Il contributo dovuto all’Autority per l’anno in corso, con la dichiarazione dei dati, va effettuato entro il 28 Aprile prossimo nella misura di due terzi del dovuto, il terzo restante invece va saldato il 31 Ottobre di quest’anno. Nella circolare che segue forniamo tutte le informazioni relative alla misura del contributo medesimo, nonché la lista delle imprese assoggettate al pagamento. Circ. 21-2023
Circolari
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Tutte le Associazioni di rappresentanza delle imprese di autotrasporto e logistica sono fermamente
convinte che le imprese iscritte all’Albo nazionale degli autotrasportatori non debbano versare alcun
contributo per il funzionamento dell’Autorità di regolazione dei trasporti.
Questo il tenore della lettera inviata in data odierna al Ministro Salvini e al Vice Ministro Rixi, con
la quale le Associazioni hanno ribadito che il settore di appartenenza e le attività svolte dalle imprese
da loro rappresentate non sono interessate dal concreto esercizio di competenze attribuite all’Autorità
e il contributo assertivamente dovuto è utilizzato per finanziare attività non regolatorie, bensì
competenze amministrative di tipo generico, che debbono essere a carico della fiscalità generale.
Le Associazioni hanno altresì osservato e ricordato che la normativa italiana, nonché numerose
pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, hanno stabilito in maniera inequivocabile che
nel settore dell’autotrasporto e della logistica vige il principio del libero mercato che impedisce
qualsiasi attività di regolazione economica da parte di soggetti terzi.
Sulla base di tali presupposti, le Associazioni ritengono pertanto che le imprese iscritte all’Albo degli
autotrasportatori debbano essere esplicitamente escluse dall’elenco dei soggetti tenuti alla
contribuzione.
I termini per la presentazione delle domande per ottenere gli incentivi per l’acquisto di mezzi ad elevata sostenibilità ecologica e ad alimentazione alternativa , in decorrenza da ieri scadranno alle ore 16 del 28 aprile prossimo . La somma messa a disposizione dal D.M. 18 novembre 2021 n. 461 è di dieci milioni nel quadro di un processo di rinnovo e di adeguamento tecnologico del parco veicolare delle imprese di autotrasporto. Finora in totale sono stati stanziati 50 milioni di euro ripartiti in sei tranche di erogazione tra il 2021 ed il 2026.
Le domande devono essere presentate esclusivamente tramite posta elettronica certificata dell’impresa richiedente e indirizzate a ram.investimentielevatasostenibilita@legalmail.it. I contributi sono destinati alle imprese di autotrasporto merci per conto di terzi che hanno sostenuto investimenti per il rinnovo del parco veicolare con alimentazione alternativa per l’acquisizione dei seguenti veicoli ad elevata sostenibilità: automezzi commerciali nuovi di fabbrica a trazione alternativa a metano CNG, ibrida (diesel/elettrico) ed elettrica (full eletric) di massa pari o superiore a 3,5 Ton e fino a 7 Ton, e di veicoli a trazione elettrica superiori a 7 Ton; automezzi commerciali nuovi di fabbrica a trazione alternativa ibrida (diesel/elettrico), a metano CNG e LNG di massa complessiva superiore a 7 Ton.
Brennero: le Associazioni presentano appello sull’ordinanza del Tribunale europeo
Roma, 7 marzo 2023 – Le Associazioni dell’autotrasporto merci ANITA, FAI e FEDIT, insieme a
Confindustria e ad altre sue componenti associative, presentano appello sul giudizio di irricevibilità
espresso dal Tribunale europeo in merito al ricorso depositato dalle Associazioni sulle limitazioni
unilaterali al transito stradale di mezzi pesanti imposte dal Tirolo lungo l’Asse del Brennero. Le
Associazioni continueranno quindi l’azione legale avviata a livello europeo ritenendo che sussistano i
presupposti giuridici per consentire ai privati di agire. In questo modo, si porrebbe fine alla reiterata
violazione da parte dell’Austria dei principi di libera circolazione delle merci e sarebbe garantita una
concorrenza equa tra i confini dell’Unione. Le Associazioni ritengono che l’operato della Commissione
Europea in questa vicenda sia stato inefficace e, al tempo stesso, carente. Occorre, quindi fare
immediata chiarezza.
La questione del ricorso dei privati, su cui decide il Tribunale europeo, va tenuta distinta da quella del
ricorso di uno Stato membro, che invece è di competenza della Corte di giustizia. Va quindi chiarito
che il pronunciamento è stato espresso dal Tribunale e non dalla Corte. A nostro giudizio, inoltre, la
decisione del Tribunale si basa su criteri di giurisprudenza datati, senza tener conto delle sentenze più
aggiornate da parte della Corte, che invece avrebbero accolto analoghe richieste da parte dei privati.
Senza contare che il Tribunale non si è espresso sulla legittimità delle limitazioni. Per questi motivi le
Associazioni presentano appello contro l’ordinanza del Tribunale che non limita l’azione dello Stato
italiano di rivolgersi alla Corte di giustizia europea per chiedere l’apertura di una procedura di infra-
zione nei confronti dell’Austria.
Le modalità per accedere ai contributi per l’acquisto di AdBlue e di GNL, delle cui modalità diamo conto nella circolare che segue, sono state finalmente definite in due decreti ministeriali pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Sia il contributo per l’acquisto dell’AdBlue che per quello del GNL verranno concessi sotto forma di credito d’imposta. Circ. 19-2023
Le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, iscritte al Registro elettronico nazionale (R.E.N.) e all’Albo degli autotrasportatori di cose per conto terzi con mezzi di trasporto ad elevata sostenibilità ad alimentazione alternativa a metano liquefatto; potranno finalmente accedere al fondo di 25 milioni stanziato dal Governo con decreto e ora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. I 25 milioni saranno assegnati alle imprese sotto forma di credito d’imposta nella misura pari al 20 per cento delle spese sostenute a partire dal 1° febbraio 2022 e per tutto l’anno 2022, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, per l’acquisto del gas naturale liquefatto. Il periodo non comprende l’intero anno solare poiché l’autorizzazione per ottenere l’agevolazione da parte della Commissione europea decorre dal 1° febbraio 2022. In aggiunta, l’Europea ha fissato il limite massimo del credito d’imposta concedibile nel 50% dei costi ammissibili, vale a dire fino ad un massimo di 4 milioni di euro per ciascuna impresa. Precisiamo che per costo ammissibile, la Commissione Europea intende la differenza tra il prezzo medio di acquisto del GNL da parte dell’impresa nel 2022 e quello dell’anno 2021 moltiplicato per 1,5. Come per il recupero del credito di imposta sul gasolio e Adblue, anche in questo caso le domande per ottenere il beneficio dovranno essere presentate dalle imprese tramite una specifica piattaforma dell’Agenzia delle Accise, dogane e monopoli che verrà aperta nelle modalità e tempi definiti da uno specifico decreto dirigenziale attuativo.
Riprende giovedi 16 Marzo prossimo il confronto tra il Governo e le Associazioni dell’autotrasporto sulle principali criticità del settore. Va da se che il focus più importante sarà quello dei 310 milioni milioni di aiuti alle imprese previsto dalla legge di Bilancio approvata alla fine dello scorso anno.
Nella circolare che pubblichiamo di seguito l’Ispettorato Nazionale del Lavoro interviene per chiarire cosa si intende per “documentazione equivalente” riguardo a quanto dispone il decreto legislativo di applicazione della nuova normativa comunitaria che disciplina gli obblighi a carico delle imprese che distaccano per un periodo di due anni lavoratori stranieri. Circ. 16-2023
Nella circolare che segue pubblichiamo il piano di attività per l’anno 2023 che Ebilog ha approvato confermando tutti i bandi in essere, con alcune modifiche riguardanti un aumento dei contributi riconosciuti su alcuni regolamenti ed introduzione di un altro con il quale viene riconosciuto un contributo per le spese sostenute per attività fisica, culturali. La prossima settimana verrà pubblicato il piano per la formazione con indicazione della data del 1 marzo quale termine utile per la presentazione delle domande. I regolamenti per la domande sono in allegato a questa circolare. Circ. 15-2023
“Siamo l’unico Paese in Europa che nel 2022 ha visto calare le vendite di auto elettriche, mentre in tutti gli altri Paesi aumentavano. E questo è successo per varie ragioni: scarsa propensione alle nuove tecnologie, un clima di incertezza fra pandemia, guerra ed inflazione, una narrativa negativa diffusa sull’elettrico, un sistema di incentivi sbagliato”. E’ quanto ha dichiarato il segretario generale dell’associazione, Francesco Naso, Segretario di Motyus-e intervistato dall’agenzia “Ansa. Sulle polemiche innescate dalla recente approvazione del blocco alla vendita di auto nuove con motore benzina e diesel dal 2035 da parte del Parlamento europeo, il segretario di Motus-E afferma: “Tutto il mondo va verso l’elettrico, andare in quella direzione è l’unico modo per salvare l’occupazione”. Tuttavia, è da rivedere anche il sistema degli incentivi e propone: “Perché non incentivare le flotte elettriche aziendali, che fanno aumentare le vendite e creano mercato dell’usato?”. Naso fa anche il punto su alcune fake news: “Si dice che l’auto elettrica nel suo ciclo vitale produca più Co2 di quella a motore endotermico, e questa affermazione è smentita da decine di studi. Si dice che le batterie pongano problemi di smaltimento, mentre una volta usurate possono essere usate per gli accumuli delle rinnovabili, ed alla fine riciclate”. Nel 2022 in Italia sono state installate 10.748 nuove colonnine per auto elettriche (+41% sul 2021). Tra le città più sensibili alla svolta verde c’è Roma, al primo posto con 2751 stazioni di ricarica presenti sul territorio. È quanto emerge dalla quarta edizione del rapporto “Le infrastrutture di ricarica ad uso pubblico in Italia”, presentato da Motus-E, l’associazione italiana degli stakeholder della mobilità elettrica. La priorità in ordine di tempo “è quella di intervenire a livello politico per non sprecare gli oltre 700 milioni di Euro del Pnrr destinati all’installazione di più di 21.000 stazioni di ricarica ad alta potenza. Allo stato attuale, per come è impostata la normativa, c’è infatti il rischio di non riuscire ad impiegare le ingenti risorse europee, almeno nel primo bando, che senza interventi scadrà a maggio, ma non è ancora stato aperto”, spiega Francesco Naso, segretario generale di Motus-E. La crescita delle colonnine per il rifornimento segue un andamento inversamente proporzionale rispetto al mercato delle vetture a batteria. Infatti, il volume di immatricolazioni di mezzi elettrici in Italia nel 2022 ha sfiorato il minimo storico: ne sono state venduti 49.058 esemplari (-27,1% sul 2021), peggio che nel 2020 quando il Paese era in piena crisi sanitaria, aveva sottolineato a gennaio proprio Motus-E. In sostanza il problema principale con i motori elettrici è la batteria. Questa ha una densità energetica più bassa delle alternative, richiede un processo di ricarica elettrochimico che richiede tempo e costa denaro, è pericolosa se danneggiata e deve essere sostituita, il che è costoso. Per risolvere il problema, è possibile utilizzare una batteria piccola con un motore termico ed un serbatoio, una soluzione ibrida plug-in più costosa ma che soddisfa sia la domanda che l’offerta”, secondo quanto dichiara Bruno Dalla Chiara, professore ordinario in Trasporti al Politecnico di Torino, Dipartimento di ingegneria dell’ambiente, del territorio e delle infrastrutture (Diati) e mobility manager di Ateneo interpellato sul voto del Parlamento europeo che ha stabilito lo stop della vendita delle auto a motore termico dal 2035. n Italia c’è un ambiente che non favorisce lo sviluppo dell’auto a batteria. È quanto sostiene l’associazione delle imprese che operano nel settore della mobilità elettrica, Motus-E. Nonostante l’aumento del +400% delle colonnine di ricarica installate in autostrada nel 2022, infatti, crollano del -27,1% le immatricolazioni rispetto al 2021.
Fonte Ansa Mobilita news
Nella circolare che segue diamo conto della decisione dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti che ha fissato la misura del contributo per il funzionamento per l’anno 2023, pari allo 0,5 per mille del fatturato risultante dall’ultimo bilancio approvato alla data di pubblicazione della delibera. Come è noto noi riteniamo questa contribuzione un vero e proprio “balzello”, contro il quale stiamo portando avanti diverse azioni sulle quali vi terremo informati. Circ. 14-2023
Nella circolare che segue vengono illustrate le disposizioni particolareggiate che regolano i cosiddetto “Bonus patenti”, del quale peraltro si dà conto in modo semplificato anche nella rubrica delle notizie stampa sul lato destro del nostro portale. Circ. 9-2023
Sarà attiva dal prossimo 6 Febbraio la piattaforma telematica per ottenere il «bonus patenti» destinato ai giovani tra i 18 e 35 anni interessati a conseguire le patenti per la guida di veicoli industriali e la Carta di Qualificazione del Conducente. La piattaforma sarà disponibile dal 6 febbraio per le autoscuole e dal 13 febbraio per l’utenza. Il bonus copre l’80% della spesa sostenuta e comunque di importo non superiore a 2.500 euro che potrà essere riconosciuto una volta sola. Il fondo stanziato è di 25,3 milioni di euro e riguarda il periodo che va dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2026. Per presentare la domanda per l’ottenimento buono è necessario registrarsi sull’apposita piattaforma tramite le credenziali Spid, CIE o CNS, inserendo le informazioni e i documenti richiesti. La piattaforma è disponibile al seguente indirizzo https://patentiautotrasporto.mit.gov.it/bonuspatente/