Le rappresentanze dell’autotrasporto italiano, convocate ieri dal MIT per discutere dei divieti austriaci al valico del Brennero, esprimono il pieno sostegno al Governo sulle linee del ricorso all’Alta Corte di Giustizia Ue illustrate dai responsabili del Dicastero di Porta Pia. Questi divieti sono stati oggetto di una sentenza della Commissione europea che ha riconosciuto le ragioni dell’Italia riguardo alla violazione dell’articolo 259 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) da parte dell’Austria. I dirigenti del Ministero, che stanno monitorando da vicino la questione, hanno fornito una panoramica tecnico-giuridica su come procedere in futuro. In particolare, il Consigliere diplomatico del Ministro Salvini, Giovanni Donato, ha spiegato che l’Italia ha il diritto di presentare un ricorso presso la Corte di Giustizia europea contro l’Austria, e che intendono farlo entro l’estate. Nella preparazione del ricorso, l’Avvocatura dello Stato e gli esperti stanno anche valutando la possibilità di richiedere misure cautelari per sospendere l’efficacia dei divieti. Infine, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, chiedendo il sostegno delle organizzazioni di categoria, ha sollecitato la fornitura di tutti i dati e le informazioni aggiornate sui danni economici e sulla situazione attuale causata dalle decisioni unilaterali e illegittime imposte dal Tirolo.
UNATRAS, in piena sintonia con la strategia delineata dal Ministro Salvini e sostenuta dal Consiglio dei Ministri, ha ribadito il suo pieno sostegno all’autotrasporto italiano nella causa contro i divieti imposti dall’Austria. Questo sostegno si basa su evidenze oggettive che dimostrano come tali misure ledano le libertà fondamentali di circolazione di merci e persone e generino danni continui all’economia nazionale, distorcendo la leale concorrenza nel mercato unico europeo. Non vi sono valide alternative alla rotta del Brennero per attraversare l’arco alpino, considerata la grave situazione infrastrutturale dei valichi.