Roma 25 novembre “Il Governo presta la massima attenzione ai problemi del trasporto stradale di merci e resta a disposizione per affrontare con la categoria i principali punti di criticità”. Questo l’inizio della lettera che la Sott.Segr: ai Trasporti Simona Vicari ha inviato alle associazioni dei trasportatori doipo la dura lettera di critiche all’operato del Governo inviata alla Vicari da Unatras.
Cinque i punti sui quali la Vicari ha sottolineato l’impegno governativo:
1)De-contribuzione degli autisti: nel Disegno di legge del Bilancio è stata inserita una specifica norma “per chiarire l’applicazione nel regime de minimis della misura fin dall’inizio del corrente anno”, l’Inps sta emanando la relativa circolare applicativa.
2)distacco dei lavoratori stranieri, per contrastare la concorrenza sleale dei vettori esteri, la Vicari replica che durante l’ultimo incontro con le associazioni dell’autotrasporto era stato concordato che queste ultime avrebbero formulato uno specifico interpello al ministero del Lavoro per chiarire l’applicazione del Decreto Legislativo 136/2016. “Allo stato non si è a conoscenza dell’interpello e dell’eventuale interlocuzione con il ministero del Lavoro”, afferma la sottosegretaria.
3)Sui costi minimi d’esercizio – legittimati da una recente sentenza della Corte di Giustizia Europa, purché emanati da un organismo ministeriale – La Vicari spiega che la competente Direzione Generale del ministero sta avviando contatti con l’Autorità Garante della Concorrenza per “evitare l’insorgere di nuove obiezioni o ulteriori contenziosi, che nelle precedenti esperienze hanno di fatto vanificato l’attuazione della relativa normativa”.
4)Sui tempi di pagamento, la sottosegretaria sostiene che la questione non interessa solo l’autotrasporto, ma “tutti i settori produttivi e commerciali”. Quindi rimanda la questione di una specifica normativa al “Governo nel suo complesso”.
5)calendario dei divieti di circolazione dei veicoli pesanti del 2017, di cui si è discusso l’11 novembre scorso, la Vicari afferma che “è stato definito su indicazione specifica degli organi di Polizia Stradale e dei gestori delle infrastrutture stradali”. La sottosegretaria aggiunge che la differenza, non di giorni ma di ore, rispetto al 2016 deriva “da fattori di calendario”, ossia dal fatto che nel 2016 alcune festività sono avvenute di domenica e non a un effettivo aumento dei divieti. Comunque, ritiene che il calendario porti una “rimodulazione favorevole dei divieti, tenendo conto anche delle diverse esigenze rappresentate”.