L’efficientamento e la digitalizzazione dell’autotrasporto merci trovano spazio nel Piano di Ripresa e Resilienza illustrato alle Camere dal Presidente del Consiglio Mario Draghi. Nel capitolo “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”, segnatamente nel paragrafo dedicato a Intermodalità e logistica integrata, si precisa che: “La digitalizzazione dei documenti di trasporto è un elemento chiave della strategia Ue per la mobilità delle merci in tutte le modalità di trasporto, come dimostrano i recenti Regolamenti europei 2020/1056 e 2020/1055, finalizzati, rispettivamente, a facilitare lo scambio di informazioni elettroniche e a prevedere l’utilizzo della ‘Convention relative au contrat de transport international de marchandises par route’ elettronica (eCMR) come parte dei controlli sulle operazioni di cabotaggio stradale”. I principali benefici attesi dall’introduzione dell’eCMR in Italia, secondo quanto si legge nel documento, sono la maggiore sicurezza, velocità ed economicità dei flussi informativi; la semplificazione dei flussi informativi tra gli attori della catena logistica; la riduzione dei costi di emissione, molto inferiori a quelli del CMR cartaceo; la minore possibilità di errori e discrepanze tra le versioni in possesso del mittente, del trasportatore e del destinatario della merce; la maggiore trasparenza e facilità di controllo, con particolare riguardo all’intermodalità e alla duplicazione dei controlli, in virtù del monitoraggio costante delle operazioni e della possibilità di accedere alle informazioni in tempo reale; l’incentivazione della competitività delle imprese di autotrasporto italiane nell’acquisizione di contratti di trasporto internazionale da parte di imprese degli Stati che già applicano il suddetto Protocollo”.