Roma 7 marzo : l’ann0sa questione dei costi minimi che le autorità Eu non vedono di buon occhio e che, nonostante i continui espedienti per reintrodurli sotto diversa definizione è di fatto congelata da anni, è tornata prepotentemente al centro dell’attenzione dopo il riconoscimento della Corte Costituzionale che ne stabilisce la legittimità. Qualche associazione di categoria, come confartigianato trasporti chiede un’iniziativa immediata sollecitando anche le altre sigle imprenditoriali, ma la questione rischia di essere molto più complessa di quanto sembra dopo la sentenza che, come è ovvio, riguarda solo l’Italia il cui governo non ha mai negato la sostanza dichiarandosi però impossibilitato a darne attuazione perché in contrasto con le direttive europee sulla concorrenza. Una questione insomma che potrebbe aprire scenari complessi e difficili da sbrogliare.