Categorie
Senza categoria

Revisione veicoli pesanti: il MIT ridefinisce la normativa

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ridefinito, con due decreti in arrivo, la normativa dei centri di controlli privati e del regime autorizzativo degli ispettori deputati allo svolgimento di queste operazioni. Una novità importante è la concessione di un periodo transitorio di 18 mesi per adeguarsi alla normativa e richiedere l’autorizzazione come centro di controllo privato per le medesime attività di revisione, dopodiché non si potranno più espletare le attività riservate a tali centri di controllo privati autorizzati. Il nuovo decreto stabilisce che i centri 870 possono continuare ad operare fino al diciottesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto che dovrà fissare le nuove tariffe applicabili alla revisione dei veicoli pesanti presso i soggetti abilitati e che non è ancora stato adottato. Fino a quella data i controlli tecnici eseguiti presso i centri 870 sono effettuati alternativamente da ispettori autorizzati, da ispettori abilitati o ausiliari, questi ultimi anche per la revisione dei veicoli a motore capaci di contenere più di sedici persone compreso il conducente ovvero con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 Ton destinati al trasporto di merci pericolose o deperibili in regime di temperatura controllata (ATP) e dei relativi rimorchi e semirimorchi, nel rispetto dell’abilitazione alle revisioni di cui gli stessi sono titolari. E’stato previsto anche un alleggerimento dei requisiti di idoneità dei centri di controllo: i locali destinati alle revisioni dei veicoli pesanti, devono avere  una superficie minima totale non inferiore a 250 m², comprensiva del corpo di fabbrica principale e delle superfici dei locali ad uso ufficio, servizi ed altre pertinenze, che possono essere collocati anche in corpi di fabbrica distinti, purché all’interno dello stesso comprensorio; corpo di fabbrica principale, ove è posizionata la linea, o le linee, di revisione con: superficie non inferiore a 200 m² per ciascuna linea; larghezza lato ingresso non inferiore a 6 m; altezza non inferiore a 6,20 m se la linea è munita di ponte sollevatore, oppure non inferiore a 5,0 m se la linea è munita di fossa di ispezione; varchi per l’ingresso e l’uscita dei veicoli di larghezza e altezza non inferiori a 4,5 m; area di manovra esterna al corpo di fabbrica principale di superficie non inferiore a 600 m² comprensivi, eventualmente, anche delle superfici di aree di accumulo nella disponibilità dell’operatore autorizzato e situate nelle immediate vicinanze. Per quanto riguarda il decreto dirigenziale del 26 ottobre 2023 sugli ispettori dei centri di controllo privati, ci sono novità per il numero di veicoli revisionabili per seduta. Fermo restando il limite massimo di 24 veicoli al giorno/ispettore, si prevede che “una seduta di revisione di veicoli pesanti con ispettore autorizzato è accordata a condizione che siano prenotati non meno di dodici veicoli”.

 

Categorie
Senza categoria

Frejus: disposizioni circolazione notturna nel traforo a senso alternato

Per consentire lo svolgimento di lavori per il miglioramento della sicurezza, in ottemperanza a quanto prescritto dall’art. 14 del regolamento di circolazione del Traforo, nelle notti indicate si applicherà la circolazione a senso unico alternato su tutta la lunghezza del Traforo o la chiusura totale come definito dallo schema in allegato.  E’ quanto comunica Sitaf SPA che nell’allegato qui sotto definisce i particolari

Senso_unico_alternato_Frejus

Categorie
Senza categoria

Transizione: bassa la quota di immatricolazioni veicoli a batteria

Le nuove immatricolazioni in Italia  nel mese scorso sono cresciute in maniera significativa rispetto allo stesso mese dello scorso anno (139.052 veicoli), ma la notizia positiva continua a non riguardare  le auto a trazione elettrica che resta bassa. “I dati sul mercato dell’Unione europea mostrano chiaramente che la transizione energetica si arresta se vengono meno incentivi veramente significativi per l’acquisto di auto elettriche – ha dichiarato Gian Primo Quagliano, presidente del centro studi Promoter-  è successo in Germania in settembre dove la quota dell’elettrico sulle immatricolazioni è del 18,1% grazie ad incentivi statali generosi. Che cosa succederà in Italia dove la quota dell’elettrico nel mese scorso è stata del 4,1% e dove i governi che si son succeduti negli ultimi anni hanno previsto incentivi all’acquisto di auto elettriche così ben congeniati che i relativi stanziamenti, per quanto modesti, sono rimasti in larga misura inutilizzati? Non è affatto scontato che i quindici mesi di crescita che ci lasciamo alle spale saranno seguiti da un’altra serie di crescite che ci riporteranno ai volumi di vendite necessari per impedire ulteriori invecchiamenti del parco auto, con il pericolo quindi di avere più inquinamento e meno sicurezza in una situazione in cui la transizione energetica acquisirà sempre più il carattere di un sogno irrealizzabile”. “Il settore dell’auto ha fatto tutto quello che gli è stato imposto dalla politica ed anche di più per creare le condizioni perché la transizione energetica diventi realtà. Ora la parola torna però alla politica”.

Categorie
Senza categoria

San Gottardo: danni superiori al previsto, la riapertuta non prima di settembtre 2024

Le Ferrovie Federali Svizzere prevedono che la riapertura a pieno regime della galleria del San Gottardo non avverrà prima di settembre 2024. La previsione, che le FFS hanno diffuso attraverso una nota ufficiale deriva dalla costatazione che il deragliamento di un treno merci, avvenuto lo scorso 10 agosto 2023, ha causato danni molto più gravi di quanto si potesse ipotizzare in un primo momento. l’ammontare del danno si aggirerebbe tra i 100 e i 130 milioni di franchi svizzeri, che tradotti in valuta europea equivalgono a quasi 135 milioni di euro.

 

Categorie
Senza categoria

Brennero: riaperta parzialmente la galleria

L’autostrada del Brennero, chiusa a nord del confine di Stato per una frana che si è abbattuta nella notte sull’arteria sul territorio austriaco, è stata riaperta parzialmente. Si circola su una corsia di marcia, ma la coda di mezzi pesanti in direzione Brennero nel frattempo ha raggiunto Chiusa.

Categorie
Senza categoria

carenza autisti: continua la campagna nazionale e regionale degli incentivi per nuove patenti

La campagna delle amministrazioni pubbliche nazionali e regionali (spesso anche provinciali), basata su incentivi corposi destinati ai giovani che vogliano intraprendere la professione di driver di mezzi pesanti, iniziata più di due anni fa senza grandi risultati, continua. E’ di poco tempo fa la notizia che l’Albo ha stanziato per questi contributi un milione di euro.  Il ministero dei Trasporti da parte sua ha stanziato 1,3 milioni di euro per rinnovare 520 contributi già emessi ma non erogati per l’esaurimento dei fondi disponibili. Questa somma si aggiunge agli 863mila euro sbloccati nel 2022. I beneficiari riceveranno una comunicazione via mail a avranno 60 giorni per attivare il contributo presso una delle autoscuole accreditate. Alle Istituzioni centrali si sono aggiunte quelle regionali: in Sardegna, la Giunta regionale ha stanziato un milione di euro per coprire le spese per conseguire o rinnovare le patenti C, D ed E e le relative Cqc, con un contributo massimo di 3.500 euro per candidato. Il beneficiario del contributo avrà due modi per usarlo: fideiussione da presentare all’autoscuola abilitata al momento dell’iscrizione oppure rimborso delle spese dei corsi da chiedere all’Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro. Lombardia, Ebrital e Cesvip hanno selezionato 19 candidati per un corso di formazione gratuito per conseguire le patenti C ed E e la Cqc, cui è abbinato un contratto di lavoro a tempo determinato (un anno) presso le imprese di autotrasporto che aderiscono all’iniziativa, che sono associate alla Fai. Gli studenti selezionati hanno un’età tra 23 e 54 anni e inizieranno i corsi il 6 novembre 2023 nella sede della Fai di Orio al Serio, in provincia di Bergamo.

Categorie
Senza categoria

Sole24ore: nel 2023 l’e-commerce supera i 54,2 miliardi,shopping on-line su

Categorie
Senza categoria

Ricerca Webfleet: driver italiani furgoni più esposti

I driver professionisti italiani evidenziano criticità superiori rispetto alla media europea. Se la sicurezza stradale, la congestione del traffico e la mancanza di parcheggi sono considerate sfide significative a livello europeo, in Italia sono vissute come particolarmente difficili. Questa la conclusione di una ricerca di Webfleet sui driver dei furgoni(corrieri in prevalenza) che denunciano,tra i problemi più urgenti, anche il rispetto delle tempistiche di consegna, la gestione a livello burocratico e la soddisfazione delle aspettative dei clienti finali. A questi elementi di criticità si aggiunge anche la comunicazione con i clienti e con l’ufficio è una sfida che in Italia è più sentita rispetto al dato europeo nel suo complesso. I driver intervistati da Webfleet inoltre, quando è stato chiesto loro cosa migliorerebbe il proprio lavoro, hanno forinto all’unisono una sola risposta:“una maggiore sicurezza stradale” è stata la risposta più comune tra i conducenti di furgoni europei. Altrove “tornare a casa sani e salvi” è stata considerata la seconda cosa più importante per i driver per ciò che riguarda il proprio lavoro. La congestione del traffico (i furgoni agisono per lo più in ambiti cittadini) secondo i driver è l’altra grande fonte di disagi. Nonostante tutta questa sfilza di importanti criticità,la buona notizia è tra i driverla soddisfazione lavorativa rimane elevata, con la stragrande maggioranza dei driver che dichiara di essere soddisfatta o estremamente soddisfatta del proprio lavoro. Il 48% degli autisti di furgoni afferma che “fare bene il proprio lavoro” è il fattore più importante per la propria attività, rendendolo quindi l’elemento più importante in generale. Percentuale che, nel caso italiano, raggiunge addirittura il 57% degli intervistati.

 

 

webfleet.com

 

Categorie
Senza categoria

Eu su riduzioni emissioni inquinanti autotrasporto e bus cittadini

La Commissione europea per l’ambiente  ha proposto ieri una riduzione delle emissioni inquinanti del 45% per il periodo 2030-2034, del 70% per il periodo 2035-2039 e del 90% a partire dal 2040; riduzione che alza le barriere inizialmente proposte e che mira a rafforzare la transizione forzata verso l’elettrico.  In particolare, si parla di un -45% per il periodo 2030-2034, -70% per il periodo 2035-2039 (rispetto al 65% proposto dalla Commissione) e -90% a partire dal 2040. Altre restrizioni sono state proposte  per le emissioni di particelle dei freni e il tasso di abrasione degli pneumatici; un passaporto ambientale aggiornato del veicolo contenente informazioni quali consumo di carburante, stato della batteria, limiti di emissioni, risultati delle ispezioni tecniche periodiche; requisiti di durata più severi per veicoli, motori e sistemi di controllo dell’inquinamento; obbligo di installare sistemi di bordo per il monitoraggio di diversi parametri, quali le emissioni di gas di scarico in eccesso, il consumo reale di carburante ed energia e lo stato di salute delle batterie di trazione; norme specifiche per i produttori di piccoli e piccolissimi volumi. Fin qui le proposte della Commissione parlamentare sulle quali dovrà esprimersi il Parlamento Europeo nel quale, come è noto, le Lobbies  e i gruppi parlamentari hanno un peso maggiore. Intranto già si registrano le posizioni degli europarlamentari di Fratelli d’Italia Piero Fiocchi e Carlo Fidanza i quali, in una nota stampa, hanno lamentato che «il voto sul regolamento degli standard di emissione di CO2 per i veicoli pesanti rappresenta una nuova mazzata sul settore automotive, imponendo target irrealistici e una transizione impostata sul ‘tutto elettrico’ che viola il principio della neutralità tecnologica».  La pronuncia negativa degli esponenti di Fratelli d’Italia come è ovvio anticipa la posizione del Governo Italiano che non sarà favorevole e che darà battaglia. Vedremo come andrà a finire anche se per gli Autotrasportatori e le flotte di autobus cittadini, il fatto che proposte del genere abbiano trovato una posizione maggioritaria nella commissione europarlamentare, non è una gran notizia.

Categorie
Senza categoria

mobilità sostenibile: Lannutti firma accordo con ENI

Eni Sustainable Mobility e Lannutti, gruppo specializzato nel settore del trasporto, delle spedizioni e della logistica integrata, hanno sottoscritto un accordo per alimentare la flotta di Lannutti con HVOlution, il diesel prodotto da Eni con 100% da materie prime rinnovabili. Attraverso questo accordo, un quinto della flotta di Lannutti – 300 unità su un parco mezzi totale a livello Europa di 1.500 unità, composta da varie tipologie di veicoli tutti di proprietà – sarà ora alimentata esclusivamente a HVO. La fornitura del biocarburante al Gruppo Lannutti è resa possibile dalla rete dei punti vendita Eni Sustainable Mobility: il prodotto oggi è disponibile in 550 stazioni di servizio in Italia . L’HVO sta generando un crescente interesse nel settore dei trasporti come alternativa ai combustibili tradizionali, dal momento che svolge un ruolo importante nel percorso verso la decarbonizzazione (può ridurre le emissioni di CO2 fino al 90%).