Roma 21 Maggio: Sbloccare i porti attivando fondi europei per rendere più competitivi i porti del sud; avviare i processi di digitalizzazione delle procedure portuali puntando sull’ integrazione infrastrutturale. Queste le principali indicazioni che emergono dal primo rapporto dell’Osservatorio Covid–19 sui trasporti marittimi e la logistica, realizzato da Srm – Studi e ricerche per il Mezzogiorno con la collaborazione di Assoporti, Confetra, Confitarma, Federagenti, Fedespedi. In primo piano anche l’enorme crisi di liquidità finanziaria: “Confetra- sottolinea il rapporto- ha stimato che vi sarebbero oltre 2,5 miliardi di euro di crediti insoluti per i soli comparti del trasporto su gomma, delle consegne e delle spedizioni. Le imprese stanno altresì soffrendo pagamenti prorogati e ritardati di lavori effettuati; molti clienti annunciano almeno dodici mesi di dilazione”. Altra criticità è l’oggettiva riduzione dei carichi movimentati che comporterà una diminuzione del fatturato delle imprese su base annuale valutabile tra il 25 e il 30%. Qualora si dovesse trasferire questo numero sul fatturato della logistica, il danno quantificabile sarebbe di circa 25 miliardi di euro.