Roma 18 ott.: Una reintroduzione dei costi minimi di riferimento nella situazione attuale, sarebbe impensabile perché faciliterebbero la penetrazione del cabotaggio dei comunitari dell’est che secondo un recente studio commissionato dall’Albo degli autotrasportatori, sarebbe in evidente aumento. E’ quanto ha sostenuto il Presidente della Confetra Nereo Marcucci in un passaggio della sua relazione all’annuale assemblea della confederazione nel corso della quale ha illustrato le condizioni interne e internazionali ( globalizzazione zoppa), nelle quali si trovano ad operare la logistica e gli autotrasporti.
Marcucci ha poi illustrato i risultati di uno studio portato avanti con l’Università Federico II di Napoli che ha portato ad individuare 15 opere infrastrutturali, materiali e immateriali, considerate decisive, e non negoziabili dalla confederazione: Galleria ferroviaria dei Giovi, nodo di Genova, Autostrada A6, ferrovia AV/AC Napoli-Bari, ferrovia porto di Trieste, progetto darsena Europa e collegamenti ferroviari progetto scavalco porto di Livorno, interventi ferroviari ultimo-penultimo miglio del cdp Rfi, terminale ferroviario smistamento, adeguamento linea storica Bologna-Firenze, Malpensa Cargo District, SS 106 Jonica, terminal porto Genova Vado, tunnel ferroviario Brennero e nodo Verona, gronda di ponente di Genova e Sportello unico doganale e dei controlli.