Le regole per accedere ai finanziamenti della cosiddetta “Nuova Sabatini”, anche se parzialmente, cambiano: dal 1° gennaio 2023 infatti, sono entrate in vigore le modifiche apportate dal Decreto Ministeriale del 22 aprile 2022 per l’accesso alle agevolazioni per i beni strumentali delle piccole e medie imprese. il regime della fatturazione elettronica previsto dal nuovo decreto infatti stabilisce che dal 1° gennaio in poi le fatture elettroniche (sia di acconto che di saldo) devono riportare – ai sensi dell’art.14, co. 11 del DM 22 aprile 2022 – nell’apposito campo, il “Codice Unico di Progetto – CUP”, reso disponibile in sede di perfezionamento della domanda di accesso al contributo, unitamente al riferimento alla norma istitutiva dell’intervento “ 2, c. 4, D.L. n. 69/2013”. Le diciture vanno riportate in maniera separata nelle medesime fatture senza dimenticare di inserirle anche nella causale di pagamento del relativo bonifico. Il Mit concede però la possibilità, quando non sia possibile riportare entrambe le diciture, di indicare solo il CUP all’interno della fattura o nella causale del pagamento. Resta obbligatorio l’inserimento nella causale del bonifico del richiamo al titolo di spesa oggetto del pagamento. Se il fornitore non emette fattura elettronica perché sito all’estero il CUP e la norma istitutiva dell’intervento devono essere apposti con scrittura indelebile sull’originale di ogni fattura cartacea (acconto e saldo), anche mediante l’utilizzo di un apposito timbro, nonché nell’oggetto o nel campo note della relativa comunicazione trasmessa all’Agenzia delle Entrate in modalità telematica attraverso il Sistema di Interscambio (SdI), se prevista dalla normativa applicabile. Il Codice Unico di progetto è sempre necessario per ottenere le agevolazioni. Non è considerata valida la fattura che risulti sprovvista del CUP e della dicitura. La conseguenza inevitabile in caso di mancanza del Cup è la revoca della quota corrispondente di agevolazione. È possibile, però, la regolarizzazione da parte dell’impresa beneficiaria che, in caso di fattura elettronica, avverrà mediante l’emissione di una nota di credito volta ad annullare il titolo di spesa errato e la successiva emissione di un nuovo titolo di spesa corretto.