Roma 19 febbraio: Il blocco dei voli per la Cina, costringe a cercare nuove forme di trasporto merci per compensare in parte le perdite causate dalla difficile situazione internazionale del Trasporto attraverso l’aumento dei servizi charter. Ma sta emergendo oltre all’uso del Charter anche un successivo fenomeno: il gruppo russo Volga-Dnepr, sposta apparecchi dalla linea al noleggio su domanda per portare verso la Cina generi necessari per affrontare l’epidemia come maschere, disinfettanti, prodotti farmaceutici e attrezzature mediche. La situazione d’emergenza sta già influendo sulle tariffe del cargo aereo. Secondo Freight Investor Services quelle dei servizi charter dall’Europa alla Cina sono balzate del 193%, raggiungendo un valore medio di 2,78 dollari al chilo. In realtà, questi valori riguardano i viaggi verso la Cina, dove la domanda è sostenuta anche dalla necessità di portare prodotti sanitari, mentre in senso inverso la domanda di trasporto resta debole. Ma quando l’epidemia si smorzerà e il sistema produttivo cinese riprenderà a operare a ritmo normale, l’offerta di stiva non sarà sufficiente a soddisfare il picco della domanda e quindi le tariffe potranno aumentare anche in uscita dalla Cina, colpendo soprattutto i settori che usano tradizionalmente l’aereo, come l’elettronica, l’automotive e l’abbigliamento. Ovvia la conclusione che situazioni come quella attuale costringe a ripensare la strategia della delocalizazione degli stabilimenti industriali che verosimilmente non verrà più concentrata in pochi Paesi o prevalentemente in uno come nel caso della Cina.