli ultimi anni i camionisti professionisti e i responsabili della logistica hanno dovuto lavorare costantemente a ritmi molto serrati. Per questo motivo possono rallentare i ritmi nei mesi estivi decisamente più tranquilli”, continua Gunnar Gburek. «Al massimo con l’arrivo dell’autunno aumenterà la domanda di trasporti e, di conseguenza, uno sfruttamento di tutti i veicoli disponibili»
FONTE TIMOCOM
La logistica italiana cresce. Il dato si evince dal focus sui bilanci 2021, condotto dal “Giornale della Logistica” secondo il quale il 2021 «anno in cui il comparto ha dovuto far fronte al grande rimbalzo e reagire a un notevole aumento di volumi e complessità, dopo un 2020 vissuto in piena emergenza sanitaria», si registrato è un aumento del 30% dei fatturati 2021 rispetto al 2020: 52,6 miliardi di euro complessivi contro i 40 miliardi dell’anno precedente. Il 2021 è stato dunque un anno di forte ripresa, trend confermato non solo dai volumi in crescita, ma anche e soprattutto dall’incremento di margini, pari a 1,6 miliardi di euro (1 miliardo nel 2020). Guardando all’andamento degli utili, le aziende che hanno registrato un margine positivo nel 2021 sono state circa 920 sul totale di 1.015, contro le 800 dell’anno precedente: un buon segnale». «Nel ranking della Classifica 2023 – prosegue – figurano 7 società con fatturato “ultra-miliardario”; nel range tra i 250 e 1.000 milioni se ne collocano 25, mentre 45 sono le aziende con un ordine di grandezza di ricavi tra 100 e 250 milioni di euro. Nella fascia tra i 50 e i 100 milioni di euro figurano circa 80 società. Le società di media e piccola dimensione si riconfermano come lo zoccolo duro ed elemento portante della logistica nazionale: sono infatti circa 800 le imprese con fatturato fino a 50 milioni di euro, ripartite in maniera piuttosto omogenea – circa 200 per categoria – nelle quattro fasce da 1 a 5 milioni di euro, da 5 a 10 milioni, da 10 a 20 milioni e infine da 20 a 50 milioni di euro. Tutte insieme portano “in dote” circa 12 miliardi di euro di ricavi. Il trend 2011-2021 – «Confrontando l’andamento generale del comparto, nel periodo 2011-2021 il fatturato totale delle imprese considerate nelle relative Classifiche de Il Giornale della Logistica ammonta a più di 383 miliardi di euro. L’incremento dei volumi totali annui è oscillato mediamente tra +0,5% e +12% (con una parentesi negativa di -1,2% nel 2020, annus horribilis del Covid-19), con un vero exploit registrato nel 2021, a +32% sul precedente anno». Nelle prime dieci posizioni della Classifica (fatturato in milioni di euro, ndr) si collocano: Savino Del Bene Group (2.946) – Gruppo DHL (2.462) – BRT (1.776) – Gruppo Fratelli Cosulich (1.488) – FedEx Express Italy (1.124) – Schenker Italiana (1.117) – SDA Express Courier (1.113) – Amazon Italia Logistica (948) – FERCAM Group (945) – Arcese Trasporti Holding (927).
Fonte: ILPIACENZA
l Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha reso noto, attraverso un comunicato stampa, che a partire dalle ore 15,00 del 18 settembre 2023 sarà aperta la piattaforma dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, per poter presentare le istanze per ottenere un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia esercenti le attività di trasporto merci in conto terzi. Questo contributo è riconosciuto per i veicoli di categoria euro V o superiore di massa complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate nella misura del 12% della spesa sostenuta nel secondo trimestre 2022. L’istanza può essere presentata esclusivamente in via telematica attraverso la piattaforma predisposta dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli che rimarrà aperta fino alle ore 23.59 del 6 ottobre 2023. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha predisposto, come in occasione dei precedenti contributi, due file esempio (targhe e fatture) che devono essere utilizzati per l’inserimento dei dati relativi alle fatture di acquisto ed agli automezzi riforniti con il gasolio acquistato. di seguito le coordinate per la fattura e targhe.
Identificativo_SDI_fattura | Tipo_fattura | Importo_fattura | Importo_a_rimborso | |
456951753 | CARB | 15720 | 14580 | |
147258369 | NO CARB | 45635,88 | 42963,15 | |
963741852 | CARB | 12500 | 12500 | |
net-753951852 | NO CARB | 85647,23 | 83289,45 |
Identificativo_SDI_fattura | Targa | Contratto_di_noleggio | Codice_paese_automezzo |
456951753 | GH123DS | NO | IT |
456951753 | FG567RT | NO | IT |
123789369 | GH123DS | NO | IT |
123789369 | FX532FG | NO | IT |
123789369 | GC632UK | NO | IT |
325498563 | GC632UK | NO | IT |
325498563 | FX533FF | NO | IT |
net-753951852 | GH123DS | NO | IT |
net-753951852 | GE365ED | SI | IT |