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Ue stanzia 7 miliardi per obiettivi climatici e resilienza infrastrutture di trasporto

L’UE ha stanziato 7 miliardi di euro circa per progetti  che puntano a realizzare gli obiettivi climatici Ue, rafforzare le corsie di solidarietà Ue-Ucraina e migliorare la resilienza delle infrastrutture di trasporto contro le catastrofi naturali. Il fondo finanzia una nuova call for proposal lanciata dalla Commissione europea per il Meccanismo per Collegare l’Europa (Connecting Europe Facility), l’iniziativa Ue per la realizzazione o il miglioramento delle infrastrutture di trasporto sulla rete transeuropea dei trasporti (Ten-T), che coinvolge ferrovie, vie navigabili interne, porti marittimi o interni o strade. La buona notizia per gli autotrasportatori italiani è che una quota sarà destinata anche alla creazione di aree di sosta sicure che nel nostro Paese sono sono assai rare. Problema quest’ultimo che sarà ampiamente documentato nel prossimo numero del mensile dell’Albo dei Trasporti in uscita prossimamente. Le proposte devono essere presentate entro il 30 gennaio 2024 per poi essere trasferite alla Commissione europea previo accordo degli Stati membri interessati.  Il termine ultimo di presentazione al MIT è fissato per il 9 gennaio 2024.

 

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Incontro MIT associazioni autotrasporto rinviato a domani

La riunione tra le associazioni di categoria dell’autotrasporto e il Viceministro Edoardo Rixi è stato posticipato tutto a domani 12 ottobre alle ore 14.00.  L’agenda prevede per primo il problema del caro carburanti, che ha visto un prezzo crescere in modo importante nell’ultimo periodo e che sarà vieppiù influenzato dagli eventi bellici in medioriente, per poi affrontare la questione dei valichi alpini  primo fra tutti il Brennero per il quale si attendono maggiori notizie dopo  la visita sul valico del Ministro Salvini.

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brennero: previste nuove code per lavori fino a venerdi 13 ottobre

Fino a venerdì 13 ottobre, l’A13 è interessata da interventi di ripristino della pavimentazione in corrispondenza del Ponte austriaco. Il traffico è stato convogliato su una sola corsia, in entrambe le direzioni di marcia, con possibili rallentamenti della circolazione lungo l’asse del Brennero.

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Brennero: Salvini evoca ritorsioni sui mezzi pesanti austriaci

L’Italia non ha intenzioni  per così dire belliche contro l’Austria, ma rivendicare il diritto, la libera circolazione di uomini e merci,  è sacrosanto. Questo in sintesi il succo del preannunciato intervento del ministro Salvini  al confine sul Brennero:”E’ come se domani il Governo italiano decidesse che il sabato, e la domenica di notte, nessuno entra a Ventimiglia, nessuno entra a Trieste, nessuno entra al Brennero e nessuno sbarca nei porti siciliani: io penso che nell’arco di un minuto, non solo ci sarebbe un’infrazione europea, ma arriverebbero i caschi blu dell’Onu”. Salvini ha poi velatamente evocato (ritorsione?”) l’ipotesi di attuare controlli sui mezzi pesanti con targa austriaca in ingresso in Italia. Ancora schermaglie insomma. Forse qualche chiarimento arriverà dall’incontro con il Ministri degli Interni, ma tra annunciati ricorsi alla Corte Europea ed altre ipotesi, per ora di fatto non c’è nulla sul tavolo di concreto.

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ART: relazione Autorità di Regolazione su autotrasporto e logistica

 

L’Autorità  di Regolazione nella sua Relazione Annuale, torna  a criticare nuovamente (ed implicitamente) l’esenzione dal contributo ART decisa nei mesi scorsi dal MIT, sostenendo la tesi che tale esenzione a conti fatti danneggia del comparto ferroviario merci (cioè del trasporto pubblico). L’Autorità a questo proposito conclude la sua relazione sostenendo che: “Il consistente flusso di risorse pubbliche si è riflesso nei conti economici degli operatori, che mostrano valori di margine operativo (Ebidta margin) e redditività del capitale investito (Return on Investment – Roi) anche più elevati rispetto alle imprese concorrenti sulla media-lunga percorrenza rappresentate dal comparto ferroviario merci”.

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brennero: Lunedi prossimo Salvini al passo

Lunedì prossimo il ministro dei Trasporti Matteo Salvini si recherà al passo del Brennero per protestare contro i provvedimenti austriaci che di fatto bloccano, ritardano e rendono arduo il traffico  su quello che è uno dei più importanti valichi UE.  Salvini a giugno aveva chiesto l’intervento della Commissione europea, sottolineando che:”l’Austria sta infrangendo normative, regolamenti e trattati per fare concorrenza sleale”. Da allora non si sono registrati passi in avanti l’Austria continua a sostenere che la regolazione del traffico sul valico serve a preservare l’ambiente. Tra l’altro, la Germania che era stata a fianco dell’Italia nella denuncia alle autorità Ue, nell’ultimo blocco che ha causato 80 km di fila, è stata a fianco dell’ASustria poichè il provvedimento era giustificato da ricorrenze storiche.

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Tragedia Mestre: Salvini rilancia i vecchi dubbi della Lega sulle batterie elettriche

Matteo Salvini ieri mattina è uscito con una dichiarazione che ha istantaneamente incendiato i social e le opposizioni. Parlando su Sky, infatti, il ministro dei Trasporti ha messo le mani avanti, anticipando che il terribile incidente di Mestre «non è un problema di guardrail». L’inchiesta è in corso, ma quello che ha dato fuoco alle polveri è stata la dichiarazione successiva. Premesso che «è presto per dare commenti», il vicepremier ha così proseguito: «Ho sentito che i vigili del fuoco parlavano delle batterie elettriche che prendono fuoco più velocemente, più rapidamente di altre forme di alimentazione». Insomma: «In un momento in cui si dice che tutto deve essere elettrico uno spunto di riflessione è il caso di farlo». E pazienza se il procuratore di Venezia Bruno Cherchi abbia detto che «non si è verificato alcun incendio. Né dal punto di vista tecnico né c’è stata una fuga di gas delle batterie al litio che ha provocato fuoco e fumo».

Quella che è certa è la battaglia contro il divieto Ue nei confronti dei motori termici a partire dal 2035. Che è stata portata avanti dalla Lega in tutte le sedi possibili: lo scorso febbraio era partita anche una raccolta di firme contro la decisione Ue definita «un regalo alla Cina». Ma utilizzare l’incidente di Mestre come anti-spot per i veicoli elettrici ha suscitato reazioni assai vivaci per tutta la giornata.

Per esempio, ha riattivato il vecchio hashtag #salvinisciacallo che era nato in occasione di alcune delle morti in mare. Sui social, la posizione del vicepremier ha anche suscitato numerosi paragoni con i no vax che, dietro alla parola chiave #maloreimprovviso chiedono, in qualche caso, addirittura il ritiro delle patenti ai vaccinati in quanto sarebbe appunto l’immunizzazione a provocare i malori che, qualora intervengano alla guida, potrebbero innescare pericolosi incidenti.

Dal Pd, interviene il deputato Alessandro Zan. Che cambia un po’ il paragone zoologico: «Sono sbigottito dalle parole di Salvini — scrive —. Speculare sui 21 morti di Mestre per riesumare la sua battaglia contro l’elettrico è indecente e crudele, negando senza elementi cause legate alle manutenzioni delle infrastrutture di cui peraltro è ministro». Insomma: «Un avvoltoio, non un ministro».

Chi torna all’immagine coniata sui social è il deputato Avs Angelo Bonelli, il co-portavoce nazionale di Europa verde: «È indecente che figure pubbliche come Salvini utilizzino tragedie come quella di Mestre per alimentare una narrativa infondata e pericolosa contro l’elettrico. Dobbiamo basare le nostre decisioni e le nostre opinioni su fatti concreti e dati verificabili». L’esponente ambientalista fornisce anche alcuni dati «provenienti dagli Stati Uniti nel 2020» sul fatto che i mezzi elettrici sono «sicuri e affidabili»: «Sommando gli incendi delle auto a benzina e ibride si arriva a 215.000 vetture andate materialmente in fiamme, le auto elettriche si sono fermate a 52». Insomma: «Salvini, da ministro, piuttosto che diffondere fake news si preoccupi di rendere sicure le nostre strade con la manutenzione». Probabilmente, Bonelli si riferisce allo studio di Auto Insurance Ez: le auto elettriche si sono incendiate in 25,1 casi ogni 100 mila veicoli venduti, mentre quelle a benzina lo hanno fatto in 1.529,9 casi ogni 100 mila.

Dal Movimento 5 Stelle, i parlamentari delle commissioni Trasporti di Camera e Senato firmano una nota congiunta: «Dopo una tragedia drammatica come quella di Mestre, mentre diversi passeggeri del bus continuano a lottare tra la vita e la morte, è raggelante la crociata di Salvini contro i mezzi elettrici». I parlamentari stellati la definiscono «una strumentalizzazione indegna. O meglio, degna soltanto di un ministro come lui, incapace di rinunciare a fare campagna elettorale anche di fronte a 21 morti». Mentre per l’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde, Matteo Salvini dovrebbe scusarsi «con le famiglie delle vittime per questa assurda uscita oltre le righe».

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Unicredit-Sace:Finanziamento di 5 milioni di euro da UniCredit supportato dalla Garanzia Green di SACE all’80%.

ROMA – SACE e UniCredit sono al fianco della crescita sostenibile di Trans Italia. L’azienda campana di trasporto e logistica ha ottenuto un finanziamento di 5 milioni di euro da UniCredit supportato dalla Garanzia Green di SACE all’80%. Il prestito ha lo scopo di sostenere la conversione della flotta di veicoli di Trans Italia con l’adozione di mezzi di trasporto green per abbattere le emissioni inquinanti. L’azienda potrà così accelerare il processo di transizione verso una mobilità sempre più sostenibile e integrata terra-mare-ferrovia a basso impatto ambientale. Trans Italia, tra i principali player italiani nel settore trasporto e logistica, offre sin dal 1984 il trasporto intermodale orientato alla sostenibilità, vero e proprio punto di forza dell’azienda. Una soluzione integrata che vede nell’utilizzo combinato di differenti mezzi di trasporto una frontiera di opportunità per la crescita green e l’innovazione digitale.SACE ha un ruolo di primo piano nella transizione ecologica italiana. L’azienda, infatti, può rilasciare garanzie green su progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative volte a sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti. Questa operazione rientra nell’ambito della convenzione green con UniCredit, nella quale SACE interviene con una garanzia a copertura di finanziamenti destinati sia a grandi progetti di riconversione industriale sia alle PMI che intendono ridurre il proprio impatto ambientale e avviare una trasformazione sostenibile.UniCredit è una banca commerciale pan-europea con un modello di servizio unico nel suo genere in Italia, Germania, Europa Centrale e Orientale. La digitalizzazione e l’impegno nei confronti dei principi ESG sono fattori chiave per il servizio che la banca offre, aiutando agarantire eccellenza ai propri stakeholder e a creare un futuro sostenibile per i clienti, le comunità e le persone.“Sono estremamente soddisfatto di questa operazione che conferma la fiducia verso di noi riposta per l’impegno ed il rigore verso il perseguimento di obiettivi di tutela ambientale e di economia circolare”, ha dichiarato Luigi D’Auria, Amministratore Delegato di Trans Italia. “Sulla scia del quarantennale rapporto di fiducia e collaborazione con Trans Italia srl, Unicredit, con questo ulteriore finanziamento Garantito da SACE, ci consentirà di avere disponibilità finanziarie adeguate e determinanti, atte a realizzare quegli investimenti ad alto contenuto tecnologico che gli obiettivi di mobilità sostenibile impongono. Un sostegno che coniuga crescita economica, sviluppo del territorio e sostenibilità. L’operazione si inserisce in un più ampio percorso di rafforzamento della struttura patrimoniale del Gruppo, teso a supportare l’ambizioso piano di crescita previsto dal nostro Business Plan”.

www.transitalia.it

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Brennero senza pace: sempre più intoppi per la circolazione

La situazione del transito sul Brennero, che già di suo è sempre complicata dai divieti del Governo Tirolese, si è ulteriormente aggravata a causa del divieto di circolazione imposto dalla Germania e successivamente dal Tirolo per la festa dell’unità nazionale tedesca “Tag der Deutschen Einheit” che ha provocato un maxi ingorgo.  Inutile ricordare che le restrizioni al traffico causano dei notevoli ritardi nella consegna delle merci che di fatto bloccano l’intera filiera produttiva nazionale ed europea, con un impatto fortemente negativo sull’economia del nostro Paese. Ed è altrettanto inutile sottolineare che la preannunciata decisione del Ministro  dei Trasporti Salvini di procedwere in sede3 comunitaria contro le restrizioni austriache ha tempi lunghi e, probabilmente pochi proseliti.

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MIT: le associazioni dell’autotrasporto convocate per il 10 ottobre

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha convocato le associazioni di categoria per martedì 10 ottobre alle ore 14.00.