Roma 9 Luglio:“Il Primo Pacchetto sulla mobilità, che il Parlamento Europeo ha finalmente approvato mettendo fine ad un lungo e travagliato percorso nelle Istituzioni della Comunità Europea, e che ha visto una lunga contesa fra i Paesi di lunga appartenenza alla Ue ed i nuovi arrivati dell’Est europeo, rappresenta un punto di arrivo che ha il pregio di porre la parola fine al disordine normativo e (speriamo) al dumping che ha creato non pochi problemi a imprese e addetti al trasporto internazionale:” lo ha dichiarato il Segretario Generale della Fedit Enzo Solaro dopo l’approvazione del Primo Pacchetto Mobilità da parte del Parlamento Europeo”, affermare tuttavia che il disagio era solo una questione dei Paesi Ue dell’Europa orientale, è riduttivo,”ha proseguito Solaro”, perché se da un lato ci sono gli strumenti normativi per ridurre il dumping sociale, dall’altro gli obblighi per le imprese di rispettare il resto delle altre norme riguardante i tempi di riposo ecc, hanno trovato non poche perplessità anche negli operatori tradizionalmente occidentali. Si tratterà ora di vedere se l’ottimo, o presunto tale, sia nemico del bene o il bene non sia meglio dell’ottimo; ovvero se gli operatori si adegueranno alla nuova disciplina o se gli passeranno accanto. Esempi tutt’altro che edificanti li abbiamo già visti nel nostro Paese, dove aziende rispettose delle regole subiscono una concorrenza sleale da parte di imprese, anche italiane, che operano all’interno di una zona “grigia”; comportamenti che riteniamo richiederebbero,” ha concluso il Segretario Generale della Fedit”, maggiore attenzione ed interventi mirati da parte delle Autorità competenti”.