L’Italia è indietro nella digitalizzazione dei Documenti di Trasporto elettronici e nell’eCommerce B2b, nonostante sia prima in Europa nella fatturazione elettronica e nella conservazione digitale. Solo il 35% delle imprese italiane emette Documenti di Trasporto digitali e solo il 22% li riceve, mentre solo il 42% delle imprese ha almeno uno strumento di eCommerce già avviato. Questo quanto emerge da un’indagine dell’Osservatorio Digital B2b della School of Management del Politecnico di Milano. Tuttavia, l’introduzione di un obbligo generalizzato di trasmissione dei DdT in formato elettronico strutturato porterebbe un risparmio di 18 miliardi di euro, in gran parte grazie a un aumento di produttività (99,7%), oltre che a una riduzione di materiali (0,2%) e del tempo di ricerca in archivio (0,1%). Tale risparmio è pari a oltre 8 volte la spesa attuale delle imprese italiane in cybersecurity e oltre 20 volte il mercato dell’Artificial Intelligence in Italia. Riutilizzare queste risorse potrebbe contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione dell’Italia. Sulla digitalizzazione dei documenti di trasporto, Paola Olivares, Direttrice dell’Osservatorio Digital B2b, sottolinea la necessità di un approccio “top-down law-driven” che imponga a livello nazionale un obbligo generalizzato di trasmissione del DdT in formato elettronico strutturato. Una tale scelta consentirebbe al sistema Italia di raggiungere enormi vantaggi e di posizionarsi come leader nella transizione al digitale dei documenti e dei flussi informativi. L’introduzione di strumenti di Robotic Process Automation per automatizzare i processi aziendali è un’altra soluzione che potrebbe portare notevoli benefici alle imprese italiane. Ad oggi solo il 10% delle imprese italiane li ha introdotti. In uno scenario automatizzato nel ciclo ordine-pagamento, con una gestione digitale dei principali documenti esecutivi e l’introduzione di robot per l’automazione delle attività più ripetitive e standardizzabili, si stima un risparmio di 58 minuti e 22 euro per ogni ciclo, ossia un beneficio pari al 52% della performance di partenza. Inoltre, l’adozione di soluzioni integrate e un budget adeguato sono necessari per far sì che la digitalizzazione dell’impresa diventi una realtà concreta e per consentire alle imprese italiane di competere alla pari con le imprese europee.
Fonte www.osservatori.net