Prosegue molto a rilento l’acquisto dei veicoli commerciali leggeri con motore elettrico: solo quattromila dei 150mila veicoli commerciali leggeri immatricolati nel 2022 in Italia, è elettrico a batteria (BEV). Questo quanto si evince dal report di Kyoto club e Motus-e secondo il quale, di positivo, soprattutto in vista degli obiettivi no carbon Ue, c’è da rilevare che le immatricolazioni di veicoli elettrici nella categoria N1 stanno aumentando costantemente: nel 2022 sono stati oltre 4.000, rispetto ai 640 del 2018 e alle 1.014 del 2019. Il report sottolinea l’importanza di investire nel settore, che potrebbe mobilitare fino a 10 miliardi di euro entro il 2030. Per favorire la diffusione dei veicoli elettrici nel trasporto merci, il report propone una serie di misure che coinvolgono Comuni, operatori di ricarica, fondi immobiliari, banche e operatori della logistica. Tra le misure, si propone di abilitare l’installazione di punti di ricarica di media potenza nei parcheggi di carico e scarico su strada, di riqualificare aree comunali per nodi di ricarica lungo il percorso in ambito urbano e di applicare scontistiche sulla ricarica. Il Report suggerisce infine di fornire servizi di sharing di veicoli commerciali elettrici e di creare hub di ricarica in aree industriali dismesse. L’obiettivo è quello di abbattere i costi operativi dei veicoli e aumentare il tasso di utilizzo delle infrastrutture di ricarica, promuovendo così una maggiore diffusione dei veicoli elettrici nel settore del trasporto merci.