Creare le figure del truck manager e del bus manager, attraverso un percorso formativo presso un Its, per dare professionalità e restituire dignità al lavoro dell’autista, sia nel trasporto merci che passeggeri. È l’obiettivo di Golia, piattaforma italiana specializzata nella gestione delle flotte di autotrasporto. A spiegare il progetto è Claudio Carrano, ad di Golia e di Infogestweb, la società veronese che la controlla. «Oggi – spiega – chi ha un figlio che entra nel mondo del lavoro non auspica certo che diventi un autista, né i ragazzi pensano che quello sbocco professionale possa essere un’opportunità. Nonostante la pandemia abbia chiarito quanto l’autotrasporto sia necessario per la logistica, quel tipo di lavoro è percepito come duro, mal pagato e con lo svantaggio di portare lontano da casa. L’autista è visto come brutto e sporco, luogo comune che non coincide con l’immagine che dovrebbe trasmettere un’azienda seria. Serve, invece un professionista che conosca le lingue, il marketing, la fisica per il carico delle merci, le normative per usare correttamente il tachigrafo digitale. E anche la capacità di rendicontare l’attività e di saper gestire la tecnologia, sia del camion sia portatile con cui comunicare con l’azienda. Oggi, tra l’altro, un autista corre il rischio di passare tutta la sua vita sul camion o sul pullman, invece deve avere l’opportunità di crescere, di diventare autista-capo e poi, magari, responsabile di una flotta aziendale». L’obiettivo di Golia, che oltre a offrire una piattaforma online, dispone un team di esperti di trasporto e ha creato i Golia point (un network di punti informativi, officine e consulenti), è di creare un percorso di studi biennale all’interno degli Its. «Gli studenti, nel corso del periodo formativo – chiarisce Carrano – avranno anche l’opportunità di lavorare in azienda. Stiamo confrontandoci con diversi Its e con istituti tecnici e, con Confindustria, anche con le scuole medie. In particolare, stiamo operando con l’Its Mobilità sostenibile e trasporti di Catania, di cui siamo partner, e stiamo per chiudere un accordo con l’interporto Polo Inoltra in Abruzzo; abbiamo contatti aperti, poi, in Puglia e Toscana. Aspettiamo che gli Its ottengano l’ok dalle Regioni per l’avvio dei corsi».
fonte Sole24ore 8 Febbraio 2023