Roma 20 marzo: Un solo articolo, in recepimento delle normativa UE, ma piuttosto serio per chi soffre di diabete mellito e malattie cardiache. Il Decreto ministeriale è formato da un solo articolo e due allegati che stabiliscono i nuovi requisiti psicofisici che limitano o impediscono il conseguimento o il rinnovo della pente di guida. Il primo allegato modifica i requisiti relativi alle malattie cardiovascolari in grado di provocare una menomazione delle funzioni cerebrali costituendo un pericolo per la sicurezza stradale. Tali malattie costituiscono un motivo per istituire restrizioni temporanee o permanenti alla guida”, afferma il testo. I medici possono quindi limitare la validità della patente – o addirittura non concederla – se rilevano alcune situazioni, come per esempio bradiaritmie, tachiaritmie, angina, pacemaker permanenti, defibrillatori, sincope, sindrome coronaica acuta, angiplastica coronaica, bypass aorto-coronaico, stenosi carotidea severa, ictus, insufficienza cardiaca, trapianto di cuore, dispositivo di assistenza cardiaca, chirurgia delle valvole cardiache, ipertensione maligna.
Il secondo allegato stabilisce che la patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata al candidato o conducente che non abbia un’adeguata consapevolezza dei rischi connessi all’ipoglicemia. La patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata al candidato o al conducente che soffra di ipoglicemia grave e ricorrente, a meno che la richiesta non sia supportata da un parere medico specialistico e valutazioni mediche periodiche. Nel caso di ipoglicemie gravi e ricorrenti durante le ore di veglia la patente di guida non deve essere rilasciata né rinnovata prima dei tre mesi successivi all’ultimo episodio. La patente di guida può essere rilasciata o rinnovata in casi eccezionali a condizione che il rilascio/rinnovo sia debitamente giustificato dal parere di un medico diabetologo, appartenente ad una struttura pubblica, e sottoposto a valutazione medica periodica che garantisca che la persona è in grado di guidare il veicolo in modo sicuro tenendo conto degli effetti della patologia”.